X Pino
Ma che ne sai di come la penso io.....?
Hai o non Hai dei dubbi sull'operato di chi siede in parlamento dal dopoguerra ad oggi... governo e opposizione ? Guarda a che livello di corruzione e ladrocini ci hanno portato !!
Non posso metterci certo i 5 stelle perché sono solo 2 anni che sono in parlamento....
Comunque dice un vecchio proverbio che il buongiorno si vede dal mattino.....
Non posso certo godere nel vedere Verdini con Renzi e Napolitano che si sono accordati per Fottere il popolo bue .....
E se puoi , dimmi dov'è un'opposizione seria se non quella de 5 stelle....
Un saluto
113399 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4] FESTA DI FINE STAGIONE ALL'ACQUARIO DELL'ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Con la partenza degli ultimi turisti, arrivano anche gli ultimi giorni di apertura per l'Acquario di Marina di Campo che il 20 di ottobre terminerà una stagione ricca di soddisfazioni: affluenza record di visitatori (anche nelle giornate di tempo splendido) e conquista del 13° posto assoluto nella classifica di Tripadvisor fra le "cose da fare all'Elba" - che diventa un primo posto fra le attività non strettamente legate alle bellezze puramente naturali come le spiagge, i fondali o il panorama del Capanne ...
Per salutare tutti gli amici Elbani che ci hanno aiutato e sostenuto - "spargere la voce" è sempre la migliore pubblicità - anche quest'anno proponiamo una piccola festa di fine stagione:
Domenica 18 ottobre, dalle ore 9, per tutti i residenti nell'Arcipelago, ingresso gratuito per nonni e nipoti (over 65 e under 18) e ingresso ridotto a 4 euro per tutti gli altri! Inoltre, dalle ore 16 alle 19, visite guidate con pasto degli Squali, della Tartaruga Charlie e di tutti gli altri ospiti delle vasche!
E, per la prima volta all'Elba, l'opportunità di conoscere i nuovi arrivi: dallo Stretto di Messina, i buffi Pesci Pappagallo Mediterranei e gli urticanti e famelici Vermocani!
Vi aspettiamo!
Lo Staff dell'Acquario dell'Elba
x paola non me la suono ne me la canto ho solo risposto al tuo messaggio e a quello che pensate di chi non vota il vostro movimento, basta leggere le dichiarazioni di fondatori e appartenenti. se poi tu non la pensi così e rispetti le idee diverse mi scuso subito
Per Pino
Da Te te lo soni e da Te te la canti...
Io non Ti ho detto certo che sei quello che ti ritieni....
E IL TIRRENO NASCONDE LA NOTIZIA NELLE ULTIME PAGINE..........
17/10/2015 Il Tirreno Livorno
Secondo il pm Eugenio Porfido avrebbe usato la macchina per spostarsi anche al di fuori degli impegni istituzionali, l’ipotesi è quella di peculato.
