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BERTOLDO


da
BERTOLDO


pubblicato il 6 Maggio 2009

alle
12:56

[SIZE=5][COLOR=darkblue]C'ERA UNA VOLTA UN' ISOLA, [/COLOR] [/SIZE]

colonia d'oltre mare del Granducato di Toscana, con un paese chiamato Portotroiaio.
Al tempo dal Castello del Biscotto governava il borgomastro Periberto,asceso al potere in circostanze tutt'oggi ancora da chiarire.
Periberto era scarsamente considerato dai suoi sudditi ma poteva contare sull'amicizia del Marchese Giovatini e dei Conti Mafrelza i quali a loro volta erano amici del Grand'Ammiraglio Vinorato che, partito marinaio dall'isola, incrociava con la sua flotta nell'alto Tirreno.
Si narra che un giorno all' Ammiraglio Vinorato venne la voglia di fare anche il locandiere e si racconta che comprรฒ una locanda tanto malmessa che era chiusa da anni.
Passรฒ del tempo e un brutto giorno Vinorato disse che siccome non riceveva adeguata considerazione dai potentati e dai sudditi isolani, avrebbe portato altrove parte delle sue cose.
Allora Periberto il Borgomastro,Danessi il Vicario e Kammaffร  il vice Governatore, fecero a gara per compiacere il Grand'Ammiraglio. Presero atto degli argomenti della sua insoddisfazione, lo rassicurarono e ……
Dopo appena qualche mese successe che il Borgomastro Periberto fece approvare dal Consiglio del Castello due editti,uno il 29/09/08 e l'altro il 26/02/09,che consentivano alle locande della Contea di Portotroiaio una sorprendente e generosa possibilitร  di ampliamento delle sale e addirittura il raddoppio della superficie delle camere preesistenti, che in tal modo potevano diventare tutte suites. Per non parlare di piscine coperte e senza limiti di grandezza,se d'acqua di mare!
Cortigiani e Portotroiaiesi tutti, pensarono ad un successo della Associazione Locandieri Isolani, capeggiata dal pisese Maunini. Macchรจ, lui poverino non nรจ sapeva niente!
L' Associazione Locandieri aveva sรฌ chiesto al borgomastro Periberto un aumento di camere,in particolare per andare incontro alle vere necessitร  delle locande medio/piccole, allo scopo di riequilibrarne i bilanci asfittici,ma non aveva certo chiesto di trasformare le camere giร  esistenti in suites o di costruire piscine d'acqua di mare,magari anche coperte !
Difatti quale utilitร  avrebbero avuto le piccole locande a 2/3 stelle della Contea di Portotroiaio dalla costruzione di piscine d'acqua di mare senza limiti di dimensione oppure dalla trasformazione delle camere esistenti in suites, trasformazione che nella generalitร  dei casi avrebbe comportato l'abbattimento dell' intera locanda? Nessuna, anzi questi interventi avrebbero causato un danno irreparabile, poichรจ creavano uno scompenso insostenibile fra costi e ricavi. Quindi erano del tutto inutili perchรจ nessuno se ne sarebbe avvalso.
Allora perchรจ cotanta generosa ma vana concessione del Borgomastro Periberto?
Ciรฒ che in pratica non serviva a niente per tutti gli altri locandieri giovava invece molto al Grand'Ammiraglio Vinorato che, grazie al provvidenziale provvedimento del Borgomastro Periberto, poteva piรน che raddoppiare la superficie della sua locanda, la quale,dato lo stato in cui versava, doveva essere in ogni caso convenientemente abbattuta per essere trasformata in un lussuoso 5 stelle, dove per l'appunto le camere dovevano essere OBBLIGATORIAMENTE "suite" e servivano grandi sale e grandi piscine d'acqua di mare.
La richiesta di aumento di camere "normali" avanzata dai piccoli locandieri, anche se VERAMENTE NECESSARIE, non venne accolta e il Borgomastro Periberto, senza vergognarsi, incassรฒ i complimenti per la furbizia con la quale aveva condotto l'operazione che sembrava a vantaggio di tutti i locandieri quando invece lo era per uno solo.
Il piano strategico dell' operazione fu predisposto dal Barone Maurigi su ordine del Borgomastro Periberto ma si presume, non senza il benestare dei Conti Mafrelza e del vice Governatore Kammaffร .
Passarono appena pochi giorni dall' approvazione del secondo editto -quello definitivo- che il Grand'Ammiraglio spostรฒ nel Capoluogo Labronico, nel cuore del territorio del vice Governatore Kammaffร , parte delle sue cose…….ma questa รจ un' altra faccenda.
Giacobini, cantastorie, locandieri e sudditi tirarono a campare senza dire niente e nel paese di Portotroiaio tutti continuarono a vivere infelici e scontenti.

Bertoldo

Morale della favola: una cosa buona (come lo รจ la nascita di un'albergo a 5 stelle vicino al paese) quando viene normata con furbizia tale da far sembrare utile a tutti ciรฒ che invece serve a uno solo, diventa cosa cattiva e fร  pensare male.

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