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113275 messaggi.
S.O.S. alluvioni da S.O.S. alluvioni pubblicato il 20 Novembre 2013 alle 12:59
L'emittente TV2000 ci ha invitato in diretta domani mattina ore 09,00 per parlare di alluvioni. Sintinizzatevi. Ringrazio Piero Pertici per aver procurato il contatto che ci permetterà di parlare dal punto di vista del post emergenza.
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Per Sos Sardegna da Per Sos Sardegna pubblicato il 20 Novembre 2013 alle 11:35
Concordo con quanto affermi. All'Elba esiste una associazione dei sardi nel mondo. Potrebbero farsi carico di una raccolta a favore degli alluvionati. Comunque se serve sono a disposizione personalmente per collaborare a qualsiasi iniziativa di solidarietà sia raccolta fondi od altro. Antonio 348.2602392
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campese di giù da campese di giù pubblicato il 20 Novembre 2013 alle 8:48
ormeggi a marina di campo E'uscito di recente il Bando per ottenere un posto barca a banchina riservato ai Residenti.Non voglio entrare in polemica circa le modalità escogitate perchè ad elencarle ci vorrebbero due pagina di quaderno.................................... Voglio invece far notare una cosa:quando ci sono queste mareggiate,che purtroppo si ripetono 4/5 volte all'anno,procurando fatiche immani ai proprietari delle imbarcazioni che debbono mendicare a vicenda un aiuto agli amici che passano,pensionati,infartati,mezzi invalidi,al fine di tirarle sulla spiaggia tra l'altro in maniera disordinata perchè è impossibile a mano fare manovre precise,perchè l'Amministrazione Comunale non attiva un modestissimo braccio rovescio per alcune ore al fine di evitare quanto ho indicato sopra?? Anzichè fare tanti sorrisini e saluti nei periodi pre-elettorali e poi non cac...ci di striscio,potrebbero ogni tanto dare una mano a chi in massima parte li ha votati,capito??
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SOS Sardegna da SOS Sardegna pubblicato il 20 Novembre 2013 alle 6:37
Non vorrei raffreddare l'entusiasmo solidale per i sardi, ma non sarebbe meglio raccogliere fondi per una piccola comunità (segnalata attraverso un parroco o un elbano di origine sarda). Scrivo questo perché alle famiglie degli alluvionati di Marina di Campo non sono ancora arrivati tutti gli aiuti offerti. Non mandate sms che spesso vengono incamerati per opere pubbliche. Se qualche elbano di origine sarda ha contatti con piccole realtà da aiutare sarebbe utile concentrarsi su quella. Mandare soldi in qualche calderone scarica la propria coscienza ma non offre reale e tempestivo aiuto diretto... provare per credere.
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Per GIOVANNI MUTI da Per GIOVANNI MUTI pubblicato il 20 Novembre 2013 alle 5:47
Che fine ha fatto il Comitato di autotela e cioè un team di avvocati specialisti in diritto amministrativo e penale che dovrebbe tutelare gli interessi e di diritti di tutti gli elbani ?
