[COLOR=darkred][SIZE=5]Facciamo chiarezza sulla 'settimana corta'. [/SIZE] [/COLOR]
Per favore, ora parliamo seriamente di scuola! Sotto il sole d'agosto c’è chi giustamente pensa ad altro, ma a guardare bene non manca molto all'inizio del nuovo anno scolastico e noi docenti il primo di settembre ci troveremo ad approntare l'organizzazione curricolare in tutta la sua complessità.
Piace a tutti quanti parlare della scuola e dei suoi disservizi, ormai è un luogo comune lamentarsene. Quest’estate a Portoferraio la polemica ha assunto toni piuttosto accesi riguardo la cosiddetta 'settimana corta' alla scuola media. Sui social abbiamo letto, riassumiamo brevemente, che i docenti pretendono di restare a casa il sabato per esigenze personali, senza curarsi minimamente dei bisogni formativi degli alunni, i quali verrebbero trattenuti a scuola per un tempo eccessivamente lungo ed oberati da una giornata scolastica senza tregua.
Ebbene, ci preme precisare che la scelta non è personalistica, né è nostra intenzione sottoporre i nostri alunni a ritmi di lavoro insostenibili. Prima di arrivare a quella delibera collegiale che ha determinato la proposta della settimana corta discussa poi dal Consiglio d'Istituto e in seguito sottoposta in forma di sondaggio ai genitori, ci siamo largamente confrontati ponendoci vari interrogativi.
Ci siamo chiesti se il riposo settimanale di due giornate consecutive possa giovare ad un maggior recupero di energie nei ragazzi; la risposta è sì, sicuramente.
Ci siamo chiesti se la giornata scolastica di sei ore possa risultare eccessivamente pesante per loro; abbiamo individuato la soluzione nell’articolazione della mattinata con due momenti di pausa (alle 10:00 e alle 12:00), affidando alla competenza professionale del docente la modulazione di compiti più e meno gravosi (in altre parole, lezioni iniziali più impegnative e lezioni terminali più leggere, qualsiasi sia la disciplina).
Ci siamo chiesti se un'organizzazione curricolare su cinque giorni possa andare incontro alle esigenze delle famiglie; a questo proposito, abbiamo da tempo verificato che puntualmente numerosi alunni vengono prelevati dai genitori a partire dalle 10:00 del sabato mattina, soprattutto per motivazioni legate alle attività sportive. Inoltre il sabato si contano più assenti rispetto agli altri giorni della settimana, segno evidente di esigenze di spostamenti verso il continente dovuti a motivi personali.
Ci siamo chiesti anche se la pratica della 'settimana corta' possa giovare alla vita della famiglia, sia essa di struttura tradizionale o policentrica, o allargata; la risposta è sì, nella complessità della vita odierna si ha bisogno di tempi liberi più distesi.
Ci siamo chiesti se una nuova organizzazione curricolare con orario di sei ore possa ostacolare il buon funzionamento delle attività delle classi a Indirizzo musicale; quindi abbiamo pensato di poter dare a tali classi un’organizzazione diversa e adeguata alle esigenze dettate dall’impegno della pratica strumentale.
La nostra proposta si basa inoltre sull'osservazione di, altre realtà scolastiche del territorio nazionale che hanno da anni strutturato il tempo scuola in cinque giorni settimanali. Vero è che ogni realtà territoriale ha le proprie peculiarità. Proprio per questo il Collegio dei docenti ha proposto un anno di sperimentazione della nuova organizzazione oraria, al termine del quale le famiglie potranno esprimere il loro parere riguardo l’esperienza effettuata e quindi confermare o meno tale tipo di organizzazione.
Tornando alle esigenze formative degli alunni, esse restano di diritto al primo posto nella scala delle motivazioni che hanno portato i docenti a scegliere la 'settimana corta’. Il bisogno di apprendere di ciascun alunno, il suo percorso individuale, le sue difficoltà, il suo ritmo di apprendimento, la sua interazione nel gruppo costituiscono la sfida quotidiana del docente il cui lavoro ha la finalità del raggiungimento di competenze sociali e di cittadinanza oltre che disciplinari. La riduzione dell'impegno settimanale può giovare ad una ripresa più vivace e produttiva il lunedì mattina con l'apporto nel gruppo di esperienze di vita personale.
