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113526 messaggi.
Fanny DILLON da Fanny DILLON pubblicato il 7 Maggio 2015 alle 6:40
20 anni all'Elba! Auguri al mio generale BERTRAND! 🙂
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Conti in rosso, la Regione perde sui tassi da Conti in rosso, la Regione perde sui tassi pubblicato il 7 Maggio 2015 alle 6:40
Conti in rosso, la Regione perde sui tassi Decine di milioni bruciati con i derivati dal 2009, rilievi della Corte dei Conti La Regione ha scommesso e ha perso. Nel 2013 oltre 13 milioni e mezzo di euro. Proprio come denunciava pochi giorni fa in un tweet Giacomo Giannarelli, candidato governatore del Movimento Cinque Stelle. Una segnalazione che siamo andati a verificare. 06 maggio 2015
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ZONA FRANCA, ABBIAMO GIà PROVATO da ZONA FRANCA, ABBIAMO GIà PROVATO pubblicato il 7 Maggio 2015 alle 4:56
PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei deputati RICCARDO MIGLIORI, MASSIMO PARISI Istituzione di una zona franca produttiva nel territorio dell'Arcipelago toscano, comprendente l'Isola d'Elba, l'Isola del Giglio e l'Isola di Capraia e in particolare i comuni di Portoferraio, Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina, Rio nell'Elba, Capraia e Isola del Giglio Presentata il 3 maggio 2010 Onorevoli Colleghi! — L'Arcipelago toscano comprende l'Isola d'Elba, l'Isola del Giglio e l'Isola di Capraia e in particolare i comuni di Portoferraio, Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina, Rio nell'Elba, Capraia e Isola del Giglio. Considerate la ricchezza del territorio e le sue caratteristiche, numerose sono state le attenzioni che in questi anni l'Arcipelago toscano ha ricevuto dalle organizzazione internazionali: nel 1990, per gli aspetti connessi con il patrimonio minerario, l'Isola d'Elba è stata inserita nella World Heritage List of Geological Sites dell'UNESCO; nel 2003, tutto il territorio gestito dal Parco nazionale, comprese le aree marine, è stato incluso nell'iniziativa MAB (Man and Biosphere) dell'UNESCO; infine, tutta la superficie marina del Parco nazionale fa parte dell'area di tutela internazionale definita «santuario internazionale dei mammiferi marini». Il territorio del Parco nazionale, secondo la decisione della Giunta regionale della Toscana n. 15 del 3 febbraio 2003, successivamente integrata in base al processo di concertazione avviato con la presentazione del Piano di azione ambientale 2004-2006, rientra nelle zone di criticità ambientale della regione Toscana, ovvero negli ambiti territoriali in cui la presenza di uno o più fattori di pressione ambientale determina una pluralità di impatti particolarmente significativi sull'ecosistema, richiedendo interventi fortemente contestualizzati e capaci di integrare efficacemente le diverse politiche ambientali e di settore. Le isole dell'Arcipelago toscano rappresentano ambienti peculiari, particolarmente delicati perché circoscritti; la sostenibilità del loro sviluppo è fortemente correlata con la capacità di mantenere intatto questo ambiente fisico e naturale. Da qui deriva l'esigenza, anche di natura ambientale, di evitare nuovi insediamenti produttivi invasivi, rafforzando invece l'attuale ossatura socio-economica delle isole. Gli abitanti dell'Arcipelago toscano superano di poco le 30.000 unità. Secondo i dati della camera di commercio di Livorno, nel 2008 erano oltre 450.000 gli arrivi turistici ufficiali nell'Arcipelago, per quasi 3 milioni di giorni di presenza, mentre i passeggeri annui per il porto di Portoferraio ammontano a più di 3 milioni. Oggi è di poco più di 8.000 il numero degli addetti per attività nell'Arcipelago, oltre 3.000 dei quali operano nei servizi di alloggio e ristorazione. La crisi economica di carattere generale ha influito negativamente non solo sul turismo, ma anche sugli altri settori produttivi dell'Arcipelago. Non a caso, oggi, la provincia di Livorno ha livelli di prodotto interno lordo pro capite molto più bassi di quelli registrati a livello nazionale, per un valore di poco superiore a 20.000 euro annui. Il tasso di occupazione nella provincia di Livorno è uno dei più bassi del Centro-Nord (60,8 per cento) contro una media toscana del 64,8 per cento. Un territorio caratterizzato da splendidi paesaggi naturali è certamente un'ottima meta per un turismo di qualità e, infatti, il turismo costituisce per queste località la principale fonte di reddito: purtroppo, però, gli ultimi anni hanno registrato un forte calo anche in questo settore, con evidenti ricadute negative sia a livello socio-economico, sia sul piano occupazionale. La presente proposta di legge interviene, dunque, con l'obiettivo di un rilancio socio-economico dell'intero Arcipelago toscano e, in particolare, dell'Isola