[COLOR=darkblue][SIZE=4]REALTA' NASCOSTE TRA FOSSI E LIQUAMI ..... [/SIZE] [/COLOR]
Anche in questo mese di agosto qui a Portoferraio, come da sempre, i fossi destinati alle acque piovane continuano a contenere e a riversare in mare grossi quantitativi di liquami.
Nonostante l’abbreviazione maldestra che dovrebbe essere risolutiva e cioè di svuotare le fognature in mare , non riescono a risanare la situazione insostenibile in loc. Carburo. Infatti le pilette che dovrebbero contenere acque piovane, son invase a “ tappo ” dai liquami. Entrando nella via, olezzo, tanfo, effluvi e schifezze varie, sono purtroppo nella normalità giornaliera. Oltretutto, in caso di forti acquazzoni, il disastro è assicurato.
Questo articolo testimonia una delle tante realtà nascoste dell’Isola d’Elba a cui nessuno dedica la giusta attenzione, nonostante che le possibilità “ risanatrici “ ci siano sempre state. Tutti vogliono intascare, senza prendersi le dovute responsabilità.
Giancarlo Amore
113265 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]CONCESSIONI,OMBRELLONI , SDRAIO... tra interpretazioni e verità [/SIZE] [/COLOR]
Gent.ma consigliera Giuzio, grazie della sua celere risposta che, però, non aggiunge niente alla discussione.
Forse a Lei è parso sufficiente non firmare la nota fatta dal PD elbano per essere corretta. Le possiamo assicurare però che così non è. La questione è molto più che articolata.
Nel merito della questione si ribadisce che l'atto della Giunta è un atto di indirizzo cui poi segue la fattibilità da parte dei tecnici. In base alle norme e alla superficie demaniale della struttura ricettiva interessata, questa avrà 80 mq.; lo scriviamo in lettere: ottanta.
A Lei sembra normale anche la pronta diffida di un privato che ha un punto blu; ma Le assicuriamo che, di contro, la cosa appare alquanto singolare, anche perché il punto blu dovrebbe affittare ombrelloni al bisogno; a meno che non si senta minacciato per il fatto che la struttura interessata non si servirà più dei suoi servizi. Ecco di questo problema l'Amministrazione non si può interessare. O forse l'interesse è dovuto ad un rancore perché la struttura in questione, come da Lei affermato, non ha concluso la compravendita. Beh, neanche di questo problema l'Amministrazione si può interessare.
Di contro Le pare strano e addirittura lesivo di privacy il fatto che l'amministrazione, dopo dieci anni, stia valutando la correttezza dell'affidamento e la completezza della documentazione. Nessuna stranezza: qui si parla di una autorizzazione rilasciata dal comune a seguito di un bando pubblico. La trasparenza e la legittimità sono d'obbligo.
Forse per Lei è normale dire di essere interessata dal problema perché i suoi genitori hanno una autorizzazione alla Biodola; autorizzazione presa quando ormai erano pensionati o quasi e di cui Lei ne è in pratica gestore in quanto sua madre, affidataria, è, come da Lei evidenziato e di questo ovviamente ci spiace, non autosufficiente; così come sicuramente Le sembrerà normale che nell'altra spiaggia più frequentata di Portoferraio, le Ghiaie, un'altra autorizzazione ce l'abbia un altro suo stretto congiunto,.
Le sembrerà normale anche il fatto che un consigliere di maggioranza, addirittura assessore all'urbanistica, abbia fatto il responsabile della sicurezza nei progetti, o meglio nei Grandi Progetti, autorizzati sotto la vostra amministrazione.
Però grida allo scandalo quando una impresa fa legittimamente una richiesta al Comune e il Comune cerca di trovare una risposta legittima. Ecco in questo caso l'Amministrazione agisce al di fuori delle norme e delle regole. Si parla addirittura di un "900 elbano.
E prima, invece, a che anni possiamo fare riferimento?
Concludendo tutto questo a Lei sembrerà normale; a qualcuno meno.