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SOLIDARIETA' AI FRATELLI SARDI da SOLIDARIETA' AI FRATELLI SARDI pubblicato il 20 Novembre 2013 alle 4:35
[SIZE=4][COLOR=darkred]AIUTIAMO I NOSTRI FRATELLI SARDI VERSA ANCHE TU UNA PICCOLA SOMMA, QUESTI SONO I CONTO CORRENTE! [/COLOR] [/SIZE] Coordinate per i versamenti: Conto Corrente n. 0540 – 070361388 IBAN IT72U 01015 84980 000070361388 BIC (codice swift) BPMOIT22XXX Causale: Comune di Olbia Emergenza Alluvione
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Paolo Franceschetti da Paolo Franceschetti pubblicato il 19 Novembre 2013 alle 11:34
Non capita tutti i giorni che una rivista dedicata allo sport outdoor, una rivista che è abituata a trattare temi legati all'ambiente, dedichi un'intera pagina a un negozio che ha deciso di vendere prodotti con certificazioni industriali per l'uso di materie prime eco compatibili. La sorpresa di tale interesse è tanta perché nessun negozio di articoli sportivi in Italia aveva mai intrapreso una "direzione" così precisa in tema ambientale. Il negozio B-Simple di Marina di Campo è il primo negozio sportivo in Italia ad aver intrapreso questo indirizzo. Dalle felpe in cotone coltivato biologicamente alle felpe realizzate con bottiglie di plastica riciclate; dalle scarpe con suole riciclate alle borse fabbricate con nylon riciclato. Se il prodotto estivo venduto più significativo è stato il costume da bagno fabbricato con bottiglie di plastica riciclate, il prodotto invernale più emblematico di tale impegno è rappresentato certamente dai piumini realizzati con piume d'oca con tracciabilità certificata: piume derivanti da allevamenti europei che si sono impegnati nell'evitare l'alimentazione forzata e lo spiumamento da animali vivi come purtroppo avviene in estremo oriente. I piumini hanno l'esterno realizzato con nylon riciclato. L'obbiettivo è di arrivare nel 2015 con il 90% degli articoli prodotti presenti in negozio con certificazione ecologica sicura. E le novità in primavera non mancheranno. Paolo Franceschetti
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PIU TOSCANA da PIU TOSCANA pubblicato il 19 Novembre 2013 alle 11:29
[SIZE=4][COLOR=darkred]In Regione Toscana nasce il gruppo del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano [/COLOR] [/SIZE] «Il gruppo in Consiglio regionale Più Toscana-Federazione dei Cristiano Popolari aderisce convintamente al nuovo progetto politico dell’onorevole Angelino Alfano. Da oggi la denominazione del nostro gruppo è ufficialmente Più Toscana-Nuovo Centrodestra». A darne notizia sono i due consiglieri regionali Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri che ricordano che la stessa Federazione dei Cristiano Popolari, alla quale Più Toscana aderì il mese scorso, è entrata a far parte di Nuovo Centrodestra. «Più Toscana – proseguono – ha deciso di seguire questa strada con convinzione perché il nuovo partito di Alfano rappresenta l’unica vera novità nel panorama nazionale del centrodestra. Una formazione che si troverà a breve a dover fronteggiare la nuova dirigenza del Pd, probabilmente retta dall’attuale sindaco di Firenze, Matteo Renzi». Il nuovo gruppo Più Toscana-Nuovo Centrodestra si mette quindi al servizio di tutti gli eletti di centrodestra della Toscana che hanno deciso di seguire il nuovo corso indicato dal ministro dell’Interno nonché vicepresidente del Consiglio dei ministri.
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alluvione sardegna da alluvione sardegna pubblicato il 19 Novembre 2013 alle 8:47
Io purtroppo sono a Parma per alcuni giorni per una serie di visite mediche... lancio un appello a tutti i campesi e gli elbani. Organizziamo qualcosa per essere di aiuto diretto a qualche piccola comunità della Sardegna: raccolta indumenti usati, coperte etc... chi ha contatti con qualcuno delle zone colpite per indirizzare con precisione un nostro piccolo aiuto?
