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Caronte


da
Capoliveri


pubblicato il 13 Giugno 2025

alle
11:53

Esistono ancora regole a tutela della ristorazione a Capoliveri?

Mi domando โ€” e credo di non essere lโ€™unico โ€” se in questo Paese esistano ancora regole chiare e realmente applicate a tutela di chi fa ristorazione con impegno, serietร  e rispetto delle normative.

รˆ sempre piรน difficile comprendere come sia possibile che oggi si servano piatti pronti ovunque: ex negozi di abbigliamento, tabaccherie, profumerie, barber shop, bar, paninotecheโ€ฆ ovunque spuntano spaghetti, lasagne, fritti misti, zuppe di pesce, tiramisรน.
Ciรฒ che un tempo richiedeva licenze, controlli, formazione, oggi pare accessibile a chiunque abbia un microonde e qualche tavolino.
E allora chi ha acquistato โ€” a caro prezzo โ€” unโ€™attivitร  regolamentata e rispettosa dei limiti di somministrazione, si ritrova circondato da decine di competitor spietati e seriali, spesso del tutto estranei alla cultura dellโ€™accoglienza e della qualitร .

Possedere oggi una vera licenza di somministrazione, con tutto ciรฒ che comporta in termini di costi, adempimenti e responsabilitร , non offre piรน alcuna tutela reale. Anzi: sembra penalizzare proprio chi sceglie di fare le cose per bene.

A questo si aggiunge lโ€™assoluta anarchia delle segnalazioni pubblicitarie: cartelli, insegne, lavagne e installazioni abusive che occupano il suolo pubblico senza alcuna autorizzazione, deturpando lโ€™ambiente urbano e generando confusione, senza che vi sia un ordine di rimozione nรฉ un minimo senso del decoro.

Non entrerรฒ nel dettaglio di cittร  o situazioni che, per chi vive questo mondo, sono fin troppo facili da riconoscere.
Ma mi domando: vogliamo davvero arrivare al punto di distruggere il tessuto sano del nostro settore, e ritrovarci in un sistema senza regole, dove tutto vale, purchรฉ si venda qualcosa?

Chi lavora nel rispetto delle norme, chi investe nel personale, nella qualitร  e nella legalitร , merita un occhio di riguardo. Anche piccolo, ma reale.
Un segnale, almeno, che le amministrazioni locali non stanno voltando le spalle proprio a chi tiene vivo il volto piรน autentico della nostra cultura gastronomica e del commercio, quello serio.

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