Amministrazione Comunale di Portoferraio
COMPLIMENTI ALLA CAPIATANERIA PER I VARI INTEVENTI EFFETTUATI SULLE SPIAGGE MA LI INVITEREI CORTESEMENTE A VENIRE ANCHE A POMONTE, NELLA SPIAGGIA ALLE SCALETTE , DOVE OGNI GIORNO SI ASSISTE A DEI LITIGI CON CHI HA MESSO L'OMBRELLONE E LO TIENE FINO ALLA FINE DELLA VACANZA.
SALUTI DA POMONTE
[COLOR=darkred][SIZE=4]Porti commerciali all’Elba, la Regione risponde a Mugnai (FI) che replica
«Siamo alle solite: si fa dell’Elba un’isola istituzionalmente discriminata» [/SIZE] [/COLOR]
Le spiegazioni fornite dalla giunta regionale non convincono
il Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai (FI)
«Siamo alle solite: la Regione fa dell’Elba un’isola istituzionalmente discriminata. Succede per la sanità, per i collegamenti con la terraferma e, nel caso specifico, per i provvedimenti di valorizzazione infrastrutturale». Non si ritiene soddisfatto, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai, della risposta che la giunta regionale ha fornito alla sua interrogazione sull’adeguamento infrastrutturale e dei porti commerciali di Portoferraio e Rio Marina, all’isola d’Elba, presentata nel giugno scorso.
L’atto prendeva le mosse dalle contraddizioni tra atti formali e annunci verbali tra l’assessore di settore Vincenzo Ceccarelli e il governatore Enrico Rossi. Mugnai chiedeva chiarezza, e la risposta è arrivata ma lascia fronti aperti: «Uno su tutti – incalza il capogruppo azzurro che è anche coordinatore regionale di Forza Italia – è quello dei porti commerciali per i quali i soldi, si parla di milioni mica acciughe, par di capire che non arriveranno. Da quanto scrive Ceccarelli – afferma Mugnai fresco di approfondita lettura del documento – si evince che la previsione del protocollo d’intesa Governo-Regione del 2011 che stanziava 21 milioni di euro per Rio Marina e 12 per Portoferraio è passato in cavalleria. Per l’Elba, al solito, restano le briciole. Come il contentino dell’Adeguamento Tecnico Funzionale, ATF, del porto di Rio Marina che in realtà è ancora tutto da progettare ma che rischia addirittura di peggiorare la sicurezza degli attracchi dei traghetti».
E poi c’è la questione della viabilità interna, per la quale Mugnai chiedeva una soluzione «che bypassi il centro di Rio Marina – chiedeva Mugnai – a seguito della frana della strada provinciale per sprofondamento carsico». Lì la Regione si sfila proprio: «Relativamente alle strade provinciali – recita la nota firmata da Ceccarelli – la Regione Toscana non ha competenze, ai sensi del codice della strada, per programmare e realizzare interventi, né ordinariamente titolo di spesa. Soggetto competente per la risoluzione della criticità è dunque la Provincia di Livorno». E ciao. Con buona pace di quanti sbarcano sull’Isola per ritrovarsi su una rete viaria pericolante e pericolosa.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]IPOGEO DI MARCIANA: PROF. CAMBI, ESPONGA E SI ESPONGA [/SIZE] [/COLOR]
L'ipogeo di Marciana è da qualche mese al centro di interesse multidisciplinare da parte di noti studiosi. È uscito da pochi giorni nella prestigiosa rivista scientifica RA (Restauro Archeologico, Università di Firenze) un saggio dal titolo “Conservazione dell'architettura funeraria etrusca. Il caso dell'ipogeo di Marciana scavato nel granito”. Per quanto concerne le due congetture di zecca e di neviera, avanzate rispettivamente dal Comune di Marciana e dall'archeologa Alderighi, occorrre sottolineare che la prima è stata respinta dalla prof.ssa Lucia Travaini dell'Università di Milano, curatrice fra l'altro dei due corposi volumi “Le zecche italiane fino all'Unità (Istituto Poligrafico dello Stato, 2011), mentre la seconda è stata bocciata dalla prof.ssa Barbara Aterini dell'Università di Firenze, autrice del volume “Le ghiacciaie: architetture dimenticate”, 2007. Sono in corso anche ricerche, molto promettenti, di archeoastronomia e di metrologia da parte di apprezzati e titolati specialisti. Sarebbe l'ora, perciò, che manifestassero il proprio pensiero anche professionisti nativi (o in importazione temporanea) che si stanno occupando di storia antica dell'Elba.
