Tanti auguri alla mecogang ho visto il loro video e devo dire che mi è piaciuto molto . BRAVI RAGAZZI.
113523 messaggi.
Ultime della notte: Di Pietro lascia Di Pietro. Il figliuol prodigo (sì, ma di raccomandazioni e clientele) abbandona il padre... di tutti i valori (morali e materiali accumulati in politica). Di Pietro Junior lascia l’Italia dei Valori ma non le poltrone (i valori più solidi).
Dopo quindici anni di corruzione e inettitudine, quindici anni che hanno visto salire ai vertici della politica delle nullità assolute, degli asini calzati e vestiti, ecco che la seconda repubblica è arrivata al capolinea, e come tutti i mutamenti iniziati in tragedia, ci abbandona con una farsa finale. A recitarla, sul proscenio rimangono i moralisti di ieri e corrotti di oggi.
Valeva la pena sacrificare i cinque partiti che avevano fatto grande l’Italia, per dare il potere a questi quattro scalzacani!?
care mamme delle bimbe piccole che hanno fatto lo spettacolo del teatro dei vigilanti il 20, vorrei dirvi che non dovete essere troppo ansiose quando i bimbi cantano, e non farli diventare viziati e non fargli pensare di essere delle "principesse"!!!non vi arrabbiate se leggete questo blog !!è solo una mia idea di come è andata!!! saluto tutti , chi mi vuole bene e chi mi odia!!!baci "una..." 😀 🙂 :gren:
Ciao a tutti, con questa desideravo far sapere a Wvaleria che è una persona eccezionale la serberò sempre nel mio cuore, bacio.
🙂 🙂 TANTISSIMI AUGURI PER UN 2009 PIENO DI GIOIA E PROSPERITA·. 🙂 🙂
Vorrei sapere se è una cosa normale vedere il presidente della novac di capoliveri che tira sù dalla spiaggia di mola sul carrello una barca blu,presumo la sua, col mezzo della novac.
Se è cosa normale mi scuso per lo spazio occupato , sennò attendo risposte.
x francesca
perche· ogni tanto scrivo a proposito di guerra, nonviolenza, pace.
su camminando si discute quasi sempre di problemi locali e quando scrivo di basi militari, lanci di scarpe a Bush o missioni di pace mi sento un intruso.
Camminando e· pero· uno spazio aperto come pochi e certe posizioni sono ignorate dai grandi media.Oggi per esempio c·e· stata una manifestazione in viale mazzini a Roma contro le cronache filo-israeliane della Rai e la rai e mediaset penso proprio che all· Elba siano molto seguite.
un grazie a fabrizio per lo spazio che da a tutti
un saluto
marco
Cara Francesca, dovessimo parlare solo di ciò che perfettamente conosciamo.... guai!!!!!!!
Anzi parlarne, ci porta a documentarci e qualcosa conoscere.
Poi, sinceramente dire non parlatene, mi pare ridicolo, non credi? By
Cara francesca,hai ragione a dire che della questione Mediorientale,ne sappiamo poco e che forse faremmo bene a starne fuori.Anche perchè spesso l·"interesse"generale di additare quella o l·altra fazione,è esclusivamente una implicita difesa della propria appartenenza politica,e questo è veramente INACCETTABILE.In quei posti purtroppo la religione non è una scelta di fede ma un imposizione imprescindibile,(come da noi fino a non molto tempo fà),m come hai detto te parliamo di cose nostre che è meglio..UN SALUTO.
vorrei salutare la mia cugina Elisa e dirgli buon Natale in ritardo ma felice anno nuovo ma non ancora anno nuovo tra pochissimi giorni e mando tanti auguri a chi leggono questo messaggio mi potete dare qualche contatto di messenger............. 🙁 🙁 :smack:
[COLOR=darkred]Unione dei Comuni, Benedetti (An-Pdl) e Amadio (An-Pdl): [/COLOR]
[SIZE=4][COLOR=darkblue]«Siamo pronti a dare battaglia in favore della Comunità dell’Arcipelago I cittadini devono poter decidere il loro futuro attraverso un referendum» [/COLOR] [/SIZE]
Alleanza Nazionale è pronta a dare battaglia sulla proposta di legge della Giunta riguardante l’Unione dei Comuni. Secondo Roberto Benedetti, Presidente del gruppo regionale di An verso il Pdl e Marcella Amadio, Consigliera regionale di An verso il Pdl, l’istituzione dell’Unione dei Comuni, avrebbe il solo scopo di aggravare la già difficile situazione delle isole dell’Arcipelago Toscano.
