Con il decreto โMilleprorogheโ il Governo ha stabilito lโennesimo rinvio delle concessioni balneari fino al 2025. In pratica la volontร di Meloni, Salvini e company รจ quella di continuare a consentire che gran parte della costa balneabile italiana resti privatizzata verso il pagamento di canoni di concessione irrisori. La proroga, che costituisce lโennesima svendita di un bene pubblico che in quanto tale dovrebbe appartenere a tutti i cittadini, รจ perรฒ in forse, bocciata dalla Ragioneria dello Stato per mancanza di coperture economiche e dallโUnione Europea che giร lโha dichiarata illegittima e minaccia pesanti sanzioni economiche sotto forma di multa per lโItalia. Ovvio che queste sanzioni finiranno per colpire indiscriminatamente i cittadini italiani con nuove tasse o tagli di servizi. Tutto questo per favorire ristrette lobby in una logica di scambio elettorale a danno della maggioranza dei cittadini. In ogni caso il Governo prepara nuove e piรน devastanti iniziative giร preannunciate dalla onorevole di Fratelli DโItalia Daniela Santanchรจ. Secondo lโimpellicciata parlamentare, proprietaria tra lโaltro del Twiga, vanno eliminate tutte le spiagge libere che devono quanto prima essere privatizzate. La giustificazione? โLe spiagge libere sono pieni di drogatiโ, afferma lโOnorevole meloniana, con buona pace dei milioni di tranquilli cittadini, famiglie, lavoratori, studenti e pensionati che giustamente ritengono un loro sacrosanto diritto poter andare al mare senza necessariamente dover pagare un balzello a qualche privato.
Da parte nostra ribadiamo che le concessioni balneari sono giร troppe in Italia e allโElba. In Francia, ad esempio, la legge stabilisce che almeno lโ80% delle spiagge deve essere libero da concessioni. Si tratta di un bene pubblico che appartiene a cui tutti i cittadini che, salvo casi rarissimi ed eccezionali, devono aver diritto al libero accesso e alla libera balneazione. Eโ quindi indispensabile respingere il tentativo di totale privatizzazione delle spiagge e al contrario รจ necessario ridurre il numero e lโestensione delle troppe concessioni demaniali esistenti.
A livello locale proponiamo che i comuni elbani si dotino quanto prima di un โPiano Spiaggeโ che preveda che almeno lโ80% complessivo delle aree di balneazione sia libera, assicuri la presenza di spiagge naturali, ovvero prive totalmente di concessioni, e stabilisca per ogni singola spiaggia il divieto di concessioni oltre il 30%.
IL MARE Eโ DI TUTTI!
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA โ CIRCOLO ISOLA DโELBA