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MANIFESTAZIONE SANITA' PUBBLICA da MANIFESTAZIONE SANITA' PUBBLICA pubblicato il 19 Novembre 2013 alle 7:35
[SIZE=4][COLOR=darkred]MANIFESTAZIONE DEL 7 DICEMBRE A FIRENZE. [/COLOR] [/SIZE] Può venire spontaneo ad un Elbano chiedersi perché il 7 dicembre deve recarsi a Firenze a manifestare per difendere il diritto delle popolazioni insulari, montane - periferiche e di avere un proprio ospedale senza eccellenze ma funzionale. Può anche prevalere in lui una certa indifferenza visto che all’Elba, dopo due mega manifestazioni, i risultati, ad oggi ottenuti, non sono proprio quelli sperati e sottoscritti dai Sindaci e dalla Regione. I concittadini Elbani devono sapere che a Firenze ci sarà una numerosa comunità della Toscana e che questo significativo raduno, poiché unitario della nostra Regione, dimostrerà con forza il NO ai tagli e agli smantellamenti che il Governatore Rossi e tutta la Sua Giunta fa passare come ristrutturazioni e riconversioni. Verrà urlata tutta la nostra disapprovazione a questa dissennata politica Regionale. Vorremmo ricordare che un codice rosso deve essere sul lettino dell’ospedale entro 20 minuti e in 30 minuti deve essere in sala operatoria. Non ci sono ambulanze abbastanza veloci o elicotteri che possono garantire la vita come lo può fare un piccolo ospedale di zona con un primo intervento e garantire la stabilizzazione del paziente per poi farlo trasportare in strutture più adeguate. Manifestare insieme sotto il palazzo della Regione non può passare inosservato ne alla politica regionale che intende essere riconfermata per un altro quinquennio, ne alla politica Romana che non può permettersi altre critiche e altri giustificati malumori provenienti dal territorio di quelle Regioni che già si sono distinte sia per gli ammanchi sia per l’inefficienza sanitaria fin’ora dimostrata. [COLOR=darkred]ANDIAMO A MANIFESTARE A FIRENZE PER UNA CAUSA GIUSTA QUALE E’ LA SANITA’ PUBBLICA. [/COLOR] Ci stanno affamando, ci stanno togliendo le case, ci limitano il diritto allo studio, ci stanno togliendo quei diritti conquistati dai nostri padri. ELBANI, ANDIAMO A LOTTARE per mantenere un luogo, anche se piccolo, dove poterci curare. [COLOR=darkred]NON ISOLIAMOCI PIU’ DI QUANTO GIA’ IL MARE CI ISOLA. [/COLOR] Francesco Semeraro. Luciana Gelli.
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Mauro Meoni da Mauro Meoni pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 19:03
Mortoferraio spazzata dal vento e deserta e'una tristezza unica,per chi da piccolo l'ha vista viva e con cento luci accese in piazza..e adesso aspettiamo di essere anche presi per il culo dai politici uscenti che dicono che hanno lavorato bene,e dai novelli Grillo elbani che promettono mari e monti..vado a fare un giretto tra i due ascensori dell'ospedale intanto che aspetto...belli mi cortei e belle mi paste e applausi all'assessore si si...
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INCREDIBILI STORIE DI CASA NOSTRA da INCREDIBILI STORIE DI CASA NOSTRA pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 17:51
[SIZE=4][COLOR=darkred]UNA PROPOSTA .... INDECENTE [/COLOR] [/SIZE] [COLOR=darkred]Chi fa da se fa per tre ? [/COLOR] ….No questo vecchio detto sembra che a Portoferraio non abbia nessun valore, il che a significare che praticamente nemmeno se ti metti le mani in tasca paghi , lavori e ti affanni, puoi rendere più decoroso e vivibile l’ambiente perché secondo l’amministrazione comunale , quella che vado a raccontare e quasi una proposta indecente.....insomma ecco uno dei tanti casi incredibilmente paradossali che avvengono nel nostro paese . Lo storico corpo di guardia ( quel poco che ne resta ) che delimitava l’inizio del canale del “ponticello” , nella parte esterna ha mantenuto negli anni ( in parte ) il suo aspetto originale, ma purtroppo , oggi mostra i segni del degrado che il tempo ha prodotto sui mattoncini rossi , qualcuno è rotto , qualche altro manca e tanti altri sono in completa rovina , fatto sta che il proprietario del meraviglioso giardino pensile che sovrasta il muretto, si è offerto, a sue spese, di far ripristinare da una ditta specializzata il muretto esterno mantenendo e osservando tutte le regole architettoniche del caso con l’intenzione di riportare