112921 messaggi.
Piena solidarietà alle dipendenti dell·ufficio turistico dell·associazione albergatori, da oggi senza lavoro e sicuramente gli albergatori si troveranno senza qualche socio perchè sono sempre gli stessi a comandare e fare il bello e cattivo tempo!
[COLOR=darkblue]L·offerta Regalo è per tutti coloro che prenotano il viaggio di nozze con [SIZE=3]Elbaworld[/SIZE] , oppure una vacanza con un importo minimo a coppia di 2000€. [/COLOR]
31 agosto.
I tifosi del Napoli mettono a ferro e fuoco la stazione di Roma.
Giovedì 4 settembre .
L·Osservatorio del Viminale fa sapere che la tifoseria viola è la migliore d·Italia.
Lunedì 8
Il giudice sportivo sanziona il Napoli chiudendo le Curve del suo stadio per un mese. Martedì il Casms vieta la trasferta al San Paolo ai tifosi della Fiorentina perché la gara è «a rischio incidenti».
Semplificando: voi siete belli e buoni ma visto che gli altri sono brutti e cattivi, voi la partita la vedete in tv e non allo stadio, mentre «gli altri», chiuse le curve, si possono accomodare nei distinti.
Penalizzati quelli che si comportano bene e non disinnescati quelli che si comportano male.
Complimenti.
Fonte: Andrea di Caro - Corriere Fiorentino
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Gli Uffici informazioni dell·Associazione Albergatori dell·Isola d·Elba hanno CHIUSO! [/COLOR] [/SIZE]
l·8 Settembre 2008, individuata come data ·ottimale· dai ns. dirigenti, gli Uffici informazioni dell·Associazione Albergatori dell·Isola d·Elba hanno chiuso e non sono più operativi; immagine e biglietto da visita di una categoria di imprenditori, che dagli inizi degli anni ·60 (inizio anche del turismo all·Elba) aveva capito che fare turismo significava anche accogliere, dare il benvenuto al turista che aveva scelto l·Isola; e per questo l·Associazione Albergatori di allora l·aveva fatto, dedicando in un punto strategico del porto - Calata Italia - un Ufficio informazioni ·importante·, importante come negli anni sarebbe diventata questa Associazione. Veniva apposta sulla colonna di Calata Italia la ·i· simbolo di informazioni turistiche (tuttora esistente), così negli uffici veniva dirottato qualsiasi tipo di turista (indirizzati dai Vigili Urbani, dai Taxisti, dai Commercianti e da qualsiasi ·Portoferraiese·), rimanevano aperti sette giorni su sette ed in certi periodi fino all·arrivo dell·ultimo traghetto (le luci accese erano il simbolo di benvenuto sull·Isola e il turista non si sentiva sperduto).
Da sempre i dirigenti hanno creduto e potenziato questo Ufficio, l·attività svolta come Agenzia di Viaggio era per loro secondaria: doveva servire essenzialmente per pubblicizzare e commercializzare pacchetti turistici e quant·altro.
Fino a ieri l·Associazione Albergatori se lo poteva permettere, dall·8 Settembre 2008, i Dirigenti dell·Associazione hanno pensato bene di ·chiudere· e di ·mandare a casa· (dal 1 Ottobre 2008) il personale: 3 dipendenti che per 34, 30 e 20 anni hanno svolto il loro lavoro e collaborato con i vari Consigli di Amministrazione.
Questa è l·Associazione Albergatori di oggi!
Paoletti D., Menicagli S., Serena C.
URBANISTICA: LA LEGGE E· UGUALE PER TUTTI?
Se è vero che l·ambiente è troppo importante per abbandonarlo nelle mani degli ambientalisti è altrettanto vero che è anche troppo prezioso per lasciarlo in mano alle segreterie politiche romane, fiorentine e livornesi.
Fino agli anni 80 l’Elba si vendeva come merce sfusa nei mercati affaristico-politici continentali. Qualcuno fregava addirittura sul peso e finì in galera.