«Viaggi per sé in auto blu» Indagato l’ex direttore Asl
Silenzio. È quello che arriva dai vertici dell’Asl 6 di Livorno. Nessun commento, nessun comunicato ufficiale in merito all’inchiesta che riguarda il presunto peculato da parte dell’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Livorno, Eugenio Porfido, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2015. Nemmeno la classica
frase di circostanza: «Siamo sereni, aspettiamo con fiducia l’esito delle indagini, ma abbiamo piena fiducia nella magistratura». Al momento non risulta nemmeno alcun provvedimento di sospensione o auto
sospensione dall’incarico da parte del diretto interessato, oggi vice commissario dell’Asl 6 all’interno dell’Area Vasta che comprende l’ Asl 1 di Massa e Carrara, Asl 2 di Lucca, Asl 5 di Pisa, Asl 6 di Livorno, Asl 12 della Versilia e di cui commissaria è la dottoressa Maria Teresa De Lauretis.di Federico Lazzotti wLIVORNO L’ex numero uno dell’Asl 6 di Livorno, oggi vice commissario della stessa azienda ospedaliera, è indagato dalla Procura della Repubblica di Livorno con l’accusa di peculato. È questo l’ultimo terremoto amministrativo che
da ieri scuote il mondo della sanità livornese e non solo. Dopo mesi di indiscrezioni, mezze parole e lettere anonime recapitate nelle redazioni dei giornali, ieri il procuratore capo Francesco De Leo ha confermato
l’esistenza di un fascicolo penale che riguarda Eugenio Porfido, 59 anni, bergamasco di nascita, laureato nel 1983 all’Università di Milano, è in Toscana dal 2008 quando venne nominato dall’attuale presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, allora assessore alla Sanità, come direttore generale dell’Asl 11 di Empoli. Al centro dell’indagine aperta ad agosto in via Falcone e Borsellino, l’utilizzo da parte Porfido dell’auto “blu” di proprietà della Regione e in dotazione all’Azienda ospedaliera livornese di cui fino a luglio di quest’anno è stato direttore generale. Un’inchiesta, quella coordinata dal pubblico ministero Daniele Rosa, che in questi primi mesi di accertamenti ha cercato di muoversi a fari spenti nel tentativo di trovare conferme alle varie denunce anonime arrivate a palazzo di Giustizia nei mesi precedenti. Secondo la denuncia, Porfido, a Livorno dal giugno 2013 quando sostituì Monica Calamai, ha viaggiato tra Empoli (dove ancora vive) e Livorno con
l’auto aziendale e spesso accompagnato dall’autista. Tutto è la tesi accusatoria senza però averne diritto.
C’è di più. Gli investigatori stanno verificando anche l’utilizzo di un altro mezzo, sempre in dotazione all’Asl 6, che lo stesso direttore generale ha usato per muoversi tra la Toscana e la Lombardia, in particolare nella zona del bergamasco dove vive ancora la famiglia. Ecco perché gli inquirenti stanno cercando riscontri: ricevute del
Telepass, il pagamento della benzina comparato con il chilometraggio delle auto, oltre ad ascoltare le persone, molte di queste dipendenti pubbliche informate sui fatti. Un quadro probatorio che se venisse
confermato in toto, o in parte, farebbe scattare parallelamente anche un segnalazione alla Corte dei Conti che valuterebbe l’eventuale danno erariale. Nell’inchiesta, la prima mossa della polizia giudiziaria è stata quella di acquisire il contratto firmato nel 2013 tra Porfido e la Regione Toscana. È dentro a quelle carte che la Procura sta accertando se e con quale modalità l’ex direttore generale aveva, e se aveva, il diritto di utilizzare l’auto aziendale e attraverso quali modalità. Ma gli inquirenti stanno anche valutando la posizione di altri
dipendenti dell’Asl 6, soprattutto quelli che avrebbero dovuto controllare la correttezza e la bontà con la quale veniva usata la macchina blu e, nel caso, chiedere conto di un possibile uso non conforme al contratto.
Da parte dell’Asl 6 e del diretto interessato, come spieghiamo nel box sotto, non è arrivata nessuna dichiarazione. Porfido potrebbe però parlare e chiarire la propria posizione davanti agli investigatori quando
sarà convocato e gli verrà chiesto di giustificare spostamenti, viaggi e spese. Tutte voci finite tra le uscite della Sanità pubblica regionale e quindi sulle spalle di tutti i contribuenti e sulle quali la Procura vuole vederci chiaro. @fedelazzotti
Il forzatissimo link tra la vicenda del centro trasfusionale e la clinica oculistica nel Burkina Faso dimostra ancora una volta quanto la capillare diffusione di Internet e dei social abbia dato il via libera a tutta una mandria di cervelli che una volta aveva come luogo eletto di esternazione il bancone del bar.
Se almeno si informassero meglio magari eviterebbero di sparare scemate a ruota libera, come in questo caso.
