Mar. Lug 1st, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
113395 messaggi.
X laureato da X laureato pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 15:57
Caro amico, questo popolo non ti merita, non capiscono cosa stanno perdendo, a questo popolo interessano politici ladroni, non vogliono i nostri figli migliori, questi vanno all'estero, dove sono apprezzati e ricercati! qui restano i figli degli imprenditori che trovano lavoro nelle aziende di famiglia, i raccomandati.... e tanti disoccupati! Vai e fatti onore! un abbraccio anche da parte mia!
... Toggle this metabox.
IN RISPOSTA A TUTTI da IN RISPOSTA A TUTTI pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 15:49
IL DENARO DEVE SERVIRE, NON GOVERNARE. LEGGETE I GIORNALI DI OGGI E SCOPRIRETE CHI L'HA' DETTO.
... Toggle this metabox.
Arrabbiato da Arrabbiato pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 14:29
Fate chiarezza per favore! Ho sempre votato a destra ma ora prima di votare voglio sapere se la casa me la fate fare o se è vero che volete bloccare l'edilizia con l'economia ecologista. So quarant'anni che a rio non si costruisce nulla, ora un sarà mica vero che per farsi la casa bisogna spendere tre volte più dell'altri per fa contenti quelli del forum? Rispondete o non voto!
... Toggle this metabox.
COMITATI ELBANI RIUNITI da COMITATI ELBANI RIUNITI pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 14:11
[SIZE=4][COLOR=darkred]CONFERENZA DEI SINDACI SULLA SANITA' [/COLOR] [/SIZE] Quella di ieri, 15/05/2013, è stata una riunione specifica sul “Paziente” e delle varie problematiche che può incontrare nel triste percorso di cure e di eventuale ricovero. Alla riunione, oltre al sindaco Peria, presidente della Conferenza dei Sindaci, sono intervenuti alcuni Sindaci, alcuni assessori, dirigenti ASL di Portoferraio, medici, la responsabile di un ente sanitario e i comitati pro-sanità. Come da ordine del giorno è stato analizzato lo stato di attuazione dell'accordo sulla sanità Elbana firmato il 23/11/2012 dalla Regione che a detta dei comitati pro-sanità e da alcuni Sindaci, è stato in gran parte disatteso venendo meno proprio nei punti di maggior criticità per la salute e la cura delle persone che si trovano nell'Isola; l'ortopedia praticamente inesistente, lunghe liste di attesa che per alcune importanti specialità sfiorano anche i 12 mesi, la chirurgia programmata che stenta a stabilizzarsi, l'incompleto numero di anestesisti che non permette una logica programmazione di interventi e non garantisce l'h24 definito punto cardine dell'accordo. Si è parlato anche del progetto foresteria per l'accoglienza in continente la cui attuazione era stabilita per giugno 2013, ma per ora è solo sulla carta. E' stato affrontato anche il problema medico e economico dei Portoferraiesi per l'assenza della guardia medica nel capoluogo. Inoltre si è fatto presente che la guardia medica è parte integrante per una eventuale “Casa della Salute” in progettazione a Portoferraio. Sull'ascensore si è glissato nonostante che i comitati sperassero in una programmazione definitiva da parte dell'ASL, o perlomeno, in alternativa, un servizio motorizzato. Così come per l'ascensore, non si è dimostrato interesse per le quasi 8.000 firme dei cittadini Elbani e non, prese dai comitati pro-sanità, forse non ritenute importanti per una degna sanità insulare. Le firme raccolte sono la testimonianza della speranza e delle angosce di chi ancora crede che la salute è un diritto Costituzionale. Di fronte a tale atteggiamento i comitati pro-sanità hanno rafforzato ancora di più la loro convinzione della necessità d'inviare le sottoscrizioni alla Procura della Repubblica. In alcuni momenti si sono verificati dei confronti accesi per ciò che avviene sull'Isola e sui disagi di vario genere che la popolazione deve affrontare per ottenere una sanità a misura delle proprie necessità, tanto più tenendo conto dell'insularità. Si è aperto anche l'argomento “Casa della Salute” che a quanto ci è stato confermato, troverebbe ubicazione nell'ospedale stesso, su questa decisione i comitati pro-sanità non sono d'accordo poiché attraverso i documenti relativo la progetto, questo servizio nell'ospedale depotenzierebbe i già esili equilibri delle specialità del nostro nosocomio e priverebbe spazi utili ad altre attività prettamente ospedaliere. I comitati pro-sanità hanno puntualizzato la necessità di inserire nella “Casa della Salute” la continuità di