tutto all’antico splendore. Ma ecco che l’amministrazione comunale, a cui l'improvvisato mecenate si è rivolto, ha detto perentoriamente NO niente lavori! Escludendo anche la possibilità a sanare Lei stessa in prima persona questo sfregio che il tempo sta producendo all’antico manufatto …. ( probabilmente ripetendo la vecchia solfa che non ci sono soldi ecc ) ….. Insomma in un momento di crisi dove si elemosina interventi , si aumentano balzelli , si privatizza , si mette in vendita il Coppedè e parte del patrimonio comunale, mentre allo stesso tempo si spende e si spande per una orrenda Gattaia e si sperpera denari pubblici in sconsiderati ripristini conservativi alle fortezze , per contrappasso si proibisce ad un privato di esporsi economicamente per ridare lustro ad un pezzo della nostra storia. Questo è l’ennesimo esempio di arroganza politica lontana da quella “partecipazione” che senza ombra di dubbio tornerà nella bocca dei nostri politici alle prossime elezioni . Quanto attuale appare la locuzione latina di Cicerone ….o tempora, o mores!, che tradotta letteralmente, significa Che tempi...! Che costumi...! e voglio aggiungere ..che amministrazione! 🙁
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CAMERA DI COMMERCIO da CAMERA DI COMMERCIO pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 16:02
[SIZE=4][COLOR=darkred]GIRO D’ITALIA DELLE DONNE CHE FANNO IMPRESA A NOVEMBRE LA CAMERA DI COMMERCIO OSPITA LA TAPPA DI LIVORNO [/COLOR] [/SIZE] La Camera di Commercio ospita giovedì 21 novembre 2013 alle ore 10,00 un’iniziativa di rilievo finalizzata a dare impulso all’economia, con particolare attenzione a quella femminile e giovanile. Fa tappa infatti per la prima volta a Livorno il “Giro d’Italia delle Donne che fanno impresa”, istituito dall’Unione nazionale delle Camere di Commercio insieme ai Comitati per la promozionedell’imprenditoria femminile (CIF) e giunto alla sesta edizione. Il tour 2013 coinvolge nove città italiane: Napoli, Monza, Stresa, Nuoro, Livorno, Brindisi, Trento, Forlì-Cesena e Latina. Attorno a un tema prescelto, che ogni anno varia e che quest’anno è il turismo, ogni città accoglie il Giro con dibattiti, workshop e quant’altro possa animare un confronto che dia stimolo a chi già fa impresa e a chi intende avviarla. A Livorno il CIF presieduto da Franca Rosso e composto da 11 donne in rappresentanza dei vari settori economici, ha organizzato un’intera giornata di lavori sul turismo quale asset strategico per l’imprenditoria femminile. Presenti autorità istituzionali ed esperti: per Unioncamere, il vicesegretario generale Tiziana Pompei; per la Regione Toscana interviene, nel pomeriggio, l’assessore al Turismo Cristina Scaletti. Da segnalare anche la relazione conclusiva della Giornata, affidata al sociologo del turismo Ermanno Bonomi e dedicata al fondamentale aspetto della Comunicazione. Partito da Napoli il 6 novembre, il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa dà visibilità ad un settore - quello delle imprese in rosa - che i dati mostrano in crescita e che funge un po’ anche da bussola per capire talune tendenze imprenditoriali: secondo un recentissimo sondaggio di Unioncamere, le donne si sono orientate nell’ultimo anno verso la costituzione di società di Piazza del Municipio, 48 - 57123 Livorno – Ufficio stampa: tel. 0586-231254 - fax 0586-886689 – email: [EMAIL]segreteria.generale@li.camcom.it[/EMAIL] capitale, con tendenza a lasciare la più fragile forma dell’impresa individuale; ed uno dei settori in cui le donne hanno cercato più spazio è stato proprio quello del turismo (l’altro è quello dei servizi finanziari). Interessante notare anche che oltre la metà della crescita delle imprese femminili - cita il rapporto Unioncamere - si concentra nelle regioni del Centro Italia. Livorno dunque rappresenta in questo “Giro” proprio quel Centro che sta combattendo con intelligenza e fantasia la crisi: il turismo è senz’altro il comparto intorno al quale avviare un percorso di crescita che tenga conto delle peculiarità, vocazioni e punti di forza delle imprese femminili e faciliti il connubio con il territorio, coinvolgendo tutti i settori che vi ruotano attorno: artigianato, made in Italy, enogastronomia, turismo sociale e responsabile. In allegato il programma completo del convegno.