Ai sindaci dell’epoca, però, devono essere riconoscete le attenuanti per la preoccupazione che avevano di creare posti di lavoro. Né può essere loro applicata un·aggravante per manifesta insensibilità ambientale, visto che non ce l’aveva nessuno o quasi.
Non altrettanto può dirsi degli amministratori attuali che, pur dovendo anche loro tenere presenti i posti di lavoro, devono confrontarsi con una situazione assai meno drammatica e hanno, o dovrebbero avere, una coscienza ambientale di base.
Le colate di cemento che si prevedono in zone estremamente delicate del territorio di Portoferraio (seconde case e albergo in zona di alto valore naturalistico ambientale -zona umida di Punta della Rena- e trasformazione di una calata in maxi parcheggio per autotreni in un sito di alto valore storico monumentale -zona porto-) dimostrano che il problema non è stato risolto.
Scelte gravissime che rappresentano un’ulteriore umiliazione per gli elbani, essendo sponsorizzate da quei politici fiorentini che in passato hanno fatto forti pressioni sui sindaci elbani (soprattutto a Portoferraio) per bloccare ogni attività urbanistica, impedendo sia l’indispensabile adeguamento delle strutture ricettive che la costruzione delle prime case.
L’assessore Conti, infatti, se ne prende il merito e ce lo ricorda “ Abbiamo dovuto gestire una fase molto difficile contrastando il tentativo di cementificazione di una delle realtà più preziose del nostro territorio.”
Poi l’assessore, che pensa di eludere il principio di non contraddizione, aggiunge:
“Faremo costruire un capannone di 400 netri, un albergo con almeno 50 posti letto, piscina con annessa beauty farm, rimessaggio di mega yacht, una sessantina di villette e poi negozi bara ristoranti e supermercati.” E tutto questo, per di più, in un territorio che lui stesso definirebbe prezioso.
Lo abbiano detto più volte e lo ripetiamo: chi fa l’amministratore deve mediare con i poteri forti come fanno a Torino con la Fiat e a Pontedera con la Piaggio. Quindi, l’amministrazione di Portoferraio deve trattare e mediare nell’interesse della collettività con Esaom. Ma Esaom sembra godere di una sorta di diritto di extraterritorialità, come se quella zona fosse una enclave con leggi proprie: enormi capannoni con tetti di eternit (vietati dalla legge), fanghi velenosi trasformati in blocchi e ammassati all’ingesso della città trasformato in discarica (vietata dalla legge). Adesso, costruzione di strutture commerciali e ricettive e una sessantina di seconde case. Tutto questo mentre gli alberghi non riescono a ristrutturarsi e i cittadini non riescono a costruirsi la prima casa e ci sono famiglie con bambini che vivono nelle baracche.
Questo lo vieterebbe non solo il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, ma anche un elementare principio di giustizia e di rispetto verso gli elettori e verso la fiducia che hanno riposto in chi li rappresenta.
E’ facile prevedere che su questi temi la prossima campagna elettorale sarà di una durezza pari agli enormi interessi in gioco. Noi, come sempre, ci stiamo preparando per dare il nostro contributo.
Elba 2000
Egregio Dottore,
grazie per la rispsota credo che abbiamo molti punti in comune.
Ma per alimentare la discussione sono ad esprimere un mio pensiero.
Credo che nominare continuamente 2 persone (una non amministra piu· da 15 anni e l·altra dopo le note vicende giudiziarie non ha alcun incarico amministrativo orami da diversi anni) come il male dell·amministrazione campese non sia corretto.
Sono persone che hanno dato il loro contributo per quello che ritenevano giusto e noi li possiamo e dobbiamo criticare, ma non continuamente, orami secondo me e· il passato e il tempo ci dira· come hanno amministrato, se saranno ricordati.
Poi entrambi sono liberi di fare politica e continuare a dare il loro contributo.
