"Una delegazione di esuli istriani, sabato 28 febbraio, era diretta a Corgnale di Divacca (Slovenia) per deporre fiori presso la foiba Golobivnica.
La cerimonia era autorizzata dalla autoritร slovene ed era esclusivamente volta a commemorare lโeccidio di italiani e sloveni avvenuto nella localitร vicina a Trieste.
I dintorni della foiba erano perรฒ giร occupati da un gruppo di persone, molti dei quali visibilmente ubriachi, armati di bastoni e punte di ferro. Alcuni erano vestiti con tuta mimetica e โtitovkaโ partigiana in testa, molte erano le bandiere slovene ed era presente anche un tricolore con al centro la stella
rossa. Non mancava infine anche una rappresentanza della minoranza slovena di Trieste.
Molti sono stati gli insulti lanciati agli esuli, al Governo italiano e alla cittร di Trieste.In questo clima la polizia slovena ha fatto da cuscinetto e, invece di disperdere gli occupanti abusivi della foiba, ha di fatto impedito la cerimonia della deposizione dei fiori. Il pacifico corteo degli esuli, di cui facevano
parte molti anziani e i parenti delle vittime, ha cosรฌ fatto ritorno a Trieste senza poter mettere piede sul sito della foiba.
Il comportamento tenuto dalla polizia slovena รจ stato inadeguato nei confronti di chi con la violenza ha impedito una pacifica manifestazione, ma anche una violazione del principio della libera circolazione delle persone (articolo 2 TUE)". Lo scrive l'eurodeputato di Fiamma Tricolore LUca Romagnoli,
che domani presenterร questa interrogazione al Parlamento europeo. "Non ritiene il Consiglio che le autoritร slovene debbano presentare delle scuse -Romagnoli – chiede e garantire la libertร di commemorare i propri morti a dei cittadini europei che giร tanto hanno patito in passato? Inoltre, quali azioni intende intraprendere il Consiglio per eliminare questi comportamenti in forte
contrasto con i principi del diritto comunitario?".
Romagnoli denuncia alla Ue le intimidazioni agli esuli istriani alla Foiba di Corgnale di Divacca