CONVEGNO DEL 16 maggio 2009
Porto di Marina di Campo
OGGI
[SIZE=1]Marina di Campo ha, come quasi tutti i porti italiani una struttura multiutenza, per cui le varie realtà, consolidate nel tempo, debbono necessariamente convivere.
E’ sotto gli occhi di tutti la precarietà degli ormeggi dei natanti unita a rilevanti fattori di rischio per l’incolumità degli operatori e per la sicurezza delle imbarcazioni.
Il Piano Regolatore vigente approvato con Decreto Interministeriale n. 2687 del 23 marzo 1952 prevede il prolungamento del Molo Foraneo e del Molo Pesce.
Nel 1980, a seguito dei lavori del prolungamento del Molo Foraneo, cominciò a manifestarsi, sulla spiaggia del golfo un grave squilibrio ambientale con l’arretramento della linea di riva, con accumulo di sabbie nella zona adiacente alla struttura portuale. Studi approfonditi, con l’ausilio di modello fisico in vasca, condotti sempre negli anni ottanta, hanno dimostrato uno squilibrio idromorfologico causato dalla realizzazione del prolungamento del molo foraneo e pertanto fu proposto un nuovo Piano Regolatore Generale Portuale denominato “ Progetto Volta “.
La soluzione progettuale era mirata principalmente alla salvaguardia della spiaggia ed alla sua ripascitura.
L’idea era quella di riconferire al golfo una forma analoga a quella che aveva prima della costruzione delle varie strutture portuali. In pratica il molo di sottoflutto doveva avere una forma simile a quella del promontorio che delimita il Golfo verso sud. Tale progetto era finalizzato in modo tale che il pattern di rifrazione delle onde sarebbe uguale a quello originario e la spiaggia del Golfo assumerebbe un andamento planimetrico uguale a quello che aveva prima.
Per svariati motivi questa proposta che è sempre e solo quella ritenuta più valida ed attuabile non è stata portata avanti con il risultato attuale che è sotto gli occhi di tutti; basta ricordarsi degli eventi e le mareggiate del 28 novembre 2008 che hanno provocato numerosi danni, ma soprattutto è stata stimata un’altezza d’onda all’imboccatura del porto di circa cinque metri ben superiori a quelle previste in numerosi studi meteo – marini agli atti del Comune di Campo nell’Elba.
Di conseguenza si è verificato un notevole insabbiamento dell’area portuale creando problemi di manovra alla flotta peschereccia sia all’attracco che all’accesso al distributore dei carburanti.
L’abbassamento del fondale all’interno del porto ha inoltre modificato il comportamento del profilo delle onde aumentandone la capacità di penetrazione e quindi rendendo ancora più insicuro l’ancoraggio.
Nel mese di febbraio 2009 sono stati completati gli studi meteo marini elaborati dall’Università di Firenze al fine di valutare gli effetti degli interventi sul processo di erosione della spiaggia. Tali studi sono giunti nella determinazione che l’unica soluzione progettuale che possa rendere funzionante l’area portuale senza andare ad intaccare il delicato equilibrio spiaggia, erosione, insabbiamento specchi acquei, è lo studio Volta.
DOMANI
Un’ipotesi di sviluppo che miri essenzialmente alla puntuale messa in sicurezza degli specchi acquei esistenti procedendo a tutta una serie di interventi mirati. Non dovranno essere attuati interventi di opere emerse, che inciderebbero sull’andamento planimetrico della linea di riva, oltre ad essere inaccettabili dal punto di vista paesaggistico e che potrebbero determinare rischi per la balneazione.
L’unica soluzione, parallelamente alla costruzione del ricciolo già appaltato e che comunque dovrà essere prolungato , è quella dei setti sommersi, in grado di ridurre il flusso sedimentario lungo riva senza determinare impatti paesaggistici o sulla qualità delle acque.
Con tecniche ingegneristiche già consolidate tipo tubi in geotessuto riempiti di sabbia, dovrà essere seguito l’andamento indicato nella planimetria con costi contenuti, che potrebbero determinare addirittura una conformazione definitiva.
L' intervento è subordinato alla contemporanea escavazione di tutta l’area portuale in modo da avere all’interno del porto un fondale adeguato.
