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KOMPAGNI AL GOVERNO da KOMPAGNI AL GOVERNO pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 16:04
ANCORA TASSE E TASSA E TASSE E AUMENTI E AUMENTI... QUESTO E SOLO QUESTO SANNO FARE I--- KOMPAGNI. Feste amare per gli italiani che, nei giorni in cui si spostano per festeggiare il Natale e il Capodanno coi propri cari, devono fare i conti con l'ennesimo aumento dei pedaggi autostradali. Entro la fine dell'anno il ministri Pier Carlo Padoan e Maurizio Lupi firmeranno un decreto per stabilire le nuove tariffe. E, se saranno confermate le indiscrezioni riportate da Libero, si profila una mazzata senza precedenti.
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La Corte dei Conti respinge le eccezioni del premier Renzi da La Corte dei Conti respinge le eccezioni del premier Renzi pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 15:55
Renzi è citato in giudizio per il danno erariale che sarebbe stato provocato dalla nomina di quattro direttori generali, quando era presidente della Provincia di Firenze I giudici hanno respinto le eccezioni pregiudiziali presentate dalle difese nell'udienza del 24 settembre, comprese quella sulla prescrizione e sulla nullità dell'atto con cui Renzi è stato citato in giudizio, e hanno aggiornato il processo al 15 luglio, per «ogni decisione nel merito». I giudici hanno respinto le eccezioni pregiudiziali presentate dalle difese nell'udienza del 24 settembre, comprese quella sulla prescrizione e sulla nullità dell'atto con cui Renzi è stato citato in giudizio, e hanno aggiornato il processo al 15 luglio, per «ogni decisione nel merito». «È una sentenza che giudico con soddisfazione - commenta il legale di Renzi, l'avvocato Alberto Bianchi -. Uso un linguaggio sportivo: 'Sono soddisfatto di questo pareggio. Ricordo che la procura ha chiesto l'archiviazione per Renzi e che la Corte non ha respinto questa richiesta, limitandosi a dire: 'Ci rivedremo il 15 luglio». [URL]http://www.lanazione.it/firenze/la-corte-dei-conti-respinge-le-eccezioni-del-premier-renzi-1.527814[/URL]
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Alberto Zei da Alberto Zei pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 15:20
Egregi Direttori, mi sono interessato con la pubblicazione di un mio precedente articolo sull’ Elba, alla questione della “Farfalla del Polluce volata via”. Ho letto che contemporaneamente è sorto un altro “mistero”elbano sull’ ipogeo di Marciana Alta [COLOR=darkblue][SIZE=4]L’ IPOGEO DI MARCIANA ZECCA DEGLI APPIANI NÉ PRIMA NÉ DOPO [/SIZE] [/COLOR] L’ articolo intitolato “Elba. Ancora polemiche” su “PatrimonioSOS.it, giornale on line di valenza nazionale” dedicato ai maggiori problemi dei nostri beni culturali, ha riportato l’attenzione di un elbano ‘continentale’, quale io sono da tanti anni, sulla recente scoperta di un importante ipogeo a Marciana Alta e sul quale sono state apposte fantasiose etichette di destinazione che fino adesso non mostrano una seppur minima plausibile aderenza con la realtà. Si è supposto che la escavazione nel duro granito dell’ipogeo di Marciana non avesse la funzione di luogo di sepoltura etrusca come invece anche l’ accostamento architettonico con la tomba di Castellina in Chianti ed i loro quasi coincidenti orientamenti cardinali lasciano chiaramente intendere, ma fosse stato ricavato per altri fantasiosi motivi. Vengono infatti, avanzate alcune ipotesi sull’origine dell’ipogeo recentemente portato alla ribalta della cronaca, non solo in Toscana, attribuendo a questo la funzione di zecca dei Principi Appiani i quali non avrebbero saputo pensar meglio di far scavare nel granito l’ipogeo della forma di doppia tomba etrusca per ricavare un luogo inedito e a dire il vero anche …tranquillo, al fine di battere moneta. Poco importa se senza neppure un camino, le esalazioni, ovvero, il monossido di carbonio più pesante dell’ aria, sarebbe disceso nella parte più bassa dell’ ipogeo (della Zecca, affermerebbe qualcuno), stratificandosi verso l’ alto e soffocando ogni genere di vita aerobica, ad iniziare dai malcapitati operai della stessa officina che avrebbero avuto già entrambi i piedi …nella tomba. La polemica sorta intorno l’origine dell’ipogeo di Marciana non può pertanto, essersi esaurita semplicemente affermando che questo era stato scavato per realizzare una delle zecche che gli Appiani gestivano nel Principato. Il primo e potremmo dire, fondamentale, dei motivi per escludere l’ escavazione di un ipogeo come quello appunto rinvenuto, è che lo stesso committente avrebbe dovuto attendere molti anni di duro lavoro (con i mezzi di circa mezzo millennio fa) per ottenere uno scavo elaborato con una galleria nel granito e due “camere mortuarie” ai lati (come in figura), e con l’unica possibilità per i vivi, di utilizzare quella tetra struttura in tema di zecca, come forziere delle monete coniate. D’ altra parte sarebbe abbastanza singolare che gli Appiani avessero collocato questa struttura fuori del proprio forte-dimora e non invece, all’ interno. Ma anche con le pareti dell’ ipotetico forziere di granito per porlo al riparo della cupidigia dei briganti dell’epoca, vi sono molte incongruenze logiche che non sarebbero certamente sfuggite agli stessi Appiani. Un