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Ho letto i libri di Maurizio Testa e anche di Valeria Tallinucci, il loro libro "Marketing per le isole" lo tengo in macchina, ogni volta che prendo il traghetto ne rileggo un capitolo. Ne ho preso alcuni spunti da proporre quella bozza di manifesto apparso con il titolo "paesemoderno" proprio su camminando.
Ho sempre con me anche alcuni documenti del comune di Campo nell'Elba, sono da considerare i "Mein Kampf campesi", "Il Destino Manifesto" dei colonizzatori americani o i "Protocolli di Sion" (con la differenza che i piani edilizi di Campo non sono apocrifi o falsi come i protocolli di Sion).
Il Lebensraum campese o la "nuova frontiera" della piana de La Pila, chiamiamola come vuoi, sono a dimostrare che certi progetti sono in via di realizzazione e vanno fermati e azzerati.
Tra i vari documenti campesi che rileggo spesso spiccano le proiezioni demografiche e alcuni passi del Piano Strutturale. Poi ho sempre con me le statistiche delle presenze turistiche a Campo. Un agile volumetto "sponsorizzato" dalla Tekneco (?!) che forse non capiva perchè raccogliesse tanta spazzatura in un paese ufficialmente disabitato e con pure un deficit di nuove costruzioni da dover assolutamente realizzare…
che marketing del turismo vorresti fare all'Elba quando il cemento all'ingrosso rappresenta il più facile e sicuro business da realizzare?
Onorato poi fa quel che vuole… circondato da tanti sobri "Alcide De Gasperi" della politica locale, provinciale e regionale.
Se non si riparla di etica della politica è inutile poi pretendere un'etica commerciale o un marketing vincente.
saluti
Paolo
p.s. dico queste cose perchè la soluzione dei 2,5 milioni di biglietti da te suggerita la deve prendere un'associazione, qualora si trovi l'accordo, che rappresenta il 15% della ricettività elbana.