E' chiaro che mi senta chiamato in causa nella lucida ma superficiale analisi del Dott. Mantovani.
La querelle campese non è una semplice bega politica, ma il tentativo di sovvertire, in maniera civile e con la sola forza del libero pensiero, un discutibile modo di fare politica che vede Campo in mano ai soliti, da molti, troppi anni.
Il tutto è figlio di una semplice passione. Nessuno, meno che mai chi parla, campa di politica. Eppure ci si espone, si prendono critiche, a volte anche diffamazioni, ma si va avanti.
Perché vede, Lei ha aperto il suo post con un "cari amici guardiamo tutti con rassegnazione il pietoso spettacolo elettorale che vede litigare il nostro prossimo per vani motivi".
Ma evidentemente non tutti sono rassegnati. E sono dell'idea che alcuni motivi per cui si litiga ( forse più semplicemente si dibatte) non sono poi tanto vani.
Cordiali saluti
G. Palombi