forziere, sicuro quanto si vuole, ha pur sempre un ingresso che nel caso in questione, si sarebbe trovato al di fuori del forte. Una situazione di questo genere avrebbe significato che una volta posta d’assedio la residenza fortificata di Marciana da parte delle bande di avventurieri di quei tempi che arrivavano soprattutto dal mare, per aprire l’ ingresso dell’ ipogeo di tempo non ne sarebbe mancato. In genere i tesori, così come erano le monete coniate, venivano custoditi bene all’ interno delle strutture fortificate, abitate e difese talvolta fino allo strenuo dagli stessi Signori. Escluso quindi il fatto che l’ipogeo non poteva essere adoperato come luogo di conio delle monete; né che sarebbe stato prudente utilizzare le due camere terminali come forzieri per le ragioni evidenziate, se proprio, proprio, si vuole insistere sulla destinazione dell’ipogeo come una secca del Principato, non resta allora che ipotizzare un certo marginale utilizzo per certe operazioni preliminari del conio, come quelle della preparazione delle matrici e dello stampo. Per questa attività però, necessitava un ambiente pulito piuttosto che affumicato e inondato di luce anziché tetro; ambiente che magari poteva essere l’immediata vicinanza esterna dell’ipogeo. Forse questo il motivo, casomai ve ne fosse uno, per il quale viene riferito che i Principi Appiani avevano una zecca proprio in quel luogo. Cosa ben diversa è voler forzatamente attribuire ai Principi Appiani anche la realizzazione delle gallerie scavate nel granito, con camere mortuarie a corredo. Roma - Alberto Zei
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robin da robin pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 14:30
Per la "zecca" di marciana Ancora una volta se ce ne era bisogno Sig. Zecchini ha dimostrato la sua competenza, sa cosa mi hanno ricordato tutti quelli che si sbattevano per affermare cose che non erano reali? Lo scherzo delle statue del Modigliani, fatte da alcuni ragazzi Livornesi , ricordo ancora l'esperta che si strappava i capelli per assicurare che erano reali . Ecco un bel quadro di come certa gente dovrebbe andare a studiare prima di sparare cavolate. Cordiali saluti e per usare una frase celebre : Non ti curar di loro, ma guarda e passa .
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Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 13:17
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL NAUFRAGIO DELLA ‘ZECCA’ DI MARCIANA [/SIZE] [/COLOR] Dunque non è una zecca, né una neviera, né una cisterna, né una cantina, né un mistero. È semplicemente uno straordinario ipogeo etrusco ad uso funerario che farà riscrivere la storia dell’Elba preromana e delle sue relazioni con il mondo mediterraneo. Essere facili profeti non sempre è gratificante. Ora che con rigore critico e metodologico la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Artistici di Pisa e Livorno ha affondato le velleità di certuni dimostrando che lì, alla periferia di Marciana, il composito vano sotterraneo non era stato scavato per coniare monete, né per produrre ghiaccioli, né per conservare liquidi o solidi di qualsivoglia genere, in verità devo confessare che: - mi dispiace per la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Firenze (responsabile del procedimento: dott.ssa Lorella Alderighi), che ha avanzato come preferenziali le ipotesi di neviera e di cisterna, non meno fuorvianti dell’ ipotesi zecca, sùbito smontate da specialisti del settore; - sono affranto per i due consulenti del Comune di Marciana, architetti Silvestre Ferruzzi e Luciano Giannoni, i quali, sordi a ogni suggerimento, hanno perseverato nell’inutile tentativo di dimostrare che l’ipogeo fu scavato dagli Appiani nel XVI secolo per battervi moneta; - sono afflitto per il Consiglio comunale di Marciana, che si è schierato in blocco con i suddetti consulenti e ha perfino deliberato su materie archeologiche come se avesse le conoscenze di un dipartimento universitario di scienze dell’antichità; - sono dolente per l’elzevirista sopraffino che, con delicate argomentazioni del tipo ‘due coglioni’, ha portato un contributo di prim’ordine alla discussione; - sono sconsolato per il professore chiarissimo, il quale ha tifato pro ‘zecca’ mediante magniloquenti discettazioni: se non è stato appagato non disperi, certamente avrà più successo nella sua annunciata verifica sulla forma dell’obelisco; - infine sono triste per quegli archeologi che, pronti in altre occasioni a magnificare le loro ricerche isolane, in questo caso hanno preferito tenersi comodamente lontani dal dibattito, come se la cosa non li riguardasse e non riguardasse la storia dell’Elba. Michelangelo Zecchini
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Elbano da Elbano pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 11:51
X messaggio 69941: scusa caro amico, ma non ti eri accorto che il renzullo è solo un chiacchierone, o meglio un ciarlatano? avevi bisogno della prova del nove per comprendere che ci porta al disastro coadiuvato da compagnucci piagnucolanti buoni solo a parole a distinguersi, ma quando c'è da alzare la mano per votargli le leggi pensano soloa salvarsi le chiappe ??? E come sbraitano, a parole, i rossi; banda di vigliachi codardi !!!!!!!!!!!!!!!!