cura per le persone in fase di riabiltazione fuori dall'Elba in maniera di poter essere vicini alla famiglia e per problemi economici tanto più che paghiamo già le tasse. Un altro motivo di discussione è stato l'elisoccorso in caso di inagibiltà della piattaforma. Il Direttore Sanitario ha informato i convenuti che un piano per l'emergenza /urgenza dei trasferimenti è in fase di definizione con l'ausilio dei vigili del fuoco e di addetti tecnici per intervenire all'occorrenza. Inoltre Il Direttore Sanitario si è impegnato a consegnarci appena possibile, copia di tale piano. Con il protocollo operativo il responsabile dell'ospedale ci consegnerà anche i dati relativi agli attuali costi per il servizio dell'elisoccorso. Alla luce di quanto sopra, quest'incontro, benchè problematico, dimostra quanto sia importante il confronto tra le varie parti il cui scopo è di quello di fare il bene della gente. Questo ed altri punti, alcuni dei quali molto delicati e importanti per la salute degli Elbani, saranno discussi con il nuovo direttore Generale che sostituirà la Dottoressa Calamai. Comitati Elbani Riuniti
... Toggle this metabox.
CORRESPONSABILITA' da CORRESPONSABILITA' pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 13:37
Seguo sempre con attenzione gli interventi di tutti, e in tutte le direzioni. Ma se la situazione del nostro paese inteso come nazione, e' questa, non e' che anche noi in parte ne siamo corresponsabili? O come d'abitudine dobbiamo addossare la colpa sempre a terze persone? Continuando su questa strada credo che non arriveremo molto lontano.
... Toggle this metabox.
Saetta da Saetta pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 13:03
Per Fulmine: nel ringraziarla la invito a contattare la Capitaneria in tempo reale qualora riscontrasse quanto denuncia. In questo modo avremo la possibilità di valutare se la nave stia effettivamente violando le attuali norme in vigore. Ad ogni buon fine le ricordo che le restrizioni si applicano solo alle navi da carico e passeggeri superiori alle 500 tonnellate di stazza. Cordiali saluti.
... Toggle this metabox.
danilo da danilo pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 12:52
Ciao, intravedo tra le righe amarezza e impotenza a questo sistema, comunque fatti onore e BUON LAVORO !!!!!!!!!
... Toggle this metabox.
Keynes da Keynes pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 12:36
" Se paragoniamo quanto accaduto in Islanda e quanto invece sta accadendo a Cipro o in Grecia, è facile concludere che il modello nordico sia molto meno doloroso e preferibile a «spietate» politiche deflazionistiche volte al tentativo di ripagare debiti. Tali politiche, è davanti agli occhi di tutti, sono sempre destinate a fallire. Il motivo è semplice: come insegna la teoria keynesiana, ma possiamo dire anche il buon senso, non è possibile ripagare i debiti se diminuiscono i redditi. Quando l’Europa impone l’austerità ai debitori, in realtà danneggia anche i creditori. L’incipiente recessione in Germania, che sta vedendo calare la sua produzione industriale nonostante tassi di interesse molto vantaggiosi, dimostra come le politiche sinora seguire in Europa siano intrinsecamente contraddittorie e controproducenti. Tuttavia dalla lezione islandese non si devono trarre conclusioni semplicistiche. In primo luogo non è vero, come si legge spesso in rete, che l’Islanda abbia detto «no» al Fondo monetario internazionale, che al contrario è stato protagonista nel salvataggio del paese. In secondo luogo, l’Islanda non ha precisamente lasciato fallire le banche, ma le ha nazionalizzate, cosa che in Italia, ad esempio, sembra stranamente ancora tabù. Ma ciò che è davvero rilevante comprendere è altro. Il problema islandese è stato un problema di debito estero, così come lo è quello dei paesi meridionali dell’Eurozona. Non è stato ovviamente l’euro la causa del suo disastro, ma essere fuori dall’euro ha sicuramente favorito la sua soluzione. Il che può apparire paradossale, se si pensa che la maggioranza degli islandesi ha dato il suo voto ai progressisti che volevano l’ingresso nella moneta unica europea. Se guardiamo i dati, vediamo che la svalutazione della corona ha aiutato la soluzione della crisi evitando un’austerità ancor più dura. Non bisogna tuttavia nutrire eccessiva fiducia in questa soluzione. La frase spesso abusata «o si svaluta la moneta o si svaluta il salario» non va intesa come un’alternativa secca. L’Islanda è un