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CANI IN PASSERELLA da CANI IN PASSERELLA pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 15:56
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IL PROBLEMA AMIANTO IN TOSCANA da IL PROBLEMA AMIANTO IN TOSCANA pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 15:52
[SIZE=3][COLOR=darkred]AMIANTO – Lazzeri (Più Toscana): “A Livorno 300 casi di tumore causato da amianto, dal 1988 al 2010. Mappare i siti civili coi fondi del piano di tutela dall’amianto” [/COLOR] [/SIZE] «Emergenza amianto a Livorno, dal 1988 al 2010 in tutta la provincia si sono registrati 300 casi di mesotelioma maligno, il numero più elevato in tutta la Toscana che conta 1.258 casi. Si tratta di una grave forma di tumore la cui origine è nel 90% dei casi rilevati, legata a probabile esposizione all’amianto. Fra 3 mesi la Giunta licenzierà il piano regionale di tutela dall’amianto, chiediamo che parte dei fondi vengano destinati alla mappatura dei siti civili dei comuni toscani fra cui Livorno». È quanto dichiara il consigliere regionale di Più Toscana-Federazione dei Cristiano Popolari e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri che punta l’attenzione sull’emergenza amianto nel territorio livornese. «Il territorio toscano – spiega – è a rischio per la presenza di amianto, in base alla risposta alla nostra interrogazione presentata a marzo 2012 in Toscana sono presenti 806 edifici pubblici nei quali è presente questo materiale. Nella stessa risposta dell’assessorato all’Ambiente la mappatura fatta dalla Regione fu finanziata con 256.000 euro e ha riguardato solo edifici pubblici. La situazione diventa critica nella provincia di Livorno. Oltre la metà dei casi (51%) di mesotelioma rilevati in Toscana risultano essere persone residenti delle province del Nord Ovest della regione e quasi la metà di questi nella provincia di Livorno. L’ospedale di Livorno si colloca in Toscana al terzo posto nel numero di diagnosi di mesotelioma con il 9,9% dei casi a dimostrazione dell’elevata incidenza. Un dato confermato dal fato che la metà dei casi è residente nell’Asl 6 di Livorno dove si trova il 27,5 % della popolazione dell’Area Vasta Nord Ovest (che ha fatto registrare 501 casi). Ma quello che desta maggiore preoccupazione è l’alto tasso di diagnosi di mesotelioma nel settore edile dove si sono registrati 173 casi dovuti all’elevata diffusione di uso di amianto nei materiali da costruzione, un numero che rappresenta il negativo fotografico dell’alta presenza di manufatti in amianto nelle abitazioni livornesi, questo nonostante gli sforzi di bonifica messi in atto dal Comune. Quest’anno la Giunta regionale licenziarà il Piano di protezione regionale di tutela dall’amianto che, oltre a consentire l’individuazione di ulteriori finanziamenti, promuoverà un intervento congiunto per consentire la sostituzione delle coperture a rischio con pannelli fotovoltaici, favorendo così l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili. La nostra richiesta è che parte dei fondi venga destinata alla mappatura del settore civile (soprattutto l’edilizia popolare) e privato, da effettuarsi tramite una sinergia fra Asl ma soprattutto associazioni di categoria, senza oneri sugli imprenditori. È proprio in questi settori infatti che spesso si sono compiute morti silenziose a causa dell’impiego di eternit e della sua scarsa manutenzione, morti che forse oggi ricadono in quel 20% (232 casi) sul totale dei mesoteliomi regionali per i quali non i è riusciti a chiarire l’origine dell’esposizione».