d'Elba, attraverso l'istituzione di una zona franca produttiva nel territorio che si estende anche ai citati comuni, quale strumento strategico per lo sviluppo socio-economico di un territorio e volano per la sua riqualificazione occupazionale e turistica, nonché quale ottimo fattore di attrazione per gli investimenti. La disciplina di tale, zona franca produttiva viene mutuata dall'istituto della zona franca urbana, introdotto nella legislazione nazionale con la legge finanziaria per il 2007 sulla base dell'esperienza delle zones franches urbaines che, dal 1996 ad oggi, sono attive in più di cento quartieri delle città della Francia. Nell'ordinamento italiano, la disciplina delle zone franche urbane è contenuta nell'articolo 1, commi da 340 a 343, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), successivamente modificata dall'articolo 2, commi da 561 a 563, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008). Di recente l'articolo 9, comma 4, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative), convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, ha introdotto un'ulteriore parziale modifica. Tali aree sono caratterizzate da alcuni benefìci fiscali, applicabili per una durata determinata in favore delle piccole e microimprese produttive e commerciali, in ogni caso con esclusione delle imprese operanti nei settori della costruzione di automobili, della costruzione navale, della fabbricazione di fibre tessili artificiali o sintetiche, della siderurgia e del trasporto su strada. In particolare, sono previsti: 1) l'esenzione dalle imposte sui redditi, totale per i primi cinque periodi di imposta, parziale per i successivi fino all'ottavo; 2) l'esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive per i primi cinque periodi di imposta, fino all'imponibile di euro 300.000 per ciascun periodo di imposta; 3) l'esenzione dall'imposta comunale sugli immobili dall'anno 2008 fino all'anno 2012; 4) l'esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, entro determinati limiti e condizioni, totale per i primi cinque anni di attività, parziale per i successivi fino al nono. La presente proposta di legge ha l'obiettivo di istituire, nei citati comuni facenti parte dell'Arcipelago toscano, una zona franca produttiva, in deroga ai limiti previsti dalla normativa vigente sulle zone franche urbane. Tale deroga appare giustificata dall'insularità dei comuni interessati, che necessitano di specifiche strategie mirate allo sviluppo e all'occupazione. In ragione delle caratteristiche naturali e di popolazione dell'Arcipelago, l'applicazione delle agevolazioni previste per le zone franche urbane sembra particolarmente adatta a promuoverne un equilibrato sviluppo, in quanto contempla misure idonee a favorire la crescita di una rete di piccole imprese, con caratteristiche economiche e produttive corrispondenti al tessuto socio-economico del territorio e rispettose del suo equilibrio ambientale e paesaggistico. Gli interventi proposti sono quindi finalizzati alla riqualificazione di queste aree, attraverso l'incentivazione, il rafforzamento e la regolarizzazione delle attività imprenditoriali localizzate al loro interno. La presente proposta di legge si compone di tre articoli: l'articolo 1 istituisce nel territorio dell'Arcipelago toscano, comprendente l'Isola d'Elba, l'Isola del Giglio e l'Isola di Capraia (e in particolare i comuni di Portoferraio, Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina, Rio nell'Elba, Capraia e Isola del Giglio), una zona franca produttiva, a decorrere dall'anno 2012. L'articolo 2 prevede i benefici e le agevolazioni per le imprese che decidono di operare nell'ambito della zona franca urbana. Infine, l'articolo 3 reca la copertura finanziaria. PROPOSTA DI LEGGE Art. 1. (Istituzione di una zona franca produttiva nel territorio dell'Arcipelago toscano, comprendente l'Isola d'Elba, l'Isola del Giglio e l'isola di Capraia e in particolare i comuni di Portoferraio, Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina, Rio nell'Elba, Capraia e Isola del Giglio). 1. Al fine di favorire le attività industriali, commerciali, artigianali e turistiche, nonché di sostenere e promuovere lo sviluppo dell'occupazione, il rilancio socio-economico e l'interscambio commerciale con l'estero, è istituita, a decorrere dal 1o gennaio 2012, una zona franca produttiva nel territorio dell'Arcipelago toscano e in particolare dell'Isola d'Elba, dell'Isola del Giglio e dell'Isola di Capraia. 2. La zona franca produttiva di cui al comma 1 comprende il territorio dei comuni di Portoferraio, Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina, Rio nell'Elba, Capraia e Isola del Giglio. Art. 2. (Disciplina della zona franca produttiva). 