Purtroppo ormai i docenti hanno assunto nell'immaginario collettivo nazionale un'aura negativa e tutto ciò che fanno o propongono sembra, come in questo caso, avere fini personalistici e di convenienza. Se fino ad oggi abbiamo ritenuto opportuno restare in silenzio è per rispetto e stima nei confronti del Dirigente Scolastico Prof.ssa Battaglini che ci rappresenta e che si è fatta portavoce delle nostre scelte; per rispetto e fiducia nei confronti del Consiglio d'Istituto che rappresenta la pluralità delle componenti scolastiche; per rispetto di tutti quei genitori che hanno di diritto espresso la loro scelta, sia essa stata favorevole o contraria, senza poi lamentarsi dell’esito raggiunto. Dal momento però che tanto discredito si sta gettando sui docenti e sulla scuola, sia con cicaleccio da supermercato che con interventi sui social e su piattaforme giornalistiche locali, abbiamo ritenuto opportuno spiegare quali sono state le ragioni ponderate della nostra scelta e chiarire le finalità educative ad essa legate.
Riteniamo che fare scuola debba costituire una pratica quotidiana di confronto, condivisione, sperimentazione e collaborazione. Pertanto chiediamo alle famiglie di considerare le nostre motivazioni e di dare credito alle nuove possibilità didattiche che potrebbero nascere da questa scelta, invece di arroccarsi su posizioni difensive del consueto. Si sa che ogni qual volta nella scuola si è verificato un cambiamento, esso ha prodotto polemiche e prospettive apocalittiche, per poi magari scoprire che la nuova formula meglio si adattava alle esigenze della comunità e del singolo. Non ci facciamo sentire dunque per buttarla in polemica, anzi per far sì che essa venga del tutto abbandonata, e per cercare la collaborazione ai fini della qualità formativa della scuola, bene di tutti.
Un gruppo di docenti
Sc. Secondaria 'G. Pascoli', Portoferraio
113273 messaggi.
Ho letto il comunicato di Elba PhotoFest nel quale però manca la cifra del contributo. Forse sarebbe stato opportuno anche indicare quanto il Comune aveva intenzione di dare in modo che la discussione al riguardo abbia completezza di dati... 😎 😎 😎
Signore di Campo, si guardi o riguardi il servizio in Tv...è spiegato molto bene. Buon Ferragosto!
per il problema,cavoli io una soluzione l'avrei:basterebbe allargare la careggiata a monte di due metri,per un bel tratto e fare dei posteggi a pagamento(ce ne verrebbero molti)
MA E' VERO CHE UN MEDICO GENERICO TRA L'ALTRO ARROGANTE E OFFENSIVO CON PAZIENTI E FAMIGLIARI, FUORI ORARIO DI REGOLARE LAVORO, VA A DARE UNA MANO IN PRONTO SOCCORSO PERCEPENDO €. 800, 00 ALLA VOLTA????
QUALCUNO PUO' RISPONDERE?
NOI SPUTIAMO L'ANIMA PER UNO STIPENDIO DA FAME E TROTTIAMO COME CAVALLI, SE FOSSE VERO E' DA DENUNCIARE NON SOLO LUI MA CHE LE CONSENTE DI POTERLO FARE.
Chi non può firmarsi (lo farei volentieri solo che a me licenziano mentre chi se ne approfitta e offende pazienti inermi resta sempre lì)
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ASSENZA DI ADEGUATE INDICAZIONI STRADALI PER RAGGIUNGERE L'OSPEDALE [/SIZE] [/COLOR]
Non è difficile essere fermati da auto in transito che chiedono preoccupati dove si trova l’ospedale dell'Elba .
A questo proposito ci rivolgiamo al sig. Sig. Sindaco affinché si provveda, quanto prima, al posizionamento di segnaletica che indirizzi verso L’ospedale civile Elbano
Il nostro nosocomio che si trova in una traversa di Via Carducci, denominata via Giardini e praticamente sconosciuto ai forestieri che in caso di bisogno si debbano recareal pronto soccorso o alla ricerca di un medico,
Sia nella via principale che nella traversa in questione manca una indicazione visibile dell'ospedale, questa carenza rende complicato raggiungere l’ospedale , specialmente, per chi, da fuori elba , arriva dal porto o da altri comuni dell’isola e deve deviare proprio in quel punto per raggiungere la struttura ospedaliera.
