Non ti preoccupare ALDO, i poltronai obbedienti alla direzione dei partiti continentali sono tranquilli di avere ancora la poltrona, per ora, ma con i primi cittadini M5S che arriveranno in consiglio comunale, ci sarà sia l'opposizione e soprattutto l'informazione, vedrai che la bancarotta di Porto Azzurro non è un caso isolato, e unita alla miseria che arriverà anche all'Elba, visto la situazione italiana e internazionale, vedrai che la gente si sveglierà, epoi arriveranno gli ulteriori tagli di finanziamenti che avranno i comuni dal governo centrale e dovranno quindi aumentare tutte le tasse locali e o scompariranno o peggioreranno i servizi, se così li vogliamo chiamare.
Una bella patata bollente per i poltronai.
113399 messaggi.
Rossi: "Nel 2016 il rischio alluvione dell'Arno sarà sotto controllo"
Rischio alluvione, Renzi: “Nel 2014 inaugureremo il depuratore dell’Arno”
[URL]http://www.ilsitodifirenze.it/content/841-rossi-nel-2016-il-rischio-alluvione-dellarno-sar%C3%A0-sotto-controllo[/URL]
[URL]http://www.gonews.it/2013/rischio-alluvione-renzi-nel-2014-inaugureremo-il-depuratore-dellarno/#.Urx-mdJdU1I[/URL]
Basta sperchi e poltrone di stato.
ROBESPIERRE,
FAI CONOSCERE (NOME E COGNOME),ALMENO ALCUNI ,DEGLI OTTO MILA ORGANISMI ESTERNI DOVE E' IMPEGNATO IL CAPITALISMO PUBBLICO PER QUASI 23 MILIARDI !!!
ORGANISMI CHE NON PRODUCONO SERVIZI D'INTERESSE GENERALE COME INVECE DOVREBBERO POICHE' SOSTENUTI DA DENARO PUBBLICO.
ORGANISMI NATI SOPRATTUTTO A LIVELLO LOCALE PER AGGIRARE E I VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA COME IL PATTO DI STABILITA' INTERNA E PER MANTENERE IL CONSENSO POLITICO ATTRAVERSO L'ELARGIZIONE DI POSTI LAVORO.
Eh si, caro Meoni, è proprio così, prima ci si disperava se si sparava su Sandokan anche una sola volta e ora si gode se si "spara" su Napolitano, tutti i giorni. Come cambia la gente!!!
Grillout
Seduto in poltrona languidamente riflettevo che la sera in tv era meglio una 30 ina di anni fa , quando si guardava piu' o meno tutti la stessa cosa, sceneggiati piu'che altro, tipo la freccia nera, ritratto di donna velata, Andromeda e in seguito Sandokan , e l'indomani mattina tutti a parlarne e a chiedersi come sarebbe finita e quali scene erano piaciute di piu'..c'era la sensazione ( tangibile ) di essere in un enorme cinema dove tutti guardavano la stessa cosa tua nello stesso momento e gia' ti preparavi cosa dire l'indomani ..oggi c'è mille canali a scelta e on demand, agli orari che vuoi tu , quando prima non si poteva neanche andare in bagno che ti perdevi una bella sparatoria e non la ritrovavi certo su you tube...mah, nonostante io sia un patito della tecnologia, ricordo sempre con piacere quando " condividere" aveva un altro significato che un link su facebook...voleva dire che la mattina presto, magari tra la leggera nebbiolina carpanese delle 7 di mattina , prima di andare alla fermata dell'autobus che ti portava a scuola, arrivava il tuo amico disperato perché avevano sparato a Sandokan !!
A proposito di euro, non euri , neuro, Europa e debito pubblico.
Avete mai sentito parlare di " FINANZIATORE DI PRIMA ISTANZA? " Se non sapete cos'e' e se vi interessa potete cercarlo.
Sembra che alla camera si stanno discutendo tre diversi decreti legge ( SEL- PD- M5S ) relative al reddito di cittadinanza o reddito minimo garantito. Non ho trovato nella mia ricerca proposte di altre forze politiche oltre a quelle sopra citate. Perche? E se ci fossero, esiste la possibilita' di saperlo? La mia idea politica non coincide con le tre forze politiche di cui sopra, ma la mia pancia fa' un rumore bipartisan.
