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X IL SIG. CORADAZZI
Gentile Sig. Coradazzi,mi rivolgo a lei x un quesito un pò particolare.
Nei prox giorni avrei la necessità di sostare x un paio d·ore al massimo con un furgone (a noleggio) oppure con altro veicolo (auto privata nn intestata a me) in centro storico x alcune operazioni di carico.Nn avendo la macchina,nn dispongo di un permesso residenti x la sosta.
Sarebbe possibile ottenere un permesso temporaneo x effettuare questa operazione senza incorrere in sanzioni?
Se si,quale documentazione dovrei presentare al momento della domanda?
Mi scusi se la disturbo,ma vorrei arrivare in Comune Lunedì già preparata,xchè ho dei tempi strettissimi x organizzare il tutto.
La ringrazio molto. 🙂
Vocina
X NERONE
Mi perdoni se nn le ho risposto prima...
La ringrazio x aver tentato di accontentare la mia richiesta,in effetti il titolo è piuttosto inquietante...
A questo punto faccio una domanda idiota a chiunque sia in grado di rispondermi:
si parla di dati nn ancora ufficializzati.Qualcuno sa se verranno in seguito pubblicati e dove,in modo da poterne prendere visione?
E i famosi risultati delle analisi-campione fatte dal Parco,dove si trovano?Sempre partendo dal presupposto che sono io la web-imbranata,sul sito del Parco nn li ho trovati.
Grazie mille. 🙂
Vocina
X SERGIO ROSSI
Egregio Direttore,mi permetto di disturbarla da questa sede in quanto nn so come contattarla diversamente in breve tempo.
Vede,come già ebbi a dirle tempo addietro,la seguo anche se mi sta "cordialmente sulle palle" (ricorda?le dissi che spesso scrive cose che mi fanno partire discreti emboli...),e nn di rado,nonostante questo,lei riesce a strapparmi un sorriso - molte delle sue espressioni sono esilaranti - o una seria riflessione.A volte,mi capita persino di essere completamente d·accordo coi suoi scritti.
Ora mi trovo in sincero imbarazzo,xchè qualcosa nella "Controcopertina" odierna (ieri,x lei che legge) nn mi quadra del tutto.Ho pensato quindi di rivolgere le mie perplessità al diretto interessato.
[...]Chiaro che l’Ente Parco sconta anche il “fattore gorilla”, gli atti dei poveri di spirito che per contestarne l’esistenza (e forse per affermare la propria) compiono coraggiosi raid notturni distruggendone i simboli (siano essi pannelli, indicazioni o panche non sa differenza, basta che abbiano l’odiato simbolo)[...]
Questo lei scrive...e io mi ritrovo a chiedermi se ho interpretato male oppure lei ha davvero fatto "di tutta l·erba un fascio".
Io nn sono contro i Parchi,ma nn approvo questo Parco x una serie di motivi.Se la mia equazione è esatta,il risultato è che faccio parte della gorillica schiera degli anti-parco.
Eppure nn mi sognerei mai di danneggiare l·altrui proprietà.Specie se pubblica.Specie in un punto panoramico,che a parer mio andrebbe invece valorizzato il più possibile.Specie se mette in pericolo terzi.
Inoltre,penso che chi compie gesti simili commette sì un crimine,ma nn credo che lo facciano tanto contro il Parco,quanto xchè sono violenti,repressi,vigliacchi e di molto imbecilli.
Penso che lo farebbero cmq,anche se il Parco nn ci fosse.Semplicemente,la testa nn li accompagna proprio...
Già nn mi sta bene essere etichettata costantemente in maniera dispregiativa solo xchè ho le mie idee su una cosa.Essere anche accostata a delle colossali teste di...manzo (senza offesa x i manzi),mi garba ancora meno.
Nn sono qui x offenderla o x minacciarla puerilmente di nn leggerla più.Chiedo solo spiegazioni su una frase che nn mi torna.
In attesa di un riscontro alle mie perplessità,la saluto cordialmente.
Vocina
Caro ex campese, mi sembra che tu sia un po’ poco informato, o forse fai finta di non sapere, la Campese è dal 1969 che partecipa a tutti,dico tutti , i tornei giovanili organizzati dalla figc, solo l·anno scorso, guarda caso, per l·intervento dei due nuovi allenatori della Vs. Società, che da ex allenatori della Campese, si sono portati dietro alcuni ragazzi, uno a Capoliveri, l·altro a Marciana Marina, non ha potuto partecipare, ai giovanissimi ed agli allievi per il motivo che avevo espresso nel mio precedente post, (max 10 giovani per ogni anno di nascita) Quindi questi sono i motivi per cui la Campese non ha partecipato a quei tornei e saranno gli stessi motivi per cui quest·anno potrà succedere la
stessa cosa.