Critichiamo la maggioranza che veramente gestisce male il paese e poi se vogliamo anche chi con Lei e· all·opposizione. Mi sembra che ci siano attacchi solo fra l·opposizione, questo e· quello che ho visto da quando leggo questo sito.
Da elogiare il lavoro di tutti, della maggioranza che cerca di fare quello che puo· e della minoranza che controlla, critica e a volte vota con la maggioranza. Grazie anche a Lei per il contributo che ha ritenuto e potuto dare alla collettivita·. Un grazie sincero.
Ma oltre che scrivere, criticare non e· possibile fare delle cose concrete? Fare delle proposte?
Distinti Saluti
Leggo dal corriere agricolo della lombardia:
Produzione di miele dimezzata nel 2008.
Di circa 1.200.000 arnie in produzione nel 2007 ben 600.000 sono fuori produzione per moria o debolezza delle famiglie.
I frutticoltori solitamente pagano 50 euro ad arnia agli apicoltori per sistemare le arnie nei loro campi,vista l·opera di impollinazione svolta dagli insetti.
Quest·anno gli apicoltori per paura dei disinfettanti per debolezza delle famiglie di api etc non hanno svolto questo importante servizio et etc.
Intanto i prezzi aumentano e il miele d·acacia ha raggiunto i 5 euro al kg.
Concludendo...sarei davvero curioso di avere notizie sullo stato di salute delle api elbane.
Anche questo è un indicatore,come l·acqua verde i cartelli del parco e la fortissima natalità di Campo. 😀
Ave
Si vocifera che ieri si è tenuta una conferenza dei servizi per il reimpianto dei vitigni sull·isola di Pianosa.
Si dice che tutti siano d·accordo, ma non si leggono camunicati e nessun tipo di lavoro è stato improntato o programmato al riguardo.
Spero di no, non sarà la solita sceneggiata per poi fare a scarica barile sulle responsabilità come per le zecche ????????????
Ovvero io non firmo, a se non firma lui non firmo io , ma si pero vedremo.....
Intanto sull·isola piatta comincia ad aleggiare sempre di più l·ombra del "41 bis".
Così altro che fruizione o come qualcuno dice " E· ora che la natura si riappropri di Pianosa......."
buona giornata a tutti
[SIZE=4][COLOR=darkblue]L’Elba sbarca in Africa con elbaeumberto.com tradotto in arabo [/COLOR] [/SIZE]
Il primo sito elbano in arabo è in linea, si tratta di Elbaeumberto.com, il sito che racconta il viaggio di Umberto Segnini intorno al mondo. «Ho voluto fortemente il sito in arabo per poter comunicare con le persone che abbiamo incontrato e che incontreremo durante il viaggio» afferma Segnini, guida ambientale elbana, fondatore oltre 10 anni fa del centro escursionistico "Il Viottolo". Il viaggio che è iniziato lo scorso dicembre per ora ha toccato la Spagna, il Marocco e la Tunisia. È un sogno coltivato per anni ma non è solo un viaggio di piacere, è anche un modo per mettere in contatto gli abitanti e le scuole dei luoghi visitati (il progetto Base Elba) con questa piccola grande isola da cui tutto è partito. «In questo momento di grande intolleranza fra le genti del Mediterraneo, nel mio piccolo voglio ricordare che noi gente del Mediterraneo siamo una grande famiglia, - spiega Umberto - un’unica razza bastarda che si conosce e si miscela da millenni e che ha sempre assorbito notizie e nozioni portate dalle genti via mare». Attualmente il sito è in italiano, francese e arabo e man mano che il viaggio proseguirà e incontrerà nuove lingue, queste si aggiungeranno al viaggio, per sviluppare sempre più l’idea di portare l’Elba nel Mondo e il Mondo all’Elba. Intanto grazie al forum che cresce insieme al diario di viaggio, piano piano si sta creando una piccola comunità di persone che non si conoscono ma che hanno trovato il punto d’incontro nel condividere la curiosità per questo viaggio e per il mondo che le circonda. «Questa situazione mi piace molto - conclude il viaggiatore elbano - vorrei allargarla ancora di più. Mi piacerebbe che le persone che ci scrivono entrassero in comunicazione diretta tra loro».
