A mio avviso non ci sarà bisogno di ridurre i consumi autonomamente, in quando avverrà in modo naturale per mancanza di disponibilità finanziaria da parte di molti cittadini italiani che in futuro (spero di sbagliarmi) dovranno scegliere tra curarsi, scaldarsi o alimentarsi, e credo che la scelta ricadrà sul cibo, come è normale che sia, mentre al governo oggi si discute sull'aumento delle spese militari, e siccome i soldi non arrivano dal cielo, è bene sapere che tali spese ricadrannono sempre sugli italiani o in alternativa con tagli lineari sui trasporti, scuola o ancora sulla sanità.
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La ricetta che propongo è ridurre gli sprechi e fare qualche sacrificio. Nessuna decrescita felice. Propongo di staccare la spina alle TV e agli elettrodomestici lasciati in Standby, prendere la bicicletta, organizzare macchine piene per andare a lavoro/fare la spesa, utilizzare di più i mezzi pubblici. Propongo la civiltà in poche parole.
"Ridurre i consumi è l'unica soluzione immediata che possiamo permetterci."
Questa è la ricetta economica che proponi ?
La decrescita felice.
No.
Non siamo fessi.
È un film già visto.
Ai tempi dell'Unione sovietica la Russia per essere al pari degli U. S. A impoveriva il popolo per rincorrere gli americani per quanto riguarda gli armamenti, mentre ora noi europei, in un momento di crisi economica e finanziaria dovuta al covid e ora anche alla guerra in Ucraina, mi pare di capire che stiamo facendo lo stesso errore, mentre in Italia le aziende (molte) chiudono i battenti, l'auto sta diventando un lusso per pochi, gli stipendi e le pensioni non bastano più e le bollette energetiche in continuo aumento
come i generi alimentari.
Il tuo errore è clamoroso:
, hai scambiato ONU,, a cui non è dovuta nessuna percentuale di spesa per armi, con la NATO, ente di mutua difesa militare.
Michele
Non vorrei rovinarvi la discussione, ma la spesa del 2% del PIL dedicata alla difesa non è un "aumento", è semplicemente uno dei criteri per stare all'interno dell'ONU, sottoscritto giusto un po' di anni fa.
Semplicemente gli USA hanno iniziato a minacciarsi di tirarsi indietro ai tempi di Trump per la troppa spesa e adesso tutti vogliono una ONU salda.
Il gas in Italia c'è, solo che non sempre è conveniente estrarlo.
Come diventa sempre meno conveniente estrarlo da giacimenti attivi.
Ci sono stati momenti in cui avremmo dovuto decidere di investire per estrarre, ma era molto più conveniente importare. Siamo stati miopi? certamente, ma la situazione è molto più complicata di quella che riporti tu. In ogni caso anche se oggi si decidesse di attivare/riattivare impianti, non sarebbe certo una soluzione a breve termine, ma una a medio/lungo.
Dovremmo iniziare tutti a fare autocritica e iniziare a usare bicicletta e mezzi pubblici per quanto possibile. Ridurre i consumi è l'unica soluzione immediata che possiamo permetterci.
Una difesa militare comune europea, per cui spendere oggi per risparmiare domani.
Questa è la ragione a proposito dell'aumento delle spese militari del 2% del pil nazionale.
Invece di investire in armamenti, l'Europa dovrebbe imporre agli stati membri di avere una sanità pubblica comune europea, con investimenti obbligatori fino ad arrivare ad uno standard europeo di alto livello, ma questo non accade, invece si pensa ad investire in "morte" cosa che provocano le armi, perché senza tanti giri di parole, di questo si tratta.
PS-Certo, se i parlamentari europei quando devono fare una visita specialistica dovessero stare al telefono per ore, e poi quando si prende la linea la visita può essere a distanza di mesi, o se per fare un intervento in attesa per molto tempo come tutti i normali cittadini, forse si renderebbero conto che sarebbe meglio investire per la vita e non per la morte, e la guerra in Ucraina ce lo dimostra con migliaia di vittime prevalentemente giovani.
Calmati è diventato un semplice raffreddore se poi hai paura puoi continuare a portarla nessuno te lo impedisce
Si è svolta l'attesa pulizia straordinaria dell'arenile di Procchio, attività organizzata dall'Associazione Culturale Procchio Napoleonica e dalla Pro Loco di Procchio, a cui hanno aderito Esa SpA e il comune di Marciana.
