In questi giorni mi pongo di continuo una domanda: ma non potevano soltanto decidere che dal 01/01/2014 si applicava quanto gli italiani avevano deciso con il referendum del 1993 ? Sarebbe stato molto semplice, mi pare, anche perchè la motivazione poteva essere il pessimo uso da parte dei politici dei fondi che vengono erogati (basta leggere i giornali e ogni giorno viene fuori qualche nuovo "furto"). In un'Italia cattolica dove pare a volte che il Vaticano si faccia più i fatti nostri che i suoi abbiamo avuto divorzio e aborto ma contro i politici non si riesce a fare nulla
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Affitti Camera, cancellata in soli sei giorni la norma che tagliava i costi
Un emendamento della senatrice Pd Zanoni, come riportato da il Corriere della Sera, annulla la norma proposta dai 5 Stelle che permetteva a Comuni, Regioni e Stato di recedere dai contratti di affitto con un preavviso di soli trenta giorni. Questo avrebbe permesso di lasciare i palazzi Marini che ospitano Montecitorio e che in diciotto anni sono costati 444 milioni di euro
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 21 dicembre 2013
Non esiste scritto da nessuna parte che nella nostra nazione non ci si puo' arricchire, Il problema semmai esiste quando ci si arricchisce in modo illecito. Percio' cambia argomento, il tuo e' molto sterile. Solo nei paesi comunisti non ci si puo' arricchire, e dovresti saperlo.
poveri grillini,vi attaccano anche qui,vi fanno stare tristi per natale????pensate a quanto incassano i vostri Guru,allora si che viene tristezza a pensare come sfruttando la rete si arrichiscano....ma loro sono il nuovo che avanza
Ho comprato dei biglietti per gli auguri di Natale, sono stati spediti il 4 dicembre. Oggi 21 dicembre non sono ancora arrivati.................... vorrà dire che i biglietti li mando l'anno prossimo. Grazie alle poste
Si comincia a vedere qualcosa a proposito delle elezioni amministrative della prossima primavera. Dalla parte opposta non si sente e non si vede ancora niente, sara' un buon segno? E questa volta si fara' due liste come l'ultima volta ( devo ancora sapere il perche' di quella scelta ) o invece provare a vincere unendo le forze? Credo sia opportuno informare gli elettori anche attraverso questo blog molto seguito dai cittadini di Capoliveri.
[SIZE=5][COLOR=darkred]NOI CHE...GIOCHIAMO CON IL CUORE [/COLOR] [/SIZE]
La squadra di calcio del rio elba fa un appello a tutti gli sportivi elbani per il giorno sabato 4 gennaio 2014 nel sostenere e tifare intervenendo numerosi allo stadio carburo di portoferraio nel campo sussidiario in sintetico alle 14.30 dove la cenerentola rio elba sfidera' la piu' quotata polisport capoliveri nella partita di ritorno di coppa toscana, quella di andata e' finita 3a3 a capoliveri, una partita bella e giocata bene da entrambe le squadre pertanto ai riesi basterebbe anche un pareggio per presentarsi alla storica finale di coppa toscana provinciale, un traguardo che per la squadra del rio elba che non ha mai vinto nulla in quattro anni darebbe a tutti quei ragazzi dirigenti e allenatori quel giusto premio per aver avuto il coraggio di scegliere una squadra con nessun trofeo in bacheca e destinata a perdere sempre teoricamente, come se il burkina vincesse la coppa d'africa insomma ,considerando che giochiamo sempre fuori casa perche' non abbiamo un campo regolamentare, ma da questo campionato abbiamo anche l'audace isola d'elba ,
societa' amica, che ci concede quando e' possibile il campo in sintetico gratuitamente e li ringraziamo per questo gesto che gli fa' onore, approfittiamo per fare gli auguri di buon natale e felice anno nuovo a tutte quelle persone che ci stanno dando una mano nel portare a termine il nostro progetto sportivo e sociale, vedere nel nostro campetto allenarsi certe volte
25-26 ragazzi tutti insieme e' davvero uno spettacolo che non merita di essere sempre gli ultimi!!
