ma siete cosi sicuri che Peria non rivinca?guardate Giulio e compagni che poi ci rimanete male di nuovo e questo sta a significare che il sindaco non ha fatto male...in fondo è sempre la gente che giudica e vota e preparatevi ad un altra batosta di peria e compagni.
Forza sindaco
113632 messaggi.
Va bene tagliare, fino a che i tagli riguardano le tasche degli altri. E· la regola aurea del dibattito pubblico italiano. Stupisce che sia applicata anche dalla Chiesa italiana nel caso della scuola. Perché se il problema dei risparmi esiste, e per risolverlo servono proposte concrete, una delle opzioni potrebbe essere la riduzione di spesa ottenibile dall·abolizione dell·obbligo dell·insegnamento della religione cattolica negli istituti statali. Anche perché sono diverse le peculiarità che contraddistinguono gli insegnanti di religione in Italia.
Nel mezzo delle manifestazioni di piazza e delle tensioni sollevate dall’approvazione del cosiddetto decreto Gelmini, la Chiesa italiana ha deciso di dire la sua. Con l’autorevolezza della sua carica, sul Corriere della Sera del 28 ottobre monsignor Diego Coletti, vescovo di Como e responsabile scuola della Conferenza episcopale italiana, ha riconosciuto con tono grave che “Il problema dei risparmi è certamente sul tavolo ed è ineccepibile”. L’alto prelato ha poi continuato dicendo che è “inutile se non addirittura dannoso intervenire agitando le piazze”.
IL BUON ESEMPIO CHE MANCA
Anziché predicare, però, la Chiesa italiana potrebbe in questo caso dare il buon esempio. È vero: il problema dei risparmi, o almeno della riduzione degli sprechi, nella scuola esiste e non basta certo scendere in piazza per risolverlo. Ci vogliono proposte concrete. E, parlando in concreto, una delle opzioni che si potrebbe valutare è quella della riduzione di spesa ottenibile dall’abolizione dell’obbligo dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali.
Il problema è aggrovigliato. Il primo punto da chiarire è se l’insegnamento della religione generi davvero un onere per le casse dello Stato. La risposta è sì. Le famiglie possono già ora decidere di non avvalersi di tale insegnamento. Ma le famiglie, anche quelle di atei e miscredenti, non possono avvalersi del diritto di non pagare le tasse per finanziare gli insegnanti di religione.
Dato che c’è un onere, il secondo problema è quello di capire quale sia l’entità di questo onere per le casse dello Stato. E qui le cifre sono incerte. Secondo Wikipedia, dunque una fonte da prendere con le pinze, gli insegnanti di religione nel 2001 erano circa 25mila e, dice la stessa fonte, il loro costo a carico dello Stato italiano ammontava a 620 milioni di euro, pari a circa l’1,8 per cento della spesa complessiva statale per il personale scolastico. Nel libro “La Questua”, pubblicato da Feltrinelli nel 2008, Curzio Maltese stima il costo dei 25.679 insegnanti di religione attuali in un miliardo di euro. Ecco dunque una misura dell’onere per le casse dello Stato.
Terzo, piccolo o grande che sia, e probabilmente è una goccia nel mare delle spese della scuola italiana, è pur sempre un onere molto particolare. Perché, ad esempio, quando si parla di insegnanti di religione, non si applicano le regole in materia di accorpamento che ora il ministro Gelmini vuole imporre nelle scuole di ogni ordine e grado. Se solo pochi studenti scelgono l’insegnamento della religione, la possibilità di accorpamento delle classi è molto limitata. Molto spesso, tre studenti che lo chiedono sono sufficienti per tenere in piedi una cattedra di religione. Per mantenere quelle delle altre materie, i presidi devono invece fare i salti mortali.
LA REGOLA AUREA DEI TAGLI
Le peculiarità non finiscono qui. Fino al 2004, la totalità dei docenti di religione veniva nominata su segnalazione della curia diocesana al dirigente scolastico che confermava la nomina. L’affidamento dell’insegnamento doveva essere confermato anno per anno. Ma la legge 186 del 2003 ha posto rimedio a questa situazione prevedendo l’immissione in ruolo di circa 15mila (dei 25mila) insegnanti di religione previo concorso, il primo dei quali è stato riservato a coloro che avevano prestato continuativamente servizio su quell’insegnamento per almeno quattro anni negli ultimi dieci. Oggi, sempre secondo la voce di Wikipedia, il 70 per cento delle cattedre di religione viene coperto dall’Ufficio regionale Scolastico, d’intesa con l’ordinario diocesano, tra coloro che hanno superato il concorso. Il restante 30 per cento è ancora nominato direttamente dalla curia diocesana, la quale conserva il potere di revoca degli insegnanti anche per ragioni quali la “condotta morale pubblica in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa”. Insomma, la curia ha il potere di licenziare un insegnante sulla base della sua vita privata. Ma questa, come direbbe Carlo Lucarelli a “Blu Notte”, è un’altra storia.