Nella mattinata di ieri, oltre 20 volontari hanno raccolto parti di legna e plastiche varie che erano sparse per tutto il lungo chilometro della bellissima spiaggia di Procchio, anche grazie ad una giornata favorevole del meteo.
Gli organizzatori intendono ringraziare tutti coloro che hanno dedicato il prezioso tempo festivo alla collettività ed in particolare Fabio Vezil per la fornitura del pane (utilizzato al termine della mattinata per un braciere con le salsicce e del buon bere in omaggio ai volontari intervenuti), i titolari dell'hotel del Golfo per aver messo a disposizione un trattore operativo, gli operai di ESA per lo stretto raccordo nella presa in carico dei rifiuti e la fornitura degli strumenti di raccolta, gli associati della Pro Loco e di Procchio Napoleonica, e comunque tutti gli intervenuti a qualsiasi titolo.
Questa iniziativa, propedeutica allo spargimento della sabbia che il comune di Marciana ha raccolto già da fine novembre 2021 per il ripascimento sull'arenile nel corrente anno, si innesta nelle iniziative tendenti ad ottenere, per il 2023, la prestigiosa Bandiera Blu FEE, già ottenuta dai comuni di Porto Azzurro e Marciana Marina.
Gli organizzatori ribadiscono l'esigenza di unire le forze e le sinergie per poter raggiungere sempre i piu' alti ed utili obiettivi!
NICOLETTA BRANDI PORTA AD ELBA BIKE LA PRIMA VITTORIA STAGIONALE –
I giovani ciclisti elbani protagonisti ad Anagni di una ottima prova di squadra
Buone notizie da Anagni, in provincia di Frosinone, per i giovani ciclisti di Elba Bike. La trasferta laziale in occasione della prima prova del Grand Prix Centro Italia Bike ha portato per i colori elbani la prima vittoria stagionale per mano della giovanissima Nicoletta Brandi, oltre ad una serie di piazzamenti interessanti che hanno portato i primi punti Top Class alla squadra.
La gara si è svolta domenica 27 marzo sotto l’impeccabile organizzazione da parte della Ferentino Mtb, che ha ospitato ben ben 222 concorrenti tra i 13 ed i 17 anni.
Fra gli junior Tommaso Alberti e Daniele Marinari, rispettivamente sedicesimo e ventiduesimo, hanno dimostrato comunque di essere due pilastri della squadra. Con grande continuità dall’inizio a 5 anni, oggi che ne hanno 17 sono per tutti un bell’esempio di costanza e di determinazione.
Negli Esordienti 2.o anno ottima gara di Velasco, che ambiva alle prime 5 posizioni di classifica: si è dovuto accontentare del settimo posto, accolto comunque con soddisfazione. Bene anche Matacera, che con la sua andatura grintosa ha conquistato con un 22.mo posto i suoi primi punti per partire finalmente in griglia di merito. Nella stessa categoria Pagano ha colto un 36.mo posto pagando l’avvio di preparazione, mentre 48.ma posizione per Ettore Tozzi, giovane atleta fiorentino che ha scelto di correre con i colori di Elba Bike, al suo esordio.
Fra gli Esordienti 1.o anno ottimo 17.mo posto per Marco Burchianti, anche lui alla prima gara in assoluto, con una buona prestazione che ha saputo gestire egregiamente un ritmo alla ricerca continua di rilancio.
Al momento delle gare femminili c’è stata una vera e propria esplosione di tifo e di applausi per Elba Bike, dall’ inizio alla fine. Nicoletta Brandi nella gara Esordienti 1.o anno ha subito preso la testa della gara e non l’ha mai mollata, arrivando sul traguardo in solitaria a braccia alzate. Fra le Allieve un poco più difficoltosa la partenza di Anna Rododendro, con una caduta che l’ha attardata, ma subito dopo una grande rimonta e la conclusione in 5.a posizione assoluta che la ripaga di tutti gli sforzi fatti per rimontare.
Ma di cosa ti lamenti, lo sai o no che all'Elba siamo quelli che hanno un tasso di contagio più alto di tutto il territorio nazionale e quelli che osservano le regole meno di tutti gli altri?