Mi sovviene che sul nostro scoglio, ormai da parecchi anni, opera in ambito storico-archeologico l'associazione Aithale, coordinata dal portoferraiese prof. Franco Cambi, la quale ha ambiziosi programmi e altrettanto ambiziosi obiettivi. È un decennio che le auguriamo di raggiungerli. È doveroso osservare, però, che sull'ipogeo di Marciana la predetta associazione ha mantenuto un prolungato silenzio. Altrettanto ha fatto Cambi, che se ne è stato apparentemente zitto zitto per ben tre anni.
Eppure, Cambi, lei è un archeologo elbano, questa è la sua materia, questa è la sua isola. Si mormora che l'ipogeo lei l'abbia visto ed esaminato. Perché tace? Anche se il monumento in questione non attrae il suo interesse, basta che dia un motivato contributo dicendo che a suo avviso è una zecca, o una neviera, o una stalla, o il pertugio della befana, o la domus della fata turchina. O cos'altro le sembra, foss'anche un bùo. Esponga e si esponga, prof. Cambi, magari evitando di rifugiarsi in calcio d'angolo, come ha fatto un suo collega che ha messo sullo stesso piano tutte le ipotesi in campo. Non se ne stia rinchiuso nel perimetro dello scavo di S. Giovanni.
Michelangelo Zecchini
è la verita i noleggiatori si mpossessano degli arenili liberi e se li fanno propri non avendone il diritto. i teatrini che mettono su per occupare le spiagge sono a dir poco ridicoli. ma questo è il paese degli abusivi e quindi è concesso.
a Marco Landi è stato affidato l’importante compito di coordinare la Lega Nord all’Isola d’Elba.
Immigrati all' Abetone: l' alloggio nell' albergo della località turistica non gli aggrada: si sentono in prigione "e poi non c'è internet !!". Una signora senza casa intervistata in paese: "Ma come? Io non sono riuscita ad ottenere un alloggio per me e la mia famiglia e per questi invece trovano subito posto? Io andrei anche a vivere in mezzo a loro, se mi dessero una stanza in quell' albergo!"
Non voglio spezzare una lancia a favore dei noleggiatori di lettini e ombrelloni della biodola/scaglieri che comunque sono tutti nostri paesani che conosciamo benissimo e non mi sembra che navighino nell'oro come si vuol far credere ma frequento da sempre le due spiagge e sono legato da amicizia con i senegalesi e marocchini che sono decenni che lavorano in questo golfo abusivamente o sudamericani che fanno banchetti con i loro oggetti da decenni....tutte brave persone e integrate nel territorio, corrette e disponibili discrete mai viste discutere con turisti per qualsiasi motivo o essere moleste o "pesanti " nel loro modo di proporsi e vendere, oltre che i nostri italiani con il cocco...perche' comunque sul demanio questi personaggi sono "intoccabili"e i nostri paesani vengono regolarmente denunciati o comunque additati come mostri che comunque pagano regolarmente le tasse visto che emettono regolare ricevuta anche dove noi "presupponiamo"ci sia sul lettino solo l'asciugamano??
non capisco come ancora oggi nel 2016 non avete capito che i noleggiatori di lettini usufruiscono della spiaggia libera e come tale la possiamo usare noi..quindi stendete i vostri asciugamani e piantate gli ombrelloni tra quelli del noleggiatore che sicuramente non dira' niente almeno che non provi a mandarvi via(cosa poco intelligente perche' nel caso lo denunciate potrebbero anche perdere la licenza.....)chiaramente non potete pretendere di arrivare alle 11,00 e trovare posto in prima fila ad agosto alla biodola.....comunque possibile se vi spostate verso hotel hermitage e verso lo scoglio direzione scaglieri(acqua piu' pulita)
CAPITANERIA-GUARDIA COSTIERA
Ma quale intenso lavoro di controllo della costa ????????????