esempio, poiché i salari reali sono calati del 13 per cento dal gennaio 2008 al maggio 2010, secondo i dati della Banca centrale. Ancora oggi non hanno recuperato il potere d’acquisto di 5 anni fa. E l’Italia stessa, nel 1992, sperimentò entrambe le «soluzioni», contemporaneamente. È pur vero che l’Islanda si è rifiutata di pagare (in parte) i debiti delle banche verso l’estero. Lo ha fatto sull’onda di proteste popolari e non per una volontà politica chiara. Ma qui occorrono precisazioni di cruciale importanza. La prima è che, per quanto il debito del sistema creditizio fosse di dimensioni enormi rispetto al pil, esso era in cifra assoluta molto piccolo. L’intero debito estero netto islandese calcolato a fine 2012 è pari a 6,2 volte il pil, vale a dire più di 85 miliardi di dollari, circa 65 miliardi di euro al cambio attuale. Per fare un paragone, la Spagna ha un debito estero netto intorno al 90 per cento del pil ma in cifra assoluta risulta all’incirca di 1.340 miliardi di euro, cioè venti volte quello islandese. Anche se l’Islanda non ripagasse mai il suo debito, e in parte potrà farlo grazie alla sentenza su ricordata, difficilmente ciò avrebbe conseguenze sistemiche, tant’è che i paesi creditori hanno già salvaguardato i propri cittadini con risorse proprie. Inoltre la sentenza dell’Efta nel marzo 2013 ha stabilito la correttezza delle decisioni islandesi secondo le regole in vigore allora. Il limite di garanzia dei depositi è infatti oggi a 100 mila euro, mentre Icesave applicava la norma olandese che garantiva solo 40 mila euro. Le dimensioni, quindi, contano. Va adeguatamente distinto il caso di un piccolo paese (Islanda, Cipro, Grecia) i cui problemi sono sempre facilmente risolvibili, se vi è volontà politica internazionale, da quelli di grandi e medi paesi fortemente indebitati con l’estero. Questo però rafforza la critica verso la strategia suicida sinora perseguita nell’Eurozona. I casi greco, cipriota e irlandese sarebbero stati facilmente gestibili e un’accurata manovra «federale» avrebbe evitato il panico sui mercati con i riflessi che conosciamo su Spagna e Italia. La lezione islandese ci dice però anche altro. Le crisi finanziarie richiedono una gestione globale e regionale in cui i creditori si accollino parte dell’onere del risanamento. L’Islanda vi è riuscita per «via giudiziaria», ma questo deve diventare un punto fermo per le istituzioni internazionali e i singoli paesi. È una lezione tipicamente keynesiana: fu infatti proprio Keynes, a Bretton Woods, a proporre un sistema monetario internazionale basato su un’unità di conto, il bancor, in cui i paesi eccessivamente creditori venivano «puniti» al pari di quelli eccessivamente debitori. E questo vale soprattutto quando il debito accumulato è in parte rilevante denominato in una valuta estera. L’Islanda ci dice infatti che non è vero che un paese a moneta sovrana non può fallire. Può accadere se i suoi cittadini e le sue banche non hanno fiducia nella moneta dello Stato e preferiscono la stabilità di quelle di altri paesi. La ridenominazione del debito in valuta locale ha spostato l’onere sui creditori, ma qui valgono le considerazioni dimensionali fatte in precedenza. Infine, il problema da affrontare con urgenza rimane la regolazione dei movimenti di capitale e delle merci a livello globale. Qui torna utile la proposta di Keynes a Bretton Woods testé citata. Anche se quell’idea non fu mai attuata, si stabilì la legittimità di dazi e controlli sui movimenti di capitale. Ciò, insieme alla cosiddetta «repressione» dei mercati finanziari attuata con le leggi bancarie nate dopo la crisi del 1929, assicurò al mondo trent’anni di stabilità e crescita. [...] Chi dice che le ricette keynesiane non sono più attuali a causa della «finanziarizzazione» dovrebbe ricordare che il capitalismo è sempre stato «finanziarizzato» sin dalle sue origini e che l’unico periodo nell’intera sua storia in cui ha mostrato una stabilità significativa è stato proprio il periodo «keynesiano» che va dalla fine della seconda guerra mondiale agli anni Settanta. In conclusione, sebbene l’Islanda non costituisca un modello «generale» che possa essere applicato ovunque, alcune lezioni sono utili. Ma sarebbe ancor più utile una presa di coscienza che faccia tornare il mondo «indietro» alle regole abbandonate negli ultimi quattro decenni perché il capitalismo del laissez-faire nato dalla rivoluzione liberista non è solo ingiusto: è insostenibile."