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gaetano d'auria [/COLOR]
Forse mi sbaglio, ma tutta questa avversita' al M5S, mi pare di capire che viene da chi ha il suo buon stipendio, non ha problemi di bollette che scadono, non e' disoccupato, puo' far studiare I figli, puo' mangiare il panettone ( anche il prossimo anno ) non ha familiari in cerca di lavoro ( magari laureati ) che forse non trovera' mai, ed ha il frigo pieno. Se cosi' fosse come presumo, capisco molto bene questa loro posizione.
PS - Poche parole, non servono I poemi che nessuno capisce e che forse nessuno legge.
AUGURI DALLA MARINA
Messaggio 60072 del 19.12.2013, 16:47 dell' amministrazione comunale.
Ringrazio tutti per i regali ricevuti questo anno:
nel caso specifico, aumento del 50% della tarsu, eliminazione dell'aliquota sulla casa in comodato d'uso con conseguente raddoppio della rata a conguaglio (aumento del 100%) e per finire, ma forse anche no visto che il 31 dicembre è ancora lontano, sollecito di equitalia di 144 euro su mandato dell'unione dei comuni per la tassa sui fossi relativa all'anno 2010 della quale non ho ma ricevuto avviso di pagamento.
Tanti auguri a tutti, buon natale, buona fine e buon inizio ed ancora, grazie :angry:
[SIZE=4][COLOR=darkblue] TRA RICORDI E REALTÀ [/COLOR] [/SIZE]
Per più di vent'anni ogni settimana dai primi anni 70 con la motonave della Toremar andavamo in trasferta a Pianosa, l’allora Sip prestava un trattamento di particolare attenzione alle sue apparecchiature sull’isola che in una piccola stanza ospitava la centrale telefonica, ricordo le amicizie con i detenuti le loro storie , la loro rassegnazione , ricordo ancora Raoul Ghiani ( accusato negli anni 50, insieme a Fenaroli, del delitto di Maria Martirano) che ci faceva da aiutante sull’isola
A Pianosa alloggiavamo nei locali della Foresteria che vantava una cucina cui era difficile resistere, e dove durante il giorno risuonavano le urla dei ragazzini in strada, al termine dell’orario di lavoro ci recavamo per una partita a biliardo o alle carte nella Sala Convegno dove le guardie carcerarie passavano il loro tempo libero . Ricordo l’isola del Diavolo quando aveva, la mungitrice automatica, ma anche una porcilaia modello e un pollaio grande come un paio di campi di calcio. E la chiesa , la scuola, due negozi d'alimentari con tutti i prodotti dell'orto e della stalla, prodotti che venivano dal lavoro dei detenuti.
Quando tornavamo all’Elba eravamo carichi dei prodotti genuini acquistati a buon prezzo sull’isola, burro , uova, carne di maiale e pollame
Quando c’era il carcere , Pianosa era viva. C'erano le case ben tenute, i panni stesi alle finestre e si sentiva il vociare dei ragazzini per strada"
Adesso che l’abbandono rischia di ucciderla si cerca di chiudere la stalla, anche se ormai i buoi sono fuggiti.
Oggi che Pianosa sembra destinata a tornare all’antico, si sente urlare da più parti “Pianosa è un bene inestimabile, una risorsa per tutti Pianosa è cosa nostra, e deve rimanere così.....non permetteremo di riportare sull'isola circa 100 detenuti oltre agli agenti di custodia e quindi alle relative famiglie ”.
Unico appunto coerente viene da Lorenzo Marchetti che nel blog "Il vicinato" così titola la sua opinione in merito:
[COLOR=firebrick]PIANOSA, CARCERE VERDE-PREMIALE? [/COLOR]
Certo che sì! L’importante è non perdere altro tempo. È impensabile conservare un territorio di oltre dieci chilometri quadrati con oltre diciotto chilometri di sviluppo costiero e decine di migliaia di metri cubi di edifici, come se fosse dentro una bacheca........[URL]www.[URL]http://ilvicinato.blogspot.it/[/URL][/URL]
Contraccambio Buone Feste, ma non capisco cosa significhi “nonostante le incomprensioni”.
