Caro Fabrizio,
ho letto con un po· di fastidio un pensiero apparso su questo blog sulle Leggi razziali del ·38 e sulla critica di Fini alla chiesa cattolica.
Temo di non aver capito il senso di chi dileggiava Fini, temo che un po· di pudore da destra su quella vicenda che causรฒ la deportazione di migliaia di ebrei italiani, che dai Lager non federo piรน ritorno, sia il minimo che si possa pretendere; al pari di un po· di pudore della sinistra sulle omertร delle foibe o sul triangolo rosso del dopoguerra (almeno 20.000 civili uccisi a sangue freddo per vendetta e nella maggioranza dei casi assolutamente innocenti)
Nel ·38 l·Italia si allineava a quanto in Germania avveniva ormai da 5 anni nei confronti di cittadini ebrei... epurazioni, linciaggi, distruzione di negozi, internamenti, torture e uccisioni di massa ecc...
Le leggi razziali furono il parto del fascismo, avvallato dalla monarchia (uno dei motivi dell·esilio di casa Savoia) e passate sotto silenzio dalla chiesa cattolica.
Se a qualche ultradestra spiace che Fini faccia delle autocritiche a una delle pagine piรน orribili di tutta la recente storia italiana, negare i diritti civili a propri cincittadini, รจ bene che siano almeno accompagnate da un "pubblichiamo un parere alquanto personale del signor tizio".
Credo che quelle righe apparse sul blog debbani essere criticate, non in senso di biasimo (il mio perรฒ sicuramente), ma nel senso politico e storico. Le leggi razziali furono un errore storico e politico che hanno potuto essere messe in pratica grazie alle evidenti viltร di autoritร politiche e religiose.
E· indubbio che funzionari di polizia, cittadini e semplici religiosi si siano prodigati personalmente per salvare molti concittadini italiani e non di religione ebraica.
L·esempio di Perlasca, fascista ed ex combattente di Spagna, impegnato a Budapest nell·inverno del 1944 nel salvataggio di 5.000 ebrei in piena zona di guerra, riscatta in parte l·orgoglio italiano in una triste vicenda.
Fini ha fatto benissimo a tornare sulle tante latitanze del 1938. Perchรจ le leggi altrimenti non sarebbero mai state promulgate... e persino Franco si prodigรฒ in Spagna a salvare gli ebrei che l·amico Adolfo voleva sterminare in Francia. Molti ebrei francesi si salvarono passando i Pirenei! Nella cattolicissima Spagna, per legge, la libertร di culto era molto piรน protetta da decenni, per cui anche volendo perseguitare gli ebrei, questo non sarebbe stato possibile perchรจ in nessun registro dello stato spagnolo risultava il credo religioso di un cittadino.
La storia รจ questa. I pruriti antisemiti, ben differenti dall·essere antisionisti o antiFini, sono un·altra triste storia che รจ un peccato volere continuare a perpetuare.
Ai piรน cocciuti nostalgici consiglio la lettura del libro di Deaglio dedicato al "fascista" Perlasca, un uomo che dopo aver fatto un miracolo trascorse la vita nell·ombra dignitosa di chi sapeva di aver compiuto semplicmente il proprio umano dovere: impegnarsi per salvare chi fosse ingiustamente condannato a morte certa.
E· possibile poter avere risposta dal fiammeggiante "camminatore" tricolore?
Paolo Franceschetti.