[URL]www.elbaeumberto.com[/URL]
Per i più pigri, la traduzione si trova nel forum riservato agli iscritti all·altroparco... 😎 😎
[URL]www.laltroparco.forumattivo.it[/URL]
Cara Ely, predichi bene ..ma razzoli male……critichi chi non si firma e tu non lo fai….!!
hai fatto una figuraccia…!!!
Come sono sensibili..quelli della Bonalaccia..reagiscono tutti ..mariti, mogli, fidanzate,
allenatori…avete tutti un po’ troppa…. coda di paglia…vi sentite in colpa..??
Spero che la Campese che è nata con noi,nonostante tutto, e specialmente
nonostante questi presuntuosi dei Bonalaccesi….sembra che il Calcio e le Società Sportive le
abbiano inventate loro, ed invece sono arrivati buon ultimi, riesca a resistere a questi attacchi
e vivere, magari senza soldi, per altri 1000 anni…!! FORZA CAMPESE..!!!!!!! RESISTETE...!!!
P.S. Pure a Yellowstone ne hanno uno bello grosso, e sono parecchio contenti di averlo...
...Effettivamente smaltire i rifiuti elbani in loco non sarebbe una cattiva idea, magari con un bel dissociatore molecolare tipo quello che stanno sperimentando a Peccioli (PI).
Purtroppo è un sistema moderno, molto economico e praticamente non inquinante: come può interessare i nostri illuminati amministratori?
Può trattare anche rifiuti speciali, è molto efficente con le biomasse e non produce diossine nei residui.
Ha solo il difetto che, costando poco, limita significativamente il giro di soldi correlato.... come dire che politicamente non vale una cicca
🙂
[URL]http://campibisenzio.wordpress.com/2008/02/29/
dissociazione-molecolare-peccioli-sperimenta/[/URL]
per mess. 31707
Hai capito male, il mio messaggio era per far notare come berlusconi ha risolto il problema rifiuti a napoli.
Noi abbiamo le spiagge, loro hanno le mozzarelle, noi non vogliamo sentir puzzo, loro nemmeno.
Però è andato con l·esercito e in barba a tutte le ragioni degli abitanti, hanno aperto discariche, inceneritori ecc.
I politici di tutti i colori sono ancora al loro posto, e i cittadini subiscono sulla loro pelle le mancanze (e incapacità) degli amministratori.
Ora che c·è un precedente, non dobbiamo meravigliarci se un giorno per un motivo o un altro anche noi all·elba saremmo costretti a subire, per mezzo della forza e delle manganellate, qualche decisione impopolare.
Saluti
Zorro o presunto tale , ma hai idea di cosa dici? un inceneritore a 300 mt dalla spiaggia con tanti abitanti intorno! perchè non te lo metti a casa tua e respiri a pieni polmoni invece di speculare sulla pella di chi abita vicino al buraccio chè gia sopporta puzzi e tanto altro!