Sarebbe quindi opportuno e crediamo anche a norma di legge intervenire come ci sembra di evincere dall’ Art. 39 Cod. strad:
Il segnale OSPEDALE deve essere usato per indicare la vicinanza di ospedali, case di cura, cliniche, istituti di ricovero per ammalati; esso ha, fra l'altro, lo scopo di invitare gli utenti della strada ad adottare le precauzioni dovute ed in particolare ad evitare i rumori. Il nome dell'ospedale o delle altre case indicate può essere riportato su pannello integrativo modello II.6; qualora l'ospedale comprenda un pronto soccorso, il segnale deve essere abbinato con quello di PRONTO SOCCORSO
Caro signore mi fa piacere che vi sia piaciuto il sevizio del peggiore presidente del parco che abbiamo mai avuto ma io che risiedo a Campo vivo in un appartamento in un condominio regolarmente costruito nel 1972 con regolari permessi e a seguito del l'alluvione ho avuto danni per 15.000 euro e nessun rimborso! Quindi non di preoccupi troppo su chi deve rimborsare!
ma risultano pure simpatiche ste signore della sera in piazza, non fanno di male a nessuno, ma il troppo stroppia e tutte le sere ste parodie di risate, versi e urla sinceramente dopo un po' annoiano tutto qui.........
Se può essere utile, andarsi a vedere la segnaletica presente, dove all'inizio della via POZZO VECCHIO un cartello stradale indica centro storico con sopra direzione obbligatoria, mentre dopo pochi metri è presente un'altro cartello che indica ZTL che non è installato ai bordi della suddetta via ma nel piccolo parcheggio presente e spesso non visibile visto che non è ad una altezza giusta ed in una posizione "infelice?" Non lo so, ma forse questo è il motivo per cui molti automobilisti percorrono questo tratto sia di giorno che di sera/notte, rischiando peraltro una multa molto salata.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA ZECCA DI MARCIANA CHE NON C'E' E L'ARMATURA VUOTA DI AGILULFO [/SIZE] [/COLOR]
Un conoscente mi ha inoltrato queste due note, a me sconosciute fino ad oggi, comparse sul forum on line “La Moneta.it” a firma del piombinese Luciano Giannoni. Costui, già nominato dalla Bulgaresi direttore dell'esposizione definita pomposamente “Museo Numismatico e Didattico della Zecca di Marciana”, dove, chiunque può controllare, non c'è una sola moneta coniata a Marciana, così si esprime:
1 - Agosto 2014: “Lo Zecchini è un bravo archeologo (magari non certo "...uno dei massimi esperti di Etruscologia..." come enfaticamente lo descrive il giornalista e come spero lui stesso non si sia autodefinito) ... Infine due parole sulla "tomba etrusca" ipotizzata dallo Zecchini. Visto che non sono un etruscologo (ma conosco eminenti studiosi di etruscologia), possiamo ragionevolmente dire che ci sono motivi a favore dell'ipotesi ed altrettanti contrari e che un'approfondimento non può che essere benvenuto... Non mi pare invece che il problema debba essere affrontato con quel lieve tono di spocchia presente nelle dichiarazioni dell'amico Zecchini”.
2 - Agosto/Settembre 2015: “... lo Zecchini usa un suo metodo scorretto e assolutamente indegno per un auto proclamato "archeologo di fama internazionale"... “Altra "zecchinata". Nessuno ha mai detto che il supposto ipogeo fosse "l'officina della zecca" ma più ragionevolmente ho sempre sostenuto che facesse parte dei vari ambienti costituenti l'officina della zecca. E' vero, non esistono prove "dirette" dell'esistenza al piano terra del così detto Palazzo Appiani, a parte una persistente vox populi e le indicazioni del buon Zanetti che certamente non era quel coglionazzo come lo vorrebbe far apparire lo Zecchini (celeberrimo archeologo utriusque oceani)”.
Il Giannoni, come si può osservare, nell'agosto 2014 mi qualifica come “bravo archeologo” (bontà sua) e perfino come “amico” (ma quando mai, sarebbe imperdonabile). A distanza di un anno, a dimostrazione che la coerenza non è il suo forte, Giannoni rovescia il suo giudizio e si produce in evoluzioni degne di un trapezista, asserendo falsamente (e offensivamente) che mi sono autoproclamato archeologo di fama internazionale, senza precisare, ovviamente, in quale occasione. Da notare che un tipo che si comporta in questo modo riesce pure, evitando con cura gli specchi, a dare dello scorretto e dell'indegno al sottoscritto. Si analizzi, poi, la singolare metodologia giannoniana di ricerca, alquanto pro domo sua: le testimonianze degli autori del passato vengono da lui lodate e ritenute attendibili quando gli fanno comodo, ma diventano non credibili e da respingere quando sono d'ostacolo alle sue congetture. Primo esempio: il citato numismatico, chiamato da Giannoni 'buon Zanetti', nel 1779 rappresentava la zecca, di cui non precisava l'ubicazione, come una stanza, mentre Giannoni, per aggiustare le proprie supposizioni, ne stravolge la descrizione propalando l' ipotesi, infondata, dei “vari ambienti”. Secondo esempio: Zanetti scriveva che nel Principato di Piombino svolgevano la loro attività 4 zecche (Piombino, Marciana, Rio nell'Elba, Follonica), ma Giannoni le riduce seduta stante a 2 (Piombino e Marciana), sconfessando in modo plateale la validità della sua fonte principale (il “buon Zanetti”, per l'appunto). Per inciso, già che ci siamo, diamo un'occhiata anche all'ortografia giannoniana: monsieur Giannoni, un approfondimento si scrive senza apostrofo! Forse non sarebbe male se, oltre che “eminenti studiosi di etruscologia”, conoscesse anche qualche eminente glottologo. Normalmente non ci penso nemmeno a sottolineare scivoloni linguistici del genere, ma di fronte a un altisonante “Direttore del Museo Numimatico e Didattico della Zecca di Marciana”, quale Giannoni è e 'si sente', sarebbe irrispettoso sorvolare.
