Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha stabilito che lโIVA del 10%, normalmente addebitata sulle bollette della tassa sui rifiuti, รจ illegittima. La Corte di Cassazione, allineandosi con lโorientamento degli altri Paesi dellโUnione europea, ha stabilito che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, รจ una tassa e non una tariffa. Se fosse una tariffa, lโIVA sarebbe applicabile, ma essendo una tassa non รจ legittimo. Controllate, dunque, attentamente la bolletta: se รจ stata applicata lโIva nella misura del 10% sulle voci di raccolta e smaltimento rifiuti, si potrร chiedere il rimborso immediato al Comune o alle societร appaltatrici che gestiscono il servizio. Il risarcimento puรฒ essere richiesto per un massimo di 10 anni e per ogni anno di IVA ingiustamente pagata. Ad esempio, un cittadino che paga una tassa di 800 euro lโanno ha versato al proprio comune 80 euro di Iva illegittima, che moltiplicati per 10 anni ammontano a 800 euro complessivi.
Per agire basta inviare un foglio con i dati anagrafici, recapiti telefonici, eventuale indirizzo di posta elttronica e codice fiscale e una copia dellโatto di richiesta della tassa sui rifiuti per cui richiedere il rinborso e delle relative ricevute di avvenuto pagamento (per tutti gli anni dal 1998 a oggi) al Codacons, Azione Iva rifiuti, via Filippo Corridoni 25, 00195 Roma. Gli avvocati e i consulenti dellโassociazione valuteranno se รจ possibile ottenere il rimborso e redigeranno gratuitamente il ricorso personalizzato.
L'IVA SUI RIFIUTI NON S'HA DA PAGARE