Si potrebbe obiettare che l’insegnamento della religione nella scuola pubblica esiste in quasi tutti i paesi europei, anche se non in Francia ad esempio. Ma il potere che l’Italia delega alle diocesi è una caratteristica tutta nostrana. E indubbiamente peculiare è, in barba alle sbandierate esigenze di meritocrazia, la possibilità concessa agli insegnanti di religione, una volta assunti in ruolo con un concorso un po’ speciale, di cambiare settore e diventare magari insegnanti di storia e filosofia. Ma forse, in definitiva, il tutto finisce per essere un’altra applicazione della regola aurea del dibattito pubblico italiano: i tagli vanno bene fino a che riguardano le tasche degli altri. Stupisce che questa regola sia applicata anche dalla Chiesa italiana nel caso della scuola
[SIZE=4][COLOR=blue]Più che le parole convincono gli esempi... [/COLOR] [/SIZE]
Mentre l’attenzione dell’amministrazione comunale è volta a illustrare e difendere grandi progetti vedi, water front, Gattaia, e non ultimo l’Elisoccorso sul tetto dell’ospedale civile Elbano , ci meraviglia come nessuno di lorsignori , nonostante le reiterate segnalazioni dei cittadini, ancora abbia pensato a fare rimettere in piedi il cartello stradale della strada d’ingresso alla zona ospedaliera di Portoferraio , e magari restituire il ricordo e la dignità all’Elbano G.Giardini ufficiale delle frecce tricolori a cui era stata intestato questo breve tratto di strada.
Ci domandiamo che credibilità possono avere i nostri amministratori quando parlano di grandi progetti e di rilanci del paese quando non sono capaci di far risollevare un cartello stradale?
Eppure l’intervento non prevede un esborso od un progetto, ma solo dieci minuti di buona volontà, ma probabilmente questo non fa notizia perchè sono mesi che il cartello giace in una aiuola abbandonato e ormai ridotto a rifiuto urbano…
Un buon inizio di campagna elettorale non c’è che dire…
Giobbe 🙁
Scuola - Foresi
Purtroppo mi risulta che anche lunedì (domani) sia prevista l·occupazione da parte dei ragazzi. Ed io sono sempre più scocciata. Non per i ragazzi, beneinteso, se vado indietro con la memoria mi rivedo nel loro spensierato desiderio di saltare le lezioni ma, come giustamente dice il genitore del mess. 33423, qua c·e· un Preside fantasma, un lassismo impressionante, un·approfittarsi del casino generale per malcelare le proprie gravi mancanze.
Vogliamo parlarne per cercare una soluzione? Io ci sono!
🙂
[SIZE=3] [COLOR=blue]I POLITICI SOGNANO IL FUTURO, MA IL PRESENTE UCCIDE [/COLOR][/SIZE]
Così titola [COLOR=blue]Giovanni Muti[/COLOR] nel suo post, in relazione ad un problema serio, tanto serio al punto di aver a che fare talvolta con la vita o la morte, come preferite. Il problema naturalmente è tutto politico, mentre sarebbe logico che in un·isola ci fosse tutto il necessario per far fronte ad ogni problema di emergenza sanitaria.
Io più volte mi sono chiesto, ma se è vero che in una democrazia quello che comanda è il popolo, come e perchè il popolo poi non ha nessun potere tranne quello di mandare e poi rimandare i soliti a giocare a solo a "guerre stellari?" E se nessuno andasse più a votare, cosa succederebbe? Non si porrebbe un grosso serio quesito da risolvere?
Pensa e ripensa sono arrivato ad una conlusione, che la maggioranza ragioni in questo modo: Quante probabilità ci sono che io venga a trovarmi nella necessità di aver bisogno dell·elicottero in un giorno di forte vento e sia anche in pericolo di vita? E allora... ma chi se ne fraga...!!! io voto per fa i miei porci interessi!!!!!
GLI INTERVENTI DI "GIULIO"
gli interventi di "Giulio" potranno sembrare troppo diretti ma personalmente li condivido.
Dice in maniera colorita cio che tutta la gente pensa. La stessa gente che è rimasta "basita" quando si e parlato di "ricandidatura".