1. Per la zona franca produttiva di cui all'articolo 1, comma 3, si applicano le disposizioni dell'articolo 1, commi da 341 a 343, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni. Le agevolazioni previste dal comma 341 del citato articolo 1 della legge n. 296 del 2006, e successive modificazioni, si applicano alle piccole e microimprese che iniziano una nuova attività economica nel periodo compreso tra il 1o gennaio 2012 e il 1o gennaio 2016, nonché, nel rispetto del regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. L 379 del 28 dicembre 2006, alle piccole e microimprese che hanno avviato la propria attività antecedentemente a tale data. Al termine di decorrenza del 1o gennaio 2012 sono ragguagliati i termini e i periodi di imposta ivi indicati. 2. Con regolamento adottato con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le disposizioni necessarie per l'applicazione del presente articolo. Entro lo stesso termine sono adottate le deliberazioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, ai sensi dell'articolo 1, comma 342, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, per il finanziamento dei programmi di intervento relativi alla zona franca produttiva di cui all'articolo 1, comma 3, della presente legge. 3. L'efficacia delle disposizioni del comma 1 è subordinata, all'autorizzazione della Commissione europea, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Art. 3. (Copertura finanziaria). 1. Per l'attuazione della presente legge è autorizzata la spesa annua di 8 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011. Al relativo onere, pari a 8 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per l'anno 2012, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente, iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero. 2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
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Movimento 5 Stelle da Movimento 5 Stelle pubblicato il 7 Maggio 2015 alle 3:25
[COLOR=orangered][SIZE=4]LA POLVERE SOTTO IL TAPPETO [/SIZE] [/COLOR] di Irene Pecchia La scorsa settimana abbiamo avuto l'onere di ospitare nella nostra costa Enrico Rossi. A Rosignano Solvay il presidente regionale uscente (speriamo) apre la sua campagna elettorale: sorrisi e strette di mano tra il direttore dell'insediamento chimico "Solvay", Enrico Rossi e il Sindaco di Rosignano. E promesse reciproche: io investo 20 milioni di euro su un vecchio impianto ad alto rischio, tu ti impegni per farmi avere l'energia a prezzo agevolato: per gli scarichi in mare vedremo! Così si è concretizzato l'accordo elettorale tra un grande elettore (Solvay) e il governatore uscente e rientrante: qualche migliaio di voti tra clienti e disinformati che non si buttano mai via, specie di fronte alla caduta verticale di credibilità del Pd di Renzi a livello nazionale. Non si è parlato dello snodo ferroviario di servizio dello stabilimento Solvay, collocato in zona densamente popolata, non si è parlato delle acque reflue delle Spiaggie Bianche e neanche del deposito di etilene liquido a due passi dalla cittadina. Dopo Solvay Enrico si è spostato verso sud. Neanche le proteste degli operai della Smith lo hanno fermato, per loro giusto un pensierino ad hoc per il 1° maggio esprimendogli tutto il suo sostegno. Nel frattempo, parlando di fatti e non parole, sulla questione il M5stelle aveva aperto un confronto con il Ministro Poletti grazie alla senatrice Paglini. Passando per le valli cecinesi il nostro "signor Rossi"si è forse ricordato che il primo investimento da fare in questo territorio è quello di un dissalatore per sganciare la Solvay dallo sfruttamento insostenibile del salgemma per restitutire acqua a territorio e popolazione? E la richiesta dell'Assessore Bramerini di far convergere le royalties di queste multinazionali su questa valle? Forse 3 milioni di euro tre anni fa, sarebbero serviti ad investire in settori strategici, creando quei posti di lavoro che fra un mese verranno a mancare?! Cecina è un porto incompleto, con una foce deviata contro natura, ripascimenti di spiagge erose con sabbia melmosa dragata da un fiume inquinato, un ospedale a rischio chiusura depredato dei servizi essenziali; ma qui Rossi non si è proprio fermato. Ha continuato sereno il suo tour passando per Castagneto, poi Campiglia, un panorama di colline mangiate dalle escavazioni che fanno da pandant con la Tirrenica. La meta importante è Terre dell' Etruria, l'incontro con la cooperativa leader di prodotti locali: scompariranno e svaniranno con l'arrivo del famoso TTIP. Il mondo globale chiama! Eccoci a Piombino, lo stesso giorno dell'incontro tra Sindacati e Cevital, ma il traghetto partiva....e Rossi pure, neanche un salutino all'amico algerino. Elba: probabilmente è tornato a nuoto. Io spero che il 31 maggio chi legge capisca che è l'ora di cambiare, ma per davvero!
