E’ buffo come tutti coloro che citano il bilancio idrico dell’Elba, redatto dal Dipartimento delle Scienze e dell’Ambiente dell’Università di Siena, il cui direttore peraltro è consulente di ASA (
a proposito di conflitto di interessi!), non arrivano mai a leggere le conclusioni a pag.100.
Capisco che leggere 100 pagine di dati, grafici ecc. sia faticoso, ma le conclusioni sono la parte più importanti di qualsiasi studio.
Perciò consiglierei a tutti coloro che citano lo studio di leggerlo TUTTO ed arrivare fino in fondo e riflettere.
I ricercatori ci sintetizzano, con molta semplicità, il modo in cui si possono risolvere i problemi idrici dell’isola. Copio e incollo le conclusioni di pag. 100:
“…Per contro, la RISORSA IDRICA SUPERFICIALE dell’isola risulta essere molto più elevata di quella sotterranea e pari circa a 36 milioni di mc.
Questa risorsa potrebbe essere convenientemente utilizzata per sopperire alle carenze di quella sotterranea e superare le criticità prima esposte. Trattandosi però, rispetto a quella sotterranea, di una risorsa molto più volatile (nel senso che si manifesta solo quando avvengono le piogge e si esaurisce in poco tempo) essa deve essere immagazzinata necessariamente in quei periodi e questo può realizzarsi solo facendo ricorso alla costruzione di invasi artificiali.
E’ così difficile da capire?
Autorità Idrica ammette, anche se a denti stretti, che l’acqua di ruscellamento potrebbe essere un’opportunità, ma paventa “costi ambientali insostenibili per quest’isola”! Incredibile, AIT si preoccupa dell’ambiente, dimenticandosi lo stupro della spiaggia del Lido e il problema salamoia nel Golfo Stella.
Forse non è a conoscenza di un vecchio progetto di ASA che prevedeva la realizzazione di 5 bacini artificiali per imbrigliare l’acqua di ruscellamento. Fra cui l’ormai “famoso” Condotto.
Certo è che, vista la (in)competenza con cui ASA ha realizzato il primo di questi invasi, si comprende il vero motivo dell’abbandono del progetto invasi. Vera incompetenza. E così nasce l’idea dissalatore, il più grande d’Italia.
Comitato difesa Lido e Mola