«Siamo convinti – afferma Roberto Benedetti – che ci sia la necessità di un ripensamento complessivo delle politiche che governano i territori toscani. Ciò che a noi interessa sono le ricadute reali che queste politiche hanno sui territori ed è per questo che l’intervento proposto dalla Giunta, sembra fatto “con l’accetta”, tanto per usare un’espressione cara ad un grande poeta toscano. La proposta di legge di istituire l’Unione dei Comuni, è dettata non da una scelta giusta ed oculata per questi territori, ma da un scelta politica. Per i Comuni dell’Arcipelago è fondamentale la costituzione di una Comunità dell’Arcipelago che tuteli e valorizzi questa zone. Un ripensamento del numero delle Comunità Montane è stato fatto, ma in maniera ideologica e non guardando ai reali bisogni del territorio».
«Mi sembra – sostiene Marcella Amadio – che Martini e Fragai stiano usando una pervicacia capricciosa e questo è inammissibile per chi governa il territorio. Alla loro pervicacia, risponderemo con la battaglia. Martini e Fragai si assumono, con questo loro scelte, la grave responsabilità di spaccare in due l’Isola d’Elba. Teniamo presente che a giugno potrebbero cambiare i sindaci che attualmente governano alcuni Comuni dell’Elba e prendere una decisione adesso, sarebbe come mettere una seria ipoteca sul futuro dell’Isola d’Elba. Ho sempre dichiarato che la Regione è matrigna nei confronti dell’Elba e il comportamento di Martini e Fragai lo sta ampiamente dimostrando. L’Isola d’Elba, ha un grande bisogno di aiuta e finanziamenti perché come territorio insulare ha delle problematiche che il continente non ha e l’Unione dei Comuni, voluta dalla maggioranza del centrosinistra, non aiuta l’Elba e le isole minori. Rinnovo la proposta di istituire un referendum, affinché la popolazione elbana possa esprimersi e decidere per il proprio futuro».
Dato che non è mai troppo tardi ........ Neroniani Auguri a tutti. A scanso di equivoci "Neroniani" stà per buoni, sinceri,felici ecc. ecc. e mi pare che chi più chi meno ma ne· abbiamo tutti un po· bisogno di Auguri per il 2009 che arriva.
Saluti 😀
X tutti quelli che scrivono sul conflitto tra israeliani-palestinesi: NON PARLIAMO DI COSE CHE NON CONOSCIAMO!!!!DI UN MONDO TUTTO LORO, DI USI,COSTUMI,MENTALITA·, ODIO,CRUDELTA·,IGNORANZA,VIOLENZA.....ETC...CHE SI TRAMANDANO DA GENERAZIONI!!!!! DI INTERESSI POLITICI-AFFARI-CHE CI STANNO DIETRO ALLA GUERRA DEL SECOLO!!!!NON SIAMO IN GRADO!!!!DISCUTIAMO DI COSE NOSTRE!!!CHE GIA· NE SAPPIAMO POCO....VI PREGO...
"Qualcuno ha la memoria corta"
Ma altri hanno le mani lunghe.Se i personaggi della sinistra elbana hanno bisogno di esternazioni in loro aiuto da tali personaggi,vuol dire che non "sono alla frutta" ma sono pronti a pagare il conto di fine pranzo.
Parte il concorso a tutti gli amici di Camminando:
domanda:"chi è l · assessore e vicesindaco che ha espropriato un terreno di sua proprietà nel rispetto del PEEP Campese intascando 400.000 euro?"
Chi risponderà esattamente riceverà una querela o un bacio in fronte a suo piacimento!!!
x romana da sette generazioni
Si, i morti, soprattutto civili, sono tutti uguali. La violenza per me non e· mai giustificata, da qualsiasi parte provenga. Tutti giustificano la propria violenza e la mia soluzione e· non giustificare mai la violenza.
In Palestina c·e· una situazione violentissima, invivibile ed intricata. E· un conflitto "asimmetrico", dove le parti hanno armi e tenore di vita molto diversi tra loro. La striscia di Gaza, che e· chiusa tra Israele , il mare e l· Egitto, e· sotto assedio ed embargo da un paio d· anni. Non entrano il cibo, i medicinali e l· elettricita· che sarebbero necessari. Sono andati avanti anni grazie alla solidarieta· internazionale ed ora Israele la blocca.
Gandhi diceva che l· unica via che porta alla pace e· la pace stessa e che "occhio per occhio rese il mondo cieco".
Anch· io credo che la guerra non porti mai pace, nonostante le contorsioni linguistiche degli amanti delle missioni militari di pace.
Risolvere i conflitti senza violenza e· l· unica strada e la prima cosa da fare e· smettere di fare stragi.