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COMITATO ELBA SALUTE da COMITATO ELBA SALUTE pubblicato il 7 Maggio 2015 alle 3:13
[COLOR=darkred][SIZE=4]PREOCCUPARSI PER LA SOPPRESSIONE DEL CUP NON E’ STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA. [/SIZE] [/COLOR] Se dovessimo fare un primo commento politico sulla sanità, cosa lontano dal nostro impegno sociale, sui Candidati alle Regionali finora ascoltati, si sosterrebbe che il Presidente uscente, forte della sua esperienza, è stato l’unico che in maniera cruda e senza retorica, cha detto quello che non volevamo sentire. L’Elba – per il Governatore Rossi - non ha i numeri per pretendere un ospedale con specialistiche e unità operative complesse rigettando di conseguenza il “Documento Sanitario Elbano” che forse chiede tanto senza porre delle priorità per cui lottare con forza e determinazione. La prova sta nel fatto che la Regione non ha dato risposte nei termini concordati e, ritenendo quel documento inapplicabile, l’ha riposto su una scrivania polverosa. Dagli altri candidati si sono udite (e ne sentiremo ancora) le solite promesse che rivolteranno politicamente la Regione come un calzino e che prenderanno, appena eletti, provvedimenti affinché l’Elba possa tornare ad avere un ospedale di base e una sanità superiore e di eccellenza. Nessuno però ha spiegato con quali risorse e con quali specialisti. Non c’è dubbio che motivare e accreditare un ospedale efficiente e autonomo per la nostra Isola non sia un’impresa semplice, ma che il Presidente Rossi annunci che, in caso di rielezione, cancellerebbe il CUP di Portoferraio non è certo un bel sentire se si tiene conto che oggi perdere il lavoro è una tragedia e a Portoferraio sono 12 le famiglie dei dipendenti del CUP. Credevamo di aver capito male ma la conferma che il CUP è fortemente a rischio è stata anche pubblicata in un documento PD del Circolo di Portoferraio. Si legge testualmente: “La proposta che siano i Medici di Base a sostituire i compiti del CUP ci sembra invece positiva perché li responsabilizza maggiormente sia in merito alle urgenze di cui sono sicuramente più consapevoli rispetto ad un impiegato dietro uno sportello, sia per evitare, per quanto possibile, le prescrizioni improprie che sempre più spesso allungano le liste d’attesa anche in vista di una responsabilizzazione dei MMG in merito prevista dal Ministero” Alla luce di quanto sopra è palese che la Regione, ancora una volta, taglia in maniera trasversale un servizio determinante alla sanità Elbana. Nella sanità sarebbe opportuno abbandonare la propaganda politica e avere più senso della realtà. Comitato Elba Salute
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Elettore di sinistra da Elettore di sinistra pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 22:02
Presidente Rossi dopo averci tolto la nostra candidata elbana ti sei andato a cercare una candidata di destra a rappresentare l'elba ma non pensare di avere il mio voto e di tutti quelli di sinistra. Se devo votare una persona di destra allora voto per Barbetti che almeno è coerente e poi a dimostrato di saperla fare la politica. Anzi a noi all'Elba ci manca un politico come Barbetti e forse non solo all'Elba. Voglio dire a noi sinistra. E mi sa tanto che la Mancuso si butta a sinistra per provare a riempire questo vuoto in ottica comune unico. Anche in quel caso ve lo dico io sceglierei Barbetti. Presidente Rossi ripensaci perché la cosa ti fa perdere voti.