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Monete complementari (4-fine) da Monete complementari (4-fine) pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 11:22
Il bisogno di una moneta locale nasce perché quella ufficiale non basta più, non circola. Domanda ed offerta ci sono, ma ciò che manca è lo strumento finanziario per farle incontrare, ossia la moneta, ecco allora che le monete complementari si collocano come “sistemi di accordo” all’interno di una comunità e vengono utilizzate proprio a questi fini. Esse promuovono la pianificazione a lungo termine, stimolando i partecipanti al circuito a investire in attività produttive connesse, piuttosto che nell’accumulo di denaro e incoraggiano gli scambi e la cooperazione con la propria rete di aderenze, attraverso la circolazione del bene di scambio a cui, solitamente, viene attribuito un valore etico e ideale. Precisamente un anno fa, ( fui passato anche da visionario, ma si sa …... ), i miei interventi su questo argomento per aprire almeno un dibattito non ebbero molta fortuna, anzi nessuna, ora invece pare che qualche cosa incomincia a muoversi, e di questo ne sono contento, dicendo anche che, per la caratteristica del suo territorio ( isola ) rispetto ad altri contesti, credo che il progetto sia più facilitato. PS- Per l'eventuale nome della moneta complementare, credo sarebbe opportuno sentire l'opinione anche dei cittadini, sicuramente le idee, la fantasia e l'originalità non mancheranno. Auguri di buon anno a tutti, sempre da un Capoliverese D.O.C.G e sempre “ SENZA TITULI “
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So' tutti in ferie al mare da So' tutti in ferie al mare pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 11:15
Proprio l'altro ieri parlavo con un amico elbano che si lamentava di tutto qui all'Elba, dalla sanità, al lavoro, alle tasse, ai traghetti, diceva bisognerebbe andare via dall'Elba e dall'Italia, comunque alla fine ha concluso con lo stesso discorso che facevano i nostri nonni quando ero piccolo: lasciamoli fa' avessero a fa' peggio .... Fino a che la barca va l'elbano galleggia, il problema ci sarà quando affonda, farà in tempo a svegliarsi prima che sia troppo tardi?
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LA RIFORMA ... DELLE TASSE da LA RIFORMA ... DELLE TASSE pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 10:00
Pensare che in Renzi un poco ci avevo creduto. Oggi mi rendo conto che e' assolutamente un altro dei peggiori governi che abbiamo avuto. Mai eletto da nessuno, ha promesso la pulizia politica mentre invece continua solo ad aumentare le tasse. Riuscirà alla fine a far fallire questo stato. E tutti zitti e buoni, tanto in definitiva a coloro stanno bene non ha toccato lo status quo. Come alternanza finiremo certamente per avere un prossimo governo con Salvini presidente del consiglio, che come Renzi e Berlusconi, alla prova dei fatti, essenso soggetti incapaci di capire l'economia e politicamente schiavi del consenso, faranno solo ulteriore danno. MEONI HA RAGIONE, CI VUOLE LA RIVOLUZIONE!!!!! In Italia è record dei rincari: sono i più alti d'Europa Gli italiani chiamati a pagare sempre di più, ma la qualità dei servizi non migliora ma L'Italia guadagna un altro, triste podio. Segna, infatti, il record dei rincari tariffari. Sono i più elevati di tutta Europa. Tra il 2010 e il 2014, solo in Spagna le tariffe pubbliche sono rincarate più delle nostre. Se a Madrid l’aumento medio è stato del 23,7%, in Italia l'incremento è stato del 19,1%. Tra i grandi Paesi d’Europa, invece, la Francia ha registrato un rincaro medio del 12,9%, mentre la Germania ha segnato un ritocco all’insù dei prezzi solo del 4,2%. Più in generale, l'Eurozona ha subito un incremento dei prezzi amministrati dell’11,8 per cento: oltre 7 punti percentuali