Leggo su Elbareport:
[COLOR=blue][FONT=comic sans ms]โMario Tozzi ha dato una vera e propria sferzata polemica al dibattito, partendo dal fatto che le Cinque Terre vengono troppo spesso presentate come esempio da seguire per le altre aree protette italiane. Ma per Tozzi la situazione delle Cinque Terre, รจ molto difficile e da emulare da parte degli altri parchi, visto anche che quel livello qualitativo e gestionale non puรฒ essere probabilmente raggiunto in parchi con situazioni ambientali, economiche e culturali del tutto diverse e con un territorio molto piรน vasto ed articolato amministrativamente.โ[/FONT] [/COLOR]
Maโฆ รจ lo stesso Mario Tozzi che da due anni ci disintegra i santissimi sostenendo che lโAMP delle 5 Terre รจ lโapoteosi della goduria, da importare senza dogana, seguendone pedissequamente il radioso e inattaccabile esempio?
E il Tozzi che a luglio diceva che – [COLOR=blue][FONT=comic sans ms]โi parchi nazionali italiani (istituiti con unโottima legge, la 394) ottengono risultati miracolosi e sono un esempio di buon funzionamento della pubblica amministrazioneโ [/FONT] [/COLOR] รจ lโamicone di quel Mazzantini che ora sostiene che [FONT=comic sans ms][COLOR=red]โper il rilancio dei parchi occorre rivedere la legge 394/91โ [/COLOR] [/FONT]???
E ambedue sono in sintonia con quel simpatico mattacchione del Moschini che dice che [COLOR=blue] [FONT=comic sans ms]โle aree marine protette vanno a rotoliโ ???[/FONT] [/COLOR]
Sarebbe troppo facile dire, e dimostrare, che โnoi lโavevamo detto da un pezzoโ.
Assaporiamo il gusto della vittoria, anche se di Pirro, per il momento.
Speriamo che finalmente si capisca che โriformareโ non vuol dire โdemolireโ e che โtutelareโ va assai meglio se associato a โregolamentare e gestireโ che non a โvietare ed impedireโ.
Nel frattempo, accontentiamoci di sperare e di sorridere al futuro.
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