Per piรน di vent·anni ogni settimana dai primi anni 70 con la motonave della Toremar andavamo in trasferta a Pianosa, lโallora Sip prestava un trattamento di particolare attenzione alle sue apparecchiature sullโisola che in una piccola stanza ospitava la centrale telefonica, ricordo le amicizie con i detenuti le loro storie , la loro rassegnazione , ricordo ancora Raoul Ghiani ( accusato negli anni 50, insieme a Fenaroli, del delitto di Maria Martirano) che ci faceva da aiutante sullโisola
A Pianosa alloggiavamo nei locali della Foresteria che vantava una cucina cui era difficile resistere, al termine dellโorario di lavoro ci recavamo per una partita a biliardo o alle carte nella Sala Convegno dove le guardie carcerarie passavano il loro tempo libero . Ricordo lโisola del Diavolo quando aveva, la mungitrice automatica, ma anche una porcilaia modello e un pollaio grande come un paio di campi di calcio. E la chiesa , la scuola, due negozi d·alimentari con tutti i prodotti dell·orto e della stalla, prodotti che venivano dal lavoro dei detenuti.
Quando tornavamo allโElba eravamo carichi dei prodotti genuini acquistati a buon prezzo sullโisola, burro , uova, carne di maiale e pollame
Quando cโera il carcere , Pianosa era viva. C·erano le case ben tenute, i panni stesi alle finestre e si sentiva il vociare dei ragazzini per strada"
Adesso lโabbandono rischia di ucciderla. Sono tanti i progetti che la riguardano, tutti finalizzati alla sua valorizzazione, ma per ora sono ancora per lo piรน sulla carta.
[COLOR=darkblue]Giobbe [/COLOR] ๐