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Circolo Sub Teseo Tesei da Circolo Sub Teseo Tesei pubblicato il 23 Giugno 2009 alle 4:03
[COLOR=darkblue]Venerdรฌ 19 e Sabato 20 [/COLOR] si รจ svolta a Cecina, organizzata ottimamente dal locale Circolo Sub Nettuno, la Semifinale zona A che consentiva ai primi 11 classificati lโ€™accesso ai Campionati Italiani Assoluti di Pesca in Apnea. Partecipavano alla competizione due atleti del Circolo Sub Teseo Tesei, Sascha Orsi alla sua prima esperienza sia nelle gare selettive sia in quelle nazionali e Gaio Trambusti retrocesso dalle semifinali del 2008, con loro erano in lizza tanti campioni giร  piรน volte blasonati il che rendeva la semifinale particolarmente difficile da superare. La gara della prima giornata contrassegnata da tempo splendido e mare piatto si svolgeva al largo del faro delle Secche di Vada, un fondale roccioso con batimetriche dai 15 ai 30 metri, ricco di spaccature giร  perlustrato dagli atleti, come da regolamento, nei tre giorni precedenti la gara. Durante le prime ore di competizione Sascha Orsi, nonostante avesse segnato in preparazione, diverse tane e zone con presenza di pesce, non riusciva a catturare alcune preda valida, mentre Gaio Trambusti a poco a poco collezionava nel sua carniere giร  alcune catture. La durata di 5 ore consentiva dopo due ore e mezza un secondo spostamento, Sascha Orsi pur giร  soddisfatto per il risultato ottenuto alla sua prima esperienza, non si rassegnava a subire un umiliante โ€œ cappottoโ€, quindi si spostava verso un'altra zona dove aveva intravisto in preparazione altro pesce. A unโ€™ora e mezza dalla fine non aveva ancora alcuna preda. Improvvisamente alzava le braccia in segno di vittoria, aveva visto intanarsi un bella orata, ma la tana era difficile e perdeva parecchi minuti prima di estrarla con grande difficoltร ; dopo la prima cattura, insistendo con perseveranza e carica agonistica, in soli quaranta minuti riusciva a catturare altri 3 pesci di cui un'altra orata, un sarago e un tordo. Le notizie sulle catture degli altri atleti intanto potevano presagire un onorevole piazzamento, ma il giudizio della bilancia era ancora una incognita. Alla pesatura Orsi otteneva un insperato quanto meritato settimo posto, Trambusti lโ€™undicesimo posto con tre prede valide. Le previsioni meteo per la seconda giornata non promettevano nulla di buono, pur tuttavia alla partenza le condizione del mare hanno permesso il regolare svolgimento della competizione. Il campo di gara della seconda giornata era situato ad est delle secche di Vada piรน vicino alla costa. Il fondale questa volta era composto da maggiori agglomerati di posidonia con presenza di โ€œcigliโ€ ma con piรน rare zone di roccia. Dopo poco dallโ€™inizio della gara Orsi vedeva intanarsi un bel sarago, ma una volta immerso non ne riusciva a scorgerne la presenza, sfiduciato stava per desistere quando, spronato dal suo secondo, insistendo lo arpionava e ne guadagnava la cattura, successivamente con regolaritร  riusciva nelle altre ore di gara a mettere nel suo carniere un altro sarago,un maravizzo, cinque tordi e una murena. Trambusti al termine della gara contava 5 prede. Ormai non restava altro che il giudizio inesorabile della pesatura. La tensione era grandissima perchรฉ parecchi atleti contavano nei loro carnieri lo stesso numero di prede. Le catture valide di Sascha Orsi risultavano cinque piรน la murena, quelle di Gaio Trambusti tre. Il risultato finale ormai era evidente per tutti, confermato poi dalla classifica ufficiale. Sorprendentemente, ma non tanto per chi lo conosce bene, Orsi otteneva un quarto posto assoluto in classifica generale che lo promuove a competere ormai per il titolo italiano, Trambusti con due pesci scartati per pochi grammi viceversa compariva al quattordicesimo posto cosa che lo condanna alla retrocessione alle selettive, un incidente di percorso che nulla toglie perรฒ alla sua bravura. Ad Orsi vanno tutti i nostri complimenti, รจ pochissimo tempo che dedica le sue energie e la sua passione alla pesca in apnea e ha giร  ottenuto un risultato che tantissimi atleti faticano ad ottenere dopo anni di agonismo. Ci auguriamo che il portacolori del Teseo Tesei ora perseveri nei suoi successi e porti avanti con onore il suo e il nome di Circolo.
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