Noi non dimentichiamo. Trentuno anni fa, in via Acca Larentia a Roma, una strage falciรฒ un gruppo di militanti del Msi. Caddero Franco Bigonzetti e Francesci Ciavatta, assassinati dal commando di terroristi rossi, e poche ore dopo, Stefano Recchioni, dal capitano dei carabinieri Sivori.
Per tanti anni ci sono state commemorazioni, dallo scorso anno ad oggi sono perรฒ cambiate molte cose.
Dodici mesi fa ci fu persino Fini, con una faccia tosta incredibile, ad una messa in suffragio dei martiri. Non aveva ancora svelato il proprio antifascismoโฆ
Oggi Fini non ci sarร , ma dirigenti di An fanno sapere che ci saranno. Alemanno alle 9 del mattino – un orario giusto, diciamoโฆ – e poi Gasparri, Meloni, Rampelliโฆ
Io ci andrรฒ alle 18, prima di recarmi a Frosinone. E spero di non incontrare chi in quel luogo andrร ipocritamente.
Franco, Francesco e Stefano non sono caduti perchรฉ antifascisti, sono stati ammazzati dagli antifascisti. Chi strumentalmente cambia bandiera per ragioni di potere, risparmi le sue lacrime finte.
Non ce nโรจ bisogno.
Se vi fa piacere vi salutiamo lo stesso. Ma non in via Acca Larentia.
Per favore. Risparmiateci lโipocrisia di questo nuovo antifascismo.
P.s. Un anno dopo, marzo 1979, davanti a quella sezione spararono ancora.
Cโero io che affiggevo manifesti. E mi salvai dai colpi calibro 7,65 sparati da una ventina di metri, per un puro colpo di fortuna.
Anche allora furono antifascisti che tentarono di uccidere quello che individuavano come un militante di un โcovo fascistaโ. E mi seccherebbe un poโ essere ricordato oggi nel nome dellโantifascismo.