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Grazie ASA e CLC da Grazie ASA e CLC pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 19:16
Si ringraziano ASA e CLC per il tempestivo intervento e riparazione del tubo rotto in via degli alzi a Marina di Campo.
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L'EDEN DI VILLA OTTONE da L'EDEN DI VILLA OTTONE pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 16:57
[COLOR=green][SIZE=5]I GIGANTI VERDI DI VILLA OTTONE [/SIZE] [/COLOR] Si rinnova l’appuntamento con Carlo Gasparri esponente di spicco della Fondazione Elba onlus, che in questa puntata ci accompagna all’interno dell'Hotel Villa Ottone, circondato da un Parco secolare di 22.000 metri. Carlo da buon anfitrione ci guida alla scoperta di alcune bellezze botaniche di questo splendido giardino secolare . La nostra visita inizia ai piedi di una maestosa Quercia che svetta davanti al golfo di Portoferraio, è un albero ultrasecolare che si racconta vegetare qui ancor prima dell’edificazione della villa nel 1850 . Ma anche un gigantesco eucaliptus troneggia in questo meraviglioso Parco, albero che un giornalista accreditato definì come il Campione d’Europa, ma Carlo Gasparri ci illustra anche altre piante di grande interesse che sono a pieno titolo orgoglio e vanto dell’Hotel Villa Ottone . Un meraviglioso Eden botanico di alto pregio tutto da godere e magari conoscere più approfonditamente la storia di questo piccolo paradiso ambientale . Ma ascoltiamo il racconto del nostro anfitrione…. Clicca sul link e .. BUONA VISIONE [URL]http://youtu.be/7w_HKIjYyfc[/URL]
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Buon compleanno ! da Buon compleanno ! pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 16:38
Tanti auguri di un felice compleanno a Francesco Semeraro ! Cento ancora di questi giorni per la felicità anche di Rossi & Company ! Buona serata a tutti !
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Info per i cacciatori da Info per i cacciatori pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 16:11
E' uscito DDL che obbliga tutti i possessori di armi a fare una visita medica presso le USL( ufficiale medico) previa visita anamnestica dal proprio medico di fiducia entro il 4 maggio , forse prorogata di un mese . La visita anamnestica dal medico di fiducia costa 50 euro , poi occorre una marca da 16 euro e quindi un versamento di 46 Euro per un altro certificato rilasciato dal medico ufficiale della USL o da altra istituzione che tratta patenti e armi come le autoscuole . Se non si fa questo alla svelta vengono i Carabinieri a controllare le armi in casa e se uno non ha l'armadio blindato sequestrano le armi e denunciano il proprietario.
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Andrea da Andrea pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 15:16
La risposta su dove siano finiti non era mia, però quoto. magari chiedi a quelli del Tirreno loro c'hanno provato a capirlo. Di sicuro non sono spariti, sono stati usati male. Cmq io a sto punto farei un pensierino alla legalizzazione della cannabis, la facciamo coltivare a Pianosa dai detenuti e la vendiamo all' Elba...alla faccia dell'orzo!
