Non credo che chi li ha appoggiati si sia reso conto di aver sbagliato. Molto più probabile che voglia rivendicare uno spazio politico che al momento sembra non aver avuto. Altro che magnetismo o attrazione, proprio in virtù di una coperta elettorale all’apparenza cortissima, sono già stati conferiti i primi mandati esplorativi, sia da una parte che dall’altra, con la speranza di estrapolare pensieri, riflessioni e percezioni di chi potrebbe rappresentare l’ultimo voto decisivo. D’altronde, siamo in un paese dove un caffè non si rifiuta mai. La domanda che ora però sorge spontanea è una sola: abbiamo i reclutatori, i “soliti noti”, ma una volta reclutati i votanti, chi saranno i recettori dei voti? In paese le chiacchiere sono tante, ma a quanto pare nonostante l'apparente coesione social, su entrambi i fronti mancano tanto gli orchestrali quanto i primi violini… Mentre, come ho già detto, i direttori stanno già appuntando la bacchetta.