Il progetto della clinica oculistica è gestito dal Rotary, non è scritto da nessuna parte la regione Toscana costruirà un ospedale di sana pianta in Africa; tuttalpiù potrà fornire know-how, magari dei medici andranno volontariamente a fare formazione, o magari, perchè no, potrà anche contribuire in minima parte, ma di certo non si tratterà di chissà cosa, in termini monetari.
Ma ai soliti caciaroni fa comodo sbraitare cose senza senso, giusto per far casino e sollevare polveroni, ma la realtà è comunque questa, che per il momento ognuno di noi elbani in caso di malattia sa che sarà curato come si deve, i servizi saranno forse ridotti, ma è così ovunque, e nessuno sarà lasciato senza la giusta assistenza sanitaria.
Ruolo della politica locale è giustamente quello di far sentire la voce in modo da impedire che i servizi vengano ulteriormente ridotti (e bene ha fatto il Sindaco a parlare riguardo al centro trasfusionale), ma la paventata castastrofe sanitaria non ci sarà, è bene che vi mettiate il cuore in pace.
PS. non sono rosso, nè nero, ne tantomeno pentastellato
Per Ebreo di Portoferraio - Gent.Mo tengo solo a puntualizzare che il convegno organizzato dalla Misericordia di Portoferraio, con il sostegno del Lions e il patrocinio del Comune di Portoferraio, aveva come temi i seguenti : " Oltre il muro nel nome di Cristo: la vita dei cristiani in Palestina ed il progetto della Misericordia di Betlemme" - Simone Meloni , Governatore della Misericordia di Portoferraio, Antonella Giuzio, Presidente del Lions, io in qualitá di Vicesindaco abbiamo espresso considerazioni unicamente in direzione umanitaria e di lode per l'attivitá delle Misericordie in una terra cosí difficile. Questo è quanto anche gli confermeró non appena ci incontriamo di persona. Con la stima di sempre. Roberto Marini
Polisportiva Elba Rekord Pallavolo e Basket Organizza un corso di Psicomotricità E avviamento al mini volley e mini basket
Per bambine e bambini nati negli anni 2009/2010
PRESSO LA PALESTRA SCUOLE MEDIE IN VIALE ELBA
MARTEDI’ dalle ore 16.00 alle ore 1700
GIOVEDI’ dalle ore 1630 alle ore 1730
Il corso sarà tenuto da una istruttrice qualificata
Per informazioni : Massimo 3355326136
Giorgio 3483423752
«Viaggi privati con l’auto blu», indagato l’ex direttore generale dell’Asl 6
Livorno, secondo il pm Eugenio Porfido, oggi vice commisario dell'Azienda sanitaria livornese, avrebbe usato la macchina per spostarsi anche al di fuori degli impegni istituzionali, l’ipotesi è quella di peculato
Secondo la denuncia, Porfido, a Livorno dal giugno 2013 quando sostituì Monica Calamai, ha viaggiato tra Empoli (dove ancora vive) e Livorno con l’auto aziendale e spesso accompagnato dall’autista. Tutto - è la tesi accusatoria - senza però averne diritto. C’è di più. Gli investigatori stanno verificando anche l’utilizzo di un altro mezzo, sempre in dotazione all’Asl 6, che lo stesso direttore generale ha usato per muoversi tra la Toscana e la Lombardia, in particolare nella zona del bergamasco dove vive ancora la famiglia.
I RIMBORSI DI RENZI: PIZZERIA SOTTO CASA E NOTTI AL “RAPHAEL”
L’inchiesta di Davide Vecchi sulle spese alla Provincia, mentre il suo Comune di Firenze dice ancora no alla trasparenza. Il gestore del “Far West” di Pontassieve, a 100 metri dall’abitazione del capo del governo: “Viene con la famiglia, mai visto con politici o collaboratori”. Ma nelle ricevute si parla di “organi consolari” e “parlamentari”. Nella Capitale alloggiava nell’hotel preferito da Craxi, tutto pagato anche per Lotti.
