Caro interlocutore, L'IMU sulle seconde, terze e così via la pago anch'io, e come avrai letto sui miei numerosi interventi non ho mai parlato di questo aspetto ma solo della TARI e IRPEF sui meno abbienti.
Avendo io superato i settanta da poco, conosco molto bene la storia di Capoliveri e ricordo nitidamente quando noi TUTTI avevamo le pezze al culo dei pantaloni, le scarpe rotte che venivano risolte dai due artigiani oltretutto simpatici uno in via Roma accanto alla chiesa e l'altro in piazza Garibaldi e si mangiava il pollo (chi se lo poteva permettere) che si prendeva al mercato il giovedì.
Per quanto riguarda l'aspetto dolciario, ricordo anche che il venerdì molte donne andavano a Portoferraio dove il mercato era più grande, e al ritorno, noi ragazzi eravamo felici perché finalmente potevamo mangiare le paste comprate sotto una delle porte di Portoferraio.
Ora tutto questo non esiste più, e in molti o in pochi
questo non lo so, pare che abbiano dimenticato il loro passato, mentre altri, spero tanti, si schierano dalla parte dei meno abbienti avendo provato sulla propria pelle le sofferenze di chi poteva fare il pranzo e saltava la cena, mentre il Natale era l'occasione per togliersi un po di grinze dallo stomaco.
PS- Se puoi mettiti l'anima in pace, io continuerò imperterrito le mie battaglie a difesa dei meno abbienti, in particolare a livello locale.