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Scattano domani, giovedì 16 giugno 2022, le consuete limitazioni stagionali di accesso al centro storico della città che prevedono in particolare il divieto di transito, nelle ore serali, in calata Mazzini e calata Matteotti per trasformarle in zona pedonale al pari di via Cavalieri di Vittorio Veneto e di buona parte di piazza Cavour. Fino al prossimo 15 settembre il transito in Calata Mazzini sarà vietato tutti i giorni dalle 19 alle 7 del mattino successivo. Nello stesso orario non si potrà accedere anche a via Garibaldi, piazza Ageno e piazza Cavour. Dalle 19 alle 2 sarà invece vietato il transito nella circonvallazione di piazza della Repubblica (lato sud) con accesso alle vie successive dal soprastante parcheggio. Per i residenti, la circolazione in entrata nel centro storico sarà a senso unico alternato regolato dal semaforo della 'Porta a terra' (a cui si accede da via Vittorio Emanuele II) con passaggio obbligatorio da via Lambardi e via Victor Hugo. Per uscire dal centro bisognerà invece transitare da piazza Duchoqué e nell'ordine da via Camerini, via Bisdomini, via Gori e via Guerrazzi. Dalle 19 alle 7 i veicoli in uscita dal parcheggio di Piazza della Repubblica saranno autorizzati a transitare dal varco numero 3. I residenti in via delle Galeazze, via dell’Amore e nella zona della capitaneria dalle 19 alle 2 potranno transitare in entrambi i sensi di marcia da piazza della Repubblica e dal fornicino di piazza Cavour dove sarà istituito un senso unico alternato.

Passando ieri da Via del Carburo non ho potuto non ricordare quel tempo della mia giovinezza quando al termine di questo cul de sac c’era la trattoria “Da Elbano” un locale piccolo dall’aria familiare, al suo interno sulla parte centrale troneggiava l’immagine di Togliatti… fino a quando il “compagno “ Elbano Benassi nel 72 non vi pose accanto l’immagine di Giovanni XXIII°.
Nell’aria si diffondevano odori e profumi di mare, ed Elbano ex Sindaco della Portoferraio del 48 accoglieva tutti con un sorriso intrigante.
Ci sedevamo , all'interno o sul marciapiede che in estate quando il lavoro e i clienti aumentavano, attrezzava con una incannucciata e qualche tavolo incorniciato da sedie una diversa dall’altra , attendendo che la tavola venisse imbandita con cacciucco, polpo lesso e cozze alla marinara oppure potevi scegliere tra piatti quali l'aringa al pesto, gli zerri o le boghe marinate, le acciughe salate al pesto, l'insalata di polpo, le deliziose polpette di pesce, e i crostini di pesce, preparati con una crema che Elbano utilizzava anche per condire vari tipi di pasta. Portate che venivano accompagnate da un bel fiasco di bianco “nostrale”…… Elbano e la moglie si affaccendavano tra i tavoli parlando, gesticolando e raccomandando ai nuovi ospiti le specialità della casa , oppure bonariamente lui raccontava storie della sua grande passione..la caccia, insomma il tempo, ai tavoli della trattoria sembrava fermarsi …poi ad un tratto come per incanto appariva una chitarra ed un mandolino ed Ermanno e Elbano iniziavano uno show improvvisato Ermanno alla chitarra cantava il suo scioglilingua “ Dagli di mosca e mora “ Benassi , ottimo strimpellatore di mandolino, con la sua voce baritonale ma ben impostata improvvisava stornelli e canzoni tradizionali … mentre fiaschi di bianco e rosso si alternavano (svuotandosi) tra un tavolo e l’altro…..La clientela era oltre alle "ribotte" nostrali, …. era soprattutto ritrovo abituale di personaggi , artisti, politici e turisti ma come ho accennato non mancavano pescatori e gente comune del paese tutti accolti e serviti senza distinzioni di rango, ogni qual volta chiedevi il conto, bonariamente Elbano, ti rispondeva sorridendo – aspetta , fatti un altro gotto in compagnia che poi te lo porto- …e così si tiravano le ore piccole…questa era la trattoria da Elbano , aperta alla fine degli anni 50 …poi con cambio gestione fu trasferita sull'opposto marciapiedi , rimodernata con tanto di giardino ma…..non riuscì mai a rinverdire i vecchi fasti dell’antica e originale trattoria..
“La trattoria da Elbano” però rimarrà nella nostra memoria di anziani con un vivo e nostalgico ricordo di Elbano…la sua verace politica, la sua arte, il suo mandolino, il suo eterno sorriso … un pezzo di storia non solo di Portoferraio ma di tutta l’isola d’Elba.