Ad ogni occasione ci dicono che le tasse in generale stanno diminuendo, mentre da fonte certa ed autorevole, pare che dal 2015 fino alla fine del 2019, le tasse nel nostro paese aumenteranno di 104 miliardi di euro. E pòi un si deve dì: O vatti a piglià il C..O a “morzi” va!!!!
Il M. del GRILLO-ROCCA da Capoliveri
Per francesco Semeraro
Ho letto, seppure in ritardo, il suo articolo sulla “Story Balling” e mi associo a chi si è congratulato con lei per l’attenzione che mostra ai problemi della sanità elbana. In questo caso però vorrei farle notare che è stato particolarmente generoso con gli ideatori di tale progetto perché si è limitato a menzionare le difficoltà che un operatore incontrerebbe “nell’infilare una flebo ad un paziente trasportato con marosi forza 8” e quindi con tempo tale da impedire a navi ed elisoccorso ad operare. E’ stato particolarmente generoso perché si è dimenticato di dire che questo progetto, non a caso partorito da due menti malate quale la precedente direttrice Calamai ed il responsabile del pronto soccorso dr. Tamberi, l’una premiata per i tagli ed i risparmi fatti a spese della salute anche e soprattutto degli elbani, l’altro fortunatamente pensionato ed impossibilitato ora a provocare altri danni chirurgico - organizzativi. Le motovedette attrezzate a questo scopo sono utilissime intendiamoci, ma per trasportare un ferito che necessita di soccorso da una posto privo di qualunque assistenza sanitaria ad un qualunque centro di soccorso (per es infortunati in mare o su una nave ecc) ma pensare di utilizzarlo quale mezzo di trasferimento di un malato in codice rosso, magari plurifratturato o con lesioni midollari ecc. da un ospedale ad un altro è prendere in giro i cittadini con false rassicurazioni. Se poi vi è la convinzione che tale mezzo possa rappresentare una valida alternativa per garantire un rapido trasferimento per un malato grave allora è pura follia sanitaria, quindi parto di una mente malata! Lei caro Semeraro è stato moto gentile perché avrebbe dovuto augurare a questo geni della sanità, TECNICI E POLITICI, la necessità di inaugurare tale sistema di trasferimento per una necessità personale o meglio ancora per una proprio caro, si da rendersi conto delle cazzate sanitarie che propongono per gli altri.
A lei dico: CONTINUI COSI’, CONTINUI AD ESSERE QUELLA SPINA NEL FIANCO IN TEMA DI SANITA’ ED ALTRO, VISTO CHE LA POLITICA SEMBRA AVER ABBANDONATO GLI ELBANI AL PROPRIO DESTINO.
x Paola, si ho molti dubbi, questo fa di me un idiota?
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA.(1737-1801/1815-1860) GOVERNATORE. COMMISSARIO REGIO. AUDITORE DI GOVERNO. VICARIO REGIO.
ISTRUZIONI GENERALI PER L’ALTA POLIZIA. [/SIZE] [/COLOR]
Nel Motuproprio del 17 novembre 1815 ,con cui si istituisce il governatorato dell’isola d’Elba,era chiaramente scritto che il nuovo Governatore Militare e Civile espleterà le proprie funzioni in materia di alta Polizia “secondo le istruzioni che gli verranno in appresso comunicate”.
Nell’aprile del 1816 arrivano queste istruzioni che valgono per tutto il territorio granducale.
Esse sono rivolte anche ai commissari regi agli auditori di governo e vicari regi.
Gli auditori di governo e i vicari regi erano giudici nei quali ancora non erano separate le funzioni amministrative da quelle prettamente giuridiche.
Avevano infatti competenze giudiziarie tanto civili che criminali , di consultori legali dei governatori e degli uffici provinciali dello stato nonché di consultori per le decisioni che prendevano direttamente gli uffici di governo centrali.
A capo dell’attività di polizia era il presidente del buon governo con sede a Firenze.