Quindi le fesserie le scrivi tu, non so se consapevole o solo imboccato, comunque qui a Marina di Campo, si sta vivendo in un "clima" molto brutto, non da elbani ma da profondo sud. Ti ricordo che quando fu "inventata" la Bonalaccia dalla Campese, il Presidente era lo stesso che ora è il tuo, e l·intento era quello di far giocare i ragazzi che non avevano possibilità in una squadra di 1^ categoria. Punto e basta.
Tutto il resto è fantasia, tu di palloni ne compri pochi, i Vs. allenatori del settore giovanile sono pagati e non lo fanno certo per sport o per il bene dei giovani campesi e qualcuno sta facendo tutto questo semplicemente per un motivo di "mancato rispetto" che in Toscana, come ben sai
NON esiste e NON baciamo le mani a nessuno.
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[URL=http://elba.forumup.it/]Il forum sull·isola d·Elba![/URL]
MA,,,,,, o come mai l·OPPOSIZIONE ultimamente sta· ZITTA?
Non e· che abbia mai detto niente, ma, mi chiedo perche· sta· zitta con le FAMOSE TELECAMERE?
GIARDINI, CHIARI, MARINI, FUOCHI, BERTUCCI, NURRA, MELONI, come mai non parlate?
VI stanno bene? Il Peria e company Vi hanno spianato la strada?
L·elezioni sono vicinissime e saremo in molti questa volta ad essere accorti, accorti anche alle vostre promesse. MEDITATE MEDITATE
Caro Campese, la ringrazio molto per i suoi toni cosi pacati. Accetto il suo consiglio. E le prometto che, per quello che mi riguarda, farò molto attenzione a quanto da lei ha espresso. Mi auguro che gli organismi preposti, a tutti i livelli, facciano lo stesso.
Cordiali saluti
Gluigi
X PATERNO·
Bentornato sig. Paternò.mi mancavano molto i suoi "attacchi" alla MOBY che le uova non le fa normali ma d·ORO. Saluti. 🙂
PROPOSTA DI PROGETTO PER
VISITE SPECIALISTICHE OCULISTICHE DOMICILIARI
A PAZIENTI ANZIANI E CON DIFFICOLTA’ MOTORIE
Sono stato medico ospedaliero dal 1972 al 2003. Attualmente sono in cosiddetto trattamento di quiescenza ma mi sento tutt·altro che quietato!
Per trentadue anni sono stato responsabile unico di una Asl in Roma (e tra i molti aspetti della mia attività di diagnosi e cura nel territorio della I circoscrizione di Roma c·era quella del coordinamento del CAD (Centro Assistenza Domiciliare) quello che sul territorio elbano è conosciuto com ADI (assistenza domiciliare invalidi) per la prevenzione e cura della malattia oculare a disabili ed anziani (in particolare se non deambulanti).
La difficoltà di raggiungere una struttura sanitaria per i pazienti rappresenta la pratica impossibilità di controllare l’ efficacia di terapie già intraprese, di effettuare controlli periodici e comporta, ciò che è più importante, il concreto rischio di individuare in forte ritardo patologie magari in stato iniziale con la conseguenza di rimandare la diagnosi al momento in cui i sintomi denunciano in maniera eclatante una patologia che, a quel punto, si rivela spesso irreversibile.
Relativamente alla particolare specificità del tema che siamo qui a trattare sono venuto a conoscenza di una sorprendente carenza di prevenzione sanitaria per quanto riguarda l·organo della vista nella popolazione anziana stanziale dell’arcipelago toscano.
Quei luoghi, che nei mesi della vacanza vengono raggiunti da migliaia di turisti e che spesso sono, grazie alle possibilità economiche ed alla notorietà dei villeggianti, sulle cronache dei rotocalchi e dei telegiornali, durante gli altri periodi dell·anno scompaiono dall·attenzione dei media, delle cronache, e con loro restano in ombra anche i disagi della popolazione autoctona, e principalmente degli anziani e dei disabili tagliati fuori da una efficiente assistenza dedicata a causa del maltempo, della distanza dalla terraferma e spesso dalla solitudine e dalla disattenzione generale.