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Assemblea nazionale dei Comuni delle Isole minori da Assemblea nazionale dei Comuni delle Isole minori pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 14:35
[COLOR=darkblue][SIZE=3]Il 5 maggio si è tenuta a Roma l’Assemblea nazionale dei Comuni delle Isole minori, i temi fondamentali all’odg erano: bilancio di previsione, la riforma della scuola ed il Documento unico di programmazione. [/SIZE] [/COLOR] I Sindaci hanno espresso viva preoccupazione per l’ulteriore contributo al Fondo di solidarietà nazionale che viene loro richiesto, perché è così gravoso che non permetterà di approvare i bilanci di previsione che sono in itinere. La quantificazione del 2015, fatta dal Ministero del tesoro, vede quasi raddoppiato rispetto al contributo del 2013 il contributo che i piccoli Comuni delle Isole minori dovrebbero riversare allo Stato. Se non ci sarà una correzione delle proiezioni fatte dal Ministero del Tesoro questo comporterà che i Sindaci debbano aumentare la pressione fiscale dei proprio cittadini fino ad arrivare circa al 47% per poter mantenere i servizi essenziali-. I Sindaci sostengono di non poterlo fare per due motivi: 1. i servizi essenziali, nelle Isole minori, sono già erogati in modo difforme, in negativo, rispetto a quelli della terraferma; 2. non viene più attuato il principio, contenuto nei decreti legislativi sul federalismo fiscale, che prevedeva che i Comuni delle Isole minori avessero un 20% in più rispetto al generale riparto del Fondo nazionale per effettuare quella perequazione “verticale” sancita dal V° comma dell’art. 119 della Costituzione. Esso prevede che alcuni Comuni siano destinatari di risorse aggiuntive per interventi speciali volti a garantire la coesione e la solidarietà sociale, l’effettivo esercizio dei diritti alla persona e per promuovere lo sviluppo economico. Questa parte della Costituzione non solo è disattesa, come dice il Presidente ANCIM Mario Corongiu e tutti i Sindaci delle Isole minori, ma viene richiesto un maggiore contributo sul fondo di solidarietà senza che ci sia una corretta perequazione in fase di riparto e quindi di ritorni finanziari. Come è noto nei Comuni insulari i servizi essenziali quali quelli della scuola, la sanità ed i trasporti non sono garantiti in modo adeguato né pari a quelli assicurati negli altri Comuni della terraferma. I Sindaci delle Piccole isole italiane chiedono che il Governo: - riconsideri il quantum da riversare sul Fondo di solidarietà nazionale e chiedono che di quest’ultimo venga fatto un riparto più equo rispetto al contesto generale; - riveda, anche attraverso una circolare interpretativa, la parte dell’art. 1, comma 484 della legge n. 190/2014 che prevede che gli spazi concessi agli Enti Locali, nell’ambito del Patto di stabilità verticale, possa essere destinato solo al pagamento di debiti di parte capitale maturati al 30 giugno 2014. Questa disciplina restrittiva penalizza i Comuni più dinamici. La norma contenuta nella legge sul federalismo fiscale non è restrittiva e si limita a prevedere solo la possibilità, da parte delle Regioni, di cedere proprie quote del Patto di stabilità. Sul ddl scuola, pure apprezzando l’obiettivo di riformare il sistema scolastico anche dando maggiore autonomia, tuttavia, il testo attualmente in discussione non risolve tutti i problemi che, da sempre, i Sindaci delle Isole minori hanno rappresentato al Ministero della Pubblica Istruzione. Viene anche rilevato che la sua attuazione potrebbe vedere aggravata la situazione con il proliferare delle pluriclassi, la conseguente riduzione delle cattedre, il peggioramento dell’offerta formativa, come afferma il Sindaco di Ustica Attilio Licciardi. Hanno, perciò, predisposto alcuni emendamenti da presentare in Parlamento ed hanno chiesto alla Commissione Istruzione della Camera di essere auditi per poter illustrare le peculiari problematiche della scuola nelle isole. Come ultimo punto, ma non certo per importanza, hanno discusso sulla programmazione fatta circa un anno fa ed inviata alla Presidenza del Consiglio ed al Dipartimento Politiche di Coesione e sul quale non ci sono ancora risposte attuative. Da circa un anno i comuni delle Isole minori hanno elaborato un programma di interventi pubblici e privati da realizzare nei propri territori. I progetti indicati, anche con schede procedurali ed analisi swat, sono cantierabili e svilupperebbero nuova occupazione proprio in aree caratterizzate da grave crisi economica ed occupazionale sia giovanile che femminile. Tuttavia, rilevano i Sindaci insulari, pure essendosi attivati celermente per la nuova programmazione 2014/2020, non sono stati messi in grado di dare corso al notevole lavoro fatto dai cittadini e dai territori locali, evidenziano il forte interesse, da parte della nuova Agenzia per le politiche di coesione, per questa iniziativa che potrebbe essere pilota a livello nazionale e nel Mediterraneo, ma questa attenzione e condivisione non si è ancora tradotta in una precisa individuazione finanziaria. I sindaci, anche per dare corso alla loro programmazione, sollecitano il Governo a definire l’importo da destinare ai progetti in essa contenuti. I Sindaci ricordano, inoltre, che questa loro programmazione viene fatta in modo unitario anche con alcune isole del Mediterraneo aderenti al GECT Archimed e questo costituirebbe il primo vero esempio di cooperazione allo sviluppo ed alla coesione europea non episodica, ma continuata. Il modello che si vuole realizzare costituirebbe anche il primo passo verso un modo nuovo di intendere l’Unione Europea.