Ma poi. Non è stato stigmatizzato per anni chi ha contribuito a che quella tragedia si realizzasse.
Andatevi a rileggere i verbali di consiglio comunale degli anni 2002- 2004. Offese personali, ai familiari, calunnie a iosa.
Ricordiamoci lo spumante stappato il giorno triste degli arresti da tutti quei bei signori.
Ora volete tirare le orecchie a "Giulio" solo perchè ricorda un episodio.
Vai così Giulio che vai bene.
Gentile sig. Prianti.
Mi rivolgo a lei per farle i complimenti per la sua rubrica "vivere l·ambiente" e allo stesso tempo le chiedo di dedicare una puntata della sua trasmissione per segnalare lo stato di degrado in cui si trovano molte strade sterrate elbane e in modo particolare la strada di San Martino specialmente nel tratto "Buca di Bomba" - Literno, faccio presente che questa non è un sentiero ma una vecchia strada militare con tanto di paracarri in granito, muri di contenimento, pontini, ecc. da questa strada una volta passava addirittura il rally, adesso è appena percorribile con un fuoristrada.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]A Sciambere delle uova [/COLOR] [/SIZE] (elbareport.com )
[COLOR=darkred]con risposta scritta di Yuri[/COLOR]
Sono disteso sul divano in un dopocena un po· sonnacchioso quando sento dei rumori strani qualche strillo ed un crash. Trattasi di uovo di gallina che si infrange sul terrazzo di casa. E· andata peggio a Gabriella che sta al piano di sotto, a lei di uova dalla strada ne hanno tirate qualcuna di più ed avendo ella lasciato la porta del terrazzo aperta, pure in casa.
I simpatici pargoli importatori dell·usanza americana di Halloween non si sono preoccupati minimamente di applicare il rituale del "dolcetto o scherzetto" hanno saltato la questua, la parte, a essere buoni, più simpatica di questa festa di plastica, sono passati direttamente allo scherzetto, che nel caso si è rivelato uno scherzo del cazzo, spinto fino all·atto di teppismo.
A silenzio ricomposto e risultati del lancio d·uova nettati via passa per un attimo sullo schermo un·immagine di Papa Giovanni. Ci viene in mente di fare un appello:
"Quando tornerete a casa stasera controllate la vostra dispensa, e se mancano delle uova, date un calcio nel culo ai vostri bambini, e dite loro: questo te lo manda un condominio di Val di Denari"
X DIABOLIK e m.m. :
I parcheggi in questione sono quelli del Molo Gallo e non beneficiano della esclusione del pagamento prevista invece per Calata depositi e Molo Alto Fondale.
Sul cartello sono ben visibili i due simboli del "feriale" e del "festivo" quindi mi spiace ma la multa e· purtroppo legittima.
Dico purtroppo perche· non la reputo una soluzione valida per il periodo attuale...e mi fermo qua.
[COLOR=red] [SIZE=3]PARCHEGGI X MOTO E BICI[/SIZE] [/COLOR]
[SIZE=2]Marciana Marina domenica 02-11-2008[/SIZE]
Scendi sul lungomare alle 11 pretendi di parcheggiare lo scooter, sui parcheggi per moto, non puoi ci sono le macchine, dei soliti noti, guardi al parcheggio delle bici, c·è una macchina che impedisce il parcheggio a una bici,allora Signor Sindaco Ciumei mi chiedo: che l·hai fatti a fa i posti per moto e bici se poi nessuno li fa rispettà.
attaccchi il sindaco Peria come hai sempre fatto,sfruttando la tragedia di una persona morta.
Non ti vergogni?
nemmeno davanti a questi casi riesci a non fare attività politica?
se cè l·hai con peria non ti sfruttare il dolore degli altri!
Grazie a tutti per i vostri preziosi consigli...sapevo che rivolgendomi qua avrei avuto delle risposte !!!!!
grazie anche al Sig. Prianti per l·ospitalita·......Buona Domenica.....
Qualcuno su questo Blog, ad es la mamma che lamentava lo stesso problema per la figlia, mi saprebbe dire se mio figlio potrà frequentare regolarmente le lezioni lunedì oppure se dovremo ancora subire le prepotenze di questo piccolo gruppo di facinorosi, che si arrogano il diritto di occupare la scuola, imponendo le loro scelte alla stragante maggioranza dei loro compagni e delle rispettive famiglie?
Che ci sta a fare il Preside al Foresi?
Ha sentito cosa ha detto il Ministro degli Interni?
Lo sa che ha il dovere di assicurere il regolare funzionamento della scuola?
