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Analizzando la situazione della destra campese, constatiamo che passano gli anni ma la situazione non cambia.
Sono oramai diverse tornate elettorali che la destra a campo produce due liste per le amministrative comunali, con il logico risultato di favorire la sinistra.
Sono convinto che ciò avviene non per incapacità singole o collettive, ma perché scientificamente voluto.
I due schieramenti passano il tempo e spendono energie per cercare legittimazione politica nei cittadini, e negli organi di partito dimenticando così del loro vero avversario politico,il quale ne trae vantaggio.
I partiti sono associazioni regolate da propri regolamenti interni detti statuti, sistematicamente ignorati soprattutto da coloro che avrebbero l’obbligo di farli rispettare.
La situazione attuale è frutto soprattutto del non rispetto delle regole.
Uno schieramento per avere l’appoggio del partito, si reca in continente, si presenta ai coordinatori e chiede l’investitura. Nulla di male da parte dello schieramento, che essendo lista civica non è tenuto a conoscere le regole interne al medesimo .
Ma i coordinatori sì, che lo devono conoscere, e così facendo ,non possono non essere consapevoli del danno fatto.
La politica a livello locale, non può essere fatta, senza nemmeno interpellare i circoli che sono la naturale espressione di questa nel territorio.
I coordinatori così facendo, creano i presupposti per lotte interne alla ricerca di chi è legittimato e chi no, a danno sicuro della propria parte politica nelle amministrative locali.
Verrebbe da pensare che sono degli incapaci, però negli anni sono stati sostituiti da altri, e la situazione e sempre la stessa, e allora?
Siamo in una regione rossa e in una provincia rossa e i cari coordinatori della destra, per avere incarichi nei vari consigli,commissioni ecc., devono necessariamente avere l’appoggio della sinistra per ottenerli.
Bene, la merce di scambio è l’elettorato di destra campese (e non solo);si vendono il comune e ottengono la poltrona.