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La domanda di Luca Cosimi da La domanda di Luca Cosimi pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 14:02
"Una domanda: fino a ora dove sono finiti i soldi della gestione associata?" Penso che lo debba chiedere al suo compagno di lista Sindaco Barbetti
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ISOLA PIENA DI GRILLI.. da ISOLA PIENA DI GRILLI.. pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 13:44
Io sono per una isola piena di grilli, rane, rospi, ranocchi e lucciole, quelle vere, che in estate illuminano la campagna. E' anni che sento sempre la solita musica, e il 31 maggio voglio dare un senso al mio voto e provare veramente a cambiare, ma non il cavalletto porta spartito, ma lo spartito, ed ascoltare nuova musica, che a mio avviso negli ultimi venti anni non si è evoluta per niente, anzi, è diventata noiosa ed inascoltabile. IL MARCHESE del GRILLO
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Luca Cosimi x Andrea da Luca Cosimi x Andrea pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 13:32
Ciao Andrea grazie per il commento. Concordo con te che sulle navi è stato fatto uno schifo, il "quasi" monopolio della Moby è dannosissimo, perchè i prezzi alti comportano meno turisti e meno capacità di spesa degli stessi che vengono. Ritengo che ci voglia un intervento dell'europa per ristabilire una concorrenza adeguata che faccia scendere i prezzi. Per quanto riguarda l'edilizia, io mi riferisco anche agli alberghi. Mettere una tassazione nulla sulla categoria D elbana (magari anche solo per un periodo di 5 anni) e la possibilità di ristrutturare con incentivi volumetrici e/o fiscali dà la possibilità di rinnovare le strutture e renderle più al passo con i tempi. Dati gli spazi elbani limitati, bisogna puntare ad avere strutture alberghiere di qualità e non mega villaggi "espansivi", quindi nessuna speculazione in tal senso. Sulle spiagge concordo con te che ci vorrebbe più equilibrio tra privato e pubblico. Alla biodola è una situazione a dir poco paradossale: nello spazio dove potrebbero mettere sia ombrelloni a noleggio che ombrello di individui liberi, già alle 8 di mattina è tutto occupato in modo strategico. Eì così, vero? Vogliamo parlare anche dei trasporti pubblici tra comuni e per le spiagge?!? diciamo che si potrebbe fare di più. Una domanda: fino a ora dove sono finiti i soldi della gestione associata?
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Biblioteca ragazzi da Biblioteca ragazzi pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 13:31
In occasione della Festa della mamma, la sezione ragazzi della biblioteca comunale foresiana, gestita da Arca cooperativa sociale, organizza giovedì 7 maggio, dalle 16.00 alle 18.00, letture a tema. L’iniziativa, che si svolgerà al 2° piano del Centro culturale De Laugier, è gratuita e rivolta a tutti i bambini dai 3 a 9 anni, accompagnati dalle mamme. Arca cooperativa sociale
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IL RITORNO DI NAPOLEONE da IL RITORNO DI NAPOLEONE pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 13:29
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Inaugurato il ritorno di Napoleone [/SIZE] [/COLOR] Italo Bolano dona un grande tela alla città Sono tornate, a festeggiare Napoleone in punta di pennello, le opere di Italo Bolano alla Telemaco Signorini. Si tratta di una rassegna di circa 50 tele che segnano lo svolgersi della pittura dell'artista elbano da quadri più figurativi a quadri quasi astratti dove il pensiero di Napoleone appare visibile. E' proprio la caratteristica di Italo Bolano di rendere visibile l'invisibile. Accompagnate da gigantografie alcune opere puntualizzano i luoghi e gli eventi vissuti da Napoleone come quella illustrante la piana di Waterloo, paesaggio che a lungo ha meditato l'artista sul luogo. Altre immagini, come quella della madre Letizia e della bellissima sorella Paolina, attorniano un grande quadro di quasi due metri illustrante l'Imperatore, questa volta figurativamente, in una sua espressione triste e dolce, con particolari di Portoferraio. L'opera spicca accanto all'alloro e alla bandiera elbana. Una folla di visitatori ha partecipato all'inaugurazione. Un grazie particolare va anche ai personaggi in costume dell'epoca napoleonica guidati dallo scenografo Leonello Balestrini. Immancabile la sontuosa figura del Generale Bertrand accompagnato dalla consorte, che ogni anno sosta lungamente sull'Isola. La professoressa Licia Baldi ha parlato dei sentimenti dell'artista espressi sulla tela spontaneamente e con grande sicurezza ed ha illustrato la figura dell'Imperatore attraverso le parole di una testimone dell'epoca che lo conobbe. Durante l'inaugurazione Italo Bolano ha voluto donare al comune di Portoferraio, rappresentato dall'Assessore alla cultura Roberto Marini, un grande quadro raffigurante la darsena medicea e napoleonica. La mostra si sta per concludere ma Napoleone riapparirà in una veste nuova insieme agli altri tre cicli pittorici di Bolano – Cristo, Luzi e la donna isola – in una mostra nella seconda metà di luglio. I.A.C.
