La petizione del settembre 2007 invitava gli Illustrissimi Signori Sindaci a rigettare la disastrosa ipotesi Amp, ma al contempo, invitava gli stessi a [COLOR=red][FONT=arial]ricercare gli strumenti legislativi piรน idonei per rendere possibile il seguente programma di tutela dellโambiente marino (…) [/FONT] [/COLOR]
[COLOR=blue] a) divieto assoluto di pesca a strascico e di qualunque altro tipo di pesca professionale esercitata da imbarcazioni non elbane, con limite posto a non meno di due miglia dalla costa;
b) Individuazione, con la partecipazione di esperti del settore e subacquei, preferibilmente locali, di un congruo numero di aree, di piccole o medio-piccole dimensioni, caratterizzate da particolare valenza biologica (…) nelle quali dovrร essere vietata qualunque forma di pesca. Le attivitร subacquee saranno regolamentate (…)
c) La pesca professionale dovrร essere contingentata alle sole licenze in essere. La Comunitร del Parco dovrร richiedere al Ministero il rapido stanziamento di adeguati fondi โuna tantumโ, necessari ad una sensibile riduzione del numero delle imbarcazioni da pesca presenti sullโIsola. Molte famiglie elbane traggono dalla pesca il loro sostentamento ed รจ evidente che non possono e non devono venire in alcun modo penalizzate. Solo una seria contropartita economica puรฒ riportare un giusto equilibrio fra numero di barche e mantenimento delle risorse ittiche. (…) Una volta ridotto lo sforzo di pesca dal punto di vista puramente numerico, si dovrร agevolare la concertazione con i pescatori rimasti al fine di eliminare o ridurre i sistemi di pesca meno selettivi, oltre a stabilire nuove norme atte a proteggere le specie piรน minacciate e a consentire agli stock ittici adeguata tutela nei periodi riproduttivi. Lโapplicazione di queste semplici norme garantirebbe, con tutta probabilitร , un sensibilissimo aumento della fauna marina, a tutto beneficio della qualitร dellโambiente e dellโeconomia locale. (…)[/COLOR]
Gli altri punti chiedevano severe norme anti-inquinamento, regolamentazione del diporto nautico, apertura alla subacquea regolamentata a Pianosa e Montecristo, fermo restando il divieto assoluto di pesca.
Ora: evidentemente oltre 2.000 persone hanno sottoscritto delle fesserie. Avete per caso sentito qualche politico, qualche ambientalista o qualche giornalista perorare in qualche modo questa causa? Avete visto il servizio di Report in cui si parla dell'Elba e di Pianosa come della migliore "zona franca" per i bracconieri? O in cui si parla dell'efficacia delle barriere anti-strascico, che nelle AMP "tradizionali" SONO ESPRESSAMENTE VIETATE? Avete piรน avuto notizie del super-radar che avrebbe dovuto essere operativo a ottobre?
No? Normale. Evidentemente va bene cosรฌ, che vi devo dire? ๐
PS: non addossate perรฒ alla Capitaneria colpe che non ha. Molte delle forme di pesca che a voi sembrano "bracconaggio" sono in realtร legali, figlie, o meglio, "nipoti" di quella logica predatoria che consente la pesca durante i periodi riproduttivi e non lega i pescatori al territorio (come invece previsto dalla pappardella che avete letto sopra…). Aggiungete che la stessa Capitaneria deve "barcamenarsi" (ovviamente.. ๐ ) fra migliaia di leggi assurde e contraddittorie, spesso emanate da Nelson in persona, e milioni di faldoni di carta straccia burocratica. Con pochi mezzi e pochi uomini che possono essere impegnati in servizi davvero "attivi"… Insomma, fanno quel che possono…