“Istruzioni Generali per i Governatori e Commissari Regi del Gran-Ducato
1. Tutti i Governatori e Commissari Regi saranno soggetti alla Direzione Superiore del Presidente del Buon Governo nelle materie di Polizia ed in quelle di competenza della Potestà Economica ed esso si regolerà a norma delle attribuzioni spettanti al suo posto rendendo conto per mezzo dell’I. e R. Segreteria di Stato di quegli affari che eccedono le sue facoltà ordinarie per attendere la Sovrana risoluzione
2. Lo Stabilimento dei Commissariati non diminuisce in alcuna parte le facoltà Giudiciare,Governative e di Polizia dei respettivi Vicari Regi
3. Siccome però i Governatori e i Commissari Regi assumono il carattere di Superiori Locali del rispettivo Governo e Commissariato nelle materie di buon governo e di Polizia,i Vicari Regi e gli altri Giusdicenti si metteranno in corrispondenza col respettivo Governatore e Commissario in tutti quei capi e per tutti quegli affari che eccedono le loro competenze ,ovvero esigano un provvedimento Straordinario
4. I Governatori e Commissari in vigileranno al buon ordine e al miglior sistema di amministrazione facendo presenti gli abusi ed inconvenienti che venissero a loro cognizione e indicando i provvedimenti necessari per ripararvi ,ricondurre la regolarità e promuovere il bene delle popolazioni.
5. Fermo stante,come è stato detto,le ordinarie facoltà dei Vicari Regi negli affari spettanti alla Potestà Economica ; essi risolveranno quelli di loro competenza e quando eccedono le dette loro facoltà ordinarie, rimetteranno gli atti col loro parere al Governatore o Commissario a cui è attribuita la facoltà di risolverli dentro i limiti della Carcere per un mese,delle staffilate,dell’esilio per sei mesi dal Governo o Commissariato e delle multe che non eccedono le Lire Cento.
6. Nella propria Giurisdizione criminale il governo di Siena,di quello di Pisa,e dei Commissariati ,gli affari di polizia fino alla competenze dei Vicari Regi ,potranno dai respettivi Auditori di Governo e Commissari Regi delegarli per il disbrigo al Cancelliere Criminale ,il quale avrà parimente sotto la dependenza dell’Auditore di Governo o del Commissario Regio la Direzione della Cancelleria Criminale per ciò che concerne il servizio ordinario.
7. Gli affari superiori alle dette competenze saranno risoluti economicamente dal Governatore ,sentito sempre l’Auditore di Governo e dal Commissario Regio dentro i limiti come sopra prescritti e qualora gli atti e le circostanze presentassero soggetto di maggiore coercizione il Governatore o Commissario ne renderanno conto alla Presidenza del Buon Governo cui spetterà di risolvere o partecipare l’occorrente
8. Dalle risoluzioni economiche dei Governatori e Commissari Regi potrà aversi ricorso al Presidente del Buon Governo che nel concorso di gravi circostanze avrà facoltà di sospendere anche l’esecuzione fino alla causa conosciuta
9. Il Governatore e i Commissari Regi dovranno tenere in buona regola un Protocollo di risoluzioni di Polizia e rimetterne mensualmente una copia al Presidente del Buon Governo
10. Lo stesso Protocollo si terrà da tutti i Vicari Regi i quali ne rimetteranno una Copia ogni mese al Governatore o Commissario Regio i quali ne faranno la trasmissione alla Presidenza del Buon Governo con le opportune avvertenze.