Io non parlerei di incomprensioni per quanto mi riguarda; comprendo ogni giorno di piu’ la “Politica a 5 stelle” e la confronto con la “Politica delle mie convinzioni” fin da quando ero al liceo alla fine degli anni ’50.
Ho curiosita’ di conoscere le politiche degli altri e non mi accontento di starmene beato nelle certezze del mio “corral” ben delimitato da steccati; bisogna guardare sempre oltre, trovare le condivisioni anche con gli avversari.
Sarebbe bello avere il 50,01% per governare secondo le proprie convinzioni, ma e’ una pia illusione; il compromesso e’ una pregio alla lunga, perche’ significa vera Democrazia, rispetto di tutte le diversita’.
Curiosita’ ha significato per me conoscere per esempio lo spirito del Maggio francese, i moti europei del ’68, le involuzioni ideologiche degli anni ’70, la vacuita’ della politica degli anni ’80, la novita’ e successivamente il devastante, politicamente e soprattutto economicamente, periodo berlusconiano.
Ora arriva la “Politica a 5 stelle”, oggettivamente per me ancora criptica, forse perche’ troppo totalizzante nelle problematiche. I problemi a mio parere si affrontano sequenzializzandoli; pochi e precisi obiettivi: e’ cosi’ che si fa in azienda.
Comunque il tempo sedimentera’ la confusione inevitabile in un Parlamento, tra l’altro, da basso impero.
Un consiglio, se posso permettermelo, evitiamo i fastidiosi “copia/incolla” dei pensieri degli altri, estrapolandoli da contesti di solito molto piu’ ampi. Il proprio cervello e’ piu’ che sufficiente per esprimere compiutamente le proprie convinzioni.
Tornando a noi, all’origine del mio post, conoscere i soldi (i miei soldi) che si incamerano i parlamentari ed i partiti e’ una forma indiretta della contaminazione “romana”; la Lega docet. Comunque era stato il post di Benito che parlava insistentemente di “ladri”.
Infine, trovo interessante e stimolante i post di Karl sulla Comune di Parigi in relazione allo spirito della “Politica a 5 stelle”. Proprio ben azzeccato, non fosse altro per dimostrare corsi e ricorsi storici; si ha la sensazione di un vaso della storia che si riempie, poi strabocca e poi lentamente si riempie di nuovo per … straboccare e cosi via.
Caro Giancarlo Diversi e grilli rampanti elbani, a cosa serve picchiare mazzate alla cieca, a destra e sinistra, sapendo di non essere in grado di dare delle risposte a tono a chi, con pieno diritto, chiede ai pontificatori come te, in che cosa consista questa squallida eredità leghista del “tutti a casa” che ci propinate in tutte le salse come un Mantra? In che modo pensate di mettere in atto lo sfratto, ma soprattutto come avete intenzione, successivamente, di sistemare il tutto e con chi? Aspettate forse di diventare maggioranza assoluta nel paese, nel qual caso, fareste tutto (ma che cosa poi) da soli? Se invece ti sforzassi a guardare in faccia la realtà capiresti, come tanti del resto tra cui il sottoscritto, che la natura stessa del M5S che non ha radici sul territorio, trasversale alle classi sociali, ai partiti ed agli schieramenti politici classici, che raccoglie un voto di protesta generalizzato e soprattutto l’invidiabile consenso riscosso alle elezioni, sono elementi che formano una realtà anomala tale per cui ogni proposta fecondata dalla dialettica interna al movimento, viene fatta abortire molto prematuramente. Mi spiego meglio. Paradossalmente, il grande consenso, non aspettato in tale misura, ha spiazzato e il comico Grillo ed il guru Casaleggio che invece avrebbero immaginato, come si evince da alcune dichiarazioni di Grillo stesso in tempi non sospetti, di dare corso ad un partito anziché un movimento, di opposizione certamente, ma che avrebbe partecipato costruttivamente all’attività