[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/esami.JPG[/IMGSX] Ricordo con nostalgia gli esami di maturitร della mia gioventรน correvano gli anni sessanta e noi studenti non รจ che fossimo tutti dei santarellini. In assenza di tecnologie sofisticate di cui possono fruire gli studenti di oggi, quali i telefonini e soprattutto internet, ricorrevamo alla tradizionale โcartuccieraโ con i famosi โ rotoliniโ la cui mappa con lโindice per materia e per argomento, era a sua volta contenuta in un altro rotolino di carta abilmente celato a parte e piรน a portata di mano. Ricordo che a quei tempi gli esami vertevano su tutte le materie e su tutti i tre anni di liceo, una cartucciera non bastava e molti altri rotolini erano sparsi qua e lร nelle parti intime del corpo. Ma cโera qualche differenza con la moderna tecnologia : anzitutto eravamo noi stessi a predisporre le striscette di carta arrotolate e, pertanto, il lavoro necessitava una lunga opera riassuntiva , che rimaneva impressa nella memoria e costituiva essa stessa una buona preparazione.
La commissione di esame era composta da professori venuti da lontano, senza una rappresentanza di insegnanti di classe degli esaminandi. E le aule di esame erano presidiate da altri sconosciuti personaggi i quali, assieme agli esaminatori, fino allโultimo minuto non smettevano di passeggiare tra i banchi con tanto di occhi aperti e con tolleranza zero, chi andava a gabinetto era pedinato da un austero e severo signore che lo piantonava davanti alla porta tipo saloon, cioรจ praticamente a vista e, anche se il bisogno era effettivo e grosso, non si poteva superare un certo limite di tempo. A differenza di oggi allora non era consentito alcun genere di conforto in bibite o panini e ancora ricordo con angoscia la prova scritta dโitaliano in una giornata da quaranta gradi allโombra in quel di Firenze con obbligo per noi studenti di un vestiario serio e acconcio, mentre la commissione, con aria sadica e mefistofelica, davanti a noi fumava e si rinfrescava .
Diverso era anche lโatteggiamento dei prof. e dei nostri stessi genitori nei confronti degli esaminandi, tutto improntato ad una mentalitร di tipo borbonico, dove il principio ispiratore era solo della severitร fine a sรฉ stessa, del punire e non giustificare, ovviamenteโฆ per il nostro bene, dato che lโunico sbocco occupazionale di quel tempo era il pubblico concorso e se non avevi quel โpezzo di cartaโโฆ Pertanto, figlio preparato- figlio occupato.
Beh! ho voluto fare un salto indietro nel tempo per cercare di sdrammatizzare lโimpegno che stanno affrontando i nostri ragazziโฆaugurandogli un grosso in bocca al lupoโฆ. E… forza ragazzi anche oggi sarร un'altra battaglia .
C'ERANO UNA VOLTA GLI ESAMI….