11. Né i Governatori né i Commissari Regi avranno facoltà di dispensare dall’osservanza di qualunque articolo di Regolamento Generale di Polizia o di Buon Governo se non ne saranno autorizzati espressamente e letteralmente dal regolamento stesso ed in questo caso dovranno per il canale della Presidenza del Buon Governo partecipare le loro disposizioni
12. Non ostante la corrispondenza del Vicari Regi con il respettivo Governatore o Commissario potranno essi rivolgersi direttamente al Presidente del Buon Governo in tutti i casi di urgenza ed ogni volta che lo reputino espediente al buon servizio senza omettere di darne parte contemporaneamente al Governatore o Commissario Regio
13. I Vicari Regi rimetteranno i consueti rapporti settimanali al respettivo Governatore o Commisario da cui verranno rimessi nel loro originale al Presidente del Buon Governo con quelle osservazioni che stimeranno espedienti da aggiungervi
14. Gli Auditori di Governo di Siena e di Pisa e i Commissari Regi invieranno alla Presidenza il settimanale della propria Giurisdizione Criminale riunendovi quelle approvazioni che potessero resultare opportune dai rapporti particolari dei Giusdicenti del respettivo compartimento
15. Il Regolamento generale sulle Carceri come tutte le veglianti Istruzioni su qualunque articolo di spese di Giustizia e di polizia,resteranno inalterabili in tutte le parti e continuerà immediata e diretta la corrispondenza del Tribunali colla Presidenza o col regio Fisco
16. In questi rapporti amministrativi non lasceranno però i Governatori e Commissari Regi di portare la più scrupolosa vigilanza per dar conto d’ogni minimo inconveniente.
17. Tutti i Vicariati non compresi nel Compartimento di alcun Governo o Commissariato rimarranno in comunicazione immediata col Presidente del Buon Governo il quale continuerà a tenere la direzione a forma dei regolamenti e Istituzioni attualmente veglianti.
Lì 9 Aprile 1816
V.o N. Corsini
V.o G.B. Nomi
Concorda con l’originale
G. Bologna “
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816.Filza 3.Carta 170.ASCP)
Marcello Camici
[EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
ASCP:Archivio storico comune Portoferraio
OLTRE IL MURO C’E’ CRISTO, DI QUA SIONISTI CRIMINALI. Sono anni che io e altri prestiamo servizio nelle varie Associazioni di Volontariato senza mai confessare la fede per la quale i nostri Padri hanno sofferto e sono morti per difendere il diritto all’autodeterminazione del nostro popolo Ebraico.
Nel dibattito di giovedì 15 “OLTRE IL MURO NEL NOME DI CRISTO” organizzato dalle Misericordie di Portoferraio e Betlemme se i relatori avessero scoperto che in sala era presente un volontario con radici Ebraiche le avrebbero ritagliato e appesa sul petto una stella di “Davide”. E’ stato tutto perfetto ma il Governatore Meloni sapendo delle due ore di propaganda di Alias Almarajda contro il popolo di Israele, avrebbe dovuto invitare anche un “Sionista” perquisendolo prima di farlo entrare per evitare che accoltellasse i presenti, non per avere una voce contraria o diversa, ma a sostare in un angolo del teatro a far conoscere quali animali sono i “Sionisti” e quale destino meritano.
Dal Governatore Meloni, o dal Vice Sindaco di Portoferraio, ci saremmo aspettati, dopo tanta propaganda antisionista, almeno un pensiero per quel 16 ottobre del 1943 a ricordo dei 1259 Ebrei di cui 207 tra bambini e bambine arrestati a Roma e dei quali 1023 avviati a morire nelle camere a gas di Auschwitz. Può non essere interessante ma tra quei 1023 mandati alla morte c’erano i miei Nonni Paterni e una zia bambina. Forse non meritano ricordi perché erano Ebrei e a loro si attribuiva il crimine di vivere in famiglia nella pace del Signore.
Alimentare l’odio razziale nei convegni non è giusto e non è pregare per la pace.
Amos.
BERLUSCONI NON PAGHERÀ LA TASSA SULLA PRIMA VILLA, COME LAVORATORI E PENSIONATI. E QUESTA RENZI LA CHIAMA UN'ITALIA PIÙ GIUSTA?
I PASTICCI DI BABBO TIZIANO – LA PROCURA DI FIRENZE APRE UN FASCICOLO SUI SOLDI DATI DA FIDITOSCANA ALLA CHIL, LA SOCIETÀ CHE ERA DEL PADRE DI RENZI E SU CUI C’È UN’INCHIESTA PER BANCAROTTA A GENOVA – CONVOCATO PER LA PROSSIMA SETTIMANA IL CONSIGLIERE DI FDI CHE HA CHIESTO DI CONSEGNARE UN DOSSIER SULLA VICENDA
Il fascicolo per ora è generico, senza indagati o ipotesi di reato già formulate. Il consigliere Giovanni Donzelli chiede che si indaghi sul perché Fiditoscana abbia pagato la fideiussione da 300 mila euro per una società che non era più toscana…
La procura ha convocato per mercoledì prossimo il consigliere di FdI come testimone.
per Pino....