Confindustria: capitalismo di Stato costa 23 miliardi di euro l'anno
La denuncia degli industriali: metà degli enti costituiti non svolgono servizi di interesse generale e andrebbero smantellati
[SIZE=3][COLOR=darkred]23 MILIARDI DI EURO DI SPRECHI [/COLOR] [/SIZE]
Il 'capitalismo pubblico' costa quasi 23 miliardi allo Stato, circa l’1,4% del Pil, un "peso che l’Italia non può piu permettersi". Lo denuncia Confindustria, secondo il cui ufficio studi sono circa 40 mila le partecipazioni possedute da amministrazioni pubbliche in quasi 8 mila organismi esterni. "Gran parte di questi organismi sono nati, a livello locale, per aggirare i vincoli di finanza pubblica - sostiene Confindustria - in particolare il patto di stabilità interno, e come strumento per mantenere il consenso politico attraverso l'elargizione di posti di lavoro".
Secondo l’associazione degli industriali "sarebbe prioritario dismettere gli enti o comunque azzerare i costi per le pubbliche amministrazioni di quegli organismi che non producono servizi di interesse generale. Il Centro studi di Confindustria rileva che "nel 2012 erano 39.997 le partecipazioni possedute da amministrazioni pubbliche in 7.712 organismi esterni. L’onere complessivo sostenuto dalle Pubbliche amministrazioni per il mantenimento di questi organismi è stato pari complessivamente a 22,7 miliardi, circa l’1,4% del PIL. Si tratta di cifre consistenti che meritano attenzione. Infatti, gran parte di questi organismi sono nati, a livello locale, per aggirare i vincoli di finanza pubblica, in particolare il patto di stabilità interno, e come strumento per mantenere il consenso politico attraverso l’elargizione di posti di lavoro. Naturalmente non tutti gli organismi rispondono a queste logiche - aggiunge il rapporto di viale dell’Astronomia - di certo, però, il modo e l’intensità con cui il fenomeno si è sviluppato confermano l’anomalia".
Secondo l’associazione, "in generale, sarebbe prioritario dismettere gli enti o comunque azzerare i costi per le pubbliche amministrazioni di quegli organismi che non producono servizi di interesse generale". Quanto alla 'produttività di questi enti, il centro studi di Confindustria incrocia una serie di dati e rileva che "oltre la metà degli organismi non sembra svolgere attività di interesse generale, pur assorbendo nel 2012 il 50% degli oneri sostenuti per le partecipate: circa 11 miliardi di euro. Più in generale, considerando anche gli organismi che producono servizi di interesse generale, oltre un terzo delle partecipate ha registrato perdite nel 2012, e ciò ha comportato per la PA un onere stimabile in circa 4 miliardi". "Il 7% degli organismi partecipati ha registrato perdite negli ultimi tre anni consecutivamente con un onere a carico del bilancio pubblico che è stato pari a circa 1,8 miliardi. Sono numeri straordinari che il Paese non può permettersi".
Grecia, riuscita operazione su debito
via libera alla ristrutturazione del debito che prevede un taglio del 53,5% del valore nominale di titoli in portafoglio.
[URL]http://www.repubblica.it/economia/2012/03/08/news/grecia_swap_accordo_scadenza-31160863/[/URL]
A parte gli interventi ( anche simpatici ) fatti il 26 dicembre a pomeriggio inoltrato facile da capire xche' dico cosi' ( vedi bottiglie vote sul tavolo ), ma la domanda seria e'; Cosa sarebbe successo se oggi si fosse istituito il COMUNE UNICO?
x Porto Azzurro Commissariato:
dalle tue conclusioni si deduce che hai mangiato e bevuto troppo il giorno di Natale!
Stai a dieta i prossimi giorni che così ragioni meglio!
Buon 2014
Il problema n. 1 è che noi siamo indebitati con mezzo mondo per oltre duemila miliardi di euro, circa 4 trilioni di lire. Una cifra pazzesca, che non riusciamo a produrre in un anno di lavoro degli italiani.
Si può uscire dall'euro e tornare alla lira e quindi stampare moneta ... quasi straccia, ad una condizione, che gli italiani prima ricomprino i debiti dai creditori stranieri.
Ogni italiano, compreso i bambini, ha un debito di circa 40 mila euro a testa, che fanno ... circa 80 milioni di lire.
Finora l'euro è stato paradossalmente il nostro ombrello; Berlusconi, che questi conti li sa fare bene, vorrebbe di più dall'Europa: che si accolli il nostro debito. Sa anche, che se noi usciamo dall'euro, siamo fritti ma ... creiamo casino anche nelle finanze europee.