La collaborazione con i medici di base ed il coordinamento di un progetto sanitario di prevenzione e cura della malattia oculare nelle sue molteplici differenziazioni per la popolazione residente ed in particolare per i disabili e anziani con difficoltà motorie, mi sembra un dovere civile ed un obbligo per chi è deputato alla organizzazione di un sistema sanitario efficiente in questi luoghi.
Ritengo che un censimento della popolazione disabile, anziana e principalmente sola, possa essere organizzato con la collaborazione dei medici di base ai quali in particolare va il mio invito.
Relativamente alla mia specialità la prevenzione del rischio di patologia oculare può consentire di organizzare un piano di intervento strategico al fine di realizzare quello che mi piace definire con termine mutuato: "prevenzione civile".
Brevemente voglio ricordare i capisaldi della patologia oculare che ricadono sotto il concetto di prevenzione: malattia glaucomatosa, cataratta, maculopatia ed altre retinopatie di varia specie, difetti di vista ed eventuali correzioni, patologie corneali e degli annessi, l· esame del fondo oculare quale indicatore delle complicanze di malattie sistemiche quali diabete ed ipertensione, e non da ultimo il riscontro di malattie oculari invalidanti che necessitano di certificazioni per godere dei diritti concessi agli invalidi e gli eventuali aggravamenti di invalidità già riconosciute.
Se dieci, venti, trenta o più pazienti al mese debbono imbarcarsi per raggiungere la terraferma nei mesi in cui non è prudente per loro addirittura uscire di casa per raggiungere un ambulatorio o servirsi di gravosi e costosi spostamenti da un comune all’ altro dell’ isola in ambulanza è doveroso organizzare un servizio che preveda che un sanitario fornito delle necessarie strumentazioni ed esperienza li raggiunga al loro domicilio evitando disagi e rischi che vengono ad aggiungersi alla già penosa situazione.
Personalmente mi rendo disponibile alla organizzazione di una collaborazione con le strutture sanitarie locali e, sotto l·egida dell· ANSPI, lavorare per realizzare un servizio di oculistica domiciliare su tutte le isole dell’ arcipelago nelle località ove questo non sia già realizzato o dove si soffra il disagio di un servizio insufficiente.
Ogni strategia presuppone una tattica e questa, se le mie parole sono state sufficientemente chiare, è il primo capitolo di una affascinante esperienza che mi auguro ci veda, medici, amministratori e cittadini a fianco dei nostri parenti, amici e pazienti contro la malattia ed i disagi di queste particolari comunità.
Ho sempre ritenuto che il malato paghi 3 volte il prezzo: una volta con la malattia, una seconda volta con i disagi connessi al suo stato tra cui un costo in denaro spesso non proporzionato alle proprie possibilità ed una terza volta perché statisticamente paga al posto di chi, almeno questa volta, resta sano
Per noi che siamo sani e che esercitiamo la professione medica raggiungerli è un dovere oltreché il nostro lavoro e compito dei cittadini sostenerci nel nostro proposito nell’ interesse di tutti.
Ormai da parecchi decenni grazie alla messa a punto di sofisticate tecnologie ed un eccesso di specializzazione che parcellizza e riduce la qualità umana del rapporto diretto tra medico e paziente è il malato che deve raggiungere la struttura sanitaria e la figura del medico che va al "capezzale" appartiene ad una idea romantica, un pò patetica, letteraria e premoderna.
La disabilità nella mia esperienza di anni di lavoro al CAD mi ha insegnato che la medicina, finché è possibile, può e deve essere ancora fatta andando verso i pazienti anche perché, e mi limito alla mia esperienza di trentacinque anni di oculista, il 60-70% di quello che scopriamo nei nostri pazienti una volta che si presentano nei nostri ambulatori, può essere diagnosticato al loro domicilio e che soltanto quando si rende imprescindibile si deve ricorrere alle strutture per trattamenti ed esami specifici altrimenti impossibili.