parlamentare collocandosi nel quadrante di sinistra. Però, vista la popò di bestia che è venuta fuori dalle urne, è stata logica ed evidente la riconsiderazione della strategia iniziale. Ha indubbiamente fatto paura la consapevolezza che in un grande partito/movimento populista qual è M5S, quando si va a prendere una decisione politica, inevitabilmente o si scontentano gli uni o si scontentano gli altri, da qui appunto l’incapacità di prendere una qualsiasi decisione politica ed il conseguente pigiare di più sull’acceleratore del populismo. La prima cosa a farne le spese è la democrazia interna del movimento, che viene fatta tendere sempre più allo zero. Del resto, se andiamo a vedere questi pochi mesi di vita parlamentare, dalle esternazioni e dai comportamenti, ci si rende conto di quanto sia evidente e profondo il limite della vostra “diversità omologata” dall’ampio consenso e soprattutto ci si rende conto di come, sulla distanza, il procedere per slogan e frasi fatte, inveire contro tutti e contro tutto con ferocia e con un frasario ben aldilà dei limiti della decenza e forse anche della legalità, abbia finito per offuscare la bontà delle intenzioni sicuramente non assenti all’inizio del film. Ci sono delle volte che mi prende il magone allo stomaco nel leggere nei volti di tanti giovani parlamentari M5S la sofferenza per la contraddizione che nasce dal desiderio di “fare politica”, vale a dire portare in porto, o perlomeno provarci, con orgoglio e soddisfazione una propria proposta ed invece dover obbedire ai diktat di due santoni incapaci, per i motivi che ho sopra spiegato, di proporre qualche cosa di concreto per il paese. Ci si attacca invece al Web, quale fosse l’oracolo di Delfo senza tra l’altro considerare che si sta barando perché dal Web viene fuori quel che si vuole far venir fuori. Per chiudere, caro Giancarlo Diversi, voglio fare una cosa antipatica, voglio darti un consiglio: controllati nell’ inveire con supponenza e volgarità e vedi piuttosto di argomentare, documentandoti, più serenamente possibile come provo a fare io, perché se a questo mondo c’è una verità è quella che solo con le argomentazioni serene e documentate dai toni possibilmente misurati, possono venir fuori apprezzamenti e chissà, magari anche condivisioni e conensi.
I miei migliori auguri di buone feste.
Caruggine
Caro Renzi, l’inizio non è un granché
di Andrea Scanzi | 20 dicembre 2013
Matteo Renzi merita di essere valutato giorno per giorno, alla luce dei fatti, senza essere incensato o stroncato a prescindere. Ha promesso la Luna e le prime mosse, se è lecito dirlo, non sono esaltanti. Tra i 12 apostoli alla segreteria ci sono voltagabbana, dileggiatori seriali e (parrebbe) cavalcatori un po’ troppo disinvolti del voto di scambio. Nel gotha del partito sono rimasti i D’Alema e i Veltroni. Uno dei primi sponsor rimane il simpatico De Luca, da cui Renzi e i suoi apostoli non solo si distanziano ma ormai addirittura rivendicano come “uno di noi”.
Il vile baratto al M5S (roba tipo “Fate quello che voglio io e in cambio restituisco i soldi pubblici, altrimenti suka”), è stato un autogol gigantesco durante il discorso di insediamento, discorso peraltro non privo di aspetti condivisibili. Le parole, peraltro già note, sull’articolo 18 sono degne di un fanboy (deluso?) di Marchionne. La Cancellieri, che Renzi ha tenuto lì obbedendo a Letta & Napolitano come neanche il peggior talebano grillino a Grillo & Casaleggio, resta al suo posto. E Alfano non è un avversario da combattere, ma un amico con cui omaggiare Bruno Vespa (altro disastro mediatico, e non è strano tenendo conto di chi ha scelto alla “Comunicazione”). Oltretutto, dei due, quello nuovo e di sinistra sembrava Alfano.