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Giovanni Muti da Giovanni Muti pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 14:46
[SIZE=4][COLOR=darkblue]IL RUOLO DELLA FONDAZIONE [/COLOR] [/SIZE] La partenza della Fondazione Elba onlus è andata bene. All’ Hotel Airone la sala era stracolma. Fin dalla presentazione si è capito che nell’aria vi era la sensazione di partecipare ad un evento storico. Questo è poi riemerso nei primi articoli pubblicati on line , a riprova che la speranza riposta in questa iniziativa aveva trovato conferma Vi è stata anche qualche voce critica, ma anche questo è un buon segno: vuol dire che l’iniziativa non solo ha acceso sentimenti forti tra coloro che sono d’accordo, ma che ha stimolato riflessioni tra coloro che, per motivi diversi, hanno dei dubbi. Ma anche loro, almeno fino a questo memento, a parte qualche dubbio, non sembra abbiano trovato qualcosa di decisamente negativo. I problemi, se nasceranno, nasceranno in seguito. In questa prima fase, si tratterà di mettere bene a punto questo vascello tutto elbano che dovrà avere una stazza, una forma e una sua identità. Dovrà poi dotarsi di attrezzature moderne, meccanismi efficienti e di tutto ciò che gli permetterà di muoversi con efficacia, e in sicurezza, con ogni tipo di mare. Questa è una fase delicata, ma le persone che vi stanno lavorando sono all’altezza del compito: hanno dimostrato con fatti concreti di avere tutte le qualità per riuscirvi. Naturalmente dovrà essere tracciata una nuova rotta. E’ più facile che si riesca a tracciarla in modo giusto, se si capisce perché era sbagliata quella precedente. . Non bastano i generici appelli per un futuro migliore , nessuno si batte per un futuro peggiore. E’ necessaria una rigorosa analisi per individuare gli errori del passato e anche chi li ha commessi. Non si tratta di fare processi a nessuno si tratta di individuare con chiarezza le cause che ci hanno portato dove siamo. Naturalmente, visto che si tratta di un’ associazione privata, non ha potere di modificare ciò che di errato vi è nella nostra realtà elbana. Ma ha il potere di proporre studi e analisi che permettano di evidenziare problemi e proporre soluzioni. Così come ha la possibilità di organizzare un lavoro culturale più ampio per fare crescere la consapevolezza in un numero sempre maggiore di persone. E’ chiaro che se l’Associazione si limita a promuovere manifestazioni culturali importanti che proiettino l’Elba sulla stampa nazionale o europea, farà una cosa importantissima , e non avrà che applausi da parte tutti. Ma se, oltre a questo, si vorrà occupare anche della situazione drammatica in cui si trovano gli elbani che , di fatto, non hanno più gli stessi diritti degli altri italiani; che sono considerati dagli amministratori regionali come indigeni di una colonia; che non hanno più un ospedale e rischiano la vita in caso di maltempo; che vengono bloccati con una sbarra e controllati come se dovessero accedere ad una riserva, allora le cose si complicherebbero. Questo perché gli interventi , anche se fatti con prudenza , sfiorerebbero il potere. E il potere, meglio , chi lo gestisce non vuole critiche e quindi reagisce . Ma questo non deve scoraggiare perché gli elbani hanno anche altri mezzi per rispondere adeguatamente. Sono i mezzi che la democrazia mette a disposizione di ogni cittadino. In questo percorso che gli elbani dovranno iniziare per ritrovare diritti e dignità, la nuova Fondazione potrà svolgere un ruolo determinante.
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Piaggia da Piaggia pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 14:34
E' giunta l' ora di far saltare il banco!"!!!!!!
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Otto Von D da Otto Von D pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 9:19
Professori e insegnanti: è guerra? di Marco Lodoli (da notizie.tiscali.it) A quanto pare la secolare collaborazione tra insegnanti e genitori è andata a remengo: si moltiplicano i casi di vibranti proteste, addirittura di minacce o aggressioni che i poveri professori subiscono da madri inferocite e padri furibondi. Nessuno vuole ricevere cattive notizie. Magari i genitori lavorano da sempre dodici ore al giorno, si spaccano la schiena per raccattare un po’ di soldi, e d’improvviso scoprono che il loro figliolo, l’adorato angioletto lasciato solo a se stesso per anni e anni, è diventato una capra, risponde male a tutti, salta le lezioni, infila un rosario di tre e di quattro. E’ una sopresa intollerabile. Di chi è la colpa di tale tracollo? Certo non della famiglia, nessun padre