Ma cos'è successo di tanto grave, in 12 mesi, da trasformare un colloquiale Luciano Giannoni in un Giannoni Luciano inacidito, insultante e lanciato in ampie capriole? Da parte mia, oggettivamente, poco o niente, solo roba da normale dialettica, ma più che sufficiente per innescare la reazione scomposta del Nostro, che non è abituato a sopportare opinioni diverse dalle sue. Ho semplicemente manifestato il mio parere, affermando in sintesi quanto segue:
• a Marciana la “zecca” nei locali dell'ipogeo non c'è mai stata e, a dimostrarlo, esistono ben 20 'pesanti' motivazioni. Chi vorrà esaminarle, potrà trovarle in internet sotto il titolo “De credita et ementita nummorum officina”.
Nel marzo 2016, a rilevare testualmente che “la zecca doveva avere altra ubicazione” e che “la storiografia italiana (e non solo) presenta molti casi di zecche 'inventate', o per lo meno ingigantite, per amor patrio”, è intervenuta la prof.ssa Lucia Travaini dell'Università di Milano, considerata nell'ambiente scientifico un'autorità in fatto di numismatica e di ambienti destinati alla funzione di zecca. Sarà concesso alla docente di esprimere liberamente il proprio pensiero, oppure ce ne sarà anche per lei per aver osato contraddire, sia pure indirettamente, il verbo del Giannoni?
A favore dell'esistenza della “zecca” finora il Giannoni non ha saputo fare altro che avanzare congetture evanescenti e mai avallate da qualcuno che abbia un minimo di peso scientifico. Perciò lo esorto a pubblicare (ma la vedo dura) almeno una decina di motivazioni logiche e solide. Altrimenti la sua ambita carica di direttore rischierà di apparire (e di essere) priva di significato e 'vuota', un po' come l'armatura di Agilulfo, il cavaliere inesistente di Italo Calvino.
Michelangelo Zecchini
P. S. A questo mio intervento, che considero una replica doverosa, non ne seguiranno altri. Considerati i pregi dell'interlocutore, continuare sarebbe inutile. Faccio presente che da sempre accetto critiche, ironie e sarcasmi in quanto espressioni del diritto di opinione, ma non tollero né le falsità, né le offese, né coloro i quali, come il Giannoni, le utilizzano volentieri (M. Z.).
buongiorno,
a Cavoli ci lavoro ed in effetti adesso la situazione del traffico è insostenibile, una unica strada per scendere alla spiaggia e risalire e FORTUNATAMENTE regolata da un semaforo .L'altra mattina mi sono permessa di chiamare i vigili urbani , dato che il traffico era bloccato, mi è stato risposto che trovato un collega disponibile sarebbe stato inviato, ahime' non si è visto nessuno e dopo un po' la situazione si è sbloccata .
Data l'esiguità dei parcheggi in basso, già completi alle 8,00 di mattina è inutile scendere;
data l'esiguità dei parcheggi lato strada ( con effettiva presenza di vigili a multare le auto parcheggiate in malo modo ) ;
come fa il nostro famigerato turista a prendere il posto davanti al mare ?????
Parcheggio selvaggio stamattina verso le ore 8 vicino alle Poste a Marina di Campo. C'erano dei posti liberi nel campo sterrato. Ma la gente fa prima lasciare le proprie auto dove capita. Non se ne fregano se bloccano la strada agli altri. Ho foto anche con le targhe delle 2 macchine parcheggiate fuori dalle strisce da mettere a disposizione dei vigili se loro me lo chiedono.
Anche a Cavoli si fermano sulla strada a senso unico alternato regolato da semafori per far salire / scendere le persone bloccando la strada. Le macchine che sono passati col verde si trovano bloccati sulla strada a senso unico quando gia' e' scattato il verde nell'altra direzione.