Perchè....hai ancora qualche dubbio ?
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L’accredito sul conto corrente, la via più sicura e veloce per il rimborso
L’Agenzia chiede, con una PEC, l’Iban a 50mila società [/SIZE] [/COLOR]
Per erogare in sicurezza e rapidamente i rimborsi fiscali coniugando sicurezza e rapidità, l’Agenzia delle Entrate sta chiedendo a 50mila società, attraverso la posta elettronica certificata (Pec), di comunicare il proprio codice Iban per ricevere le somme direttamente sul conto corrente. Gli inviti sono recapitati agli indirizzi Pec delle società presenti nel registro delle imprese.
Come comunicare l’Iban: online o in ufficio - Per poter ricevere le somme con accredito sul proprio conto corrente è necessario fornire il codice Iban. Per evitare il rischio di phishing, l’Agenzia specifica che l’Iban non deve essere inviato per posta, email o via Pec. L’Agenzia, inoltre, non invia mail o messaggi cui sono allegati file da compilare e trasmettere, né software e applicazioni da scaricare su computer o dispositivi mobili.
Due i canali “sicuri” per comunicare l’Iban:
- i servizi online disponibili sul sito [URL]www.agenziaentrate.gov.it.[/URL] Per comunicare il codice (o modificare quello precedentemente fornito) basta accedere alla propria area autenticata, riservata agli utenti abilitati ai servizi telematici;
- gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso occorre presentare il modello per la richiesta di accreditamento disponibile presso gli stessi uffici o sul sito [URL]www.agenziaentrate.it,[/URL] al percorso: Home > Cosa devi fare > Richiedere > Rimborsi > Accredito rimborsi su conto corrente.
Con l’accredito sul conto corrente, più sicurezza e rapidità - Fornendo l’Iban si accorciano i tempi del rimborso. Infatti, anziché impiegare alcuni mesi per arrivare a destinazione, le somme arrivano sul conto del beneficiario in maniera più celere e sicura.
Si rammenta, inoltre, che l’opzione è sempre valida sia per i cittadini sia per le società, anche senza una esplicita richiesta da parte dell’Agenzia.
[COLOR=darkred][SIZE=4]ASSESSORATO ALL’ISTRUZIONE [/SIZE] [/COLOR]
Siamo qui, ancora una volta, a rispondere all’ennesima “onda” cavalcata provocatoriamente dalla consigliera Del Torto, che accusa l’Amministrazione di aver tagliato i fondi destinati agli educatori per i ragazzi disabili. La legge1041992 auspica e promuove “la piena integrazione dei disabili nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella societa', al fine di raggiungere la massima autonomia possibile e la partecipazione della persona disabile alla vita della collettivita'”.