[SIZE=4][COLOR=darkblue]PROGRAMMA 1° RADUNO VESPA CLUB ISOLA D·ELBA [/COLOR] [/SIZE]
DOMENICA 21 SETTEMBRE 2008 (PROCCHIO)
DOMENICA 21 SETTEMBRE
DALLE ORE 8.00 / ALLE ORE 10.00
•PROCCHIO - VESPA CLUB ISOLA D’ELBA
ISCRIZIONI, REGISTRAZIONE, CONSEGNA GADGET
Presso noleggio scooter di procchio
ORE 10.30
•PARTENZA PER IL GIRO TURISTICO "ANELLO OCCIDENTALE":
Procchio – marina di campo – Cavoli – Seccheto – Fetovaia – Pomonte– Chiessi –Patresi – S. Andrea – Marciana Alta – Marciana Marina– Rientro a Procchio
ORE13.30
•“PRANZO”
GIARDINI DI PROCCHIO – GRIGLIATA, MUSICA DAL VIVO, PREMIAZIONI E DISCORSO DI BENVENUTO DEL PRESIDENTE
Sarà opportuno rispondere all’amico Epididimo sulla richiesta informazione sul Rally ronde Elba e nel frattempo togliere altre illazioni che vorrebbero la manifestazione spostata a Marciana Marina, ma veniamo al punto:
E’ quasi dato per certo che l’amministrazione di P.Azzurro per probabili problemi di Bilancio sarà costretta ( a meno di ripensamenti, o sponsor dell’ultima ora ) a rinunciare alla manifestazione Ronde dell’Elba , mentre Marciana Marina , la notizia la diamo per certa, nonostante sia stata contattata, non ha nessuna intenzione di accollarsi l’evento in quanto ci sono molte difficoltà oggettive , in pratica il paese non avrebbe le strutture adatte ad ospitare una tale manifestazione, anche se due equipaggi marinesi partecipano alla corsa.
Dunque tutto rimane in alto mare ed è proprio il caso di dire …
Ai posteri l’ardua sentenza! 🙁
CIAO ADRIANO!!
Mi mancheranno i tuoi saluti per strada, mi mancherà il tuo chiedermi sempre "come stai?", mi mancherà l·incontrarti dovunque. Lasci un vuoto grande. Ciao Adriano, agguantiamo!
Caro Bruno... mettici pure il resto, anche perchè la bad company la paghiamo NOI con le tasse.
Il tuo "Giornale" non mi pare proprio quello più indicato per informare sul "nocciolo della questione", ovvero l·impatto economico per i contribuenti italiani che c·è dietro all·operazione, oltre per chi ci lavora onestamente, e l·enorme specualazione che altri furbetti del quartierinio stanno attuando con il bene placito del Governo. Quello che scrive il Giornale è risaputo da anni e le medicine sono altre, una era Air France... allora si che camminavano ....
Dal sole 24 ore
di Gianni Dragoni (mi permetto anche io un copia e incolla)
[SIZE=1]In nessun aspetto la proposta attribuita alla cordata di 16 investitori della Cai, guidati da Roberto Colaninno, già scalatore di Telecom Italia nel 1999 con i soldi della stessa società, migliora il progetto francese
È un confronto perdente, quello tra il piano Passera-Colaninno per la «nuova Alitalia» che è stato accolto con le fanfare dal Governo e l·offerta di acquisto presentata da Air France-Klm nei mesi scorsi, che fu affossata da Silvio Berlusconi in campagna elettorale e respinta dai sindacati. In nessun aspetto la proposta attribuita alla cordata di 16 investitori della Cai, guidati da Roberto Colaninno, già scalatore di Telecom Italia nel 1999 con i soldi della stessa società, migliora il progetto francese. Anzi, numerosi appaiono i peggioramenti, per la compagnia e i lavoratori, per i consumatori, per i contribuenti, per creditori e azionisti.
Dalle informazioni disponibili si possono sollevare interrogativi che vanno ad aggiornare il decalogo pubblicato sul Sole 24 Ore il 25 luglio. Inoltre, non è comprensibile quali vantaggi rechi l·integrazione con AirOne, aviolinea privata in difficoltà che Intesa Sanpaolo ha voluto includere nella «nuova Alitalia».
1. I vantaggi dell·italianità
L·elemento da cui è partita l·opposizione politica e imprenditoriale al piano Spinetta era la mancanza di «italianità». Solo questa caratteristica – si disse – sarebbe stata una garanzia per i passeggeri nazionali, le imprese, il turismo, con il mantenimento di un maggior numero di voli intercontinentali e internazionali diretti. Ebbene, le destinazioni della «nuova Alitalia» saranno 65, inferiori alle 84 di Air France. Ci sarà una concentrazione sul mercato nazionale ed europeo (dove si perdono più soldi per l·attacco delle low cost), con pochi collegamenti intercontinentali. I voli a lungo raggio della nuova società oscillano, secondo i primi annunci, tra 13 e 16 destinazioni, contro le 15 previste da Jean-Cyril Spinetta all·inizio e destinate ad aumentare. Per i passeggeri italiani aumenterà la necessità di fare scalo a Parigi, Francoforte o Londra per voli lunghi.