Renzi sta poi scoprendo quanto sia difficile comandare un partito che in buona parte è salito sul suo carro (disinnescandolo) pur odiandolo. Ha combattuto per abolire l’orrida webtax che tanto piace a Boccia (vamos), ma nulla ha fatto per opporsi al regalino De Benedetti-Sorgenia. Ieri, poi, la buffonata sul caso slot machine: da una parte il Pd che vota a sua insaputa, dall’altra il neo-segretario che finge di stupirsi e si arrabbia per la “porcata”: ma de che? Davvero dobbiamo credere che il segretario del Pd non sapesse la posizione del Pd? Se così fosse, verrebbe da pensare che non è in malafede ma un po’ bischero, più o meno come la tesi difensiva di Rutelli sul caso Lusi: e onestamente non so cosa sia preferibile.
In mezzo a qualche buona idea, tanti tentennamenti, furbate maldestre e balbettii. Come ho letto in Rete: caro Renzie Fonzie, al primo colpo il jukebox non è partito. Ritenta.
P.S. In tutto questo: è moralmente lecito e accettabile fare il sindaco a tempo perso?
[SIZE=4][COLOR=darkblue]GONFALONIERE[/COLOR] [/SIZE]
Dopo la caduta di Napoleone e l’avvento all’ Elba della restaurazione del governo del granducato di Toscana,il territorio fu diviso in quattro comunità con una sola cancelleria a sede in Portoferraio.Ognuna di queste comunità aveva una propria “Magistratura Comunitativa” e un “Consiglio Generale Comunitativo”:così veniva chiamato l’apparato preposto all’amministrazione.
Il “Capo della Magistratura” è chiamato Gonfaloniere.
Nel gennaio del 1816,Vincenzo Vantini è il primo gonfaloniere della comunità di Portoferraio dopo la restaurazione.
Viene estratto dalla relativa borsa dei gonfalonieri.
Gaetano Savi a lui succede ,non estratto, ma nominato dal granduca in applicazione della legge di riforma delle magistrature comunitative emanata motu proprio dal granduca Ferdinando III nel settembre del 1816.
Con questa riforma la figura e la funzione del Gonfaloniere,cioè del sindaco,assume un ruolo di primaria importanza e,forse proprio per questo,la sua nomina viene sottratta al metodo dell’imborsazione e riservata al Granduca : non più gonfaloniere estratto dalla borsa dei gonfalonieri ma,”nominato” direttamente dal granduca.
“Art. IV. Il Gonfaloniere non sarà altrimenti estratto a sorte, ma ne riserviamo a Noi la nomina e l’elezione sulle proposizioni che dovranno essercene fatte dal Senator Soprassindaco e Soprintendente Generale delle Comunità,secondo le istruzioni che verranno ad esso comunicate
Art V. Non potranno essere proposti se non quei soggetti i quali allo stato attuale delle cose ,sono ammessi alla Borsa dei Gonfalonieri e capaci di tale Uffizio ( Legge 16 settembre 1816. Circolari e ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1817.C64. Carta 37bis.ASCP)
Con “ Venerabilissimo Dispaccio “ del “Clarissimo Signor Senator Soprassindaco”del 20 ottobre 1816 ecco i “nominati” per ogni Magistratura di ciascuna delle quattro comunità elbane:
“Uffizio dei Fossi di Pisa. Nota dei Gonfalonieri e Priori delle Comunità comprese nella cancelleria di Portoferraio,in primis nominati cone “Venerabilissomo Dispaccio” di 20 ottobre 1816 per il triennio 1°Gennaio 1817 a tutto Dicembre 1819 e gli altri per il futuro anno 1817 detti dal Clarissimo Sig. Senator Soprassindaco in ordine alla Legge dè 16 settembre 1816.
