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Marcello Meneghin


da
Marcello Meneghin


pubblicato il 23 Agosto 2009

alle
4:15

Sig. Luigi Rispoli
Il suo paragone con l'apertura della cozza non regge. Per ora si trattarebbe di fare un Km di galleria da 10 m di diametro ed in posizione tale da recare il minor danno possibile ed il problema del momento sarebbe risolto. In tutto il mondo si fanno tunnel ben piรน imponenti, in posizioni obbligate e per scopi molto meno virtuosi di quello dell'acqua potabile. Ad esempio a Cortina, per la viabilitร , tra breve si costruiranno gallerie molto piรน grandi perforando le Dolomiti cioรจ le montagne piรน belle e delicate del mondo.
La potabilizzazione dell'acqua di mare si adotta soltanto dove l'acqua dolce non c'รจ proprio. Farlo all'Elba con tutta l'acqua che ha, sarebbe follia.
I potabilizzatori sono macchine che funzionano bene se producono piccole portate e di valore costante nel tempo. All'Elba accade il contrario in quanto occorrono portate elevate e per pochissimo tempo e per giunta variabilissime. Per gran parte dell'anno le macchine sarebbero ferme. Occorrerebbero dei capaci sebatoi di compensazione delle portate ma allora torniamo al punto di partenza: non รจ meglio costruire solo i serbatoi anche se piรน grandi?
In conclusione: continuate pure a contrastare una soluzione che dร  sicuri risultati con danni minimi, continuate anche a rattoppare un sistema idropotabile che vi lascia l'estate senz'acqua, vi fa bere il boro e correre il rischio di epidemie dovute alle infiltrazioni dal terreno durante i periodi di mancanza di pressione delle condotte colabrodo. Manca solo un non improbabile guasto della condotta sottomarina per dare il colpo di grazia a tutta l'economia elbana che invece necessita prima di ogni altra cosa cge sia risolto il problema idrico.

Attendi…