Stamani mattina mi sono accorto per la prima volta, che nel laboratorio gastronomia del negozio coop di Porto Azzurro sono comparsi 2 puntelli! ma non ci sarà mica ilpericolo che crolli il solaio?? perche è stato puntellato solo il piccolo laboratorio? non ci sarà pericolo per il resto del negozio? e poi l·igiene? pane....posciutto....formaggi.....cibi gia cucinati.....tutto sotto i 2 puntelli....qualcuno sa qualcosa in piu? i puntelli sono ben visibili dal banco gastronomia! 😮
I bambini, prima di tutto, sono persone.
Quando un individuo nella prima infanzia frequenta Nidi, Scuole Materne o scuole di canto ecc. è stato sicuramente iscritto dai genitori, quindi anche nella migliore delle scuole e indipendentemente dalle nuove esperienze proposte la partecipazione è in partenza una costrizione.
Vogliamo almeno lasciare loro la decisione se partecipare o no a determinate iniziative proposte, se approfittare o meno delle attività che per loro programmiamo?
Per fare questo agli spettacoli, nei primi anni di vita, sarebbe meglio non farli partecipare; è chiaro che se prepariamo lo "spettacolino" per i genitori devono essere presenti tutti i bambini, volenti o no, ed è chiaro che in questo caso l·attività viene imposta e non proposta. Ne conseguono una serie di scene penose che siamo abituati a vedere nelle scuole materne nel periodo natalizio o a fine anno, palcoscenici improvvisati ed inutili dove piccole creature spappagallano (o piangono o rimangono silenti) per fare piacere alle famiglie e per far sentire le maestre orgogliose che "hanno tanto lavorato"...
Ma se le maestre avessero tanto lavorato allo sviluppo delle autonomie, all·ideazione di nuove attività ed esperienze da proporre, alla persecuzione di un metodo dove le cose sono a portata di mano e con accesso libero e continuo, forse potrebbero sentirsi orgogliose senza dover spiattellare resoconti...
Forse sarebbe meglio ci fosse un angolo con il materiale a disposizione tutto il giorno per poter disegnare invece di proclamare "bambini ora si disegna" quando più ci piace e calare dall·alto fogli e pennarelli ( che fra l·altro, mostrando il solito tratto comunque li si usi a differenza delle matite a legno o le cere, non ritengo neanche così opportuni nelle attività grafico-pittoriche) se non addirittura fare ai bambini un disegno, trasformandoli da piccoli artisti desiderosi di scarabocchiare a un gruppo di richiedenti "mi fai un fiore? mi disegni una farfalla?...
Forse sarebbe meglio se le maestre mangiassero a tavola con loro, invece di fare tavolo per conto proprio, visto che l·aspetto educativo nel momento del pranzo è importante...
Ma continuiamo a vedere sezioni non strutturate dove i bambini girano come api impazzite e le maestre chiaccherano in un angolo (l·unico veramente strutturato) del film visto la sera, ricordandosi di essere a scuola solo quando il rumore è assordante ed è il momento di gridare "bambini ora basta!!!"...e quando un bambino sopporta meno degli altri un ambiente evidentemente palloso e privo di stimoli e manifesta il proprio malessere in modo casinaro, allora ecco che viene subito etichettato come agitato e durante l·anno verrà più volte messo a sedere in disparte "perchè deve pensare"...
E· contro queste cose che scrivo, io non ho visto questo supercitato spettacolo canoro ma mi auguro che coloro che hanno mosso obiezioni non volessero evidenziare proprio questo...il senso di frustrazione palese in alcuni bambini che non avrebbero voluto essere lì, il feroce accanimento di genitori ansiosi di vedere un·esibizione in odor di costrizione...se tutto questo era assente, allora fate conto non abbia detto niente...
felice anno
rhino
Caro Alex
Purtroppo è inconfutabile che, nel corso di anni, alcuni gruppi palestinesi, non si siano limitati a sparare razzi su Israele. Ricordo alcuni episodi dolorosi (più recenti dei conflitti con gli Indiani). Stragi rivendicate, compiute anche fuori dall·attuale area geografica (Fiumicino, Roma, Monaco) Sono introvabili le foto di tali avvenimenti? Ci aiuterebbero a trovare per gli attentatori un appellativo diverso, ti accorgeresti quanto siano attuali e simili a quelle da te proposte.
Ci si limita all·invito, corretto, di rammentare tutta la storia, anche la recente.
