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"Simbolico e provocatorio è il fatto di pensare ad un Elba Nazione." questo passaggio chiave della lettera aperta di Giulio Paoli qualche giorno fà dev'essere passato inosservato a chi parla continuamente di "vento separatista". Probabilmente, per chi fà il politico di professione, vedere un gruppo di ragazzi mossi da un'obbiettivo comune ,che grazie a quelle che vengono definite "armi di distruzione culturale di massa", riesce a intercettare il consenso di un gran numero di elbani non è cosa accettabile. Ecco che allora gli insegnamenti della vecchia scuola di partito vengono messi in pratica, attaccare chi non è allineato in tutte le maniere e sminuirne il pensiero espresso. Propriamente sù questa linea un pensiero espresso qualche giorno fà contro il "temutissimo movimento indipendentista Elbano" era : " c’è da considerare che l’indipendentismo corso passa per il terrorismo: bombe, attentati, sequestri, morti e galera." Nel leggere questo tratto mi è saltata alla mente un'analogia con la storia italiana(ma con pericolosi segnali di ripresa). Mi sono venuti in mente gli anni di piombo, quando il terrorismo, le bombe, gli attentati, i sequestri e i morti venivano dispensati dai rivoluzionari brigatisti. Ma non fù tutta la sinistra ad essere sanguinosa a quel tempo, come non sono sanguinari la maggior parte dei "patrioti corsi". Semmai si potrebbe parlare dello sdoganamento di quei "cattivi maestri" che ai tempi furono dispensatori di morti in nome della rivoluzione e adesso sono protetti e coccolati da politici e partiti che guardano verso il futuro senza dimenticare il passato. Quantomeno contrastante il fatto poi che si definisca "la vera parlamentare del nostro territorio" una parlamentare che, mentre l'isola si mobilità contro le inutili barriere di Piombino, si iscrive al gruppo a favore delle stesse sbarre creato sul social network, peraltro con un seguito che non regge il confronto con il gruppo fondato da "Elba Nazione". Complimenti poi a chi vede nelle ultime comunali l'apertura di nuovi scenari per il centrosinistra, ottimismo dovuto alla tenuta di due comuni sù otto: il più piccolo per numero di abitanti e il capoluogo, dove però la vittoria arriva grazie alla divisione in due liste del 52% dei votanti il centrodestra. Ma chissà, probabilmente nella futura "Repubblica Indipendente Elbana" gli equilibri potrebbero cambiare...