[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2023/01/rif.jpg[/IMGSX]Lo scenario proposto dalla legge di bilancio 2023 del Governo Meloni รจ lโulteriore prosecuzione delle politiche di taglio alla spesa per lโIstruzione pubblica iniziata nel 2008 con la legge Tremonti – Gelmini, e portata avanti da tutti i governi successivi compresi quelli della falsa sinistra PD, che nel tempo hanno portato alla cancellazione di oltre 3mila istituti. Non solo non viene affrontato seriamente il problema dellโedilizia scolastica e delle โclassi-pollaioโ, ma si mira, ormai in modo del tutto esplicito, ad una sempre crescente dequalificazione della scuola e dellโuniversitร in nome di una logica di completo asservimento degli studenti, visti non come persone ma semplicemente come futuri produttori per un mercato che, in nome del piรน becero aziendalismo, รจ incapace di proporre una prospettiva diversa dal precariato. In questo senso anche la conferma dei PCTO nonostante le giuste proteste del movimento studentesco e le numerose morti di studenti durante le ore di โalternanza scuola-lavoroโ. Secondo le associazioni degli studenti a livello nazionale per il diritto allo studio, le mense e le abitazioni per i fuori sede mancano allโappello almeno 7,7 miliardi. Tutto questo mentre il Governo insiste sul finanziamento alle scuole private, quando al contempo le scuole pubbliche sono abbandonate ad un evidente degrado. Secondo lโimpianto della Legge di Bilancio saranno le Regioni a dover attuare i tagli al numero delle classi e delle scuole e, in caso di inadempienza, รจ previsto il potere sostitutivo del ministero. Le prime simulazioni ipotizzano la chiusura nei prossimi tre anni di almeno 6-700 istituti scolastici in Italia, ma vi sono stime anche molto piรน pessimistiche. Per quanto riguarda lโIsola dโElba cโรจ poco da stare allegri. Eโ vero che la legge formalmente enuncia โla necessitร di salvaguardare le specificitร derivanti dalle istituzioni presenti nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificitร linguisticheโ ma รจ anche vero che le dotazioni organiche (Docenti, ATA, Dirigenti scolastici) sono stabilite a livello regionale e poi a livello provinciale senza alcun parametro aggiuntivo riguardante la specificitร insulare. In parole povere la dotazione di insegnanti รจ determinata in sostanza dal numero di studenti a livello provinciale senza alcuna adeguata integrazione specificamente mirata ai comuni disagiati come quelli insulari. Cโรจ quindi per lโIsola DโElba il concreto pericolo di una riduzione dellโofferta e della qualitร dellโistruzione. Tutto questo in un contesto che vede giร adesso gravi situazioni di degrado edilizio, difficoltร logistiche e territoriali derivanti dal pendolarismo e dallโinsularitร e, nel complesso, una realtร sociale poco motivante per i giovani.
Chiediamo alle istituzioni, ed in primo luogo ai Comuni, di farsi carico finalmente e senza ulteriori ritardi del problema della scuola allโIsola DโElba, tema spesso ingiustamente messo in secondo piano, e degli studenti universitari fuori sede, facendosi portatori delle esigenze delle persone che vivono sulla nostra isola e delle ragioni delle piรน giovani generazioni.
Circolo PRC Isola d'Elba "U.Lupi"
Circolo Elbano Rifondazione Comunista
pubblicato il 23 Gennaio 2023
alle
19:25
pubblicato il 23 Gennaio 2023
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19:25
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