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LA SORGENTE DEGLI ALZI da LA SORGENTE DEGLI ALZI pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 13:23
[COLOR=darkred][SIZE=4]CHIARE DOLCI FRESCHE ACQUE [/SIZE] [/COLOR] Da ieri sera 05 maggio 2015 la perdita d'acqua in via degli alzi ha già riempito il fosso lato strada ed è arrivata al fosso del lecceto, sembra che sia ulteriormente aumentata, arriverà di questo passo fino al fosso degli alzi e al mare. Utenti state sereni, tanto le perdite si pagano tutti, un po' per uno all'italiana, e io pago. "Se sbaglio mi corrigerete" ....
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Luca Cosimi - Forza Italia da Luca Cosimi - Forza Italia pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 13:03
1) La proposta di Fratelli d'Italia è corretta ed è vero che ne parla da più tempo. Mi prendo la responsabilità di condividerla, al di là di quello che pensano nel partito in cui sono. Tra l'altro mi avrebbe fatto piacere che tutto il centrodestra/destra avesse corso in alleanza alle regionali. 2) Sono liberista, quindi contro gli aiuti di Stato in genere. Elba Porto Franco non è un aiuto di stato, perchè non vengono dati incentivi, ma andrebbero a ridursi le tasse. Anche in questo caso vorrei che le tasse siano più basse in tutta Italia, ma per farlo bisogna tagliare gli enti inutili, gli sprechi, le municipalizzate, gli aiuti alle cooperative rosse, alle "associazioni" farlocche e cos' via. Tra gli sprechi ci sono anche i privilegi che vengono dati a certe regioni a statuto speciale, ma volete mettere come il federalismo del trentino sia differente dagli sprechi della sicilia? 3) Rispetto al discorso precedente l'ospedale elbano è una situazione a parte. Se si guardasse solo all'efficienza economica dura e cruda andrebbe trasformato in un semplice ambulatorio di base. In questo caso per dare una qualità della vita elevata agli elbani e pari agli standard continentali, investire nell'ospedale (anche migliorando il livello rispetto all'attuale) è fondamentale e socialmente utile. La proposta dell'elicottero 24h di Rossi è fine a se stessa. 4) Per quanto riguarda la legge Merlin, la regolarizzazione è all'ordine del giorno. Oggi è stata rilanciata l'idea di un referendum su scala nazionale.
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Andrea da Andrea pubblicato il 6 Maggio 2015 alle 12:36
Luchino come dicono a Roma STACCE! Dovresti sapere che all' Elba il senso dell'umorismo non manca, ma diciamocelo, cemento soldi e prostituzione, il "sesso, droga e Rock'n'roll" di Arcore anni 90 ormai è fuori moda. Per rendere l' Elba la terza isola di Italia, il traino della costa, la punta di diamante del Tirreno o come la vuoi chiamare la zona franca non serve. Partiamo da Modello semplice semplice: il turista viene, usufruisce, spende e se ne va. Allora il turista viene e trova la nave mega costosa, collo di bottiglia che il continente ha voluto per tutelare la costa. Uno su mille ce la fa e trova alberghi chiusi, alberghi fatiscenti o Rimasti negli anni 70, spiagge sempre più private, tassisti che tengono in ostaggio i locali, prezzi delle case alle stelle, musica che finisce a mezzanotte etc etc praticamente una classe imprenditoriale che fa ridere. Per risparmiare si fa la spesa al supermercato quindi non spende. Se ne va pregando di non tornare più, alla prossima in Croazia che è tanto bella o in Grecia che ci si diverte. La verità è questa.
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