Noi italiani ci facciamo sempre riconoscere ....
......... Certo in questo momento uscire dall'euro non e' cosi' semlice, ma possibile. La mia domanda e' se sia stato giusto entrarci, e se avessimo deciso di entrare o no, magari con un referendum come altri paesi hanno fatto, oggi la nostra situazione come sarebbe, visto che altre nazioni non hanno adottato L'euro ( vedi GB- SVEZIA E DANIMARCA ) e non si trovano nelle condizioni in cui noi ci troviamo in questo momento?
Se davvero Porto Azzurro dovesse essere commissariato penso che sarebbe giusto che i capoliveresi aiutassero i longonesi.
Si potrebbe proporre ai cittadini di fare un referendum per un comune unico tra Capoliveri e Porto Azzurro.
Considerato che i debiti verrebbero assorbiti anche dai cittadini di Capoliveri, il Comunico Unico dovrebbe chiamarsi Comune di Capoliveri, avere la sede a Capoliveri e poi avere anche un Municipio che si occuperebbe dell'ex territorio dell'attuale Comune di Porto Azzurro.
Il nome del nuovo Municipio non potrebbe che essere Marina di Capoliveri e comprendere anche tutta la fascia costiera che arriva fino all'Hotel International.
E' chiaro che sarebbe un'annessione volontaria, ma d'altra parte chi ci mette i soldi decide le condizioni.
Mi piacerebbe aprire una discussione su questo tema per capire cosa ne pensano i cittadini dei due comuni.
Alcuni nostri amministratori ed altri avevano visto lungo. Purtroppo non sono stati ascoltati e, in un momento particolare come quello attuale l'unione sarebbe stato un toccasana x tutta l'Elba, ed invece eccoci qui a curare ognuno il proprio orticello.
x il sig. Adriani, il suo movimento potrebbe e avrebbe potuto portare una ventata di pulizia, ma continuando a offendere il capo dello stato come ha fatto il comico stamattina non costruirete mai nulla di buono. mi va bene criticare ma offendere no assolutamente, almeno questo è il mio parere.
ma certo lui è miliardario cosa gliene importa, avrà sempre le spalle coperte
scommettiamo che se il bosi si candida e vince a Portoferraio improvvisamente cambierà idea sul comune unico?.. meditate gente meditate..
Squadra che vince non si cambia? E' una regola non scritta nel calcio cosi come in altri sport, ma ci sono molti esempi contrari a questa regola nello sport e nella politica.
Gentile signor Adriani,
ho letto con interesse il suo post, perché molto spesso mi chiedo come si sentano oggi coloro che hanno creduto nell’idea di rinnovamento proposta da Grillo e Casaleggio e che poi però non hanno visto fare in concreto niente che potesse modificare la gravissima situazione in cui versa il paese.
Lei signor Adriani ci dice che “sono successe cose spiacevoli che hanno diviso quel gruppo; oggi, invece di essere centinaia a perseguire quegli ideali in modo attivo e condiviso, siamo ancora al punto di partenza con tanti buoni propositi che non riescono a spiccare il volo.”
Non potrebbe essere ciò che ho scritto sopra il motivo del mancato decollo del vostro gruppo?
Io penso che le parole “fuori tutti” se le possano permettere solo coloro che hanno (come i guru del movimento) le spalle protette da grossi capitali, noi che invece abbiamo la necessità di un veloce cambio di passo perché non reggiamo più la situazione, dobbiamo forse sì “ingoiare qualche rospo”, ma guardare a chi CERCA SOLUZIONI CONCRETE ANCHE SE CON QUALCHE COMPROMESSO.
Va riconosciuto al Movimento che grazie ad esso i palazzi del potere hanno subito un grande scossone, ma in un paese DEMOCRATICO la politica, LA BUONA POLITICA È INDISPENSABILE.
I WANT YOU più che un segnale è un grido di speranza perché nessuno rimanga più solo ed emarginato, abbandonato nei propri problemi. (Purtroppo il movimento non ha risolto, nessuno di questi problemi)
I WANT YOU è anche un’esortazione per chi dice da anni che tutto sta andando allo sfacelo ma non muove un dito per sistemare le cose. (Il Movimento è stato il massimo dell’amovibilità)
I WANT YOU è davvero la necessità che tu dia un prezioso contributo. (Sempre però dopo l’approvazione di Grillo)