Lโaspro comunicato del PNAT contro la commissione istituita dal ministro Prestigiacomo sulle aree marine protette mi ha lasciato perplesso, almeno nella parte in cui diventa inutile invettiva contro Carlo Gasparri, il cui lavoro documentario in favore del nostro mare e dei mari di mezzo mondo avrebbe meritato, al contrario, lodi e consensi.
A mio avviso il Parco aveva ragioni da vendere nel protestare contro il mancato coinvolgimento dei suoi vertici al โtavoloโ ministeriale, ma รจ andato fuori bersaglio, nei modi e nei toni, quando si รจ scagliato contro lโex campione del modo di pesca subacquea definendolo con sussiego โ sedicente esperto tecnicoโ.
Dietro le quinte, senza pompa, Carlo Gasparri ha dato nel tempo un oggettivo contributo alla conoscenza dei problemi del mare, non solo quelli prettamente ambientali ma anche quelli storico-archeologici. E, dunque, ha fatto bene il ministro a chiederne la collaborazione, valutando positivamente i meriti da lui acquisiti sul โcampoโ.
Eโ facile immaginare che questa inopportuna โuscitaโ del Parco farร fiorire reazioni e domande retorico-sarcastiche del tipo โ Forse che, in assenza di titoli accademici, per essere degni di un โtavoloโ ministeriale occorre essere iscritti a una delle associazioni ambientaliste piรน ร la page ?โ,
โ Forse che si assumono le connotazioni di veri esperti, quasi honoris causa, se lโassociazione รจ di sinistra, mentre si รจ relegati nella categoria dei sedicenti esperti se lโassociazione รจ di destra ?
Il fatto รจ che lโArcipelago ha bisogno di tutte le sue โintelligenzeโ e non necessita di divisioni, che giร sovrabbondano. A Carlo Gasparri giunga โ per quel poco che puรฒ valere โ il mio incoraggiamento a proseguire nella sua opera meritoria. Per il resto, credo che ci sia ampio spazio per riflettere e riparare.
[COLOR=darkblue]Michelangelo Zecchini [/COLOR]