rispetto all'Italia. Il record dei rincari tariffari Nell’ultimo anno a trainare questo gioco al massacro ci ha pensato il "boom dei rifiuti". Come si evince dalle rilevazioni dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre, con l'introduzione della Tari gli italiani hanno pagato il 12,2%. Oltre a eseguire una comparazione tra l’andamento delle tariffe amministrate nei principali Paesi d’Europa, i calcoli effettuati dall’associazione degli artigiani di Mestre hanno analizzato anche il trend registrato tra il 2004 e i primi undici mesi del 2014 delle tariffe dei principali servizi pubblici presenti nel nostro Paese. Negli ultimi dieci anni, a fronte di un incremento dell’inflazione che in Italia è stato del 20,5%, l’acqua è aumentata del 79,5%, i rifiuti del 70,8%, l’energia elettrica del 48,2%, i pedaggi autostradali del 46,5%, i trasporti ferroviari del 46,3%, il gas del 42,9%, i trasporti urbani del 41,6%, il servizio taxi del 31,6% e i servizi postali del 27,9%. Tra tutte le voci analizzate, solo i servizi telefonici hanno subito un decremento: -15,8%. La "truffa" dei rifiuti "Nel nostro Paese - denuncia il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - i rincari maggiori hanno interessato le tariffe locali". Se per quanto concerne l’acqua i prezzi praticati rimangono ancora adesso tra i più contenuti d’Europa, gli aumenti registrati dai rifiuti sono del tutto ingiustificabili. A causa della crisi economica, negli ultimi sette anni c’è stata una vera e propria caduta verticale dei consumi delle famiglie e delle imprese: conseguentemente è diminuita anche la quantità di rifiuti prodotta. Pertanto, con meno spazzatura da raccogliere e da smaltire, le tariffe sarebbero dovute scendere. Invece, sono inspiegabilmente aumentate. Nel 2014, in seguito al passaggio dalla Tares alla Tari, gli italiani hanno pagato addirittura il 12,2% in più, contro una inflazione che è aumentata solo dello 0,3%.
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una firma aiuta tutti da una firma aiuta tutti pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 8:45
La lettera aperta al Presidente Rossi sui traghetti Scritto da Comitato 3 Novembre Venerdì, 26 Dicembre 2014 10:27 Naturalmente ringraziamo tutti coloro che non solo hanno letto, non solo hanno ritenuto che quanto scritto fosse condivisibile, ma si sono presi anche la briga di aprire il sito dove poter firmare e lo hanno fatto, superando la diffidenza suscitata dal fatto di dover lasciare la propria email ad un sito che magari non si conosce. La lettera aperta al Presidente della Regione Toscana sull’assetto paramonopolistico dei trasporti marittimi Piombino/Elba e sulle conseguenze negative che tale situazione comporta sia per il livello dei servizi (orari, coincidenze ecc.) che per l’esosità dei prezzi che gravano sulla mobilità di residenti, proprietari di seconde case e/o turisti che desiderano visitare o rivisitare la nostra isola è stata sottoscritta, fino ad ora, da 175 firmatari che, ci ripetiamo, ringraziamo per l’impegno. Non dimentichiamo che la lettera, e il link che rimanda al sito di Avaaz dove è possibile apporre la propria firma (cioè QUI) sono stati fino ad ora pubblicati solo da Elbareport e dalla pagina locale on line del Tirreno in un momento, fra l’altro, in cui più o meno tutti sono più impegnati nella preparazione delle feste e nella ricerca dei regali. Il 6 Gennaio 2015 la raccolta di firme sarà chiusa e la lettera aperta ufficalmente comunicata, tramite email e social networks, al Presidente Rossi che, ci auguriamo, non potrà esimersi dal rispondere. Dobbiamo aggiungere che ci attendevamo qualche commento all’iniziativa da parte delle forze politiche, delle sindacali, delle Associazioni, delle Categorie ecc. Nulla di tutto questo è successo. Il silenzio, sul tema, evidentemente è d’oro.