Un controllo della vista e prescrizioni di nuove lenti che non si fa a volte da anni per chi, costretto alla immobilità, trova unico conforto nella lettura o nella TV, un controllo del tono oculare in un glaucomatoso che non può più raggiungere l·ambulatorio, la decisione di sottoporsi ad un intervento di cataratta, il disagio di una epifora per una banale atresia delle vie lacrimali così frequente negli anziani, una districhiasi così banale e così fastidiosa, la precoce individuazione di una maculopatia, patologia così inspiegabilmente in aumento nella popolazione della terza età, una certificazione di invalidità o di aggravamento di una già riconosciuta invalidità: tutte queste tipologie di intervento non necessitano assolutamente di quelle strumentazioni e di quelle strutture che in un secondo tempo, qualora si rendesse necessario, possono essere raggiunte da quel ridotto numero di pazienti che ne presentassero la assoluta e imprescindibile necessità.
Non rimandiamo quindi a domani quello che doveva essere già stato fatto ieri e buona fortuna a tutti!
In primis ai nostri pazienti.
Grazie dell· attenzione e a presto
Dott. Brunello Trojano
OCULISTA
[EMAIL]brunello.trojano@gmail.com[/EMAIL]
333.7315677
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brunello trojano
[EMAIL]brunello.trojano@gmail.com[/EMAIL]
333.7315677
L’esilio di Fini: voto agli immigrati
Tratto da [URL]http://politicaesocieta.blogosfere.it[/URL] L’esilio di Fini: voto agli immigrati, Berlusconi, Lega e An se la ridono (e noi aspettiamo Malcolm X)
Negli ultimi anni Gianfranco Fini ha lasciato alle spalle i suoi cavalli di battaglia: dopo la reiterata apologia del fascismo ha riconosciuto nelle leggi razziali di Mussolini il male assoluto fino a criticare alcune contingenze politiche del Ventennio.
L’ultima sorpresa è arrivata ieri con l’apertura verso gli immigrati regolari in Italia che avrebbero diritto al voto per le elezioni amministrative. Fini accoglie l’invito lanciato da Veltroni, ma in men che non si dica arriva l’alt di Silvio. Possiamo immaginare i volti di Bossi, Calderoli e Borghezio dinanzi all’apertura del Presidente della Camera, proprio loro che alla Bossi-Fini preferiscono la Bossi- Bossi.
Una proposta apprezzabile? Può essere, commenta settoredemocratiko, ma come spiegò Malcolm X non si affronta la radice del problema se la rivendicazione politica e la rappresentanza non viene dagli interessati. Il diritto di voto per una categoria sociale debole è un’arma spuntata se non corrisponde alla possibilità e alla volontà di usarlo per portare avanti le due rivendicazioni di miglioramento.
Per merseysidetimes invece, Fini è soltanto caduto in un’invitante trappola tesa dal leader del Pd Veltroni. Inorriditi della boutade anche la Lega e Luca Romagnoli che dichiara: “Gli italiani vogliono – e hanno ragione - sicurezza, certezza delle leggi e della pena, pensano che gli stranieri quando arrivano in Italia prima abbiano dei doveri e poi dei diritti.
Chi vuole la cittadinanza italiana – taglia corto Romagnoli - dimostri che vuole lavorare e non delinquere, rispettando le nostre regole, usi e costumi”.
Franceschini, il dirigente più ombra dell’opposizione, si stupisce e cavalca l’onda come riesce: strano che Berlusconi tratti il Presidente della Camera come uno passato lì per caso, chiosa. Ma la provocazione non sfiora il Cavaliere che da Napoli conferma: il voto agli immigrati non è nell’agenda di governo. Sia mai, dovrebbero ristudiare le strategie per la prossima campagna elettorale. E trattare solo con gli italiani è molto più semplice.
