[COLOR=darkblue][SIZE=5]UN ANGOLO DI CULTURA โ UNA CULTURA ALL'ANGOLO [/SIZE] [/COLOR]
di Pierpaolo Quagliotti
RICCHI GIACIMENTI STERILI
E' relativamente facile fare Turismo col sole e il mare dell'Elba, รจ sicuramente molto meno facile farlo con qualcosa che non รจ pronta all'uso, una ricchezza che va scovata, coltivata, difesa e vivificata: la Cultura.E' mia percezione che i giacimenti culturali dell'Isola d'Elba non producano posti di lavoro. Reputo sia un'occasione d'oro, peccato. Perรฒ credo sia inutile e suicida puntare il dito su questo o quello. Una riflessione generale mi sento di farla.Credo che non sia vero che l'Elba, che sa coniugare il Turismo in offerte sportive, ricreative, ambientali, enogastronomiche - non possa fare altrettanto ANCHE in campo culturale e formativo.
CULTURA DA CONSUMARE, CULTURA DA FARE
Purtroppo perรฒ, una politica culturale comprensoriale (base necessaria di ogni progetto) non vede la luce. Certo, รจ molto piรน facile e gratificante organizzare interessantissimi e ponderosi convegni o manifestazioni intrattenitive (eventi meritori, ma effimeri, perchรจ esenti di strategia) piuttosto che - per esempio - allestire laboratori permanenti di formazione e/o specializzazione nei mestieri dei "Beni Culturali Elbani" (considerati nella loro totalitร ). Cosa si lascia questo atteggiamento sul territorio? I calendari culturali odierni, quindi l'illusione che la cultura faccia rima solo con fruizione passiva. La Cultura puรฒ generare ricchezza economica, a patto che si semini per il futuro di tutti.
FUGA DI CERVELLI, FUGA D'IDENTITA'
Dove va a finire la cultura prodotta all'Elba ad opera dei giovani studiosi e artisti? Tutta - o quasi - va fuori, a ingrassare enti o societร che qui non investiranno mai. Ma, in fondo, ogni giovane preparato e talentuoso non chiederebbe che di poter lavorare a casa sua.
MODELLI DA STUDIARE/1
Ci vorrebbe un organismo comprensoriale... Per esempio, per tutelare, promuovere e sviluppare i Beni Ambientali su quest'isola fu imposta - a suo tempo - la presenza di un Parco Nazionale (prima gli elbani non lo volevano, adesso perรฒ ne sentirebbero l'assenza).
Il PNAT oggi crea figure professionali, quali le guide-parco, per esempio, cioรจ si inserisce nella creazione di valore economico. Allora perchรจ non fare lo stesso per i cosidetti "giacimenti culturali"? Si avrebbe a disposizione (per creare, promuovere, rendere remunerativi i servizi culturali) piรน risorse finanziarie di quanto potrebbe investirci una Sovrintendenza. Allora, perchรจ no?
MODELLI DA STUDIARE/2
Non si chieda ulteriore impegno alle scuole del territorio. I dirigenti scolastici - non da oggi - stanno facendo tutto il loro possibile per offrire una formazione varia e adeguata ai tempi. Tocca ora alle giunte elbane programmare, investire e promuovere lo sviluppo di una filiera culturale che metta gli studenti in relazione (personale e attiva) con le istituzioni pubbliche e private locali di riferimento. Una tale filiera culturale servirร non solo a sviluppare i talenti elbani (nella comunicazione grafica o nelle scienze umane, per esempio) ma anche per creare il proficuo indotto dedicato all'utenza stagionale. La mostra multimediale "Esilio dell'aquila" in chiusura al centro culturale De Laugier (esempio di impresa culturale in interazione fra pubblico e privato) รจ un modello da studiare per avviare programmi di specializzazione professionale per i giovani post-liceali.
APPELLO AI LIBERI E AI FORTI
Cari nativi, avete dimostrato improntitudine, talento, competenza e passione per legare - con successo di stampa e di contratti - i Vostri sport preferiti alla natura dell'isola. Sono convinto che, se voleste, sapreste far volare alto anche la Vostra ultra millenaria cultura. Non รจ una scommessa, questa: vincerete di sicuro!