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MESSAGGERI DEL MARE da MESSAGGERI DEL MARE pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 8:21
[COLOR=darkred][SIZE=4]MESSAGGERI DEL MARE, PRONTI PER UN FILM, CONOSCIUTI IN CAMBOGIA, REPUBBLICA CECA E MAROCCO. [/SIZE] [/COLOR] “Auguriamo a tutti di vivere un entusiasmante 2015. La speranza è che esploda un vero amore per la tutela del pianeta, per contrastare i "delitti" che l'uomo compie nei confronti del mare e di tutta la natura. A chi ci segue diciamo di aver in progettazione un evento, che verrà ufficializzato a breve, dedicato alle balene.” Questo il messaggio di fine anno dei Messaggeri del Mare, Lionel Cardin e Pierluigi Costa, che dall'Elba premono l'acceleratore delle loro imprese natatorie nel Mediterraneo, compiute sempre senza muta, assistiti da Alberto De Simone e Marco Sartore. Lo scopo è quello di sensibilizzare alla solidarietà ambientale e sociale, mentre si scopre che la loro fama si espande, tanto che sono presenti sul web in Marocco e in Cambogia e di loro si parla in Cechia. “Si – commenta Cardin- siamo stati presentati al Seakayak Festival di Tynec and Labem, che si tiene ogni anno nella Repubblica Ceca, dove Jana Vrzalova e altre due escursioniste-reporter hanno raccontato al pubblico la loro esperienza in Italia con il Kayak, compreso il loro incontro con noi all’Isola d’Elba”. Altre perle dell’attività dei Messaggeri sono visibili su internet, oltre che nel loro sito, con inserimenti di video di Sky sport e Rai ricchi delle loro avventure, ma anche in due importanti portali mediatici internazionali danno spazio a Costa e Cardin, come il Kmerelite.ws un sito Cambogiano di Phnom Penh e pure nel Mcbladi.Ma, portale mediatico del Marocco. E i due amanti del mare contano i giorni che li separa dall'avvio della lavorazione del film-documentario, improntato su una storia a sfondo fiabesco, che ricostruirà le loro vicende, scritto da registi e autori di Epica film in collaborazione con la scuola Holden di Alessandro Baricco di Torino. “Una tappa importante il film- - ribadisce Costa - E noi ci rivolgeremo sempre più alle scuole, con appuntamenti in Italia e all'estero, con avventure in mare e con incontri presso le loro sedi o in altri auditorium, per sensibilizzazione al rispetto della vita e della natura; il tutto per contribuire a costruire una società migliore. Ne abbiamo molto bisogno’’.
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Cani liberi nella dimenticata via comunale degli alzi da Cani liberi nella dimenticata via comunale degli alzi pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 8:06
Ringraziamo anticipatamente il sig. Prianti della pubblicazione di questa segnalazione alle autorità locali competenti che leggono camminando: nella via comunale dimenticata degli alzi a marina di campo, ci si ricorda che esiste solo quando c'e' da far pagare le tasse, circolano liberamente cani liberi come quello della foto, ma anche uno tutto nero, o anche cani più grossi ancora, i cani abbaiano e le persone a piedi ne hanno paura, donne e invalidi, che circolano sulla stada pubblica anche in sedia a rotelle. Ma i cani, anche in Italia, non dovrebbero portare al guinzaglio e con museruola i loro padroni a spasso? P.S. si ringrazia anche per i regali che lasciano in giro, anche davanti alla porta di casa, il cane educherà forse anche il proprio padrone?
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QUANDO LA ZECCA NON CI AZZECCA da QUANDO LA ZECCA NON CI AZZECCA pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 6:44
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IPOGEO DI MARCIANA: LA SOPRINTENDENZA ALLE BELLE ARTI SI COMMIATA DAL 2014 BOCCIANDO SONORAMENTE L’IPOTESI ‘ZECCA DI MARCIANA ’ [/SIZE] [/COLOR] Aveva dunque ragione l’Associazione “Ilva-Isola d’Elba”: l’ipogeo di Marciana non è mai stato una zecca. La notizia era nell’aria, ma ora è ufficiale: lo afferma, con una nota dettagliata e motivata, l’Arch. Paola Raffaella David, Soprintendente per i Beni architettonici e artistici di Pisa e Livorno, sconfessando di fatto sia l’operato del Comune di Marciana e dei suoi consulenti (architetti Silvestre Ferruzzi e Luciano Giannoni), sia le opinioni della Soprintendenza archeologica di Firenze. Il primo, com’è noto, ha deliberato (con l’unanimità dei suoi consiglieri) che l’ipogeo doveva essere riconosciuto come l’antico locale della zecca; la seconda vi ha ravvisato “un manufatto a servizio della comunità”… quale potrebbe essere un neviere o una cisterna”. Il Soprintendente di Pisa, al contrario, sostiene con argomentazioni tecnico-scientifiche che: 1) “non