Sab. Dic 27th, 2025

Home [old]

Camminando Camminando

Lascia un messaggio

 

 

 

 

Attenzione: questo modulo può essere usato solo se JavaScript è abilitato nel tuo browser.

 


 

I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.

MARCO MANTOVANI


da
MARCO MANTOVANI


pubblicato il 12 Luglio 2009

alle
10:09

[SIZE=5][COLOR=darkblue]NAVIGANDO…NAVIGANDO [/COLOR] [/SIZE]

Innanzitutto volevo fare i complimenti al Sindaco Papi per l’inziativa del Casinò , che rappresenta una delle tante idee che potrebbero aiutare la nostra economia.
Porto Azzurro merita una precedenza rispetto ad altre località non solo perché si trova su un Isola , ma anche perché ospita una struttura carceraria e dunque paga un importante tributo allo Stato, che è giusto compensare.
Non sono un giocatore ma concordo con Papi sul fatto che una Casa da Gioco potrebbe essere un ottima opportunità turistica e occupazionale per 12 mesi all’anno.
Ho seguito inoltre gli ottimi interventi di Yuri Tiberto sulle AMP e sui confronti con quelle Francesi.
Non conosco Port Cross ma conosco bene la Corsica , che secondo me è un esempio vicino e perfettamente funzionante.
In Corsica , a conferma di quanto asserisce Tiberto, non esistono zone vietate al diporto, all’accesso o alla balneazione.
Ma la cosa che conta è che i Parchi in Corsica ,anche quelli marini ,sono gestiti e regolati dai Corsi, secondo i loro usi e costumi e con l’amore che i popoli hanno per la loro terra.
E’ per questo, e solo per questo ,che la Corsica ha il mare più ricco del Mediterraneo, ed un interno integro e meraviglioso.
La verità è che per proteggere l’ambiente non servono nuovi Enti, Finanziamenti, Consulenti e Presidenti, servono solo leggi precise e controllo.
Per impedire la speculazione edilizia , non serve il Parco Nazionale , basta la legge .
Per proteggere il mare dell’ Arcipelago bisogna eliminare le reti a strascico , le reti derivanti , alcune reti da circuizione, diminuire la pesca professionale a favore dei pescatori residenti e far costruire i depuratori.
Vogliamo creare alcune piccole zone con divieto totale di pesca , come in Corsica ? Va bene ! Ma vietare l’accesso o la balneazione è pura follia. Qui si vive di turismo e i divieti inutili vanno evitati.
Ricordiamoci che alcuni vedono la protezione della Natura come opportunità di potere e poltrone e alla fine per loro conta solo una cosa: “ Se facciamo l’ AMP chi la comanda ?”
Non voglio dire che tutto ciò che è stato fatto dal Parco sia negativo ,con quello che ci costa sarebbe impossibile , ad esempio il Radar su Pianosa mi sembra una buona cosa, anche perché sarà gestito dalla Capitaneria di Porto.
La miglior garanzia di tutela e controllo dell’Ambiente comunque ,si crea quando le popolazioni residenti si assumono direttamente questa responsabilità senza ricorrere ad Enti esterni, proprio come succede in Corsica, dove il ruolo degli Enti locali e dei cittadini volontari, in collaborazione con la Capitaneria, è fondamentale .
Ho seguito nei giorni scorsi anche una lunga diatriba sulle possibili etnie comuni tra Corsi ed Elbani , ma non l’ho trovata molto illuminante .
Noi siamo orgogliosi di essere Elbani, Toscani , Italiani e non Corsi, ma proviamo per i Corsi una serie di affinità e simpatie.
Sono vicini a noi , sono isolani come noi , amano la loro terra come noi, si sono stufati di essere comandati dall’esterno e hanno dimostrato si sapersi autogestire.
Francamente non apprezzo i loro metodi di “dialogo istituzionale”, ma a testimonianza della fratellanza Elbano – Corsa, ricordiamoci che il Corso più famoso del Mondo si chiamava Napoleone e grazie a lui l’Elba raggiunse una sua precisa identità politica, che oggi siamo chiamati a ritrovare.
Il Sig. Bonaparte , aveva i difetti e le qualità dei Corsi, di certo era molto intelligente e comprese subito il valore , l’operosità e le qualità degli Elbani, probabilmente si rese anche conto che eravamo un po’ troppo pacifisti per i suoi gusti, ma ci ha lasciato alcune preziose eredità di cui andare fieri e ricordare sempre : la prima di tutte è la nostra BANDIERA.

[COLOR=darkblue]Marco Mantovani. [/COLOR]

Attendi…