Vuoi diventare più ignorante di così?
Sergio
IL SINDACATO FIALS FA IL SUO LAVORO, L'ASL RISPONDE COME PUO’.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/seme.JPG[/IMGSX] "Coperti tutti i turni al pronto soccorso" - dichiara l'ASL - ma da quanto ci risulta dall'inizio di marzo molti turni di raddoppio sono rimasti scoperti e per non lasciare il P.S. senza medico la notte, è dovuto intervenire un alto Dirigente Aziendale da fuori Elba a fare il medico di turno nel nostro punto di emergenza. DA NON DIMENTICARE che il giorno 2 marzo scorso in riunione al De Laugier la Direttrice Generale affermava che tutti i turni del mese erano coperti mentre al P.S. in quel momento c'era solo un medico di servizio e non due come dovrebbe essere e come ci è stato detto, con una quindicina di persone in attesa e quell'unico medico di servizio era intento a seguire due casi Covid.
Per l'altro PROCLAMA, "attivati otto infermieri di famiglia e di comunità" non abbiamo trovato traccia in nessuna sede di destinazione. L'ASL se vuole essere credibile comunichi alla Cittadinanza dove e come trovarli e il modo per mettersi in contatto con loro sempre che, non stiano svolgendo il normale servizio che hanno sempre svolto.
Per favore, non è il momento di ricominciare con la propaganda.
Francesco Semeraro.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/pelli.JPG[/IMGSX] Si è svolta sabato 19 Marzo alle ore 18.30, presso la saletta “Infopoint” di Portoferraio, la presentazione del romanzo storico “Talismani” di Davide Pelliccioni, evento organizzato dal Rotary Club Isola d'Elba, che ha visto la partecipazione di soci e ospiti.
L'autore, ha innanzitutto ringraziato il Club, rappresentato dal presidente Sergio Cavaliere e dal segretario Michela Venturini per l'opportunità concessagli sottolineando che, malgrado il suo libro fosse uscito già da due anni, per cause legate anche alla pandemia Covid, quella era la prima volta che ne parlava in pubblico. Dunque, rivolgendosi ai presenti, ha colto l'occasione per parlare un po’ di sé e condividere i motivi che animano la sua passione per la scrittura.
“Scrivo innanzitutto per me stesso -ha riferito Pelliccioni- per quella piacevole sensazione che provo, ogni volta che mi chiudo nel mio mondo e lascio andare la mente. A mio parere, scrivere è qualcosa di più intenso che leggere e questo cercherò di dimostrarvelo con un semplice esempio” Ha detto ai presenti. “Provate a pensare ad un lettore che sta leggendo un libro che lo appassiona, un thriller per esempio. Ebbene a colui che legge pare essere uno spettatore invisibile che assiste alla scena descritta dall'autore. Uno spettatore che vede il divenire dei fatti narrati, che osserva i vari personaggi descritti e che ne assimila le vite come se le vivesse lui stesso. Sensazioni intense che la lettura sa donare. Scrivere però dona un'arma in più a quello stesso spettatore: dona un foglio ed una penna. Semplici strumenti che permettono all'autore di non limitarsi ad osservare la scena bensì ad essere quella stessa scena. Voi non vedete il Killer, voi siete il killer e ne provate la pazzia, l'istinto omicida, la rabbia; voi non vedete la vittima perché voi siete anche la vittima e ne provate il terrore, l'angoscia; voi siete ogni singolo particolare di quella scena perché, magari anche inconsciamente, ogni oggetto che vi avete inserito lo avete collocato per un preciso e personale motivo”.
Ha quindi descritto ai presenti quell'evento, del tutto casuale, che fece nascere in lui la passione per la scrittura e che sfociò con la redazione del suo primo romanzo storico dal titolo “I custodi del vello” Myra edizioni. Romanzo ambientato in tre periodi storici differenti della nostra isola; precise ricostruzioni di quei tempi legate tra loro da un filone immaginato dall'autore ed ambientato ai giorni nostri. Opera che, come afferma lo stesso, nacque come mezzo per condividere la storia della nostra isola con suo padre, suo primo lettore, piacevole momento che rafforzava quel già intenso legame che li univa.