laborioso si accollerebbe questa colpa, nessuna madre amorosa può lasciarsi scaricare addosso un’onta tanto indecente. E forse la società la prima responsabile di questi risultati, è il mondo intero la causa degli orrendi effetti? Può darsi, in effetti c’è troppo consumismo, lo ripetono tutti e i genitori concordano, il bravo figliolo ha ogni bendidio, tablet, telefonini, vestitini, macchinette, soldini in saccoccia: oppure non li ha, ma li desidera costantemente, giorno e notte, e questo altera i suoi sereni pensieri di adolescente, la carenza destabilizza quanto l’eccesso. Capiscono, i genitori, come no, però con chi se la potrebbero prendere? Su chi scaricare insoddisfazione, bile, malumore, senso di sconfitta? Dopo tutto anche loro amano le belle macchine, i bei vestiti, le belle vacanze, l’estetista, la boutique, non sono certo dei seguaci di Savonarola, non sono mica dei pauperisti o peggio ancora dei comunisti. A casa libri se ne leggono pochi: anzi, diciamolo francamente: nessuno. A tavola non si parla certo di cultura, politica, arte o religione: ma nemmeno di calcio e di simpatici fattarelli, perché ognuno mangia quando gli pare, quando può, alle due, alle tre, in ordine sparso, e così è difficile imbastire una qualsivoglia conversazione. Più facile incollarsi alla televisione. Insomma, la pagella è uno schifo, il preside ha convocato la famiglia e ora bisogna reagire, bisogna per lo meno scaricare le colpe, alleggerirsi. E così scatta la scenata, la vecchia professoressa occhialuta, bruttina, saccente va messa in riga. Il professore pignolo e inflessibile va piegato a più miti consigli. Bisogna alzare la voce, gridare che è tutto uno schifo, che gli stanno rovinando il figliolo, che ce l’hanno con lui, povera stella, così buono, studioso, obbediente, perché la scuola è il regno dell’ingiustizia! I genitori avanzano sempre più aggressivi, i professori retrocedono sempre più spaventati, e il ragazzetto gongola. Chiodo stortissimo, anche stavolta è riuscito a sottrarsi alla tenaglia prof-padri. I genitori sono ancora convinti di avere in casa un piccolo genio, i professori non riescono ad arginare quella mareggiata schiumante di critiche e veleno. Meglio regalargli un sei, a quel ragazzetto sfaticato, meglio non scatenare le furie dell’inconsapevolezza familiare. E peggio per lui, ciuccio patentato: sarà il mondo a legargli al collo una pietra da macina.
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XCAMPANIA TERRA DEI FUOCHI2 da XCAMPANIA TERRA DEI FUOCHI2 pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 8:06
giustissimo quello che ha scritto (campania terra dei fuochi) beh poi verrà fatta la bonifica e indovinate da chi????????????? i soliti che hanno interrato i rifiuti 😀
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Campania terra di fuochi da Campania terra di fuochi pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 7:14
Adesso tutti a lamentarsi e protestare per l' avvelenamento dei suoli e il blocco dei prodotti della loro agricoltura. Ma dove erano i contadini, i fattori, i titolari delle aziende che lavoravano i loro ortaggi, la loro frutta e il latte delle loro bufale, quando i camion della camorra sversavano nei loro terreni i rifiuti tossici e le scorie radioattive? Se ne stavano tappati nelle fattorie, negli stabilimenti, nelle case coloniche e nulla vedevano e nulla sentivano? Che qualche vantaggio economico, qualche mazzetta abbia fatto comodo incassarla pur di stare zitti? Per vent' anni l'avvelenamento è durato! Si interravano i rifiuti nel terreno e poi si ricoprivano di un bello strato di terra! E poi ci hanno coltivato sù e ci hanno propinato i loro prodotti avvelenati: cavoli, carciofi, sedano, insalata e tutto il resto e le loro mozzarelle di bufala "dop" e li hanno mandati in tutta Italia e all' estero! Di tanto in tanto si fanno indagini e congressi, anche qui all' Elba, per studiare il perché dell' anomalo numero dei casi di tumore: si va a cercarne la causa nell' arsenico o nella presenza di altri metalli nella nostra acqua o addirittura come si sente dire da qualche lucido ingegno dalle emissioni di materiale che rilasciano gli aerei passando sui nostri cieli. In un ambiente più sano del nostro che non potrebbe esservi, un così alto numero di tumori? Saranno mica i fumi delle ciminiere di Piombino, che spinti dai venti, giungono fino a noi? Mi fermo: infatti i post troppo lunghi so che pochi hanno la pazienza di leggerli: Ad altri la parola. "Campania felix" un tempo la chiamavano i Romani, adesso "Italia infelix" diciamo noi.
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