2. Flotta ridimensionata
La riduzione di attività è inevitabile poiché il piano postula che la compagnia derivante dall·integrazione di Alitalia con Air One abbia circa 139 aerei, cioè 100 in meno delle 238 macchine impiegate dai due vettori. Spinetta prevedeva un·Alitalia con 137 velivoli, circa 40 in meno della sua flotta. I francesi inoltre prevedevano di aggiungere un aereo di lungo raggio all·anno dal 2010. Non si conoscono gli impegni di Colaninno in proposito.
Poiché Alitalia già ha 175 aerei, più della flotta giudicata necessaria dal nuovo piano, a cosa serve aggiungere AirOne, con i suoi 60 aeroplani? L·aviolinea privata ha ordini per 60 nuovi Airbus 320 che consumano meno dei vecchi Md80 Alitalia. Ma il canone di leasing su questi aerei è molto più alto che sugli altri.
3. Monopolio
L·unione di Alitalia con il principale concorrente annulla quasi tutta la concorrenza sui cieli nazionali. La nuova società avrà mano libera nell·alzare le tariffe, con un beneficio di alcune centinaia di milioni sui conti. Fa sorridere chi sostiene che la concorrenza arriverà dal treno: l·alta velocità, quando arriverà, potrà forse essere un·alternativa sulla Roma-Milano, non sulle altre tratte. L·italianità, insomma, sarà pagata cara dai consumatori.
4. Impegni finanziari
Air France-Klm si era impegnata a versare dentro Alitalia Spa – la società oggi commissariata – almeno un miliardo entro giugno 2008, accollandosi anche circa 1,4 miliardi di debiti finanziari netti che invece il nuovo piano lascia nella bad company. Di fatto, l·impegno di Air France era di 2,4 miliardi circa. E non ci sarebbe stata una bad company da scaricare sullo Stato o sui creditori/azionisti.
La Cai ha annunciato un impegno fino a un miliardo. Per ora, i suoi soci hanno versato 160mila euro. E nell·«information memorandum» del Progetto Fenice si legge che il nuovo capitale versato «per cassa» dai soci entro il 2008 sarà di 800 milioni, «soggetto al verificarsi di talune condizioni sospensive». È da chiarire quale sarà la somma effettiva, comunque inferiore al miliardo.
Quanto a AirOne, lo stesso documento dice che, attraverso un aumento riservato, conferirà «taluni rami aziendali per un controvalore pari a 300 milioni», che porteranno il capitale a 1,1 miliardi. AirOne non mette soldi. Quali siano i «rami aziendali» il documento non lo precisa. Certo non aerei, perché i suoi jet sono in leasing.
L·impegno degli investitori «italiani» è meno della metà dei francesi. Resta un buco di almeno 1,4 miliardi nella bad company: debiti che verranno pagati dallo Stato (si stima per un miliardo), dai creditori, dagli azionisti.
5. La valutazione di Alitalia
Si sostiene che la Cai ha fatto un·offerta di circa 300 milioni per comprare la parte buona di Alitalia, gli slot, il marchio, con gli aerei migliori. Un valore analogo viene attribuito ai conferimenti di AirOne. Non è giustificabile attribuire valori simili a società che non sono comparabili. Ed è risibile che la polpa buona della compagnia pubblica valga così poco. Alitalia possiede slot pregiati a Heathrow, Parigi, Francoforte, Duesseldorf, Madrid che valgono svariate centinaia di milioni. Ha un marchio noto nel mondo, una rete di vendita internazionale.
Perché il commissario Augusto Fantozzi non apre una procedura trasparente di vendita, dando anche ad altri (Air France o Lufthansa, ad esempio) il tempo di fare un·offerta? Dovrebbe essere suo interesse massimizzare il ricavato per creditori e azionisti.
