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Steafano Martinenghi


da
Steafano Martinenghi


pubblicato il 17 Novembre 2008

alle
12:19

[SIZE=4][COLOR=darkblue]ECCO LA RIPROVA DELLA NECESSITA’ DI UNIRSI PER IL BENE DELL’ELBA [/COLOR] [/SIZE]

Ho letto con interesse e soddisfazione l’intervento su Comune unico e Provincia dell’amico Gasparri di Arcipelago Libero. Soddisfazione perché aveva capito la necessità della nuova Provincia dell’Elba Arcipelago, prima di scoraggiarsi e ripiegare sul Comune unico. Ma poiché Gasparri è un “campione” a tutto tondo e sa che la bravura senza perseveranza non basta, lo invito a non demordere. Perché due sono le ragioni per cui la proposta di legge istitutiva la Provincia dell’Arcipelago depositata dall’On. Barani si è “arenata”. La principale è l’ inosservanza della normativa costituzionale e nazionale prescritta per il suo ottenimento; la secondaria è la probabile inadeguatezza della relazione tecnica di accompagnamento di tale proposta di legge. Altre considerazioni che periodicamente “circolano” – come la presunta abolizione delle Provincie – sono infondate per dichiarazione dello stesso Governo Berlusconi e servono solo a scoraggiare la gente e confonderle le idee.
1) La legge 267/2000 che disciplina gli enti locali – che Gasparri scrive “padroneggio” e lo ringrazio – all’art. 21 punto 3 indica il preciso percorso istituzionale da seguire per ottenere una nuova provincia. Innanzitutto richiama l’art. 133 della Costituzione, la quale impone che la istituzione di una nuova provincia DEVE avvenire su iniziativa dei Comuni (non di un onorevole); poi detta le condizioni – alcune tassative altre solo indicative – affinchè la relativa legge istitutiva possa approdare in Parlamento. Alla lettera d) specifica che OCCORRE che la maggioranza dei Comuni, che rappresentino la maggioranza della popolazione del territorio, deliberino a maggioranza assoluta dei consiglieri eletti di volervi aderire. Nel caso nostro dell’Elba Arcipelago significa che occorrono 5 Sindaci su 9 – considerata Capraia – Portoferraio incluso. SOLO SODDISFATTE QUESTE CONDIZIONI PRELIMINARI IMPOSTE DALLA NORMATIVA, il relativo disegno di legge avrà i requisiti formali e sostanziali per essere esaminato dal Parlamento. Ed è giusto così: GUAI se bastasse l’iniziativa di un qualsiasi deputato all’insaputa della popolazione residente! Non sarebbe democrazia. Non stupisce dunque che la proposta dell’On. Barani, che ha disatteso tale normativa, rimarrà “lettera morta” in Parlamento. Diversamente da altre.
2) Non ho avuto modo di leggere la “relazione” accompagnatoria il disegno di legge che l’On. Barani avrebbe depositato il 23 marzo 2007 n. 2465, ma se somiglia a quelle generiche dei tentativi del 1995 e del 2000 – che ho letto – equivale a “carta straccia”. Perché oggi una nuova Provincia può essere chiesta seriamente solo dimostrando, dati alla mano, l’economicità per lo Stato e la popolazione della sua istituzione. Invito pertanto chi voglia comprendere perché la nuova Provincia dell’Elba Arcipelago (che non ha nulla a che vedere con le Provincie Autonome “speciali” come Trento e Bolzano) sia l’unica soluzione per un nuovo benessere e come ottenerla, di scaricare dal sito [URL]www.civitaelbana.it[/URL] la brochure in 10 punti che lo illustra. E’ concisa e chiara e – per contro – farà capire perchè il Comune unico sarebbe un autentico “cavallo di Troia” della Regione a danno dell’Elba e favore di Livorno. Perchè con esso Livorno tratterrebbe milioni di euro altrimenti a noi destinati ed un controllo politico sull’Elba “ferreo”: oggi impossibile con 8 comuni. Bisogna essere consapevoli che siamo un “corpo estraneo” al resto della provincia sotto ogni aspetto. O vogliamo illuderci ancora – mentre vediamo appassire il nostro turismo, ma fiorire quello sulla costa – che con il 70% della popolazione che vota PDL e Lega, Livorno e Firenze ci ascoltino davvero?
Ciò detto, forse ora si comprenderà meglio il mio invito a coloro che già si battono per il bene dell’Elba – e Gasparri è da tempo in prima linea con Arcipelago Libero – ad unire forze e competenze per la nuova Provincia: la sola con la forza di far modellare anche Parco e AMP come richiesto da elbani più competenti in materia di me. “L’autonomismo” con la mia proposta c’entra poco o punto: si tratta di organizzarsi per realizzare quelle “condizioni preliminari” richieste dalla normativa: 5 Sindaci favorevoli, compreso quello di Portoferraio. Solo così il deposito del disegno di legge istitutivo la nuova Provincia – la cui relazione dimostrerà dati alla mano la sua economicità per Stato ed Arcipelago – sarà fondato e visto “con simpatia” in Parlamento.

CIVILTA’ ELBANA
Stefano Martinenghi

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