... Toggle this metabox.
Ala Sx da Ala Sx pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 11:24
Il segretario Pd Fabiani perplesso sulla Provincia «Più che spostare i confini istituzionali bisogna superarli con la politica Nell’Alta Maremma e nell’Arcipelago Toscano un brand eccezionale da riunire» Assistiamo ad altro TORMENTONE del PD . L'ELBA deve rendersi AUTONOMA, ma con tutti i SERVIZI ESSENZIALI che si richiedono ad una società civile. Ospedale,Scuole,Tribunale,Trasporti Pubblici etc
... Toggle this metabox.
X dal Bovalico da X dal Bovalico pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 10:22
Caro Campese, rivolgerti alla Schezzini per le questioni fossi e valli, non potevi fare scelta migliore. Di sicuro troverà la soluzione migliore, tu pensa che a Nisporto, una frazione di Rio Elba, ha fatto sparire una valle interrandola per due terzi ed il resto l'ha fatta spostare più a monte. Naturalmente gli spazi recuperati sono subito stati utilizzati per "appoggiarci" del materiale edile in modo così ordinato e preciso da sembrare delle vere e proprie costruzioni. Campese, sei in una botte di ferro! Riese
... Toggle this metabox.
LAUREATO da LAUREATO pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 10:00
Ho ricevuto conferma di un posto di lavoro all'estero.Grazie a tutti per aver contribuito con le proprie tasse a poter studiare all'universita' e laurearmi con il Massimo dei voti. Purtropo pero' I benefici del mio studio saranno sfruttati da un'altra nazione. LAUREATO IN PARTENZA
... Toggle this metabox.
informazione da informazione pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 9:50
ciao a tutti dov è possibile acquistare vestiti premaman qui all'elba ? se avete qualche negozio da consigliarmi mi fate un favore. ciao ciao grazie
... Toggle this metabox.
silvio di ...ampo da silvio di ...ampo pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 9:44
ma le strade di campo mi auguro che le asfaltino per la stagione estiva. parlo di quella provinciale degli alzi ,e di quella comunale via dell'acquedotto sono rovinate a cusa dei lavori .
... Toggle this metabox.
fulmine da fulmine pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 9:40
x saetta allora accolgo la sua notifica ma rimangono per me alcuni dubbi !! la prossima volta faro' delle foto cosi' potremo valutare attentamente la cosa. saluti e grazie della risposta
... Toggle this metabox.
x tutto chiaro da x tutto chiaro pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 9:23
Ma quelli che fino a ieri vedevano "comunisti" da tutte le parti e ora sono al governo imsieme, dove sono? E come mai questo silenzio assordante?
... Toggle this metabox.
