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PENSIONI BANCOMAT DI STATO .CAMBIANO I SONATORI MA LA MUSICA Eโ€™ SEMPRE LA STESSA


pubblicato il 29 Novembre 2022

alle
6:00

PENSIONI BANCOMAT DI STATO .CAMBIANO I SONATORI MA LA MUSICA Eโ€™ SEMPRE LA STESSA
Anche lโ€™attuale Governo ripete lโ€™errore dei governi passati, continuando a fare bancomat sui pensionati italiani.โ€ A dichiararlo Domenico Proietti, Segretario confederale Uil e Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uil Pensionati. โ€œDopo meno di un mese dal decreto che ufficializzava la rivalutazione delle pensioni del 7,3%, lโ€™esecutivo fa marcia indietro con la legge di bilancio, prevedendo un taglio della perequazione per il 2023. Una riduzione di potere dโ€™acquisto che si traduce in una perdita di circa 450 euro lโ€™anno per una pensione superiore alle 4 volte il minimo (2.100 euro mensili lordi), ma inferiore alle 5 volte (2.600 euro mensili lordi).
รˆ un fatto molto grave perchรฉ non dร  certezza dei diritti ai pensionati italiani e costituisce un intervento che va in direzione opposta alla necessitร  di aumentare il reddito dei pensionati, anche al fine di sostenere i consumi ed evitare che lโ€™Italia vada, nel 2023, in recessione economica.
Questo nuovo meccanismo prevederebbe la piena rivalutazione per le pensioni di importo fino a 4 volte il minimo; lโ€™80% dellโ€™inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 4 e 5 il minimo; il 55% dellโ€™inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 5 e 6 volte il minimo; il 50% dellโ€™inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 6 e 8 volte il minimo; il 40% dellโ€™inflazione per le pensioni complessivamente comprese tra 8 e 10 volte il minimo; il 35% per le pensioni complessivamente superiori a 10 volte il minimo. Il trattamento minimo Inps รจ oggi pari a 525,38 euro mensili lordi.
La mancata rivalutazione determinerebbe una vera e propria perdita di potere dโ€™acquisto e quindi di valore delle pensioni con un danno che per una pensione di 2.600 lorde sarebbe quantificabile in circa 34,32 euro mensili, corrispondenti a 446,17 euro lโ€™anno. Una pensione di 3.100 lorde (tra le 5 e le 6 volte il minimo) perderebbe invece 1.161,75 euro lโ€™anno. Danno che da gennaio 2023 produrrร  effetti sulla pensione per il resto della vita del pensionato. Infatti, ogni mancato aumento non ha effetti solo sullโ€™anno di applicazione ma perdura per sempre sulla pensione diminuendone cosรฌ in modo permanente il valore.
Questo ulteriore depotenziamento si aggiunge quindi ai tagli, blocchi e congelamenti che dal 2011 (governo Monti) sono stati operati sulle pensioni fino al 2021, un decennio che ha impattato notevolmente sul potere dโ€™acquisto dei pensionati con gravi danni che si moltiplicarono al crescere del costo della vita.
Eโ€™ proprio il caso di dire che cambiati i sonatori la musica รจ sempre la stessa.
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