Da noi a Porto Azzurro siamo nell'anarchia piu' totale.
Sono anni ormai che sempre piu' gente e soprattutto BAMBINI fanno tutti i giorni il bagno alla rossa, in mezzo a barche a motore etc.....nonostante il divieto di balneazione.
La gestione dei pontili e' ridicola: non si rispettano le distanze tra le barche e si fa benzina attaccati al pontile che ospita natanti e turisti.
tutta la spiaggia e' ormai occupata da attività commerciali.
Non si è ancora capito con certezza neanche se al molo grande e' legale ormeggiare le barche.....
Alla rossa sono anni che l'attività di noleggio barche non ha il corridoio di sicurezza per le barche.
Ogni sera viene occupata tutta la spiaggia dai gommoni per manutenzioni e lavaggi vari.
Cabine, pedane e tettoie sono attaccate al mare.
Non parliamo di come sono gestiti gli spazi ed i posti auto posizionati sul demanio.
L'entrata del porto e' tutte le sere occupata da un gran numero di barche ormeggiate.
Lungo tutto il golfo di Mola non vengono rispettate le distanze dalla costa.
La pedana del ristorante tra il defino verde ed il noleggio di barche e' sempre piu' grande.
Qualcuno ha controllato se e' assicurata, se ha la pavimentazione lavabile, se l'impianto elettrico e' certificato ?
Se tutto questo lo chiamiamo intenso lavoro ANNAMO BENE, ANNAMO PROPRIO BENE.
inevitabilmente tiriamo fuori la solita storia dei noleggiatori che abusano dell'arenile.....che con due mesi di lavoro guadagnano per tutto l'anno....le solite ricevutine...gli asciugamani...io tutti i giorni non sono alla biodola alle 9.00 ma sono a scaglieri e questa cosa la vedo fare ai privati con la differenza che a loro non viene sequestrato niente e non rilasciano nemmeno ricevute fiscali....
Io non mi scontro con nessuno. Vorrei poter veder crescere questa isola e vorrei che chi la amministra avesse il coraggio di abbandonare gli spettacoli nell 'arena che fin dall"antichità servivano solo a dare fumo negli occhi al popolo affamato ed abituato a non fare domande.
L'argomento non sono io ne' la legge che stabiliva che il Segretario fosse nominato dal Comitato su proposta del Presidente. Un accordo politico ma con requisiti indispensabili. Per conto mio avevo solo una laurea in Giurisprudenza alla LUISS di Roma dopo quattro anni di borse di studio, tesi in Diritto Pubblico dall'economia, Corso di specializzazione in" Forme di stato e forme di Governo", Master in Comunicazione Pubblica ed istituzionale, incarico di Commissario Straordinario per la messa in sicurezza delle Aree Minerarie senza prendere neppure un caffè. Il resto è storia passata. Oggi il problema non sono io.
Leggo a malincuore sulle pagine di cronaca locali on line il brutto gesto verificatosi nel pomeriggio 3 Agosto intorno alle 15.00 a Capo Perla sulla strada che porta a Straccoligno nel comune di Capoliveri.
Non posso che esprimere solidarieta'nei confronti della nostra cittadina indifesa e ferita in quel vigliacco gesto da parte di un folle aggressore.
Auguro nel breve tempo possibile che le nostre forze di Polizia identificano questo essere pietoso e gli facciano pagare quanto commesso e che non la possa fare franca.
Vincenzo Fornino.
Credo che il vero problema non sia concedere o meno un area demaniale ad una struttura, peraltro di pregio, che negli ultimi anni si è distinta per aver bonificato un area che francamente faceva schifo. Il vero problema mai risolto è quello dei punti blu, ossia noleggiatori di ombrelloni e sdraio che però utilizzano tranquillamente l'arenili come se fossero in concessione, basta passare alla biodola alle 9 del mattino che trovate già tutto apparecchiato con finti clienti, basta infatti fare due ricevute e stendere due asciugamani sulle sdraio ed il gioco è fatto, poi se casualmente passa la capitaneria e fa un verbale poco male perché con l'incasso di un giorno è bello che pagato, allora di cosa stiamo parlando! Tutti l'estate vogliono guadagnare per passare poi l'inverno a bivaccare e anche un fazzoletto di terra scatena la guerra come ai tempi della conquista del West. Polemiche estive inutili inquanto chi dovrebbe non vuole mai trovare una soluzione, buon caldo a tutti!!