ENPA ISOLA D'ELBA da ENPA ISOLA D'ELBA pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 9:01
[SIZE=4][COLOR=darkblue]SOCCORSO VETERINARIO, CANE DI NOVE ANNI MUORE DOPO AGONIA DI TRE ORE E SENZA ASSISTENZA [/COLOR] [/SIZE] Negli anni e nei mesi passati l'Enpa ha più volte denunciato la mancanza di un pronto soccorso veterinario all'Isola d'Elba e paventato il rischio che ciò potesse avere conseguenze tragiche. Purtroppo, nei giorni scorsi, l'allarme è diventato realtà. A pagare le conseguenze di questa situazione, indegna per un Paese civile, è stato un povero bassotto di nove anni che ha avuto la sventura di accusare una crisi cardiaca in orario non lavorativo. L'animale è deceduto dopo un'agonia di tre ore e dopo avere atteso invano che i veterinari contattati dai suoi proprietari lo visitassero a domicilio, senza limitarsi ad un frettoloso e superficiale consulto telefonico. Dal canto loro i proprietari del bassotto, che non intendono rassegnare ad una perdita maturata in condizioni tanto surreali, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Livorno, ai Carabinieri, all'Ordine dei Veterinari e al Sindaco di Portoferraio, affinché in questa vicenda siano acclarate eventuali responsabilità. «Sono anni che chiediamo la creazione di un posto di pronto soccorso veterinario con reperibilità extra-lavorativa, ma ogni volta ci troviamo a sbattere contro un muro di gomma», dichiara la Protezione Animali elbana che prosegue: «E' inaccettabile che la sopravvivenza di altri esseri senzienti sia messa a repentaglio da quella che noi consideriamo una vera e propria inadempienza. Probabilmente i sindaci dei Comuni elbani, animati da ben poca sensibilità per gli animali, non si rendono conto neanche delle gravissime ricadute negative che il loro disinteresse può avere per il turismo, risorsa economica importantissima per la vita dell'isola». «Alle numerose persone che vogliono trascorrere le vacanze sull'isola e che ci chiedono informazioni sui servizi per i loro “amici a quattrozampe”, cosa dovremmo rispondere? Venite e votatevi a qualche Santo affinché il vostro cane o il vostro gatto non si ammali? Pur di non mettere a repentaglio una vita – conclude la Sezione Enpa dell'Isola d'Elba – ci vediamo costretti a dire loro l'amara verità: purtroppo, qui da noi gli animali non hanno alcun diritto di cittadinanza».
... Toggle this metabox.
dal bovalico da dal bovalico pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 8:52
x assessore SCHEZZINI Gentile signora,che Lei non frequenti le riunioni consiliari di Campo per le quali si è presentata e votata anche da me,poco mi interessa caso mai deve interessare la Sua coscenza. Quello invece che mi interessa è in quali condizioni versa il Fosso del Bovalico per la sistemazione del quale,se non vado errato,sono stati stanziati denari pubblici.Ma Lei è a conoscenza di come è attualmente messo il Fosso?L'alveo nuovamente pieno di canne,gli argini dalla parte sinistra andando verso il mare pressochè inesistenti,prima del ponte a mare è una duna di sabbia degna dei mari dei Caraibi.Solo chi ha avuto danni per decine di mila Euro in quella zona,quando sente piovere a dirotto è percorso da brividi di paura,e rivede quella melma nera che penetra nelle case e nei giardini.Una domanda:se succede un'altro disastro,chi dobbiamo ringraziare ?? Ma Lei dovrà essere la prima ad augurarsi che non succeda,chiudo con la speranza che questo mio scritto sia superfluo per il fatto che Ella abbia già preso provvedimenti in merito,ma si sbrighi,i temporali non portano rispetto a nessuno.Cordialmente, un Campese incazzato ed impaurito
... Toggle this metabox.
X Confuso e di molto da X Confuso e di molto pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 7:49
15 MAG 18:26 L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - BETTINI SVELENA SU BERSANI: “ALTRO CHE GIAGUARI, IL SUO E’ STATO IL RUGGITO DEL TOPO” (E RIABILITA CRAXI) Bettini alla presentazione del suo libro bolla come “catastrofica sconfitta” la performance del Pd di Culatello: “Abbiamo dichiarato guerra al mondo e siamo finiti al governo col Cav” – Pro Craxi: “Nel ’92 ha detto in Parlamento una grande verità: anche noi eravamo dentro quel sistema”… Barbara Palombelli per "Il Foglio" [URL]http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/-55867.htm[/URL]
... Toggle this metabox.
x Portoferajese da x Portoferajese pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 7:44
Caro Portoferaiese, sono d'accordo con quanto dici e vorrei aggiungere che in un posto particolare come l'Elba non dovrebbero esistere nè i cinghiali nè i plotoni d'esecuzione vestiti da rambo sia armati di fucili veri che finti. Sandro
... Toggle this metabox.
CONFUSO E DI MOLTO da CONFUSO E DI MOLTO pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 7:28
Il centro sinistra- il centro destra- e il centro sono al governo insieme, ma nei tolk scio'" mi piace dire cosi' che correttamente", e' come se fossero ancora delle forze contrapposte . Non ci capisco piu' nulla.
... Toggle this metabox.