appare credibile la destinazione dell’ipogeo a zecca, evidentemente bisognosa di spazi più idonei per le lavorazioni del metallo”; 2) “per l’ipogeo è anche poco credibile il riferimento al castello medievale sovrastante per l’eccessiva distanza da esso e per la mancanza di collegamenti diretti”; 3) “appare poco credibile l’enorme lavoro di scavo nella roccia granitica per il solo recupero di ambienti, così angusti e particolari, destinati alla sola conservazione o all’immagazzinamento di beni o cibi o bevande”; 4) “è da escludere l’ipotesi di una cantina di epoca moderna ancora per l’assoluta diversità di tipologia costruttiva e materiali usati e per la totale difformità di concezione e di spazialità rispetto alle opere post rinascimentali”; 5) “l’ipogeo costituisce forse il vano di una tomba etrusca con tanto di dromos come anche prospettato nel libro di Michelangelo Zecchini ‘Elba isola, olim Ilva”. Essendo colate a picco, con buona pace dei sostenitori, le supposizioni di zecca, di neviera, di cisterna, di cantina antica o moderna, le quali non hanno retto di fronte alle verifiche degli specialisti, rimane come unica ipotesi plausibile quella di destinazione funeraria dell’ipogeo in epoca etrusca e, a tale proposito, saranno fatti studi approfonditi e ricerche di altri vani ipogei nei dintorni. Si tratta di una notizia molto importante per la storia antica dell’Elba (e non solo) e perciò, dopo questo primo ‘lancio’, ritorneremo sul problema con ricchezza di particolari. La prima conseguenza del siluro lanciato dalla Soprintendenza pisana è che il Museo della Zecca, realizzato con soldi pubblici, inaugurato l’estate scorsa e pubblicizzato con un’insegna a bandiera tipo pub, non ha più ragione di essere. Non si potrà più far pagare un biglietto d’ingresso per visitare una zecca che non c’è mai stata. Forse, ascoltando consigli disinteressati, non si sarebbe arrivati a questo punto. Intanto l’Associazione “Ilva-Isola d’Elba” comunica che, mentre condivide le conclusioni della Soprintendenza BAPSAE di Pisa, confida che si proceda quanto prima ad adottare le misure necessarie per fermare il degrado dell’ipogeo etrusco, un ‘unicum’ straordinario che esige attenzione e rispetto. F.P
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BUONE FESTE DA...TUODI da BUONE FESTE DA...TUODI pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 6:32
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 6:18
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1737-1801/1814-1860) SERVIZIO POSTALE ALL’ISOLA D’ELBA. INEFFICIENZA E RICHIESTA DI RIFORMA. [/SIZE] [/COLOR] (PARTE PRIMA) Prima del 1801 l’Elba era divisa fra tre sovrani. Portoferraio, che apparteneva al Granducato di Toscana , comunicava con Livorno tramite una strada litoranea che passava da Torre Nuova vicino a Piombino.Una barca da Portoferraio portava una volta la settimana la posta a Torre Nuova e viceversa. Longone che apparteneva a Napoli comunicava con questa città una volta al mese tramite Santo Stefano o Talamone (stato dei Presidi). Il resto dell’isola che era sotto il dominio della Signorìa degli Appiani corrispondeva da Rio Marina con una barca due volte la settimana con Piombino. Dopo il 1801,annessa l’Elba alla Francia, la corrispondenza partiva una volta la settimana da Portoferraio per Piombino: da qui continuava per le diverse destinazioni. Una volta la settimana la posta da Piombino giungeva a Portoferraio dove si faceva la distribuzione delle lettere fra i diversi comuni dell’isola. Tra il 1814-15,occupato Piombino dalle truppe austriache, a Napoleone che era stato confinato all’Elba non conveniva che la corrispondenza dall’Elba passasse nelle mani di impiegati che dipendevano da un governo a lui ostile. Dette incarico a Bertrand, gran maresciallo di Palazzo , di consultare l’Intendente Balbiani per sentire cosa consigliava di fare.Costui ebbe a dire e consigliare di avvicinarsi all’antico sistema .Perciò indicava una barca equipaggiata di 5 uomini per il trasporto della corrispondenza a Piombino e viceversa : da Piombino poi,un uomo a cavallo,doveva portare la corrispondenza a Livorno direttamente.