E· consapevole che è passibile di accusa di omissione di atti d· ufficio?
Lo sa che se non ha il coraggio di far rispettare le leggi è meglio che cambi mestiere e torni a fare l· insegnante, ammesso che quello sapesse farlo meglio?
C· è un detto "Chi non sa fare, insegna e chi non sa insegnare dirige!"
Sarà mica vero?
Scusate se mi ripropongo di fare un copia e incolla sicuramente alla barba di m.m,, ma non posso farne a meno a proposito di parcheggi a pagamento, un comunicato dell·Amministrazione a fine settembre recitava:
LIBERI I PARCHEGGI DI ALTO FONDALE E CALATA
NON SONO PIU· A PAGAMENTO DA DOMANI AL PROSSIMO APRILE
Secondo la programmazione della sosta e dei parcheggi, il Comune ricorda che i parcheggi dell’Alto Fondale e di Calata Depositi tornano liberi (cioè non a pagamento) dal prossimo 1 ottobre e fino al 30 aprile 2009.
Carissimo zio Binu, Si può fare carriera con tutto e il contrario di tutto: con il fascismo e con l’antifascismo; col comunismo e con l’anticomunismo; col pacifismo e l’antipacifismo. E così ad un certo punto qualcuno decise di far carriera con l’antimafia.
Ecco come il grande Leonardo Sciascia descrisse questi personaggi: “(...)Un sindaco che per sentimento o per calcolo cominci ad esibirsi - in interviste televisive e scolastiche, in convegni, conferenze e cortei - come antimafioso(...) anche se dedicherà tutto il suo tempo a queste esibizioni e non ne troverà mai per occuparsi dei problemi del paese o della città che amministra(...)chi mai oserà promuovere un voto di sfiducia, un·azione che lo metta in minoranza e ne provochi la sostituzione? Può darsi che, alla fine, qualcuno ci sia: ma correndo il rischio di essere marchiato come mafioso, e con lui tutti quelli che lo seguiranno.(...).
Tu dici: “Sensibilizziamo i giovani a questi problemi” Bene! (non capisco cosa c’entrino gli i-pod, i-phone, che sono cose serie, ma non fa niente). Ma dobbiamo essere onesti e selettivi: parliamo ai giovani di Giovanni Falcone, però diciamo loro tutta la verità. Diciamo che quando questo eroico magistrato era ancora in vita, fu insultato, vilipeso e fortemente osteggiato proprio dai professionisti dell’antimafia, i cosiddetti ”eroi del giorno dopo” , i caponnettistii che sfruttano gli eroismi altrui, magari promuovendo le carovane antimafia.
Lasciate in pace quella ragazza morta. Purtroppo non è colpa dell·elicottero. Facciamo le nostre polemiche senza usare in maniera schifosa i morti. Vergognamoci.Siamo dei miseri esseri.
Ageno, che vedeva sicuramente lungo più del Lungo, voleva fa· una palazzina davanti all·ospedale, dove ora ci sono i giardini pieni di pitte e pedici...
Sopra la palazzina sarebbe dovuto atterra· l·elicottero; poi bastava completa· un cordone (che lui chiamava camera calda), già predisposto in embrione, che avrebbe dato la possibilità di trasferire l·ammalato dalla struttura ospedaliera direttamente alla piazzola per essere imbarcato sull·elicottero...quindi niente freddo, vento, pioggia e quant·altro...
All·interno della palazzina, quindi direttamente sotto l·elicottero, poi, avrebbe voluto trasferirci tutte le unità operative di pronto intervento: Misericordia, Croceverde, ecc. (Ma si pòle vede· una Croceverde che c·ha la sede infilata in Calata Buccari, che d·estate pe· usci· fori dal centro ci mette mezz·ora!!!).
Il tutto, fra l·altro, realizzato con pochi sòldi.
Il Peria, a quel tempo, fu uno di quelli che raccolse le firme per far sì che quell·opera non venisse ralizzata (maledetti politici da quattro soldi!!!).
Nel frattempo c·è stato qualche morto che poteva essere salvato...
Lui (il Peria intendo...), invece, una volta raggiunta la mèta agognata (quella di sindaco, pe· intèndesi...) cosa riesce a tirar fuori dalla sua mente??
Prima una piazzola a· Cimiteri su cui è meglio soprassedere e non fare commenti perché poi Fabrizio mi censura...
Poi, non contento, dà il via libera alla realizzazione di quel po· po· di padellone che ci costa più dell·"oro" di Pianosa (come dice Bobbe...) e lascia la Croceverde intanata nel Centro Storico...