Comunità di Portoferraio
Gonfaloniere Savi Giuseppe.
Priori: 1.Hutre Luigi,2.Barbieri Giò Batta,3.Palmi Giuseppe,4.Pagni Tommaso
Comunità di Longone
Gonfaloniere Cerboni Giuseppe
Priori:1. Perez Giorgio,2. Ninci Vincenzo,3.Quintavalle Filippo,4. Baldetti Michele
Comunità di Rio
Gonfaloniere Binelli Giacomo
Priori:1. Pellegrini Dr. Fortunio,2. Pazzaglia (….),3. Soldani (…),4. Nicolai Spirito
Comunità di Marciana
Gonfaloniere Gori Pietro
Priori: 1. Anselmi Giov. Batta,2. Manzi Giovanni,3. Seracchi Bartolomeo,4. Berti Antonio
Pisa dall Uffizio dei Fossi.Pisa 26 ottobre 1816, Il Segretario Antonio Bernardi” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1815 al 1817.C60.Carta 125. ASCP)
Nella circolare di cui sopra è da notare che i Priori,sempre in numero di quattro,sono ciascuno contrassegnati da un numero che è molto importante per poter stabilire- come prescrive la nuova legge di riforma- quale priore,in mancanza del Gonfaloniere perché assente,può sostituirlo in qualità di vice sindaco: il primo in lista e, se assente anche lui, il secondo in lista.
Nell’articolo che segue, il VI della legge di riforma comunitativa del 16 settembre 1816, vengono indicate le caratteristiche generali che deve avere chi viene proposto per ricoprire l’ufficio di gonfaloniere,la durata temporale di tale ufficio,il premio dei meriti eventualmente acquisiti.
Art. VI. Nelle proposizioni si avranno in vista principalmente i Possidenti più distinti per buona reputazione, per moralità,o per zelo Patrio, e quelli che o abitualmente fanno residenza nella Comunità o che si dichiarano di dimorarvi per la maggior parte dell’anno,nel caso che abbiano aperta Casa altrove
Art VII. Il Gonfaloniere da Noi nominato rimarrà in carica per tre anni,decorsi i quali si procederà a nuove disposizioni in cui potrà essere compreso anche quell’istesso che esercitato nell’antecedente triennio l’uffizio di Gonfaloniere
Art. VIII. Chiunque in tal carica si renda benemerito dello Stato e della Patria e quelli che specialmente distinguendosi per zelo e per il buon servizio pubblico meritassero di essere nominati all’istesso posto per un altro triennio,adempiendone le funzioni con piena soddisfazione per sei anni consecutivi acquisteranno il titolo di una distinzione onorifica ovvero secondo le circostanze ad un qualche impiego adattato alla rispettiva situazione. (Legge 16 settembre 1816. Idem come sopra.ASCP)
Con questi articoli di legge il granduca Ferdinando III avoca a se stesso il diritto di nomina del primo cittadino conferendogli ampi poteri ,chiamati “attribuzioni ed incombenze del gonfaloniere”, di cui parlerò .
Ma,proprio per questo,vuole assicurarsi di eseguire una nomina oculata: conoscere le qualità personali del futuro gonfaloniere, di colui che viene proposta per la nomina.
Nel caso specifico di Gaetano Savi,primo gonfaloniere di Portoferraio a nomina diretta granducale,ecco quali sono le qualità personali segnalate dalla cancelleria,nella persona del cancelliere Ugolini,al superiore ufizio ,quello di Pisa,nella persona del Soprassindaco Provveditore, per proporlo all’ufficio di gonfaloniere:
”Tratta eseguita dalla Magistratura Comunitativa di Portoferraio nella seduta del 19 settembre 1817 per la variazione della metà del Seggio Comunitativo per la Nuova Magistratura dal 1°gennaio a tutto dicembre 1818. Osservazioni sulle qualità personali. Savi Gaetano Gonfaloniere. Attaccato al Governo,accètto al Pubblico,onesto ed attivo e disimpegna il suo uffizio con zelo ed intelligenza.” (Corrispsondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1815 al 1817.C60.Carta 263.ASCP).
