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Caro Paternò,
l'amico che ti consiglia di non recarti a Rio è un po pessimista, ma coglie nel segno.
Andreotti diceva : A parlar male del prossimo si fa peccato, ma ………spesso ci si indovina.
Questo paese che effettivamente ha cambiato volto negli ultimi anni ( nelle facciate pagate dai proprietari )non è più una terra dove vivere felicemente.
I giovani sono senza lavoro, chi decide di mettere su famiglia non trova case, è difficile anche gestirsi il tempo libero vista l'inesistenza di opere sociali e la difficoltà sempre crescente di andare liberamente a farsi i fatti propri.
Il turismo non è decollato ed il poco che abbiamo è sempre più un turismo " mordi e fuggi ".
Questo non permette a chi lo volesse fare di investire in questo settore con ritorni positivi per se e per la popolazione.
Il Parco minerario, il porto turistico, il villaggio paese, la costruzione di nuove strutture ricettive sono solo pratiche cartacee o poco più, dei timidi tentativi ancora in embrione ( sono anni ormai ).
E sullo sfondo una collettività che sofre, non si sviluppa, non riesce a progettare il proprio futuro nel paese dei propri genitori.
Che dire poi dell'altro amico riese che prova a fare la difesa di ufficio all'avvocato.
Personalmente mi sembra fatta dal guardiano della rivoluzione in persona.
Un vero e proprio pitbull di quelli cattivi che azzanna dissidenti politici e cibo nella stessa maniera.
Sta li da oltre 40 anni e mai sazio ci prova sempre e sempre con successo.
Beato lui !
Potrebbe essere l'ennesimo problema del nostro paese:
un ricambio politico che non c'è mai stato e che porta sempre al potere i soliti " gruppi ".
Caro Paternò sono convinto, nonostante tutto, che non retrocederai di una virgola su quanto hai affermato, anzi ti servirà da stimolo per affrontare e denunciare nuovi problemi e soprusi per la nostra Isola e la sua gente.