[URL]http://politicaesocieta.blogosfere.it/2008/09/lesilio-di-gianfranco-fini-voto-agli-immigrati-berlusconi-e-lega-se-la-ridono-e-noi-aspettiamo-malco.html[/URL]
Non era certo mia intenzione intervenire nel dibattito apertosi dopo l·ultimo Consiglio Comunale di Campo ma leggendo i vari commenti sono stato quasi costretto...Per prima cosa vorrei precisare che è dovere del consigliere comunale esprimere il voto secondo non l·appartenenza a questo o a quel gruppo ma in relazione alla bontà o meno della proposta, sia che venga dalla maggioranza che dalla minoranza -se è una proposta positiva che porta benefici alla collettività io voterò sicuramente a favore, SE INVECE è UNA PROPOSTA INSENSATA come per il piano PEEP voluto dall·amministrazione in dimensioni tali da andare al di là di ogni ragionevole buonsenso , io ho votato contro e ho fatto con gli altri consiglieri una dura opposizione...La variante gestionale al piano di fabbricazione approvata all·unanimità non è una variante nella quale sono previsti NUOVI insediamenti ma è solo una variante nella quale sono previsti dei minimi ampliamenti per le costruzioni già esistenti in zone agricole e centri storici per i quali il proprietario sarà tenuto a non vendere per i prossimi dieci anni....conosco diverse famiglie numerose di quattro o cinque membri che abitano in case di 30/40 METRI QUADRI e per le quali si dà la possibilità di avere un ampliamento del 35%.....dopo lo scempio PEEP si doveva impedire a queste persone questa possibilità?...concludendo non capisco tutto questo polverone e preciso che la mia volontà è e sarà sempre quella di agire non per un partito, ma per migliorare la qualità della vita della popolazione campese, partendo però dalla mia problematica posizione proprio perchè di MINORANZA che credo abbia sempre fatto il proprio dovere in oltre 23 anni di opposizione,Cordiali saluti
Montauti Roberto
Ero certo che avresti risposto al mio assist umoristico in codesta maniera. Sembrava quasi che fossimo d·acordo.
Ma in effetti è anche e poi la semplice verità : è più facile che una pecora faccia delle belle uova che la Moby dei prezzi comprensibili ed abbordabili.
Mi sento forte come un leone, ruggì la pecora prima di essere sgozzata dal cane che la minacciava con i suoi occhi chiari. E come ti chiameresti, caro il mio leone, chiese a sua volta il cane : ?
" Albbbbeeeeerto " risposte flebile la povera percorella.
E la balena blu, camuffata da pescecane se lo mangiò.
Da " Fedro passeggia per li dirupi elbani e guarda attonito "
( traduzione di brunus paternus )
[SIZE=3]Il itolo del settimanale è già eloquente ...per il resto attendiamo di sapere chi ripagherà del lavoro perso tutti coloro che operano in Pianosa! [/SIZE]
Benvenuta Vittoria! Auguri a mamma e papà e ai nonni.
Caro Dini,
come sempre Lei non ha argomenti a suo favore ed esula dicendo che gli altri (me in questo caso) fanno solo chiacchera.
L·ennesima uscita di basso profilo.
Un saluto Saverio
Ciao a tutti!
Spiacente ma non sono in nessuna delle foto da voi pubblicate... i riconoscimenti non sono validi!
Provvederò al più presto nel fornirvi materiale in cui sono coinvolto.
[SIZE=3][COLOR=firebrick]SERVIZI MARITTIMI, come si fa a sentenziare su qualcosa che non si conosce? [/SIZE] Caro Antonini, tu sei in buona fede, ma prima abbiadati! - Leggi lo spot su [URL]http://ilvicinato.blogspot.com[/URL][/COLOR]
Caro Sandro hai creato un sito eccezionale: è la dimostrazione del tuo spiccato senso di ricerca, di documentazione e di approfondimento.
La tua "curiosità" ed il tuo amore verso la nostra "isola"
ci dà l'opportunità di conoscerla e di apprezzarla ancora di più. Bravo!!!!! Ti saluto.
Luciano
Ciao a tutti, un meritato bravo a chi ha ideato questo blog, mi sono rivisto tra i compagni dei quali serbo un bellissimo ricordo, foto scuola 2 ^media viale elba anno 68/69 o 69/70? anche se non tutti sono stati riconosciuti, la maggior parte risiede all'elba, all'epoca c'erano anche Ferrini Lamberto e Calafuri Maurizio Gerardi Carlo, un saluto a tutti.
Vinci Leonardo
Sono capitato per caso nel sito e mi sono rivisto nella foto di classe delle medie di Viale Elba con Riccardo, Fulvio, "il Corsi" , Roberto e tutti gli altri compagni ... che emozione ... stasera a casa mi guardo bene questo splendido sito, grazie a chi lo fa e lo cura. Ho vissuto all'Elba 12 anni fondamentali della mia vita e scoprire in internet questo segno di una parte delle mie radici è una splendida cosa. Ho anch'io vecchie foto, che scannerizzerò nel prossimo WE e pubblicherò.
Mia madre ha insegnato Lettere alla Pascoli dal 62 al 72: si chiamava Tapiero ( o Scazzosi da sposata). Qualcuno ha sue foto da pubblicare ?
Grazie
Mario