Finalmente sappiamo ufficialmente con chi stanno quelli del PD, sono tutti contro l'Elba, vogliono affossarla, sono per i ROM!! Bravo Coluccia perchè non li porti a casa tua? quando faranno qualche furto sappiamo chi dovremo ringraziare.
x Viviamo Portoferraio
Infatti la cosa grave è proprio questa:
"esprimere un parere favorevole alla verifica della possibilità di affidamento di aree del demanio marittimo in favore di una attività turistico ricettiva in ampliamento di una concessione demaniale esistente".
Il tutto con un voto UNANIME da parte dell'amministrazione:
[URL]http://159.213.93.248/albopretorio/albopretorio/Main.do?id=98495&MVPG=AmvAlboDettaglio[/URL]
A questo punto mi pare evidente che tutti voi sono ormai anni che non vi presentate alla Biodola, dove per trovare un pò di spiaggia libera ci vuole il cane da caccia (come in molte altre spiagge, purtroppo). Ma, visto che "lavorate per il cittadino", secondo voi, se la continuiamo dell'altro con parcheggi a pagamento in ogni dove e concessioni su concessioni, i vostri amati cittadini, specialmente quelli giovani, cosa dovrebbero fare? Andare a prendere un ombrellone ed una sdraio in spiaggia a 20 o più euro il giorno per godersi il PROPRIO mare?
Io credo che fareste bene a farvi due domande, perchè tra un pochino vi tocca venire a fare il bagno alle Saline....e credetemi, la Biodola è parecchio meglio.
Saluti
[COLOR=darkred][SIZE=4]CONCESSIONI E PUNTI BLU [/SIZE] [/COLOR]
La polemica innescata dal Gruppo Consiliare PD in merito alla Delibera della Giunta Comunale n. 188/2016, un atto d'indirizzo con il quale si esprime un parere favorevole alla verifica della possibilità di affidamento di aree del demanio marittimo in favore di una attività turistico ricettiva in ampliamento di una concessione demaniale esistente, e in ragione di quanto previsto dal comma 8 dell'articolo 63 del regolamento urbanistico vigente, richiede di fare alcune precisazioni.
E' falso parlare di atto autorizzativo, si tentano speculazioni politiche a difesa di chissà quali interessi. Esprimere un indirizzo è legittimo e corretto, tanto più quando è supportato dalle norme, come è certamente legittimo avere diverse opinioni in merito.
Oggettivamente, si tratterebbe di un ampliamento, come da regolamento, non superiore al 5% della concessione demaniale già esistente in uso ad una società. Ampliamento non superiore, quindi, a 80 metri circa, da intendere ad esclusivo uso dei clienti della struttura senza alcuna commercializzazione.
Pare veramente strano, quindi, che si parli di illegittimità, così come pare strano ricevere una diffida dai gestori di un punto blu alla Biodola; allo stesso modo pare singolare ricevere, così prontamente, una missiva firmata solo dai consiglieri di minoranza Pellegrini e Andreoli dello stesso tenore; ovviamente non firmata del consigliere Antonella Giuzio in quanto figlia di uno dei titolari del punto blu che, per l'appunto, hanno inviato la diffida di cui sopra; e non firmata, ovviamente, dal consigliere Alessandro Mazzei, in quanto già responsabile della sicurezza della società interessata nonostante facesse parte dell'amministrazione Peria.
Pare strano, ma proviamo ad analizzare i fatti.
Alla Biodola, come altrove, sono attive spiagge libere attrezzate, cioè Punti Blu assegnati previa procedura di evidenza pubblica nel 2006. E qui se vogliamo troviamo delle "singolarità" a meno di non volerle definire, appunto, "stranezze".
