Il nostro Tg con l'intervista al neo eletto sindaco di Rio Marco Corsini
pubblicato il 15 Maggio 2023
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19:16
pubblicato il 15 Maggio 2023
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Solidarietà e attenzione per la ricerca scientifica sono state le leve che nella mattina di domenica 14 maggio, in concomitanza con la Festa della Mamma, hanno stimolato la cittadinanza e gli ospiti a rispondere al tradizionale richiamo della distribuzione dell’Azalea della Ricerca a favore dell’AIRC.
È questo in sintesi il commento soddisfatto degli esponenti del Lions Club Isola d’Elba che, come di consueto, organizza la manifestazione a Portoferraio in Piazza Cavour e in una seconda postazione nel sagrato della Chiesa di San Giuseppe.
Le 328 piantine assegnate a Portoferraio sono state tutte rapidamente distribuite nel corso della mattinata procurando un ammontare di Euro 6.000,00 che verrà devoluto interamente al Comitato Toscana AIRC di Firenze.
Il Presidente del Lions Club rivolge un sentito ringraziamento per la collaborazione alla buona riuscita dell’evento all’Amministrazione Comunale, alla Polizia Municipale, agli operatori dell’ESA e a tutti coloro che hanno inteso dare il proprio contributo alla nobile causa.
URGONO SOLUZIONI IMMEDIATE E STRUTTURALI.
"Impossibile trovare alloggi per il personale Sanitario dell'ospedale di Portoferraio".
Questa è la denuncia preoccupata del "NurSind" (sindacato infermieri) vista l'impossibilità di trovare un alloggio, o una sistemazione decorosa, agli infermieri e agli OSS che arrivano sull'isola per assistere i pazienti Elbani. Questo stato di cose può provocare situazioni di rinunce a firmare il contratto di assunzione al punto che nella stagione estiva il nostro ospedale si venga a trovare senza per personale necessario all'assistenza dei ricoverati.
Anche su questo tema importante per la gestione e la vita della sanità Elbana non si è mai concessa la giusta attenzione e data la priorità che merita, poiché trovare una sistemazione abitativa per il personale sanitario che ricopre ruoli impegnativi e determinanti nel nostro distretto sanitario sarebbe di "vitale" importanza per la struttura e per i pazienti che la occupano. Siamo consapevoli che le bacchette magiche sono esaurite però forse delle soluzioni si potrebbero trovare: 1) nel periodo Covid l'ASL ha preso in gestione un intero Residence nelle vicinanze di Lacona, e potrebbe farlo anche nel periodo estivo; 2) continuare a promuovere, in unione con la conferenza dei sindaci Elbani, la GAT (Gestione Associata Turismo) e l'Associazione Albergatori, una manifestazione di interesse adeguata e dignitosa per incentivare le strutture ricettive Elbane che desiderano questo tipo di ospitalità per tutto l'anno; 3) sistemare e utilizzare come foresterie gli immobili dismessi di proprietà ASL o Comunali (nei 7 Comuni) così come la ex Polizia Stradale di Portoferraio.
Un discorso più approfondito lo si potrebbe fare anche sulle Foresterie esistenti e in allestimento che, come le "Case della Salute" sono sempre tesoretto di propaganda elettorale.
Insomma, come sempre, a voler trovare delle soluzioni si pensa male, a voler restare inermi, si ragiona bene.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
[COLOR=red]L'acqua è pubblica, cioè di tutti, ma se, tramite una concessione, ne riserviamo un quantitativo per esigenze personali o aziendali, si preclude agli altri la possibilità di poterla utilizzare; il canone è pertanto il corrispettivo dovuto per questo diritto.
Usare l'acqua comporta anche impatti più o meno pesanti sull'ambiente, per contrastare i quali occorrono investimenti. Il canone deve tenere conto pertanto anche di queste componenti aggiuntive di costo, come prevede la normativa europea.
La Regione Toscana con Regolamento 61/R/2016 e s.m.i. ha disciplinato le modalità di rilascio delle concessioni per l'utilizzo della risorsa idrica, definendo inoltre i criteri per la determinazione del canone annualmente dovuto.
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Tutti coloro che derivano e utilizzano acque pubbliche sono obbligati a pagare il canone annuo. Pagando il canone ci si riserva il diritto di prelevare un determinato quantitativo di acqua, stabilito nell'atto di concessione. [/COLOR]
Voglio aggiungere una mia considerazione per quanto riguarda la situazione idrica specifica Elbana dove più o meno la metà della risorsa idrica locale disponibile viene estratta da privati.
Per soddisfare le esigenze della popolazione e far fronte al periodo turistico, un'analoga quantità deve essere importata dalla val di Cornia con la condotta sottomarina.
Non ho idea di quanto sia il contributo totale dei canoni pagati dai proprietari dei pozzi privati, ma visto che il canone è zero se il prelievo è dichiarato per uso privato e visto come vanno le cose in questo paese, dai condoni all'evasione fiscale ed alle impunità per decorrenze dei termini ed altre furbate, penso che questo contributo sia molto vicino allo zero. Morale, chi non ha il pozzo, paga tutto anche per chi consuma migliaia e migliaia di metri cubi d'acqua con tutta probabilità senza contribuire per niente niente.
Riese
Per prima cosa, qualcuno si legga le norme relative al titolo del proprietario sull'acqua presente nel fondo di proprietà, così si chiarisce le idee, su cosa può o non può fare, invece di fare tanta "propaganda espropriativa" come in questi ultimi giorni sta andando tanto di moda.
Secondariamente, quello che dice "marco" nel suo messaggio, sono anni che il Dott. Meneghin lo porta avanti con tutti i progetti e risvolti del caso (con un recupero enorme di acqua sia sorgiva che piovana, ecc….) con un impatto pressochè invisibile……………..ma qualcuno continua a fare finta di nulla……perchè.
Io mi rispondo, perchè è più comodo pomparla e dissalarla dal mare e poi disperderla per un buon 40 %, più o meno, tanto a pagarla sono gli altri …………………….
Bella mì giustizia e buona amministrazione nei confronti del "popolo sovrano".