Come te, anch·io, vorrei sapere una cosa: tenuto conto della situazione economica dei palestinesi, i razzi e le munizioni, con quali fondi vengono acquistati? Con gli aiuti internazionali concessi per altri scopi? Oppure con
il "tesoro" scomparso di Arafat, Premio Nobel della Pace, prestigioso riconoscimento concesso dopo la dolorosa "svolta" pacifista?
Come vedi, si conferma l·inutilità del continuare a soffiare su un fuoco che è stato alimentato da tanti, troppo anni. Sono d·accordo con la massima: "Qualsiasi cosa inutile, si dimostra dannosa"
Un caro saluto.
[SIZE=3][COLOR=blue]I TITOLI DI STUDIO E LA DEA FORTUNA [/COLOR] [/SIZE]
Isola d’Elba, anni Cinquanta. Canovaccio di una storiella immaginaria, ma tanto realistica da sembrare vera. Due bimbi, svegli e intelligenti, danno buona prova di sé alle elementari. Le rispettive famiglie, una del versante orientale e l’altra dell’anello occidentale, entrambe di condizioni economiche modeste, decidono di fare qualche sacrificio affinché i figli raggiungano il diploma di licenza media, Li mandano a studiare a Portoferraio e l’agognato pezzo di carta viene facilmente conquistato.
Qui la strada dei due ragazzi si divide. L’elbano occidentale continua gli studi liceali fino alla maturità e poi emigra in continente, dove si laurea in scienze naturali. Sono nove anni di privazioni e di cinghia ristretta per pagare viaggi da pendolare, libri, vitto e alloggio fuori sede. L’ elbano orientale, invece, abbandona gli studi canonici, resta in famiglia, fa politica, si occupa di ambiente da ambientalista.
All’ elbano dell’ovest la laurea non serve a molto, trova saltuari impieghi non pertinenti e deve allontanarsi sempre più dalla sua isola per inseguire il miraggio di un lavoro appropriato. All’ elbano dell’est, al contrario, arride la fortuna, grazie alla cui spinta ottiene da enti pubblici locali, pur con la sola licenza media e con referenze da autodidatta, incarichi ambìti che riguardano le scienze della natura e dell’ambiente.
Ribadendo che ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale, confessiamo che la nostra simpatia, umana e professionale, va all’isolano occidentale e a tutti coloro che - giovani e meno giovani - con spirito di sacrificio affrontano la via maestra delle fatiche lunghe e meticolose legate ai percorsi legali di studio.
Non siamo così ingenui da ignorare che ci sono sentieri più agevoli per arrivare a certe mete, ma per noi esiste solo questo mezzo : sgobbare sui libri, confrontarsi esame dopo esame con chi ne sa di più, essere indirizzati giorno dopo giorno, per tanti anni, verso l’acquisizione ragionata di senso critico e conoscenza.
Anche se casi simili a quello descritto nella storiella non si verificheranno mai nella nostra isola, notoriamente immune da vicende del genere, riteniamo tuttavia opportuno sottolineare che fra le regole della società in cui viviamo c’è anche quella di dare il giusto peso ai requisiti di studio, non a caso definiti ‘legali’. E ci pare quasi pleonastico aggiungere che per l’esercizio di una variegata tipologia di discipline scientifiche o umanistiche è previsto, in quanto specialistiche, quantomeno il possesso di un diploma di laurea.
Ammaestrati dall’esperienza, sappiamo benissimo che esistono persone titolate ma incompetenti e, viceversa, dilettanti geniali e preparati. Però si tratta di eccezioni che confermano la regola e che, allo stato attuale, non hanno il potere di inficiare i criteri oggettivi di selezione basati sulle qualifiche rilasciate da corsi di studio regolari.
Di conseguenza, se nella realtà elbana dovessimo imbatterci - eventualità al limite dell’impossibile - in un caso simile a quello della suddetta storiella, manifesteremmo la nostra più sentita riprovazione verso quegli amministratori pubblici che, proprio perché non si tratta di faccende private, avessero attribuito incarichi specialistici e relativi onorari a chi non è in possesso di titoli di studio giuridicamente riconosciuti.
A sostegno morale di tutti i laureati, che, per avventura, dovessero trovarsi emarginati in favore di autodidatti del tutto sprovvisti di qualifiche di studio adeguate e ‘legali’, firmiamo l’intervento - ma solo in questa occasione, ad evitare pretestuose critiche di arroganza – con il titolo di Dottore. Titolo che siamo fieri di aver conseguito, laureandoci qualche decennio fa presso l’Università degli Studi di Pisa, rispettivamente in Medicina/Chirurgia e in Lettere.
[COLOR=darkblue]Dott. Marcello Camici
Dott. Michelangelo Zecchini [/COLOR]