Le concessioni furono richieste da ditte personali e mentre una è ancora in carico al concessionario originario, l'altra, la cui titolare ha diffidato il Comune di Portoferraio, ha subito ben due variazioni. Nonostante che alla gara avesse partecipato una sola persona, la concessione demaniale 7/2006 rep 7 del 23.06.2006, risulta rilasciata a 2 persone per una ATI (associazione temporanea d’impresa) (??????); al momento nella pratica non sono rintracciati atti e documenti afferenti questa regolarizzazione.
È ovvio che gli uffici provvederanno a chiarire questi punti e probabilmente i passaggi possono essere anche legittimi perché il regolamento comunale, articoli 21 e 22, ammette il subingresso e l'affidamento a terzi della gestione delle attività, ma l'assenza di documentazione lascia adito a dubbi.
Potremmo dire che gli articoli 21 e 22 sono norma "folkloristica" per una maggioranza consiliare, quella del PD, che si erge a tutela dei deboli, del lavoro e dei lavoratori e dell'interesse generale, poi di fatto ammette la "commercializzazione" delle concessioni, quindi, conseguentemente, la speculazione su di esse in favore esclusivo del privato, mentre poteva ben mettere vincoli più stringenti, così come ritroviamo in molti regolamenti di altre località turistiche.
Allora la tutela dello stato di fatto da parte del PD è evidente: tutela di privilegi commerciali come peraltro attesta l'ordinanza del TAR Toscana del 5 maggio 2015 quando rigetta la domanda risarcitoria, sotto forma di pagamento di euro 70.000 per mancata conclusione di contratti di cessione dell'azienda, avanzata contro il Comune di Portoferraio dalla ricorrente (madre del consigliere Giuzio) la medesima titolare del punto blu.
Peraltro, si potrebbe osservare che addirittura uno degli assegnatari della concessione della spiaggia libera attrezzata alla Biodola risulta anche titolare di altra concessione sempre nella stessa spiaggia; il soggetto in questione è della famiglia Giuzio, famiglia che con altro soggetto, addirittura, risulta titolare di punto blu alle Ghiaie; quindi, quanto meno, vi è un'altra stranezza, anche se l'altra concessione è di altra nat.
Aggiungiamo, inoltre, quale elemento essenziale che tra questa Associazione Temporanea d’Impresa e la società di cui sopra c'è stata una controversia per una compravendita del punto blu. Così come altro elemento essenziale, per capire tanto rumore, è che la controversia ha interessato anche l'amministrazione comunale di Portoferraio, come sopra detto.
Infine, rispetto alle polemiche politiche, per quanto si possa sostenere che si voleva attendere la soluzione della vicenda cosiddetta "direttiva Bolkestein" in merito alla rinnovabilità delle concessioni e alle modalità di effettuazione delle gare, rimane da domandarsi perché in tanti anni la maggioranza di centrosinistra non abbia prodotto un piano spiagge funzionale a razionalizzarne l'uso, a garantire servizi di qualità all'utenza, ad avviare l'eventuale assistenza per la sicurezza, a garantire le strutture ricettive che è inutile negarlo, vivono in simbiosi con la spiaggia, sono figlie dell'esistenza della spiaggia e senza di queste sarebbero meno attrattive con conseguenza decadenza di appetibilità della meta Elba.
Insomma, il punto di domanda è: il PD, che sicuramente è favorevole ad un confronto sulle prospettive di sviluppo (in termini di allungamento di stagione e qualificazione dell'offerta, di accessibilità all'isola) e che sa benissimo che un'amministrazione si trova a dare risposte, positive o negative a seconda della fattibilità e dell'indirizzo politico all'imprenditoria locale senza per questo gridare allo scandalo, perché si agita così tanto e, prontamente diffida per un solo atto di indirizzo non ancora concretizzatosi? Difende veramente gli interessi dei cittadini o meglio dei deboli? La risposta è chiara.
Se abbiamo un isola in ginocchio è colpa in gran parte della classe dirigente, politica, schiava dei giochi e dei fili tirati da Firenze e Piombino... nessuno escluso.
Bello scontro. Una cosa Paola. Non hai risposto. Quanti eravate al Concorso per la autorita portuale?