Tale soluzione non risolve comunque il fenomeno dell’insabbiamento nell’ambito adiacente Ne consegue pertanto l’indispensabilità di procedere ad una sorbonatura continua durante il periodo invernale con spostamento ed accumulo della sabbia sull’arenile che verrà ridistribuito prima della stagione turistica. ( LA SORBONA DEVE ESSERE ACQUISTATA DAL COMUNE ED UTILIZZATA CON PERSONALE DIPENDENTE )
Altra importante novità tecnologica che riduce considerevolmente il fenomeno dell’erosione, con contestuale diminuzione degli effetti che producono le correnti marine, è quella di poter porre in opera barriere frangicorrenti lungo una batimetrica che generalmente viene individuata in mt. 10 – 15 circa, usate in molte realtà simili a quella di Marina di Campo.
Sostanzialmente sono opere di maricultura basate su interventi di ingegneria ecologica.
Tali barriere svolgono un ruolo positivo nella qualità dell’ambiente e nella ricostruzione delle specie ittiche, oltre ad un rapido riciclaggio delle sostanze organiche scaricate in mare per le grandi quantità d’acqua filtrate dagli organismi marini.
Inoltre, tali barriere oltre che ridurre fortemente l’effetto erosivo in quanto attutiscono il rotolamento dell’onda marina generano una migliore qualità delle acque che sono continuamente filtrate dagli organismi che si stanziano sulle barriere stesse.
Molti di questi interventi sono già stati effettuati in Italia, soprattutto nel litorale adriatico e nella riviera di ponente. In relazione alle problematiche del nostro golfo viene consigliata una soluzione a piramide a maglia sciolta che si eleva per un’altezza di circa quattro metri.
COSTI
1.operazioni di escavo € 500.000,00;
2.operazioni di riempimento dei tubi in geo tessuto € 300.000,00;
3.fornitura e posa in opera delle barriere € 200.000,00
4.fornitura e posa in opera catenaria per ormeggio natanti con sottostanti corpi morti € 150.000,00;
5.interventi finalizzati all’assistenza dei natanti “ Pontili Galleggianti, impianti elettrici ed idrici “ € 200.000,00;
6. opere di arredo urbano e servizi connessi € 100.000,00;
7.spese di progettazione ,direzione lavori,controllo e contabilizzazione € 100.000,00
TOTALE € 1.650.000,00 oltre IVA
FINANZIAMENTI Regionali in parte già erogati con decreto della Regione Toscana n. 4701 del 28 settembre 2007.
DISCIPLINA REGOLAMENTARE
Il Porto di Marina di Campo è stato inserito nel master Plan della rete dei porti della Regione Toscana trascritto nel Piano di Indirizzo Territoriale approvato con delibera di Consiglio Regionale n. 72) del 24 luglio 2007, come porto con possibilità di trasformazione in approdo turistico, in cui è prevista la messa in sicurezza per 150 posti barca “ Riferimento scheda n. 49 “
Inoltre il porto di Marina di Campo è stato classificato “ porto di interesse Regionale ed interregionale “,come Viareggio, Porto S. Stefano e Portoazzurro “, con importanti potenzialità dal punto di vista normativo, nel senso che la pianificazione potrà essere attuata previo l’istituto sancito dalla Legge urbanistica emanata dalla Regione con L.R.T. 03 gennaio 2005, n. 1 ( CONFERENZA DEI SERVIZI DA SVOLGERSI IN REGIONE )
Attualmente in ambito demaniale le competenze amministrative sono state conferite alle Amministrazioni comunali per approvare il Piano Regolatore Portuale ed il Piano di Utilizzo arenili e specchi acquei.
L’Ipotesi di sviluppo proposto consentirà di poter legiferare nell’ambito di specchi acquei che ammontano a circa mq. 25.000 oltre gli arenili esistenti.
E’ una grande opportunità che dobbiamo sfruttare ed a cui dobbiamo credere fortemente, in quanto il porto e tutto il settore nautico in genere dispone di grandi potenzialità da cui il Comune può trarne risorse economiche importanti.
Infine una chiara e razionale regolamentazione di tutti gli specchi acquei porterà una ventata di reale cambiamento e un clima diverso e sereno, ma soprattutto sarà fonte di un forte rilancio economico.[/SIZE] Documento redatto dal Geom. Navarra Rosario
Candidato a Consigliere Comunale per Elba Protagonista