Ci sarebbe da digli: "Ma te c·hai ·na bèlla bòtta!!!"
E questo signore me lo dovrei ripuppa· pe· altri 5 anni come sindaco????
O ci sarebbe da sta· lustri....
🙂
Carriere politiche folgoranti?Ma se è ormai assodato che il legame mafia-politica è stretto e indissolubile, come si può pensare che la militanza antimafia sia una scorciatoia per la carriera politica? La magistratura viene costantemente ostacolata proprio dalla politica. Sarebbe fondamentale tenere informati i cittadini tramite chi conosce il fenomeno mafioso.Dovremmo accogliere a braccia aperte nelle scuole chiunque possa dare testimonianza ai nostri ragazzi di quanto sia "sottile" e incombente la minaccia della criminalità organizzata e invece facciamo gli offesi perché "tanto mica ci riguarda".Dovremmo sensibilizzare i giovani a questi problemi, c·è in gioco il loro futuro: e invece li rimpinziamo di cellulari, suonerie, i-pod, i-phone e play station.Dovremmo parlare loro di Falcone, Borsellino, La Torre,Chinnici e invece li rimpinziamo di Briatore,Corona, Mourinho e Del Piero.Sennò si intristiscono......Giù, mi vado a vedé La Talpa..........
Bacio le mani. Zio Binu
[SIZE=4][COLOR=darkblue]I POLITICI SOGNANO IL FUTURO, MA IL PRESENTE UCCIDE [/COLOR] [/SIZE]
Mentre i politici elbani erano impegnati stabilire se nei prossimi anni l’Elba dovrà essere governata da otto sindaci o da uno solo, se la Comunità Montana doveva trasformarsi in Marina o in Unione dei Comuni, se l’Elba, è pronta a gestirsi unitariamente, per il bene delle generazioni future, via futureggiando ….. una giovane donna moriva, perché l’elicottero che avrebbe potuto salvarla non è intervenuto a causa del vento. Il messaggio è drammatico ed è rivolto a tutti: in caso di maltempo gli elbani e gli ospiti rischiano la vita. Ma i politici con la testa nel futuro non vedono il presente che implacabile macina i suoi drammi. non sanno che nell’ospedale non esiste un reparto di emergenza urgenza e se c’è tempaccio l’elicottero non vola e il malato muore. Ne serve a risolvere il problema la superpiazzola
Gli elbani sono soli davanti a questi drammi. Coloro che siedono nei consigli comunali, sindaci compresi, rappresento in larga parte le segreterie continentali dei partiti. Non è una loro scelta è una condizione per entrare nelle candidature, decise sempre oltre canale. Tutte le ingiustizie che gli elbani devono subire, in sostanza , nascono dal fatto che nessuno li rappresenta perché chi dovrebbe farlo è agli ordini di chi gli ha permesso di essere eletto.
Il problema della sanità all’Elba è un vecchio problema e s’inquadra nel piano strategico regionale di smantellamento di tutti i centri servizi del loro spostamento oltre canale. In questa logica si spiega anche l’affossamento della Comunità Montana e il trasferimento delle funzioni a Livorno.
E’ il piano che è in atto da oltre un decennio che mira a trasformare l’Elba da zona urbana ( con presenza di infrastrutture e centri di servizi essenziali e direzionali importanti ecc ) in zona periferica industriale turistica con il minimo di popolazione residente e il minimo di servizi. La sanità, potrebbe essere servita solamente da un pronto soccorso che prepari il malato per essere trasportato altrove. Solo che il mare complica il trasporto e il vento lo impedisce con esiti tragici.
Nel 2004 una giovane donna muore in attesa dell’elicottero che non arriva; due anni prima un giovane sta morendo in attesa dell’elicottero che dovrebbe salvarlo. Arriverà, ma troppo tardi (incidente alle 19, arrivo all’ospedale di Livorno alle 22.00 ) Aveva solo i18 anni. Sono passati 7 anni da questi drammi e non siamo riusciti a fare un solo passo avanti
I responsabili politici di questo piano scellerato che mira allo smantellamento dei servizi essenziali risiedono nei palazzi fiorentini e livornesi santuario di lobby politico affaristiche di vario colore e con enormi interessi sull’isola. Certo, questo piano non potrebbe essere realizzato senza la partecipazione attiva dei “collaborazionisti locali” Un ultimo pensiero alla famiglia della giovane donna scomparsa e a tutti coloro che anche in passato hanno subito questo calvario.
[COLOR=darkblue]Giovanni Muti [/COLOR]