6. Il valore di Air One
Il Progetto Fenice non spiega quale sia il beneficio portato da AirOne. La compagnia di Carlo Toto ha una rete sovrapposta ad Alitalia, gli aerei mezzi vuoti e perde soldi: nei primi sei mesi del 2008 il coefficiente di occupazione posti è del 56,8%, il più basso d·Europa tra le circa 30 compagnie dell·Aea (media 74,4%, Alitalia ha il 68,2%). I conti veri di AirOne sono quelli del consolidato di Ap Holding (ApH), la controllante creata a fine 2006 da Toto con una complessa manovra di rivalutazione patrimoniale. Nel 2007 il gruppo ApH ha perso 32 milioni, con un fatturato di 785 milioni. I debiti del gruppo a fine 2007 erano 900 milioni e sono cresciuti a 1,1 miliardi nei primi sei mesi quest·anno. In larga parte si tratta di debiti per acquisire i nuovi A320 che sono collocati in società irlandesi, date in pegno alle banche finanziatrici e affittati a AirOne.
Il Progetto Fenice suona come il salvataggio di AirOne e delle banche che l·hanno finanziata. Quali sono gli impegni e le banche esposte con Toto? Si sa di Unicredit, di Morgan Stanley, di sigle tedesche. Ci sarebbe più trasparenza se fosse fatta piena luce sulla reale esposizione verso Toto di Intesa.
7. Flotta e leasing
Alitalia ha 109 aerei in proprietà. La flotta era iscritta nel bilancio 2007, approvato anche dal ministero dell·Economia, per un valore di 1,98 miliardi di euro: è compresa o no la flotta nell·offerta da circa 300 milioni di Colaninno? Nel Progetto Fenice si legge che «la Newco acquisterà dalla vecchia Alitalia 43 aerei per 772 milioni, accollandosi debiti per 522 milioni». Sembrerebbe che questo impegno si aggiunga ai circa 300 milioni offerti per la compagnia. Non si tratta di una valutazione generosa: i debiti legati agli aerei (tra cui 6 Boeing 777 valutati 295 milioni, con 210 milioni di debito accollato) sono mutui per un·attività in funzionamento, allineati ai costi che si avrebbero con il leasing.
Nel Progetto Fenice si dice che «Nuova Alitalia non deterrà aerei in proprietà, tutta la flotta sarà gestita in leasing». Nessuna grande compagnia lo fa. Perché questa scelta? Forse per fare cassa vendendo gli aerei e ridurre il capitale versato dai soci? Toto sarà il fornitore privilegiato grazie ai suoi ordini per 60 A320 e realizzerà buoni guadagni con i canoni di leasing.
8. Esuberi
Il piano francese prevedeva 2.120 esuberi. Inoltre 3.300 lavoratori sarebbero rimasti in Az Servizi-Fintecna, con cinque anni di appalti garantiti. La «nuova Alitalia» ha detto che ha bisogno di 14.250 addetti, di cui 2.750 esterni. Poiché il gruppo Alitalia ha 18mila dipendenti e il gruppo AirOne 3mila, gli esuberi veri sono circa 7mila.
9. Risparmiatori intrappolati
La Consob ha sospeso azioni e bond Alitalia il 3 giugno, per evitare speculazioni. Così è stato impedito a soci e obbligazionisti di fuggire. Ora le azioni sono carta straccia.
10. Lock up e compensazioni
I 16 imprenditori intendono vendere tra cinque anni e non prima. Tuttavia il vincolo del lock up potrebbe essere aggirato con una ricapitalizzazione fatta da altri soci (per esempio Air France). Ci sono dubbi sugli interessi che hanno mosso i partecipanti alla cordata italiana, oltre alla possibilità di guadagnare rivendendo a un vettore europeo. Benetton e Gavio hanno già ottenuto dal Governo benefici con le nuove convenzioni autostradali.[/SIZE]