Queste qualità personali furono poi segnalate dal Soprassindaco Provveditore di Pisa al Senator Soprassindaco e Soprintendente Generale delle Comunità in Firenze per farne propozione al granduca.
Queste qualità personali sono gradite al Granduca e ,Gaetano Savi,proposto con queste qualità,fu nominato.
Queste qualità si aggiungevano ai requisiti che la legge indicava per poter diventare Gonfaloniere e cioè essere possidente,distinto per buona reputazione,per moralità,per zelo patrio e abitualmente residente nella comunità . Lo “zelo Patrio” è poi qualità che insieme al “buon servizio pubblico” dimostrati nell’espletamento dell’uffizio di gonfaloniere fanno scattare la possibilità di essere nominati dal granduca per un ulteriore triennio alla fine del quale se si adempie “le funzioni con piena soddisfazione” si acquisisce non solo il merito di una onorificenza ma anche la possibilità di venire assunto nello stato in qualche impiego “adattato alla rispettiva situazione”.
Ciò significa che il granduca si riserba di valutare di assumere in qualche impiego dello stato quel gonfaloniere che ha dimostrato in determinati campi dell’amministrazione merito ed efficienza.
Così il gonfaloniere diventa espressione e simbolo del granduca in ogni comunità locale.
Marcello Camici
ASCP Archivio storico comune Portoferraio
Su questo Blog come in molti altri canali di informazione tutti attaccano ( magari avendo spesso ragione ) i nostri politici che altro non sono che la rappresentanza di un popolo che li ha selezionati ed eletti.......mica vengono da Marte ??!!
Ultimamente, parlando del mio lavoro, ho girato l'Italia ed un pochino di Europa, notando per esempio che in Italia i camerieri, i baristi, i cuochi ed i lavapiatti ( mestieri comunque molto degni ) sono oramai per l'ottanta per cento stranieri,..... mentre i nostri giovani certi mestieri non li vogliono fare.... oppure vanno a svolgerli, con l'illusione di imparare una lingua, in paesi dove nella migliore delle ipotesi lavorano vicino a Indiani, Pakistani, Spagnoli......sai che inglese !!!!!!!
Siamo diventati i Lavapiatti degli altri che ci sfruttano e ci deridono, un popolo di aspiranti Astronauti che non sa la tabellina del 4, che con una certa ingiustificata arroganza pensa che queste grosse incongruenze le devono risolvere gli altri.......e cioè gli attuali politici, che altro non sono che gli aspiranti Astronauti di qualche tempo fa.
Buon Natale a tutti da Nardini
.....attaccato al precedente ultimo messaggio per l'anonimo Karl: copia incolla allo specchio del bagno leggi bene questo!
"La Mitomania "
"La pseudologia di cui la mitomania fa parte, è la tendenza abituale ad inventare bugie, a cui spesso crede l'autore stesso allo scopo di destare ammirazione, compassione o comunque interesse negli altri.Rientrano in questo ambito l'esagerazione, la millanteria, il falso ricordo, frequenti in soggetti sicuri e fantasiosi, in realtà bisognosi di rassicurazione e conferme che ottengono riducendo gli altri al ruolo di spettatori incantati.
La pseudologia è stata considerata da K. Jaspers tra le forme di isteria, altri autori l'hanno considerata come un meccanismo di difesa anticonflittuale che consente di respingere, e nello stesso tempo di vivere in modo gratificante, un avvenimento ambivalente, mitomaniacalmente distorto. La mitomania, o mendacità patologica, è indotta dal bisogno che un soggetto ha di valutarsi di fronte agli altri cercando, con storie fittizie o fantasiose, di crearsi una sua notorietà. "
Ultimo messaggio e alla "grillina" per l'anonimo Karl :
SEI UN MITOMANE!
