[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA ZECCA DI MARCIANA CHE NON C'E' E L'ARMATURA VUOTA DI AGILULFO [/SIZE] [/COLOR]
Un conoscente mi ha inoltrato queste due note, a me sconosciute fino ad oggi, comparse sul forum on line โLa Moneta.itโ a firma del piombinese Luciano Giannoni. Costui, giร nominato dalla Bulgaresi direttore dell'esposizione definita pomposamente โMuseo Numismatico e Didattico della Zecca di Marcianaโ, dove, chiunque puรฒ controllare, non c'รจ una sola moneta coniata a Marciana, cosรฌ si esprime:
1 - Agosto 2014: โLo Zecchini รจ un bravo archeologo (magari non certo "...uno dei massimi esperti di Etruscologia..." come enfaticamente lo descrive il giornalista e come spero lui stesso non si sia autodefinito) ... Infine due parole sulla "tomba etrusca" ipotizzata dallo Zecchini. Visto che non sono un etruscologo (ma conosco eminenti studiosi di etruscologia), possiamo ragionevolmente dire che ci sono motivi a favore dell'ipotesi ed altrettanti contrari e che un'approfondimento non puรฒ che essere benvenuto... Non mi pare invece che il problema debba essere affrontato con quel lieve tono di spocchia presente nelle dichiarazioni dell'amico Zecchiniโ.
2 - Agosto/Settembre 2015: โ... lo Zecchini usa un suo metodo scorretto e assolutamente indegno per un auto proclamato "archeologo di fama internazionale"... โAltra "zecchinata". Nessuno ha mai detto che il supposto ipogeo fosse "l'officina della zecca" ma piรน ragionevolmente ho sempre sostenuto che facesse parte dei vari ambienti costituenti l'officina della zecca. E' vero, non esistono prove "dirette" dell'esistenza al piano terra del cosรฌ detto Palazzo Appiani, a parte una persistente vox populi e le indicazioni del buon Zanetti che certamente non era quel coglionazzo come lo vorrebbe far apparire lo Zecchini (celeberrimo archeologo utriusque oceani)โ.
Il Giannoni, come si puรฒ osservare, nell'agosto 2014 mi qualifica come โbravo archeologoโ (bontร sua) e perfino come โamicoโ (ma quando mai, sarebbe imperdonabile). A distanza di un anno, a dimostrazione che la coerenza non รจ il suo forte, Giannoni rovescia il suo giudizio e si produce in evoluzioni degne di un trapezista, asserendo falsamente (e offensivamente) che mi sono autoproclamato archeologo di fama internazionale, senza precisare, ovviamente, in quale occasione. Da notare che un tipo che si comporta in questo modo riesce pure, evitando con cura gli specchi, a dare dello scorretto e dell'indegno al sottoscritto. Si analizzi, poi, la singolare metodologia giannoniana di ricerca, alquanto pro domo sua: le testimonianze degli autori del passato vengono da lui lodate e ritenute attendibili quando gli fanno comodo, ma diventano non credibili e da respingere quando sono d'ostacolo alle sue congetture. Primo esempio: il citato numismatico, chiamato da Giannoni 'buon Zanetti', nel 1779 rappresentava la zecca, di cui non precisava l'ubicazione, come una stanza, mentre Giannoni, per aggiustare le proprie supposizioni, ne stravolge la descrizione propalando l' ipotesi, infondata, dei โvari ambientiโ. Secondo esempio: Zanetti scriveva che nel Principato di Piombino svolgevano la loro attivitร 4 zecche (Piombino, Marciana, Rio nell'Elba, Follonica), ma Giannoni le riduce seduta stante a 2 (Piombino e Marciana), sconfessando in modo plateale la validitร della sua fonte principale (il โbuon Zanettiโ, per l'appunto). Per inciso, giร che ci siamo, diamo un'occhiata anche all'ortografia giannoniana: monsieur Giannoni, un approfondimento si scrive senza apostrofo! Forse non sarebbe male se, oltre che โeminenti studiosi di etruscologiaโ, conoscesse anche qualche eminente glottologo. Normalmente non ci penso nemmeno a sottolineare scivoloni linguistici del genere, ma di fronte a un altisonante โDirettore del Museo Numimatico e Didattico della Zecca di Marcianaโ, quale Giannoni รจ e 'si sente', sarebbe irrispettoso sorvolare.
Ma cos'รจ successo di tanto grave, in 12 mesi, da trasformare un colloquiale Luciano Giannoni in un Giannoni Luciano inacidito, insultante e lanciato in ampie capriole? Da parte mia, oggettivamente, poco o niente, solo roba da normale dialettica, ma piรน che sufficiente per innescare la reazione scomposta del Nostro, che non รจ abituato a sopportare opinioni diverse dalle sue. Ho semplicemente manifestato il mio parere, affermando in sintesi quanto segue:
โข a Marciana la โzeccaโ nei locali dell'ipogeo non c'รจ mai stata e, a dimostrarlo, esistono ben 20 'pesanti' motivazioni. Chi vorrร esaminarle, potrร trovarle in internet sotto il titolo โDe credita et ementita nummorum officinaโ.
Nel marzo 2016, a rilevare testualmente che โla zecca doveva avere altra ubicazioneโ e che โla storiografia italiana (e non solo) presenta molti casi di zecche 'inventate', o per lo meno ingigantite, per amor patrioโ, รจ intervenuta la prof.ssa Lucia Travaini dell'Universitร di Milano, considerata nell'ambiente scientifico un'autoritร in fatto di numismatica e di ambienti destinati alla funzione di zecca. Sarร concesso alla docente di esprimere liberamente il proprio pensiero, oppure ce ne sarร anche per lei per aver osato contraddire, sia pure indirettamente, il verbo del Giannoni?
A favore dell'esistenza della โzeccaโ finora il Giannoni non ha saputo fare altro che avanzare congetture evanescenti e mai avallate da qualcuno che abbia un minimo di peso scientifico. Perciรฒ lo esorto a pubblicare (ma la vedo dura) almeno una decina di motivazioni logiche e solide. Altrimenti la sua ambita carica di direttore rischierร di apparire (e di essere) priva di significato e 'vuota', un po' come l'armatura di Agilulfo, il cavaliere inesistente di Italo Calvino.
Michelangelo Zecchini
P. S. A questo mio intervento, che considero una replica doverosa, non ne seguiranno altri. Considerati i pregi dell'interlocutore, continuare sarebbe inutile. Faccio presente che da sempre accetto critiche, ironie e sarcasmi in quanto espressioni del diritto di opinione, ma non tollero nรฉ le falsitร , nรฉ le offese, nรฉ coloro i quali, come il Giannoni, le utilizzano volentieri (M. Z.).