(1) Fuggito Napoloene dall’Elba questo servizio postale lo ereditò il restaurato Granducato di Toscana e il conte Fantoni,inviato in qualità di commissario straordinario ,del servizio postale parla brevissimamente in una sua relazione “….Poste.Vi era una direzione delle poste per l’isola d’Elba in Portoferraio” (Affari generali Commissario Straordinario dell’isola d’Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza 3.Carta 379.ASCP) Sempre dallo stesso Fantoni si viene a sapere nello “Stato generale di Entrata dell’isola d’Elba “ (Affari generali del Commissario Straordinario dell’isola d’Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza 2.Carta 226.ASCP) da lui inviato al Direttore della Segreteria di Stato in Firenze,il 15 ottobre 1815, che l”ammontare della rendita in un anno” del “prodotto della Posta “ è pari a lire toscane 4764. Ma il conte Fantoni non parla dell’efficienza del servizio. Ne parla invece il nuovo Governatore militare e civile dell’Elba,conte Strasoldo, che non soddisfatto di tale servizio così scrive ,nel marzo del 1816 , al Soprintendente Generale delle Poste in Firenze: “Soprintendente Generale delle Poste. Spedita 30 marzo 1816. Il corso di posta da qui a Piombino è affidato ad un tal Del Buono il quale fa il detto passaggio con una piccola barchetta condotta da lui stesso e da due ragazzi suoi figli. Ne segue da ciò che ad ogni più piccola intemperie di stagione,ad ogni più leggero vento contrario egli non può arrischiarsi a fare il suo tragitto e la posta resta così sospesa ora per otto ora per dieci e talvolta fino a 15 giorni. Molti sono gli inconvenienti che derivano da una tale incertezza di corrispondenza la maggior parte dei quali vanno a colpire direttamente il servizio ,il Commercio e l’interesse istesso dell’Amministrazione dell R.R. Poste. Si comprende facilmente il ( ) che ne risente il pubblico servizio mentre l’andamento degli affari anche i più urgenti è ritardato molte volte per tal motivo per un lasso di 16 o venti giorni ed è egualmente facile a vedersi il danno che ne deriva a codesta R. Amministrazione mentre in vista appunto dell’incertezza del corso della posta la maggior parte delle lettere vengono dirette per la posta di Livorno per mezzo delle frequenti occasioni che si trovano per detta Città. Sembra perciò indispensabile e spero che VS Ecc.ma ne sarà egualmente persuasa una riforma di questa sistema che l’esperienza ha dimostrato non troppo plausibile; e quando anche ciò dovesse produrre una maggiore spesa per l’Amministrazione essa sarebbe compensata dalla maggiore impostatura di lettere e potrebbe esserlo anche maggiormente ove occorresse da un aumento di tassa da farsi alle lettere ,di cui per quanto ho potuto rilevare sarebbero ben contenti questi Abitanti quando potessero ottenere un corso di posta meno incauto ed al più possibile regolare. Se VS Ill.ma mi convenisse in questa mia opinione e favorisse darmene un accenno io mi occuperei subito della proposizione per questa riforma di concerto col Sig Cantini Direttore delle R.R. Rendite e di altri Impiegati che ne conoscono al più di me il bisogno” (Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816. Filza 1.Carta 81.ASCP) Marcello Camici ASCP.Archivio storico comune Portoferraio 1) In Vincenzo Mellini “L’isola d’Elba durante il governo di Napoleone I” pag. 63. Firenze. Stab. Tip. Del “Nuovo Giornale” 1914.
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Mauro Meoni da Mauro Meoni pubblicato il 26 Dicembre 2014 alle 21:47
Boh tasse su chi possiede moto, terreno, case, doppie case, condoni fiscali, conguagli, partite iva, accise sui carburanti, jobs act, precariato legalizzato,tasse su tv e pc e cell, tasse su tasse e promesse mai mantenute..e dall'altra parte leggi di liquidazioni d'oro per lavori mai fatti, pensioni milionarie, mafie capitali e non che si spartiscono roma e milano, gente che da ricca è diventata ricchissima e gente sui tetti che non sa come dar da mangiare ai figlioli, e tutti o quasi che dipendiamo da genitori o nonni, e ogni tanto ci fanno vedere gli iphone e le play a meta' prezzo per farci stare buoni..e i vari messia col milione di posti di lavoro, poi quello con la rottamazione poi quello con la rivoluzione e i vaffanculo, e alla fine...chi è ricco sempre piu' ricco e chi è povero sempre piu' povero......ma per quanto si puo' tirare la corda, oppure non la vediamo neanche sta corda, perche' ormai siamo al guinzaglio e ci sembra giusto vivere cosi'? vi ricordate almeno cosa vuol dire rivoluzione? o pensate sia un nuovo gioco per la xbox?
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Renzusconi da Renzusconi pubblicato il 26 Dicembre 2014 alle 17:42
DOPO L'IVA SUL PELLET, DAL 1° GENNAIO AUMENTO DELL'ACCISE SUI CARBURANTI. UN ALTRO BUGIARDO AL GOVERNO DEL NOSTRO PAESE, CHE SENZA UN VOTO, CONTINUA A FARE SOLO DANNO E TASSE. CON IL GRANDE SILENZIO DI QUELLA STAMPA SEMPRE PRONTA INVECE A DISTRUGGERE QUALSIVOGLIA GOVERNO NON DI SINISTRA. E CONTINUA LA FARSA DEI VARI CIVATI, BINDO, CUPERLO E BERMALATO, URLANO MA NON SI SCOLLANO DALLA POLTRONA!!!!!!!!!!!!! RENZITE AUGURA UN 2015 PIENO DI...... TASSE!!!!!!!!
