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A scanso d'equivoci, premetto che quello che sto per scrivere non nasce da un sentimento d'ostilità, ma piuttosto di frustrazione, visto che lo scrivente, quando ha votato, ha premiato i partiti della Casa delle Libertà.
Il mio sconcerto e il mio rammarico nascono dalla constatazione – anche recente- che molti dirigenti locali della PDL, ordinariamente assenti dai mas-media per ciò che riguarda il loro impegno politico-amministrativo, trovano la forza e il coraggio di scrivere, solo per polemizzare tra loro, se non addirittura per farsi del male -anche molto- ricorrendo a denunce, delazioni o complicità con l'avversario.
Tutto ciò significa che a questi del partito e degli ideali "non gliene po' fregà de meno". Per loro conta solo il potere personale.