[COLOR=darkblue]"C'ERA UNA VOLTA UN' ISOLA, [/COLOR] …..un paese chiamato Portotroiaio.
Al tempo dal Castello del Biscotto governava il borgomastro Periberto, asceso al potere in circostanze tutt'oggi ancora da chiarire,"…. ma non contento di ciò, e visto che ormai il potere ce l’aveva in pugno, pensava che i suoi concittadini fossero tutti intenti ad altre faccende e lo lasciassero rimanere ancora un po'.
Si sa, il potere logora chi non l'ha e lui voleva ancora averne…..
Non era noto a tutti , che si era venduto il Castello, e tutti gli arredi, al governatore Kammaffà, ma anche al Granduca Claudio II di Toscana, e costoro dettavano la loro legge edriscuotevano le loro imposte sulla pelle degli ignari cittadini.
Il Barone Maurigi era lì per controllare tutto quello che succedeva e a volte il povero Borgomastro Periberto neppure si immaginava cosa facesse, pensando di essere lui a regnare e a decidere….
Il Barone Maurigi, zitto zitto, faceva costruire i castelli, ma solo a chi stimava degno di cotanto onore, o prometteva che si sarebbero costruiti, così come anche dove appoggiare le navi e dove avrebbero trovato alloggio, i suoi amici potenti, nelle nuove locande costruite lì vicino. Per farlo aveva anche una squadra di bravi muratori, famosa nel Granducato per aver costruito in largo ed in lungo e aver sottratto, con l’inganno, anche un altro porto lì vicino al Barone Baunetti.
Doveva rimanere insieme a Periberto, continuando a fare moine, anche se la vicinanza gli dava un po’ noia, perché il Borgomastro gli sembrava un po’ troppo semplice per lui, che era così bravo, anche a fare il politicante…
E poi Periberto stava per essere smascherato, correva finalmente la voce che per salire al trono si fosse messo d’accordo, con certi amici suoi, per eliminare il vecchio Borgomastro e prendere il suo posto.
Ma Giovanni Dalle Bande Rosse aveva sfoderato la spada e ora minacciava di sfidare a singolar tenzone l'usurpatore Periberto che. non aveva mai avuto molto coraggio e tentennava, senza raccogliere il guanto della sfida…
Segue…. 🙁