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AVVISO METEO/CRITICITÀ ARANCIONE da AVVISO METEO/CRITICITÀ ARANCIONE pubblicato il 26 Dicembre 2014 alle 17:04
[COLOR=orangered][SIZE=4]ALLERTA METEO CRITICITA' ARANCIONE [/SIZE] [/COLOR] Emesso Venerdì, 26 Dicembre 2014, ore 12.54 - Valido dalle ore 08.00 di Sabato, 27 Dicembre 2014 alle ore 00.00 di Domenica, 28 Dicembre 2014 -prevede situazioni di rischio per l’Isola d’Elba per : -VENTO FORTE e MARE AGITATO dalle ore 12.00 di Sabato, 27 Dicembre 2014 alle ore 00.00 di Domenica, 28 Dicembre 2014: vento forte da ovest sulla costa centrale. Mare in rapido aumento con forte mareggiata nel livornese. -NEVE dalle ore 08.00 di Sabato, 27 Dicembre 2014 alle ore 20.00 di Sabato, 27 Dicembre 2014: nevicate abbondanti in appennino con accumuli intorno a 5-10 cm a quote di alta collina (500-600 metri) e di 20-30 cm a quote di montagna (800-1000 metri). Si segnala anche che sulle pianure della lunigiana e della garfagnana e con minore probabilità della lucchesia in mattinata sono possibili temporaneamente e localmente deboli nevicate con accumuli non significativi e in rapida trasformazione in pioggia in tarda mattinata. Inoltre nelle valli del pisano e del livornese è possibile pioggia che gela al suolo con formazione di ghiaccio. CONSIDERATO che è necessario mettere in atto le misure e le azioni volte al contrasto degli effetti di tale situazione di maltempo, al contenimento di eventuali danni e alla gestione di ipotizzabili interventi; RILEVATO che personale tecnico dell'Intercomunale di Protezione Civile Elba Occidentale svolge attività costante di monitoraggio dell’evoluzione dei fenomeni atmosferici; INVITANO Tutta la popolazione del versante Occidentale dell’Isola d’Elba residenti nei Comuni di Campo nell’Elba, Marciana e Marciana Marina ,per tutto il periodo della presente allerta e al verificarsi dei fenomeni menzionati a mantenere la calma e a prestare attenzione, adottando tutte le possibili misure di auto-protezione. POSSIBILE SCENARIO ALLERTA ARANCIONE: MAREGGIATE Criticità arancione:Problemi ai tratti stradali a ridosso della battigia. Problemi agli stabilimenti balneari. Ritardi nei collegamenti marittimi. Problemi alle attività marittime. Pericolo per la navigazione di diporto. Pericolo per i bagnanti. NEVE Criticità arancione: Locali problemi alla circolazione stradale. Isolate interruzioni della viabilità. Isolati danneggiamenti delle strutture. Isolati black-out elettrici e telefonici. VENTO Criticità arancione: Blackout elettrici e telefonici, caduta di alberi, cornicioni e tegole, danneggiamenti alle strutture provvisorie. Problemi alla circolazione stradale, ai collegamenti marittimi e alle attività marittime. PER SEGNALAZIONI O EMERGENZE CONTATTARE IL NUMERO VERDE 800 432130 Dalla Sede dell’intercomunale di Protezione Civile, lì 26/12/2014 f.to Lorenzo Lambardi Sindaco f.to Anna Bulgaresi Sindaco f.to Andrea Ciumei Sindaco
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Elbano da Elbano pubblicato il 26 Dicembre 2014 alle 16:43
"Dal 1 gennaio 2015 scatterà un nuovo aumento delle accise sui carburanti, che seguirà i 9 ritocchi degli ultimi 4 anni. A sostenerlo la Cgia di Mestre, secondo cui l'esatta quantificazione sarà stabilita da un provvedimento del direttore dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli e sarà tale da reperire 671 milioni nel 2015 e 17,8 milioni di euro nel 2016. Per reperire il gettito mancante è scattata una clausola di salvaguardia (comma 4 art. 15 Dl 102/2013): pertanto, secondo una stima della CGIA, a partire dall' 1 gennaio 2015 aumenteranno le accise sui carburanti per un importo pari a 1,8 centesimi di euro al litro. L'effetto finale, se si considera che questo aumento ritocca all'insu' la base imponibile Iva, si traduce in un incremento complessivo di 2,2 centesimi di euro al litro." Mi dite, o naviganti, come fa Renzullo ad avere tutto questo consenso ?
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TOMBA.... E NON ZECCA O NEVIERA. HAEC EST VERITAS da TOMBA.... E NON ZECCA O NEVIERA. HAEC EST VERITAS pubblicato il 26 Dicembre 2014 alle 14:44
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