In questi anni il Comune di Portoferraio ha sempre assolto all’impegno dell’integrazione delle ore di sostegno – assegnate dall’USP, ex Provveditorato,con un certo numero di ore al fine di “coprire” quante più ore possibili, compatibilmente con i vincoli di bilancio. Ciò non vuol dire che tutti i bambini con disabilità possano avere la garanzia della totale copertura dell’orario scolastico. Un’assistenza totale (sostegno +educatore) per il totale del monte ore significa, per alunni con buone potenzialità e deficit solo fisici o cognitivi più lievi, non partecipare pienamente alla vita della classe. Essere integrato – un altro degli obiettivi della legge 104 – non significa avere un accompagnatore adulto che si sostituisce in tutto e per tutto ai compagni. Aiutare un disabile ad integrarsi nel gruppo classe non significa affiancargli un adulto per l’intera giornata, bensì farlo sentire, nei limiti delle diverse patologie, uguale agli altri. Ci sono bambini che possono, anzi devono, stare in classe con gli altri, seguire le lezioni, ricevere piccoli aiuti dai compagni pari età: è questa l’essenza dell’integrazione. Un bambino disabile in classe non deve essere visto come un “problema” da affrontare o da “contenere”, da risolvere con una figura che, talvolta, può rivelarsi limitante: alcuni alunni riescono a stare alcune ore soli in classe e possono essere seguiti dall’insegnante curricolare. Una lettera del neuropsichiatra infantile della ASL di Portoferraio, datata 2992015, ribadisce che “la richiesta di rimodulazione delle ore alla ASL appare impropria”, lasciando alla scuola la decisione del numero delle ore per bambini con “connotato di gravità” e ribadendo che il maggior numero di ore deve privilegiare le situazioni etichettate come “disturbo dello spettro autistico”. Ebbene, non tutti i 16 alunni del Comprensivo di Portoferraio rientrano in questa casistica: c’è chi presenta disabilità motoria, chi intellettiva, chi uditiva, seppur nel “connotato di gravità” .
Dunque c’è chi può tranquillamente stare in classe da solo per alcune ore, e magari durante le lezioni più piacevoli e meno impegnative, affiancato dai compagni, che così imparerebbero a capire davvero che un alunno disabile è un arricchimento per la classe in termini di affettività , legami, amicizia e mutuo aiuto.
Capisco l’ansia e la paura dei genitori, che vorrebbero “proteggere” i loro figli sempre…
ma proteggerli da chi? Da un gruppo di compagni amorevoli? Da una ventina di bambini che devono imparare ad accettare, a comprendere, a capire che la disabilità – qualunque essa sia- non deve essere sempre “bisogno” di qualcun altro. Nel documento congiunto che scuola ASL e famiglia sottoscrivono durante l’anno – e non prima che inizi la scuola come erroneamente detto dalla Del Torto- ci sono varie sezioni, e tra queste quella affettiva –relazionale e quella dell’autonomia.
Gli insegnanti di sostegno, gli educatori, i compagni, ed una famiglia tranquilla e collaborativa potranno così lavorare insieme per rendere veritieri i contenuti della legge 104.
Il Comune deve dare risposte, ma non alla Del Torto, bensì ai suoi alunni più svantaggiati: un aiuto ed un sostegno, che sia davvero valido per la loro crescita, la loro autonomia e la loro tranquillità.
La mia esperienza di insegnante, madre di una bambina disabile ed oggi assessore all’Istruzione mi rende “triplice” testimone.
Da insegnante ho vissuto e vivo i miei alunni disabili come una ricchezza ed un elemento legante per l’intera classe: ho collaborato con docenti di sostegno ed educatori, ma le ore in cui i bimbi – anche “gravi”- erano soli con i compagni sono state le più formative, per tutti.
Come madre ho vissuto i PEI, le nomine dei docenti in ritardo, gli educatori arrivati alla fine di novembre , e mia figlia tre aule dopo la mia, ed ho constatato che i bambini spesso sono i migliori insegnanti dei bimbi “speciali”.
Come assessore all’Istruzione garantisco la massima disponibilità dell’Amministrazione, auspicando che la rimodulazione delle ore non sia vista dai genitori come volontà di togliere qualcosa ai loro figli , bensì come mezzo per far crescere le autonomie dei nostri ragazzi, pur con le necessarie differenziazioni tra le varie disabilità.
Ricordo poi che il percorso scolastico non finisce alle scuole medie, e che ancora oggi per i ragazzi disabili delle scuole superiori la Provincia non ha ancora stanziato le somme necessarie per gli educatori. “problemi di bilancio”.
Noi genitori dei ragazzi attendiamo speranzosi… invece i bimbi del comprensivo le ore che avevano gli anni passati le hanno garantite.
L’ Assessore alla Pubblica Istruzione
Adonella Anselmi