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Yuri


da
Yuri


pubblicato il 3 Agosto 2009

alle
10:47

[COLOR=blue][FONT=arial]MUSICA E MEMORIA[/FONT] [/COLOR]
Quando, a 14 anni, ho cominciato a strimpellare orrendamente la chitarra, ero affascinato dai cantautori. Bennato, De Andrรฉ, De Gregori, Battisti, Guccini.. i classici, insomma.
Ma la "canzone del sole", "Rimmel" o "l'avvelenata", al milionesimo ascolto cominciano a diventare leggerissimamente pallose…
La prima mossa รจ stata, sempre nell'ambito dei "classici", ricercare i pezzi meno conosciuti o sfruttati: "Signora aquilone" o "la casa del matto" di De Gregori, "si chiamava Gesรน" di De Andrรฉ, "Franz รจ il mio nome" di Bennato….
Poi, i "grandi di seconda fascia" (si fa per dire): Jannacci, Finardi, Branduardi, Vecchioni… i "vecchi" come Tenco, il cabaret dei Gufi… e poi Renato Zero.. una vera manna curiosare nei primi dischi…

[COLOR=red]Ivan Graziani [/COLOR] passava alla radio con "Lugano addio", ma la mia hit era "Pigro": "tu sai citare i classici a memoria, ma non distingui un ramo da una foglia".., e fino ad "Agnese" e "Firenze" non era molto conosciuto dal grosso pubblico. Ideale, per i miei gusti decisamente anticonformisti. "Dada" divenne una pietra miliare delle mie esibizioni canto-chitarristiche, "fuoco sulla collina" un mito per batteria e chitarra, e poi, in ordine sparso, "fango", "motocross", "Nino Dale", "Cleo", "Ugo l'italiano"… Capolavori che invito i piรน giovincelli a scovare nei meandri del mulo…

[COLOR=red]Rino Gaetano[/COLOR] concentrรฒ praticamente la sua breve carriera in soli quattro anni. Il successo sanremese di "Gianna", canzone "scanzonata" e nonsense (?), lo fece conoscere al grande pubblico, dal quale si separรฒ tragicamente la notte del 2 giugno 81. Da qualche parte ho ancora i ritagli di giornale, conservati come reliquie: forse qualcuno pensa che sia stata la morte a creare il mito, ma per me il mito era giร  ben saldo nelle sue canzoni. Come sempre, non tanto (o meglio: non solo) in "Gianna", "Aida" o "Nuntereggaepiรน" , ma nella poesia di "sei ottavi", "titititi", "sfiorivano le viole"… nella rabbia di "metร  Africa e metร  Europa", nel positivismo di "e io ci sto" …

[COLOR=blue]Stasera, a Campo, un tributo a due grandissimi artisti davvero imperdibile. Un'occasione per mantenere sempre viva la memoria, per noi "adepti", ma soprattutto una eccezionale opportunitร  per i giovani che non hanno ancora avuto il piacere di incontrare e conoscere due veri capisaldi della nostra musica e della nostra cultura. Non mancate! [/COLOR] ๐Ÿ™‚

NB: Il felino รจ, ovviamente, del Beneforti. Miao. ๐Ÿ˜Ž

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