Di poi ha introdotto il nuovo libro Talismani descrivendone l'anima principale, tramite un breve racconto improvvisato sul momento. L'autore ha invitato i presenti a immaginare quell'attimo, ormai lontano nel tempo, in cui un uomo primitivo, di fronte al creato, si chiese per la prima volta chi potesse esserne l'artefice. Un interrogativo fondamentale che, se da un lato ne segnò la piena coscienza di sé e la sua separazione dal mondo animale, dall'altro si tradusse in una ricerca, quella di Dio, che da quel giorno iniziò ad accompagnarlo per tutta la sua esistenza.
Quindi, ha spiegato la motivazione che lo ha indotto a scegliere, come titolo della sua opera, “Talismani”.
“Che cos'è un talismano?- ha chiesto ai presenti prima di rispondere lui stesso - vedete, a prescindere dalla definizione che, ad esempio, ci fornisce Ermete Trismegisto nel Picatrix, nella concezione comune un talismano è un oggetto materiale al quale, il suo possessore, attribuisce una sorta di potere magico. Come un amuleto, che altro non è che un semplice porta fortuna, ha la forza di proteggere il suo possessore dagli influssi negativi provenienti dall'esterno ma, più di un amuleto, un talismano ha la forza di attirare anche gli influssi positivi legandosi così profondamente all'Io del suo possessore tanto da supportarlo al raggiungimento dei suoi obiettivi. Quindi, per chi cerca Dio, cosa sono se non talismani quei testi sacri o non di una bellezza che è riduttivo definire sublime, che parlano proprio del legame tra uomo e Dio?”
Testi che spaziano dalle opere di Platone ai libri sacri catari come l'Interrogathio Johannis ed il Libro dei due princìpi, dai Vangeli canonici a quelli gnostici ed apocrifi, dallo Zhoar, il Libro dello Splendore (il primo tentativo di trascrivere la cabala, redatto proprio nella lingua d'oca francese) ai magnifici testi del tre volte grande Ermete Trismegisto. Opere che parlano del profondo legame tra uomo e Dio e che velatamente insegnano a conoscere se stesso, unico mezzo concesso all'uomo per comprendere quella scintilla divina che ha celata dentro di sé.
Infine, Pelliccioni ha descritto la struttura dell'opera, articolata in tre distinti periodi storici strettamente legati tra loro. Una prima parte dedicata alle vicende del catarismo, la religione sviluppatasi nella Provenza e nella Linguadoca francese attorno al XII secolo, che in breve tempo si diffuse in territori tanto vicini alla Chiesa di Roma e che quest'ultima decise di contrastare indicendo una sanguinaria crociata che si concluse con il quasi completo sterminio della religione “eretica”.
Il racconto inizia nella città di Lavaur, assediata dall'esercito crociato e qui, di fronte all’ imminente capitolazione, al personaggio principale Guillaume, un giovane cataro, viene affidata dal padre, il perfecto Amaury, una missione importante: salvare dalla sicura distruzione da parte cristiana i libri custoditi dal loro credo. Testi catari e non che rappresentano la loro anima spirituale e culturale che la chiesa romana intende cancellare per sempre. Libri, finestre di un antico sapere, che lo stesso Guillaume utilizzerà per intraprendere una sua personale riscoperta di Dio. Un dio che, le tristi vicende della vita hanno offuscato nella sua mente e che, deciso, vuole ritrovare.
Libri che, due secoli più tardi, saranno oggetto di ricerca del monaco Lorenzo da Pistoia, un uomo di chiesa al servizio del signore di Firenze, Cosimo de' Medici e che, una volta giunti in quella città, costituiranno quell'humus culturale essenziale per la fioritura del Rinascimento Toscano.
Infine, un terzo periodo ambientato ai giorni d'oggi che si sviluppa in tre capitoli in cui si svolgono altrettante “particolari” cene che, il giovane Lorenzo, affronta con tre personaggi che non conosce. Breve cornice al romanzo ed utile, a detta dell'autore, per attualizzare i temi trattati nei due periodi precedenti.
Al termine della serata, al fine di contribuire alla lodevole iniziativa, tutt'ora in corso, promossa dal Rotary elbano e volta alla raccolta dei fondi necessari per portare aiuti all'Ucraina, l'autore ha devoluto al Club l'intera cifra ricavata dalla vendita dei libri.
