PIANO CASA:TOSCANA IN POLE POSITION[/COLOR] [/SIZE]
Toscana in pole position sul Piano Casa. La Commissione Territorio ha approvato allโunanimitร il disegno di legge per il rilancio e la riqualificazione delle costruzioni, passato poi in Consiglio Regionale. La legge avrร durata limitata, dalla fine del mese rimarrร in vigore fino al 31 dicembre 2010.
Secondo il vicepresidente del Consiglio Andrea Agresti il provvedimento contiene disposizioni troppo restrittive vista lโurgenza e la straordinarietร del contesto in cui dovrร operare. Per le distanze minime e le altezze massime si dovrร infatti fare riferimento alla pianificazione comunale e al Decreto Ministeriale 1444/68. Per l'Assessore all'Urbanistica la legge non sarร una misura isolata, ma farร parte di un pacchetto di provvedimenti da varare entro la fine del mese in cui rientra l'adeguamento del Pit, Piano di indirizzo territoriale, il piano paesistico e quello per l'edilizia residenziale pubblica.
Sono destinatari degli interventi le abitazioni mono e bifamiliari e i fabbricati destinati ad altro uso con superficie lorda utile non superiore a 350 metri quadri. Per gli aumenti sarร sufficiente la Dia, Dichiarazione di inizio attivitร , da presentare entro il 31 dicembre 2010. Per i cinque anni successivi alla comunicazione di fine lavori non potranno essere effettuate ulteriori modifiche. Alla data del 31 marzo 2009 gli immobili da ampliare devono risultare regolarmente accatastati, cosรฌ come devono giร essere state presentate le dichiarazioni di variazione. Gli edifici devono essere situati in centri abitati e al di fuori di ambiti a pericolositร idraulica e geomorfologica elevata a meno che non siano presentate verifiche di sicurezza. ร vietato intervenire su immobili posti allโinterno dei centri storici, di parchi o riserve, definiti di valore artistico, culturale o architettonico, o che hanno un vincolo di interesse storico. In questo caso si farร riferimento alla metratura originaria.
Le opere ammesse riguardano lโampliamento del 20% della volumetria degli edifici residenziali uni-bifamiliari non superiore a 1000 metri cubi, per un incremento massimo di 200 metri cubi. Possibili anche demolizioni e ricostruzioni con ampliamento degli edifici residenziali entro il limite del 35%. Consentito lโampliamento fino al 20% della superficie utile lorda di ciascuna unitร immobiliare non residenziale, per un massimo complessivo di 70 metri quadrati ad edificio e del 35%, a titolo straordinario, nei casi di demolizione e ricostruzione delle strutture.
Tutelata anche lโefficienza energetica. Per lโampliamento la climatizzazione invernale deve essere abbattuta di almeno il 20%. Per la demolizione e ricostruzione, lโindice si alza al 50% mentre il raffrescamento estivo che deve essere inferiore a 30 Kw/h per metro quadro annuo.