Perché non pubblicate le foto di queste signore che prendono per i fondelli i passanti?
L'altra sera su Rai 1 è passato un bel servizio sull'Isola d'Elba condotto dal Dott. Mario Tozzi.
Sentire che sull'isola vi sono 30.000 abitanti e 20.000 case, mi ha sconcertato.Ha spiegato che a Marina di Campo sono stati fatti errori di costruzione...mi chiedo: quando arrivano le alluvioni, invece di chiedere soldi allo stato non sarebbe opportuno chiederli a chi concede permessi a iosa su tutto il territorio? 😀
le signore in questione tutte le santi sere puntuali mettono su dei veri e propri teatrini imbarazzanti fatti di risate isteriche, versi incredibili e schiamazzi di ogni tipo! tutto questo in piazza? ma dai... alcuni turisti lì per lì hanno creduto ad una parodia creata ad arte. poi ho notato che i commercianti fanno finta di niente, beh' magari portano gente! comunque non è divertente e a lungo vengono anche a noia, donne che si lasciano andare a grasse risate e ce né per tutti i passanti (come si dice fanno i "cappotti" a chiunque, cosa che con questi caldi non va affatto bene)! Smettetela dai care signore e andate a mettere un po' i piedi in bagno la sera! buon ferragosto
Caro amico,
io non sono di Cavoli, e ho solo portato degli ospiti diversamente abili al mare a Cavoli trovandomi bloccato nel mezzo della ripida salita per dei deficienti che devono caricare e scaricare le loro cose del mare e le persone, comunque vedremo quando arriveranno i migranti a Campo nell'Elba se sarete ancora tutti soddisfatti del Commissario Prefettizio e ringrazierete quei sette che si sono dimessi e hanno fatto decadere il consiglio comunale.
I Migranti a Campo nell'Elba
P.S.
Per dirigere il traffico basta mandare qualcuno di quei tanti che lavorano negli uffici comunali ...
Grazie Sig. Prianti e buona giornata!
[COLOR=darkred][SIZE=4] Elba PhotoFest - Campo nell'Elba 10 agosto 2016 [/SIZE] [/COLOR]
A causa del commissariamento del Comune di Campo nell'Elba (unico ente finanziatore della manifestazione in oggetto), informiamo che purtroppo siamo costretti ad annullare l'evento dell'Elba PhotoFest 2016 con tutte le manifestazioni ad esso collegate in quanto, a 22 giorni dall'inaugurazione, il Commissario nominato ha ritenuto di dover modificare le decisioni a suo tempo prese dall'Amministrazione precedente, tagliando drasticamente il finanziamento.
Nell'incontro che abbiamo avuto ci è stato prospettato un eccessivo ridimensionamento del progetto che è già in fase conclusiva, senza peraltro alcuna garanzia o tempi certi.
Accettando queste condizioni ci saremmo trovati nella difficile posizione di dover fare scelte che non riteniamo giusto fare e che avrebbero snaturato l'essenza di Elba PhotoFest.
L'organizzazione, iniziata un anno fa, era già alla fase finale ed in attesa delle opere di artisti di livello internazionale come Alberto Ghizzi Panizza (Nikon School, ed opere su Discovery Channel, Daily Record, Daily Telegraph, Daily Mail, Metro, Huffington post, Le Matin, The Guardian online, sul Times, Vanity Fair, Gazzetta di Parma, La Repubblica, Panorama e molte altre), Filppo Venturi (premiato al Sony World Photography Awards), Zoe Vincenti (pubblicazioni su National Geographic Traveller USA/Cina/ India, D-la Repubblica, The Oprah Magazine, Wirtshafts Woche, Cosmopolitan, Elle, Wired, Touring, Rolling Stone, Internazionale, Sportweek. Dal giugno 2016 entra a far parte dell’agenzia fotografica LUZ) e Monica Bonacina (“senzaSENSOunico”,1° edizione “ExpoPhoto2015”, Hangzhou, Cina, Novembre 2015).
Ringraziamo, oltre i fotografi appena citati, tutti coloro che hanno aderito al Concorso/Circuito Off inviando i propri lavori, gli esercizi commerciali di Marina di Campo che avevano dato gratuitamente la loro disponibilità ad ospitare le mostre del Circuito Off, la Gestione Associata degli Archivi Storici dei Comuni Elbani, e tutti coloro che dall'inizio ci hanno sostenuto.
Elba PhotoFest
Collettivo Phoft
Circolo Culturale Le Macinelle
MUM Museo Mineralogico Luigi Celleri