COVID E MASCHERINE
Vediamo tutti le immagini del G7 , ONU e delle riunioni dei Leader Mondiali in Belgio . Come mai nessuno indossa le mascherine al chiuso ? Eppure sono tutti assembrati .
Solo in Italia siamo ancora sottoposti a questa tortura inutile ???
Poi ci lamentiamo che non vengono i turisti ...
Cercasi da meta' Aprile a meta' ottobre 1 Capobarca al traffico Locale, 1 Motorista Abilitato, 1 marinaio, inviare curriculum via mail
rivierashippingsrl@gmail.com
Buon pomeriggio, scusate sapete se hanno aggiustato il rubinetto della fonte di Poggio?
Grazie
Italiani nazione di FESSI ? Si potrebbe pagare il gas 10 volte di meno
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/gasse.JPG[/IMGSX] Italiani popolo di santi, eroi, navigatori e fessi. Perché siamo fessi? Perché permettiamo, per far piacere a non si sa bene chi, di farci pagare il gas 10 volte in più di quanto ci costerebbe, in nome di un ecologismo d’accatto.
Riepiloghiamo: in Italia si sono estratti circa 3,34 miliardi di metri cubi di gas naturale, a fronte di un consumo complessivo di 76,1 miliardi di metri cubi (dato del 2021). Pochi, considerando che i giacimenti attualmente attivi (cioè scavati e con gas dentro) sono 1.298. In realtà quelli che vengono realmente utilizzati con continuità sono 514, altri 752 sono attivi solo sulla carta. Gli altri 32 sono pozzi di controllo e manutenzione. Quindi abbiamo il gas, lo abbiamo già scavato, ma non lo estraiamo. L’obiettivo, di recente dichiarato dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, è aggiungerne altri 2,2 miliardi di metri cubi, che porterebbe così l’ammontare totale a oltre 5,5 miliardi di metri cubi di gas. Ma quanto gas abbiamo in realtà?
Consideriamo che nel 2000 estraevamo circa 20 miliardi di mc, poco meno di un terzo del nostro attuale fabbisogno, e che se si estraesse ancora quasi annullerebbe la dipendenza dalla Russia. Però non li estraiamo. Abbiamo circa 90 miliardi di mc di gas già accertati, 120 miliardi insieme a quelli probabili ma non ufficialmente accertati. Sono 30 miliardi di mc le importazioni annue dalla Russia, quindi, con l’accertato potremmo coprire completamente la Russia per tre anni, oppure per quattro con quelle probabili. Non abbiamo poi mai parlato delle riserve sfruttabili per Fracking, dato che non potendo sfruttarle, non le abbiamo mai rilevate ufficialmente in modo organico.
Questo gas costerebbe un decimo di quello acquistato dalla Russia ora, 5 centesimi al mc invece dei 50 o 70 che paghiamo per importarlo. Potremmo anche pagarne 15 e darne 10 alle regioni o alle comunità locali da dove si estrae per fare aziende, aprire scuole, palestre, strutture per assistere gli anziani. Invece ne paghiamo 50 perché così un miliardario russo o americano o arabo si comperi l’ennesimo yacht o si faccia l’ennesima villa. Abbiamo perfino creato un piano ad hoc nel 2018 chiamato “PITESAI”, il “Piano della transizione energetica sostenibile delle aree idonee” che, con l’alibi di regolarle, blocca le trivellazioni. Abbiamo una crisi energetica, ma il PITESAI è ancora li, moloch che si mangia le aziende italiane.
Qualcuno molto intelligente mi dovrà spiegare perché distruggere un habitat immacolato in Siberia o nel Canada sia meno colpevole che estrarre da un fondale marino italiano, oppure siamo talmente presuntuosi da ritenerci “speciali” in senso assoluto? Senza contare che, utilizzando il metano estratto in Italia, risparmieremmo una marea di energia per la renderlo liquido, trasportarlo da un altro continente e rigassificarlo, e questo sì sarebbe “ecologico”, poichè ridurrebbe le emissioni di CO2.
Però, parliamoci chiaro: pagando 10 volte il prezzo di estrazione, in Italia c’è una bella pagnotta da far mangiare a chi poi si copre con il mantello del falso ecologismo, che poi crea questi regolamenti che impediscono di sfruttare risorse nostre, creare ricchezza nostra e posti di lavoro qui.