ho volutamente omesso le proposte inerenti, urbanistica, trasporti, risorse energetiche, idriche, depurazione, ciclo dei rifiuti, non perché siano meno attuabili, bensì in quanto non sono competente in materia e mi riservo di esprimere opinioni.
Premesso ciò, vorrei capire cosa ci sia di “rivoluzionario” nei seguenti propositi estratti dal programma della lista civica “unaltracitta”:
• applicare il metodo di governo della democrazia partecipativa ovvero:
a) informare il Cittadino sulle risorse attuali che offre il territorio e sulle problematiche;
maggiori che affliggono la Città;
b) convocare il Cittadino in Assemblee Pubbliche dove si possa discutere tali problematiche;
portando ognuno il proprio bagaglio di esperienze, conoscenze, idee per cercare
soluzioni che considerino in primo luogo il BENE COMUNE;
c) informare ulteriormente i Cittadini non presenti delle conclusioni delle assemblee, lasciando;
un nuovo spazio per eventuali interventi;
d) destinare le risorse economiche secondo le priorità che emergono da tali discussioni;
• dare a Portoferraio quello che gli spetta nel contesto delle presenze turistiche elbane creando una crescita economica compatibile, generatrice di lavoro “vero” e non precario, rendendo fruibili in maniera continua, organizzata, animata e intelligente le strutture culturali;
• attivare, laddove non arrivi l’ente pubblico, “vere” cooperative di lavoratori e professionalità locali;
• rilanciare l’economia cittadina sostenendo artigianato, agricoltura e commercio; costituire un osservatorio dei prezzi che vigili istituzionalmente sul carovita;
• attuare un piano straordinario per l’edilizia popolare con l’uso immediato del “canone CASALP”(120.000 Euro annui) e risorse aggiuntive reperibili nel bilancio comunale;
• attivare soluzioni per le emergenze abitative (baraccopoli degli Orti,Palazzo Coppedé, sfrattati);
• aumentare gli stanziamenti per l’aiuto alle famiglie in difficoltà per l’integrazione dei canoni di locazione e per i mutui per la prima casa;
• agevolazioni per il riuso e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente
• potenziare il settore dell’emergenza-urgenza e creare di una adeguata
piazzola elisoccorso;
• riorganizzare il pronto soccorso ospedaliero con organici adeguati a livello medico
e infermieristico; presenza costante in ospedale di un medico anestesista 24 ore su 24 e del medico radiologo;
• costituire una Unità di Terapia Intensiva Cardiologia;
• garantire anche all’Elba la possibilità per le donne di optare per il parto indolore;
• potenziare i servizi sul territorio con particolare attenzione alla prevenzione e
all’assistenza domiciliare;
• prevedere il rimborso delle spese sostenute dai cittadini per recarsi e permanere nei luoghi di cura del continente;
• rilanciare e portare a compimento l’idea del polo scolastico- universitario dell’ex caserma della Guardia di Finanza;
• prevedere incentivi (borse di studio e prestiti d’onore) per i giovani che intendano acquisire tramite gli studi, professionalità che, seppur richieste sul nostro territorio, non vengono mai ricoperte da giovani elbani;
• favorire il mondo dello sport nella sua costante crescita;
• destinare le risorse necessarie a far si che Portoferraio raggiunga gli standard nordeuropei nel rapporto posti nido – popolazione;
• attivare altre tipologie di servizio in modo da differenziare l’offerta (ludoteche, baby parking, ACCOGLIENZA ESTIVA);
• identificare delle soluzioni idonee per quegli anziani che si trovano in difficoltà pur non necessitando di un trattamento di tipo sanitario;
• costituire centri di quartiere per gli anziani, all’interno di quali il Comune dovrà realizzare interventi a tutto campo;
• realizzare una “casa dei cittadini”, cioè un luogo dedicato ai giovani, agli anziani, alle associazioni (culturali, di volontariato, ambientali e politiche) dove tutti possano accedere GRATUITAMENTE anche a servizi come una sala riunioni, un punto internet, ecc;
• fornire il SERT (servizio prevenzione tossicodipendenze) di una sede adeguata;
• istituire la figura del Consigliere Comunale degli Stranieri;
• puntare alla immediata costruzione ed apertura del canile;
• togliere le antenne alle Fortezze e al Puntale;
E’ così rivoluzionario proporre/pretendere di vivere decentemente la propria città? È così rivoluzionario avere un asilo nido aperto d’Agosto in un isola con occupazione a carattere stagionale? E’ rivoluzionario poter mettere al modo un bambino senza patire le pene dell’inferno ed essendo assistite da un medico (chiedetelo a chi partorisce di notte o nei festivi…)? E’ rivoluzionario avere un tetto sopra la testa? E’ rivoluzionario mettere le famiglie nella condizione di garantire gli studi ai figli fino alla laurea?
Strana concezione che hanno alcune persone della “rivoluzione”….ed io che pensavo fosse sinonimo di “sovvertimento”, non di “diritto”.
Cordialmente