Spero vivrai abbastanza per comprendere quanto sei nel torto.
Adios
Per G.C. Diversi e Grilli vari
Con la raccomandazione di copiare bene.
Da "La guerra civile in Francia - cap. III" di Karl Marx.
La Comune fu composta dai consiglieri municipali eletti a suffragio universale nei diversi mandamenti di Parigi, responsabili e revocabili in qualunque momento. La maggioranza dei suoi membri erano naturalmente operai, o rappresentanti riconosciuti dalla classe operaia. La Comune doveva essere non un organismo parlamentare, ma di lavoro, esecutivo e legislativo allo stesso tempo. Invece di continuare a essere l'agente del governo centrale, la polizia fu immediatamente spogliata delle sue attribuzioni politiche e trasformata in strumento responsabile della Comune, revocabile in qualunque momento. Lo stesso venne fatto per i funzionari di tutte le altre branche dell'amministrazione. Dai membri della Comune in giù, il servizio pubblico doveva essere compiuto per salari da operai. I diritti acquisiti e le indennità di rappresentanza degli alti dignitari dello stato scomparvero insieme con i dignitari stessi. Le cariche pubbliche cessarono di essere proprietà privata delle creature del governo centrale. Non solo l'amministrazione municipale, ma tutte le iniziative già prese dallo stato passarono nelle mani della Comune.
Sbarazzarsi dell'esercito permanente e della polizia, elementi della forza materiale del vecchio governo, la Comune si preoccupò di spezzare la forza della repressione spirituale, il "potere dei preti", sciogliendo ed espropriando tutte le chiese in quanto enti possidenti. I sacerdoti furono restituiti alla quiete della vita privata, per vivere delle elemosine dei fedeli, ad imitazione dei loro predecessori, gli apostoli. Tutti gli istituti di istruzione furono aperti gratuitamente al popolo e liberati in pari tempo da ogni ingerenza della chiesa e dello stato. Così non solo l'istruzione fu resa accessibile a tutti, ma la scienza stessa fu liberata dalle catene che le avevano imposto i pregiudizi di classe e la forza del governo. I funzionari giudiziari furono spogliati di quella sedicente indipendenza che non era servita ad altro che a mascherare la loro abietta soggezione a tutti i governi che si erano succeduti, ai quali avevano, di volta in volta, giurato fedeltà, per violare in seguito il loro giuramento. I magistrati e i giudici dovevano essere elettivi, responsabili e revocabili come tutti gli altri pubblici funzionari.
Auguri
[SIZE=4][COLOR=darkred]NATALE IN ROSA ALLO SPI CGIL CHE SI PREPARA AL CONGRESSO [/COLOR] [/SIZE]
Festa di Natale per lo Spi Cgil di via della Fonderia, sabato mattina (21.12), per sole donne; e intanto è andata in archivio l'ultima riunione del direttivo del 2013 dove è stato presentato anche il bilancio. "Non una discriminazione in rosa, un modo di esaltare il ruolo di noi donne - dice Maria Mibelli, segretaria del sindacato pensionati elbani della Cgil- Sabato faremo una riflessione sulla nostra condizione, poi un brindisi e regalini per tutte". E la sindacalista ha tenuto il direttivo del sindacato pensionati per annunciare la nuova fase congressuale in vista del rinnovo delle cariche. "Sono dimissionaria, dopo 8 anni di impegno- ha detto- come del resto tutto il direttivo. Faremo in gennaio assemblee a Porto Azzurro, Capoliveri, Marina di Campo, Marciana Marina e a Portoferraio. Conto sulla partecipazione dei nostri oltre 1500 iscritti, sul sostegno del coordinatore Cgil Scalabrini e della segreteria Provinciale. Il nostro bilancio preventivo si aggira sugli 11 mila euro annui. Il nuovo direttivo sarà di 13 membri e spero venga confermata la segreteria uscente fatta da 5 compagni, ed è tempo che sia nominato al nazionale un rappresentante isolano".