La veritร sulle barriere di Piombino รจ semplice ed in chiara ottica politica. Ci sono soldi da "investire" in sicurezza e vanno investiti. Poco importa se vengono buttati senza che ne risulti un reale beneficio sia per Piombino che per l'Elba. Ovvero il beneficio lo porta, in parte a quei piombinesi di una certa parte politica che si sono intruppati (ed hanno intruppato parenti e amici) in questo nuovo paese della cuccagna che รจ l'AAP.
La "security" avrebbe una ragione di esistere se venissero perdavvero controllate le auto (almeno a campione) oppure se gli scanner per bagagli (sia quelli fissi posti nei gabbiotti dei vigilantes, che quelli mobili, costati migliaia di euri !!!!!) venissero usati, invece niente. Si parla di quattro milioni di euro annui destinati alla security portuale, soldi che potrebbero essere spesi meglio in strutture ed iniziative tese a portare benefici reali e duraturi, invece niente.
L'unica cosa che viene incrementata sono i "diritti, oneri ed altri costi" che, come noi tutti elbani possiamo vedere, gravano per un 15-20% sui biglietti di imbarco e che servono in buona parte a finanziare le "strane voglie" dell'AAP.
Per tutti coloro che sono convinti che questo tipo di "security" sia da ascrivere ad un piano piรน generale di sicurezza portuale a livello italiano ed europeo, mi dispiace smentirlo, perchรจ a Livorno all'imbarco per Capraia non esiste alcuna barriera, a Civitavecchia all'imbarco per la Sardegna idem, senza parlare di porti europei di gran lunga piรน importanti di Piombino, come Valencia.
Forza e coraggio elbani, lotta dura e senza paura.
