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โ€œSpiagge libere sotto attaccoโ€, la protesta di Rifondazione


pubblicato il 16 Febbraio 2023

alle
9:21

Con il decreto โ€œMilleprorogheโ€ il Governo ha stabilito lโ€™ennesimo rinvio delle concessioni balneari fino al 2025. In pratica la volontร  di Meloni, Salvini e company รจ quella di continuare a consentire che gran parte della costa balneabile italiana resti privatizzata verso il pagamento di canoni di concessione irrisori. La proroga, che costituisce lโ€™ennesima svendita di un bene pubblico che in quanto tale dovrebbe appartenere a tutti i cittadini, รจ perรฒ in forse, bocciata dalla Ragioneria dello Stato per mancanza di coperture economiche e dallโ€™Unione Europea che giร  lโ€™ha dichiarata illegittima e minaccia pesanti sanzioni economiche sotto forma di multa per lโ€™Italia. Ovvio che queste sanzioni finiranno per colpire indiscriminatamente i cittadini italiani con nuove tasse o tagli di servizi. Tutto questo per favorire ristrette lobby in una logica di scambio elettorale a danno della maggioranza dei cittadini. In ogni caso il Governo prepara nuove e piรน devastanti iniziative giร  preannunciate dalla onorevole di Fratelli Dโ€™Italia Daniela Santanchรจ. Secondo lโ€™impellicciata parlamentare, proprietaria tra lโ€™altro del Twiga, vanno eliminate tutte le spiagge libere che devono quanto prima essere privatizzate. La giustificazione? โ€œLe spiagge libere sono pieni di drogatiโ€, afferma lโ€™Onorevole meloniana, con buona pace dei milioni di tranquilli cittadini, famiglie, lavoratori, studenti e pensionati che giustamente ritengono un loro sacrosanto diritto poter andare al mare senza necessariamente dover pagare un balzello a qualche privato.

Da parte nostra ribadiamo che le concessioni balneari sono giร  troppe in Italia e allโ€™Elba. In Francia, ad esempio, la legge stabilisce che almeno lโ€™80% delle spiagge deve essere libero da concessioni. Si tratta di un bene pubblico che appartiene a cui tutti i cittadini che, salvo casi rarissimi ed eccezionali, devono aver diritto al libero accesso e alla libera balneazione. Eโ€™ quindi indispensabile respingere il tentativo di totale privatizzazione delle spiagge e al contrario รจ necessario ridurre il numero e lโ€™estensione delle troppe concessioni demaniali esistenti.

A livello locale proponiamo che i comuni elbani si dotino quanto prima di un โ€œPiano Spiaggeโ€ che preveda che almeno lโ€™80% complessivo delle aree di balneazione sia libera, assicuri la presenza di spiagge naturali, ovvero prive totalmente di concessioni, e stabilisca per ogni singola spiaggia il divieto di concessioni oltre il 30%.

IL MARE Eโ€™ DI TUTTI!

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA โ€“ CIRCOLO ISOLA Dโ€™ELBA

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